CITAZIONE (sa-ra @ 26/1/2011, 17:37)
Se vuoi puoi bannarmi.
Per sempre
sinceramente, non capisco questa tua reazione.
Perchè mai dovrei bannarti? stiamo discutendo, io ho argomentato le mie posizioni, tu sei vuoi puoi argomentare le tue.
il forum serve a questo, a confrontare idee diverse, e se per caso ti ho offeso in qualche modo me ne scuso, non era mia intenzione.
CITAZIONE
Lama-su, scusami, ci tenevo a precisare che so benissimo che Siwa si trovava in Egitto
avevo fatto quell'esempio solo per ricordare che non ovunque nei santuari oracolari c'erano
sacerdotesse portavoci di dei maschili, nel caso Ammone o Zeus ammone, e dunque perché doveva essere così anche a Creta?
non mettevo in dubbio che sapessi dov'è siwa.
solo avevo citato delfi e cuma come casi di sacerdotesse femminili di divinità maschile, come esempio del fatto che una sacerdotessa femmina non implica automaticamente una divinità femmina.
CITAZIONE
possibile che dei minoici non abbiamo nulla di nulla?
o no, dei minoici abbiamo molto e sappiamo molto.
Sappiamo che avevano dei palazzi, sappiamo che conoscevano vari tipi di arte, sappiamo che andavano per mare, sappiamo che avevano relazioni commerciali e culturali con buona parte del mediterraneo orientale, sappiamo come vestivano, dove abitavano e come venivano sepolti, sappiamo che scrivevano, sappiamo che avevano una religione, che c'era un culto ti taweret (perchè c'è un immagine chiaramente identificabile come tale), e sappiamo che probabilmente c'erano almeno due Dei (probabilmente maschili) preposti alla medicina (perchè sono citati in un papiro medico egizio).
Sappiamo molte cose, ma non sappiamo tutto. Probabilmente non sapremo mai tutto.
Soprattutto, degli aspetti immateriali della loro cultura, come appunto la religione, probabilmente potremo conoscerli solo attraverso dei frammenti e delle piccole tracce, senza sapere però come inserirli in un contesto più grande. Piccoli punti di luce in una stanza che, nel suo insieme, rimane avvolta nell'oscurità.
Sinceramente, non capisco dov'è il problema, questa è la situazione con cui gli archeologi si trovano confrontati nella maggior parte dei casi: ci sono delle informazioni che possiamo considerare sicure in quanto evidenti dal dato materiale (che a knosso ci fosse un palazzo è evidente), altre che possono essere considerate molto probabili (che i minoici avessero il controllo sul mare è molto probabile, visto che avevano relazioni commerciali e colonie), altre su cui sfortunatamente, di fatto, non abbiamo nessuna informazione certa.
Ed anzi, considerando che si tratta di una civiltà di cui non conosciamo la scrittura, e di cui non ci resta una lingua da analizzare (avessimo un "neo-minoico" sopravvissuto ai minoici stessi qualcosa si potrebbe dedurre, ma non abbiamo neppure quello!), e che non è descritta da nessuna fonte esterna contemporanea, direi che quello che possiamo dire di certo sui i minoici è decisamente tantissimo, molto più di quanto abbiamo per molti, molti altri casi.
CITAZIONE
se di pasto rituale si tratta (perché, lo ripeto, il vero nocciolo del problema è proprio questo!).
si ma in fin dei conti il discorso è lo stesso:
sappiamo che i minoici almeno occasionalmente facevano sacrifici umani (i resti del tizio sull'altare mi sembrano inequivocabili).
possiamo dire che, probabilmente (ma non "certamente") si trattava di pratiche occasionali o comunque di portata limita (magari limitata al culto di una singola divinità, per esempio come kali nel contesto dell'induismo, una possibilità fra le tante) in quanto conosciamo un singolo, l'isola non pullula di resti di sacrifici umani (come invece i territori celti, dove sono noti vari e vasti siti sacrificali, per citare un esempio di paragone).
Quest'ultima idea può essere sostenuta citando anche i vari miti greci che alludono a sacrifici umani nel mondo egeo (tra cui, non lo avete citato, quello di agamennone e ifigenia).
