CITAZIONE (Mario_A @ 1/12/2011, 00:04)
Infatti questo concetto era evidenziato nelle note didattiche della mostra. Prima della scoperta di Ötzi, credevo che i tatuaggi fossero originari della Polinesia e che si fossero diffusi in Occidente solo di recente
in egitto ci sono parecchie raffigurazioni di guerrieri libici con gli arti tatuati.
Qui per esempio il primo a sinistra è un libico e se fate attenzione sulle braccia ha delle linee nere, generalmente interpretate come tatuaggi:
www.temehu.com/Cities_sites/Libya_files/3ibyans2.jpgqui una ricostruzione:
www.dbaol.com/images/faces/801_face.jpgSe non sbaglio anche in alcune tombe dell'età del bronzo russe si sono trovate mummie con tatuaggi, però il ricordo è vago, e andrebbe controllato.
Nel medioevo il tatuaggio scompare dal mediterraneo orientale perchè scoraggiato per lo meno da certe correnti islamiche (tatuarsi significa pretendere di migliorare il corpo, che è opera perfetta di Dio), il che però significa che prima doveva essere in qualche modo praticato. Se non ricordo male poi vi sono delle fonti arabe che accennano a tatuaggi fra i cristiani, ma anche qui ricordo vago da verificare.
Tatuaggi con funzioni terapeutiche sono praticati anche in africa, e pare che si, per quanto riguarda l'artrite qualche effetto positivo lo abbiano, non tanto perchè curano la malattia, ma perchè se praticati tramite piccole incisioni, le incisioni stesse finiscono per recidere le connessioni nervose superficiali rendendo quindi la parte un po' meno sensibile al dolore. Non tolgono il dolore, ma ne disattivano la ricezione.