Ostraka - Forum di archeologia

Ricostruito il "miracolo" il vento aprì il Mar Rosso

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dieffe49
view post Posted on 3/10/2010, 22:19 by: dieffe49




@ lama su
Ciao
CITAZIONE
un'ipotesi così può valere in un contesto intriso di nazionalismo come quelli del XIX o XX secolo (Atatütk e lo scempio che fece del turco ottomano insegna, così come insegna l'ideale sionista che ha fatto rinascere l'ebraico), ma mi sembra poco verosimile per un contesto ed una popolazione dell'età del bronzo..

mi auto-cito:
CITAZIONE
Probabilmente non presero i termini egizi nel loro linguaggio perchè, se ricordi, erano andati lì sotto la protezione di Giuseppe ed erano nuclei familiari definiti, con dei padri che insegnavano ai figli tutto e curavano che non si disperdessero lingua e tradizioni. Tale condizione si tramutò in "schiavitù" in un secondo tempo.
Ben diversa fu la schiavitù a Babilonia, dove arrivarono (lì sì!) fortemente colpiti nel corpo e nell'anima, e arrivarono sopratutto i giovani e giovanissimi, superstiti delle stragi. Le famiglie erano slegate, i giovani non avevano guida stabile, e furono costretti ad apprendere usi, costumi e lingua locale.

CITAZIONE
Per esempio bisognerebbe considerare che nella prima metà del primo millennio il mediterraneo orientale vive un periodo di "egittomania": a cipro compaiono teste di hathor un po' ovunque, i greci iniziano a copiare lo stile delle statue egizie, i fenici inondano il mercato con amuleti, vasi, piatti ed oggetti vari ricoperti di loti, papiri, sfingi e finti geroglifici..

Ci furono anche gli amuleti con lo svastica destrorso o sinistrorso e le cosiddete "mani di fatima", che furono molto antecedenti all'islamismo. I legionari romani se li portavano appresso TUTTI (li "attivavano" secondo la necessità del momento? Booh!)
Riguardo alle lingue e costumi, c'è da dire che da sempre "l'erba del vicino...", infatti, solo per restare nel Mediterraneo, egizi e latini ritenevano doveroso saper scrivere e parlare in GRECO; dal '700 chi non sapeva fare altrettanto con il FRANCESE era da considerarsi...poco! PERO' la conoscenza del LATINO, sostenuta dalla chiesa, era un bisogno "fisiologico fondamentale" Ora, il latino è decaduto (sopratutto in casa di NOI, EX LATINI, mentre in Inghilterra e USA, Svizzera e Germania, ancora si studia a fondo a scuola...), il francese è decaduto e in compenso, l'INGLESE è diventato di fatto la II lingua (e qualcuno, non si sa in base a quale contorto ragionamento, mira a farlo diventare I lingua MONDIALE...) e guai a chi non lo conosce! Se penso che dai primi posti in classifica in un certo concorso, sono finito agli ultimi per (fra le altre voci assurde) punteggio supplementare attribuito a chi aveva studiato l'esperantistaj, mi viene ancora la rabbia! C'era un progetto di legge per lanciarlo, ma tale rimase...Come si potè considerare "punteggio"?
CITAZIONE
(non escludo potessero essere gli hyksos stessi)

Io invece lo escludo, altrimenti il popolo, laddove gli eruditi locali avessero cercato di cancellare tale discendenza (perchè poi?), avrebbe rivendicato l'appartenenza a tale gruppo e disconosciuto il termine "ebrei", perchè, come tutti i popoli, legato alle proprie radici storiche.
In conclusione, penso che ci siano stati veramente, in servitù, in Egitto ma che facessero "gruppo a sè" cercando di salvaguardare la loro unità etnica. Che non siano citati a grandi lettere non vuol dire... Abbiamo visto che Ipuwer non parlò nemmeno degli inevitabili terremoti legati a Santorini... E' pur vero che gli ebrei avevano tendenza ad esagerare i torti che ricevevano e ad esaltare come grandi gesta quelli che arrecavano, quindi il contenuto biblico va recepito "cum grano salis".
Ciao

 
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43 replies since 28/9/2010, 09:24   1581 views
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