Visto Dieffe? E aumenteremo!
La traduzione è un'interpretazione univoca, mentre la locuzione ebraica lascia l'ambiguità. Devo pensare che per arrivare al mare dalle vie carovaniere si dovesse attraversare una zona paludosa dove crescevano le canne. In seguito il mare di canne per antonomasia è passato a significare il Mar Rosso.
Se gli Ebrei siano stati in Egitto direi che è anche probabile, non fosse altro per il fatto che per diversi secoli la Palestina fu Egitto. Cisarebbero anche le tavolette di Amarna che parlano degli Apiru, comunemente identificati con gli Ebrei. Poi se la lingua ebraica non ha mantenuto che qualche vocabolo egizio, questo può essere dovuto ad isolamento culturale (volontario) e alla scarsa necessità di termini che probabilmente non servivano ad un popolo di pastori.
Influenze egizie importanti però si ritrovano nella Bibbia, sia nella teologia che nelle preghiere. Per esempio il cantico al sole (
www.perfettaletizia.it/bibbia/salmi/salmo103.htm) è molto simile all'inno ad Aton di Akhenaton (
www.misteria.org/innoalsole.htm), ripreso dall'inno ad Amon di Amenofis II, bellissimo:
“Lode a te, Amon-Re, signore di Karnak,
Tu primo di Tebe,
Tu toro di tua madre,
Colui che è il primo sul suo campo!
...Il signore dell'ordine, il padre degli Dei.
Che creò gli uomini e gli animali,
Signore di ciò che è; che crea l'albero da frutto,
Che crea l'erba e che nutre il bestiame...
Signore dei due paesi,
Colui che è pieno di vigore, signore del potere,
Il sommo, che ha creato tutto il paese...
Buon pastore, che appare con la corona bianca,
Signore dei raggi, che crea la luce,
Che gli Dèi lodano...
Salute a te, Re, signore dell'ordine,
Il cui scrigno è nascosto, signore degli Dei,
Khepri nella sua barca, che ordinò e gli Dei nacquero,
Atum, che creò gli uomini,
Che distinse le loro specie e fece sì che vivessero,
Che distinse i colori della pelle, uno dall'altro,
Che ascolta la preghiera dei prigionieri,
Misericordioso quando lo s'invoca,
Colui che salva il timido dal prepotente,
Che rende giustizia al debole ed al ferito...
Tu sei l'unico che creò ciò che è,
L'unico uno che fece ciò che esisteva...
Che creò l'erba per il gregge
E l'albero da frutto per gli uomini,
Che crea ciò di cui vivono i pesci nel fiume
E gli uccelli sotto il cielo,
Che dona l'aria all'essere nell'uomo
E nutre il piccolo dei serpenti
Che fa ciò di cui vivono le mosche
Ed anche i vermi e le pulci,
Che fa ciò che i topi abbisognano nei loro buchi,
E nutre ciò che vola su ogni albero...
Giubilo a te, perché ti affatichi per noi,
Venerazione a te, perché ci hai creati!
Salute a te per tutto il bestiame,
Giubilo a te per tutti i paesi stranieri,
Fino all'altezza del cielo e fino ai confini della terra
E nella profondità del mare! “
“Tu sei l'unico che creò ciò che è”
“Dio unico, al di fuori di cui nessuno esiste” Etc.
Qui c'è l'origine del monoteismo.
ciao
zilc