Ecco qua la vecchia sezione di Fantarcheologia! Il nome non è più quello... ma in sostanza è la stessa. Piuttosto, credo che tu abbia fatto bene a postare qui il tuo intervento: concordo a pieno con te, non si tratta propriamente di un tema fantarcheologico, ma l'argomento si presta a questo genere di divagazioni. Quindi, meglio prevenire fin da subito e restare in quest'ambito, piuttosto che mettere un continuo offtopic nella sezione di Egittologia.
CITAZIONE (gatolopez70 @ 2/10/2010, 16:17)
Che tipo di rampe (ad avvolgere, dritte etc) venivano utilizzate per portare il materiale fino al ciclo in cui si stava lavorando? Con quali pendenze (e conseguente lunghezza)?
Il problema delle rampe per la costruzione delle piramidi è questione discussa e lontana da una soluzione. Una rampa perpendicolare? A gradoni? A zig-zag? Avvolgente? Ognuna di queste presenta diversi vantaggi e svantaggi. A che ne so io, la più probabile dovrebbe essere la rampa che penetra la struttura, più facile da smantellare poiché, in parte, diventa parte integrante dell'edificio stesso. Ma, come ho detto, si tratta solo di ipotesi, nessuno conosce la risposta esatta...
CITAZIONE (gatolopez70 @ 2/10/2010, 16:17)
Da quello che so secondo la dottrina corrente (i ritrovamenti e gli studi condotti da Zahi Hawass) le piramidi sono (sarebbero) da considerare delle vere e proprie opere collettive messe in opera dalla communità per la communità (nella persona dal Faraone)...sicchè niente schiavi! Hawass porta come prova i villaggi/cantiere ritrovati attorno alle Piramidi di Giza... sono azzardato se dico che a me sembrano assolutamente insufficienti per ospitare i 200.000 operai specializzati ipotizzati?
Parliamo di ipotesi, non di dottrine (altrimenti sì che si scatena la foga dei fantarcheologi!). Hawass non è l'unico a sostenere questa ipotesi: anche studiosi come Jànosi sono dello stesso avviso. L'idea di "sovrani schiavisti" ci deriva per lo più dalle fonti antiche (in primis certi autori greci, che spesso si abbandonano un po' troppo alla fantasia), ma di fatto non c'è prova che i re dell'Egitto avessero tutti questi schiavi. Saranno stati impiegati anche molti prgionieri di guerra, ma è più probabile che la gran massa di lavoratori fosse composta da Egizi, "desiderosi" (anche se sembra paradossale!) di partecipare alla costruzione del sepolcro del re, che era per loro come un dio, garante dell'equilibrio cosmico.
Io comunque avevo altri dati riguardo la piramide di Cheope: mentre Erodoto dice che furono messi al lavoro 100'000 schiavi, a oggi è stato avanzato un numero più cauto che si aggira attorno alle 20'000 maestranze (con le dovute eccezioni). L'idea che la piramide di Cheope sia stata eretta nel giro di 25-30 anni non mi stupisce più di quel tanto: basti pensare che a suo padre, Snofru, ne sono state attribuite almeno 2 (la Piramide Romboidale e la Piramide Rossa di sicuro, ma forse anche quella di Meidum)!
CITAZIONE (gatolopez70 @ 2/10/2010, 16:17)
Secondo la dottrina sarebbero state costruite in tempi successivi da Cheope, Chefren (fratello di Cheope) e Micerino (figlio di Chefren)...
Attenzione: Chefren non era fratello di Cheope, era uno dei suoi figli. Al regno di Cheope seguì quello di un altro suo figlio, Djedefra (la cui piramide non si trova a Giza, ma ad Abu Roash) e dopo la sua morte salì al trono il suo fratellastro, Chefren.