Si può ipotizzare che siano pratiche legate a periodi di crisi, ma senza elementi supplementari a supporto siamo lontani dalla certezza (un contro esempio può essere l'egitto, dove l'unico caso di qualcosa di simile a un sacrificio umano noto in epoca storica avviene sotto Amenhotep II, in uno dei periodi di massimo splendore e massima potenza dell'egitto, subito dopo una vittoriosa campagna in siria)
Possiamo dire che i minoici praticavano la scarnificazione (se ne trovano le prove sulle ossa).
Non possiamo dire con certezza se era collegato a sacrifici umani (potrebbe essere una pratica funebre, i buddisti tibetani per esempio i morti li smembrano e li danno in pasto agli uccelli, oppure legata all'assenza di cibo e quindi praticata su individui già morti)
Possiamo dire che, almeno occasionalmente, i resti di bambini venivano gettati con i resti di animali.
Non possiamo dire con certezza se era il risultato di pratiche sacrificali (di nuovo potrebbe essere ancora una situazione di bisogno, o potrebbe essere anche una pratica funebre, per esempio ci sono culture in cui i bambini non sono considerati "esseri umani", -e quindi per esempio non ricevono un nome- finché non superano una certa età, a causa dell'alta mortalità infantile. in un contesto del genere, non sarebbe sorprendente gettare i resti di un bambino morto prematuramente con gli altri rifiuti)
Se ci sono tracce di cottura, associati a resti di altri animali, il cannibalismo diventa decisamente probabile (cottura senza resti animali potrebbe lasciare qualche dubbio, in quanto potrebbe essere legato al processo di scarnificazione, nel medioevo si bollivano i corpi dei santi per ripulirne le ossa, prima di metterle nei reliquiari), ma di nuovo non possiamo dire se si tratta di una pratica religiosa, di una pratica dovuta ad un periodo di necessità o altro (tanto per fare un esempio estremo.. magari un serial killer? chi dice che gli psicopatici non potessero esistere anche nell'antichità? le malattie mentali sono attestate nei testi cuneiformi, e di certo le società antiche non erano sempre luoghi psicologicamente confortevoli).
Ovvio che se altri elementi si aggiungono, il quadro può essere raffinato un po': se le datazioni coincidono con periodi di attività vulcanica noti si può legittimamente pensare ad un collegamento (quindi di nuovo, o periodo di difficoltà, o rituale), ecc.
Mi sembra che non sia poco quello che si può dire mantenendo una posizione cauta e da "preistoricista", diciamo.
Ovvio, si tratta solo di una singola tessera di un mosaico (la società e la religione minoica nel suo insieme) che ci rimane ancora nella sua stragrande parte decisamente oscuro. Purtroppo.
È il destino di noi archeologi, doversi accontentare..
Se poi si vuole osare un po' di più nelle ipotesi, o nell'immaginazione, è ovvio che sia più che lecito.
E anzi, ha sicuramente il suo fascino, ed è sicuramente piacevole.
Con il rischio però di fare come nel 1800 (e io amo profondamente il 1800), quando i dolmen erano altari su cui i druidi presi da una selvaggia frenesia sacrificavano bionde vergini agli Dei barbari.
perchè no, l'importante è esserne coscienti.
P.S.
perseo, lo so, ora ti verrà voglia di tirarmi una scarpata (e avresti ragione), per la monotonia con cui ti rispondo a questa affermazione:
CITAZIONE (Perseo87 @ 26/1/2011, 20:46)
se volessimo considerare valida la retrodatazione del Manning)
quella retrodatazione è sbagliaaaaaataaaaaaaaaa!
e tra l'altro, l'articolo di scienze di quest'estate citato da mario in un'altra discussione conferma in toto la cronologia tradizionale archeologica egizia, e quindi di fatto va contro l'ipotesi del manning. O per lo meno mostra chiaramente che ci sono dei problemi a livello di C14 per questo periodo.
Sto cercando di ritagliarmi un po' di tempo per rimettere le mani sul tema, appena ci riesco riprendiamo il discorso più in dettagli (quindi per favore, non alimentare qui questo mio altro OT.. dai, lo so che tu sei bravo..
)
Edited by lama su - 26/1/2011, 21:31