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| A Parma, una settimana fa, alla Pilotta era libero fotografare in tutte le sezioni, naturalmente senza flash, al Museo Archeologico di Bologna, ci andai l'ultima volta due anni fa, pure, ma la luce è in molte sale scarsissima, meglio nella sezione egizia, rinnovata e ben illuminata. A Modena nel Museo Civico era egualmente possibile fotografare con abbastanza luce. Anche al Museo Egizio di Torino (rinnovato e bellissimo, ben illuminato) era permesso, come pure a Palazzo Madama e al MAO, sempre ovviamente senza flash; anche a Venezia all'Accademia e al Museo Archeologico era così. La liberalizzazione di cui si parlava qui sopra pare ci sia proprio. Io ho una macchina digitale non nuova che però ha un programma che permette automaticamente di raddrizzare le foto di quadri, trasformando il pressoché inevitabile trapezio in rettangolo, cosa naturalmente anche possibile con programmi di elaborazione di fotografie. Alla Fondation Bayeler a Riehen, vicino a Basilea, da un po' di tempo è permesso fotografare; alcune opere in prestito durante le mostre però non possno essere fotografate, per disposizione dei proprietari, e questo viene indicato dal simbolo della macchina fotografica sbarrata accando all'opera.
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