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Piramidi in Europa

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Perseo87
view post Posted on 7/5/2011, 18:01 by: Perseo87
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Dato che sono stato io a postare questa discussione, vorrei entrare nella discussione per spezzare qualche lancia...

Al prof. De Bertolis:

Sono dispiaciuto per i toni con cui il Sito d'Irna può essersi espresso nei riguardi suoi e dei suoi colleghi (confesso che questo articolo in particolare non l'avevo letto, ma, se lo ritiene offensivo, non discuto).

Mi permetto di sottolineare una sua critica più che corretta (in senso metodologico), e cioè il problema delle fonti (cioè dell'identificare chi passa informazioni sul web); un problema che, solo ora, mi rendo conto di non aver minimamente considerato per il Sito d'Irna. Forse non gli ho dato troppa importanza, perché, in quel momento, avevo in mente solo le vicende legate a Semir Osmanagic, per cui non ho debitamente approfondito. Il caso di Osmanagic, comunque, parla per sé (ed era esclusivamente contro il suo operato che più volte io mi sono rivolto): mi chiedo come sia stato possibile che il sito di Visoko sia stato affidato nelle mani di un completo estraneo al "nostro mondo" (l'archeologia), che ha commesso molti errori, distruggendo irrimediabilmente una grande quantità di informazioni (e questo è indubbio, perché, se non ricordo male, lo ha ribadito perfino la dott.ssa Acconci). Questo senza stare a ritirare fuori i contenuti delle sue interviste, su correlazioni con monumenti egizi e precolombiani, sul 2012 e tutto il resto...

D'altro canto, non posso non notare una certa contraddittorietà in quanto lei ha scritto qui:

CITAZIONE
Il sito di Irna è volutamente anonimo perchè gestito da una famosa ex personalità politica di una certa comunità etnica di Bosnia che a suo tempo ha avuto la peggio e che per tale motivo ha dovuto abbandonare Sarajevo per poi rifugiarsi in Francia. Questo è il motivo del suo anonimato. Tale sito nonostante un'apparente infarinatura scientifica ha pertanto una funzione politica di propaganda che con la vera scienza ha poco a che vedere e che della scienza ne fa un uso improprio.

Non per dubitare delle sue parole, ma in base a cosa chi legge dovrebbe credere a tutto questo? Intendo dire: chi si nasconde dietro al Sito d'Irna? Come fa lei a sapere chi sta dietro a tutto questo? E come faccio io a sapere che si tratta effettivamente di una personalità politica della Bosnia, che scrive con precisi fini politici? Non se la prenda, non ho nulla contro di lei (e non avrei problemi a credere alle sue parole) ma, dopo la sua più che doverosa osservazione sulla critica delle fonti, quello che lei qui richiede ai lettori mi sembra parimenti un po' un "atto di fede"...

E ancora:

CITAZIONE
significa anche la possibilità di incentivare il turismo verso una certa parte della Bosnia e che potrebbe portare denaro fresco solo in determinate regioni della stessa e non altre, spostando gli equilibri sullo scacchiere balcanico.

Mi scusi, ma qui non posso non concordare con la risposta di Harmonia:

CITAZIONE
Allora, cosa è più importante qui? Le esigenze scientifiche di archeologia, o la relativa povertà del popolo bosniaco? Il fatto che molti bosniaci sfortunati sono in ristrettezze economiche, come può giustifica la promozione di una versione illusoria delle loro preistoria, che include cosiddetti piramidi ed anche antiche civiltà?

Mi torna difficile leggere le parole "turismo" ed "equilibri" in un'ottica scientifica. La scienza dovrebbe (secondo me) lavorare per la conoscenza di tutti gli uomini, indipendentemente da questioni di turismo e politica. Non so se si sia espresso male lei, o se piuttosto abbiamo frainteso sia io che Harmonia; ma, al momento, mi trovo in disaccordo con questa sua affermazione.

Ad Harmonia:

CITAZIONE
Dopo aver esaminato anche i vari resoconti del suo lavoro disponibili sul Web, sono sicura che nessuno mette in dubbio il coraggio e l'impegno del suo gruppo. Ma questa gente di tanta intelligenza, perché scegliono di incanalare le loro capacità in un progetto così mal consigliato?

Questo, Harmonia, ha poco senso. Gli scienziati lavorano ai progetti che credono degni di essere portati avanti. Nel nostro campo, la ricerca nasce sostanzialmente dalla curiosità di scoprire gli eventi che si sono succeduti in un particolare territorio e le modalità con cui si sono affermati. Un archeologo non deve fornire anche una "motivazione" personale alla sua ricerca (se ha chi gliela finanzia, tanto meglio per lui!), perché, secondo me, la ricerca stessa è già di per sé una motivazione al proprio lavoro. se il prof. De Bertolis, la dott.ssa Acconci e tutto il loro team hanno deciso di occuparsi del sito di Visoko, si tratta di una loro libera scelta.

Inoltre, mi permetto un appunto su un'altra tua risposta:

CITAZIONE
lo standard della lingua francese sul sito d’Irna mi sembra molto elevata, al punto che si potrebbe pensare che è stato scritto da un nativo francese. E 'quindi difficile capire come <<una famosa ex personalità politica Bosniaca>> avrebbe potuto scrivere tali articoli, in particolare per quanto molti di loro discutere di scienza, storia e geografia in dettaglio.

Mi pare che questa controbattuta si regga a stento in piedi. Una persona, specialmente se calata nel mondo della politica (che costringe anche al confronto con uomini di diverse nazionalità), può aver effettuato studi approfonditi (anche all'estero), che le permettano di esprimersi perfettamente in una o più lingue straniere. Altro problema è quel del grado di specializzazione nelle conoscenze storiche, geografiche e scientifiche... Ma, onestamente, questa polemica mi pare piuttosto sterile (sui fronti di entrambi).
 
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