CITAZIONE (sa-ra @ 23/1/2011, 12:57)
Se fosse rappresentato diversamente lo troveremmo, (Aton pur essendo rappresentato solo attraverso il disco solare con Amenophi IV, per quello che ci resta è attestato)
e però in egitto abbiamo i testi che ci aiutano. Ma senza testi saremmo davero in grado di riconoscere il disco come divinità, e per di più maschile?
CITAZIONE
C'è una analisi del Cultraro molto interessante che evidenzia la presenza di tori, dipinti o in bassorilievo sulle pareti dei diversi accessi al palazzo
per fungere un po' da animali guardiani oltre che simboli del potere, in altre parole arriva ad accostarli ai Lamassu medio orientali.
nulla vieta che lo stesso animale possa essere allo stesso tempo dio, guardiano e simbolo del potere.
Vedi per esempio il falco in egitto come simbolo di Horus (che tra l'altro è rappresentato relativamente raramente in forma umana).
Del resto i lamatzu che citi erano appunto demoni-divinità, in mesopotamia.
CITAZIONE
Mi sembra un po' presto sopratutto perché successivamente le divinità maschili in grecia sono raffigurate tranquillamente.
si, ma i minoici non erano greci. probabilmente non erano neppure indoeuropei, quindi fino a che punto è valido questo parallelo culturale?
CITAZIONE
E quando una divinità non è rappresentata non è neanche "nominata" il dio ebraico o quella cristiano non hanno nè forma nè nome
questo per non concatenarlo ad una realtà conoscibile e finita.
no no, il dio ebraico il nome lo aveva eccome! si chiamava YHWH, probabilmente vocalizzato yahwe.
E non veniva raffigurato anche prima di diventare monoteistico.
Anzi, il caso della palestina mi sembra proprio esemplificativo:
dagli scavi in palestina sono emerse decine e decine di statuette di una divinità femminile, probabilmente chiamata Ashera, che verosimilmente venne venerata come compagna di yahwe per lo meno fino al IX/VIII secolo.
Qui una di queste statue da gerusalemme:
http://theophyle.files.wordpress.com/2009/...jpg?w=290&h=584qui un'altra manciata di esempi:
http://santitafarella.files.wordpress.com/...jpg?w=460&h=301eppure non ci è arrivata nessuna raffigurazione di Yahwe. Unica eccezione è forse questo ostrakon:
http://theophyle.files.wordpress.com/2009/...jpg?w=406&h=931dove è citato Yahwe, ma il personaggio non è proprio in forma umana ma ha testa taurina.
Quindi, stando all'archeologia, senza considerare le fonti scritte, dovremmo interpretare la cultura israelita come una cultura con un panteon prevalentemente femminile, con una "grande dea" della fertilità, ed al massimo una divinità maschile di secondo rango con connotati taurini.
Ovviamente sappiamo tutti che non era così, perchè dai testi sappiamo che il dio principale era appunto Yahwe, non ashera.
quindi quello che mi chiedo io è perchè dovrebbe essere così per la creta minoica?
Intendiamoci, non sto dicendo che non potesse essere così, solo che mi domando fino a che punto le evidenze archeologiche, non supportate da alcun testo (eccetto forse il famoso papiro egizio che parla di due Dei -maschili- minoici) sono sufficienti per sostenere una ricostruzione affidabile.
Tanto più nel caso di una cultura come quella minoica che come detto probabilmente non era né indoeuropea né semita né null'altro di noto, probabilmente evoluta in maniera autonoma visto il contesto insulare (cf giappone) e quindi virtualmente potenzialmente totalmente aliena, diversa da ogni altra società circostante, e quindi non comparabile.
esempio che mi viene in mente or ora, chi ci dice che non fosse una cultura prettamente shamanica lontana tanto dai concetti indoeuropei quanto da quelli semitici, con delle divinità sia maschili sia femminili (o magari predominantemente maschili), ma con degli intermediari -le shamane- esclusivamente femminili? così per esempio è la religione tradizionale coreana e altaica in generale
http://en.wikipedia.org/wiki/Korean_shamanism , e volendo una struttura di questo genere si può vedere anche nei santuari oracolari greci (delfi) o anche romani (Sibilla Cumana) dove sono delle sacerdotesse (quindi donne) a fare da intermediarie per divinità maschili (primo fra tutti apollo).
certo che no..
però ecco, per esempio, il caso di cipro, con anche tutta la tradizione legata ad afrodite, mi sembra decisamente più evidente..