CITAZIONE (Perseo87 @ 12/10/2010, 19:48)
Lui ipotizza che questi Cimmeri omerici non fossero gli iranici del Mar Nero, ma una popolazione celtica stanziata nella zona della Bretagna, se non addirittura lungo le coste della Cornovaglia o nelle isole antistanti (le Isole Scilly, già identificate da altri studiosi con le mitiche Cassiteridi). L'ipotesi (che io trovo plausibile) è che i Greci conoscessero l'esistenza di queste isole tramite i racconti favolosi dei mercanti fenici, che già dal IX-VIII secolo a.C. battevano le rotte atlantiche, in cerca di stagno (verso Nord) e altri prodotti pregiati (verso Sud).
in effetti è secondo me probabile che nel mondo greco-romano vi fosse una tradizione secondo cui ulisse, nei suoi viaggi, sarebbe arrivato fino nel mare del nord.
Questo lo dico pensando ad un riferimento molto preciso (e molto poco conosciuto a quanto pare): Tacito, nella Germania, dice:
CITAZIONE
Ceterum et Ulixen quidam opinantur longo illo et fabuloso errore in hunc Oceanum delatum adisse Germaniae terras, Asciburgiumque, quod in ripa Rheni situm hodieque incolitur, ab illo constitutum nominatumque; aram quin etiam Ulixi consecratam, adiecto Laertae patris nomine, eodem loco olim repertam, monumentaque et tumulos quosdam Graecis litteris inscriptos in confinio Germaniae Raetiaeque adhuc exstare. Quae neque confirmare argumentis neque refellere in animo est: ex ingenio suo quisque demat vel addat fidem.
CITAZIONE
Alcuni sostengono che pure Ulisse sia giunto nelle terre germaniche, portato in questo Oceano dal suo lungo e favoloso peregrinare, e abbia fondato e dato il nome ad Asciburgio la quale è situata sulla riva del Reno ed è abitata ancora oggi; e inoltre che proprio in questo luogo in passato è stato ritrovato un altare consacrato ad Ulisse, in aggiunta al nome di suo padre Laerte, e che al confine tra la Germania e la Rezia tuttora esistono monumenti e tumuli con iscrizioni in caratteri greci. Queste sono cose che non ho in animo di confermare né di verificare: ciascuno può prestarvi fede o meno, a proprio piacimento.
da:
http://locuslatus.wordpress.com/2010/04/19...nia-–-liber-i3/La posizione di tacito sulla veridicità di queste informazioni è chiara (e la condivido), però indipendentemente dal fatto che sia vero o no, il passo dimostra che all'epoca vi era una tradizione che sosteneva quest'idea.
Ovviamente io non credo che ulisse sia mai arrivato in germania o in britannia, però secondo me non è affatto da escludere che un qualche marinaio anonimo pre-omerico vi sia arrivato (considerando appunto i rapporti commerciali dovuti allo stagno), e poi le sue gesta, raccontate e tramandate siano confluite nei canti degli aedi e siano infine state attribuite all'ulisse omerico, esploratore per eccellenza. Ricordiamoci che l'odissea raccoglie e uniforma in sé elementi tratte da varie fonti, e di certo il personaggio di ulisse è una sintesi di vari miti e racconti distillati in un unico personaggio.
Quanto invece alla confusione dei nomi fra cimbri e cimmeri, la cosa non mi stupirebbe affatto, in quanto nei testi omerici vi è un caso parallelo abbastanza evidente e significativo: gli Etiopi.
Nell'iliade si dice che gli etiopi sono alleati dei troiani, ma vi siete mai chiesti cosa ci fanno degli africani nell'egeo? Ebbene, semplicemente gli etiopi dell'iliade, probabilmente, non hanno nulla a che fare con l'africa.
La spiegazione è in realtà semplice: il vero nome degli etiopi e dell'etiopia, in varie lingue antiche (Egizio, ebraico,..) è "Kush", "Kushiti".
Ora nell'età del bronzo non vi erano etiopi nel vicino oriente, però vi erano dei gruppi di nomadi a nord dell'anatolia che si chiamavano "Kaska", e Babilonia era governata da una dinastia di stranieri venuti dalle montagne chiamati chiamati "Kassiti" (personalmente mi sembra che non sia da escludere che kaska e kassiti siano collegati in qualche modo).
All'epoca della guerra di troia dunque nella regione vi erano dei "kaska" e dei "kassiti", ma all'epoca in cui omero canta i suoi poemi questi popoli sono ormai scomparsi e dimenticati.
Mentre sempre all'epoca di omero la grecia riprende i contatti con l'oriente e con l'egitto ed è a conoscenza dell'esistenza dei "kushiti", cioè degli etiopi africani.
Cosa succede quindi: probabilmente per tradizione il nome di kaska/kassiti si è conservato nei cicli omerici, ma la memoria di tali popoli è andata persa e dunque sono stati reinterpretati come kushiti=etiopi in base alle conoscenze dell'epoca.
La cosa interessante è che questa identità fra kassiti e etiopi omerici trova una conferma in certe fonti (non ricordo se erodoto o altri) che ci parlano di un'etnia dell'impero persiano chiamata "kosseni" o "etiopi d'occidente": non sono altro che i discendenti dei kassiti che all'epoca abitavano in iran, nella regione di Susa.
Quindi se questo fraintendimento dei nomi di popoli è avvenuto in maniera così clamorosa tra kassiti e etiopi, potrebbe benissimo essere avvenuto anche fra cimbri e cimmeri.
Il procedimento sarebbe stato assolutamente identico (un popolo antico di cui si era persa memoria sostituito da un popolo più o meno omonimo e contemporaneo)