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Piramidi in Europa

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Pablito50
view post Posted on 22/6/2013, 05:35 by: Pablito50




Il problema se in cima alla collina di Visoki ci fosse qualcosa di diverso da un forte, come dichiarato nel decreto della Commissione per la Conservazione dei Monumenti della Bosnia-Erzegovina che è già stato segnalato da Harmonia (www.kons.gov.ba/main.php?id_struct=...on=view&id=2409) è un problema che ci ha sempre reso perplessi. Anche perchè fortemente in contrasto con quanto riferiteci da un'autorità religiosa che incontrammo a Visoko nel 2011.

Nello stesso decreto appaiono anche delle contraddizioni piuttosto forti quando si parla di informazioni storiche riguardo alla struttura protetta dallo stesso decreto.

In effetti lo storico P. Anđelić citato anche nel decreto nel capitolo “informazioni storiche” parla della presenza di una sede dell’arcivescovado bosniaco nella seconda metà del 11° secolo quando questo era dipendente da Spalato. Sede non individuta nell'abitato di Visoko che era la capitale del regno. D’altra parte lo stesso Anđelić parla della necessità di una sede ecclesiastica duratura per fama e importanza, mentre l’agglomerato urbano si era sviluppato più in basso dove l’acqua del fiume Bosna non mancava, al contrario che in cima alla collina di Visoćica.

Lo stesso decreto della Commissione per la Conservazione dei Monumenti cita più in basso che le prove documentali dimostrano che l’importanza politica dell’insediamento di Visoki superava di gran lunga le sue capacità di difesa e solo a volte è servito come residenza ufficiale del sovrano.

Quindi è ipotizzabile che l’insediamento di Visoki aveva più una funzione morale come quello di un'abbazia che di mero apparato di difesa. E lo stesso Anđelić non nasconde che Visoki fu uno dei più antichi agglomerati nel Bosnia medievale.

Da qui ad ammettere che l’autorità religiosa da noi consultata aveva ragione e vi era stata la presenza di un monastero o di una abbazia o comunque di un centro religioso il passo è molto breve.

Anđelić scrive i suoi libri nel 1984, ossia in tempi non sospetti quando nella ex-Jugoslavia non vi era quel forte contrasto religioso che ha caratterizzato la guerra dei Balcani del 1992-95 e le cui ferite sono ancora aperte.

Quindi molto probabilmente in cima alla vetta della collina di Visoćica esisteva anche un centro spirituale-ecclesiastico che ha dato maggior peso e avvallato le decisioni dei sovrani bosniaci, che talora hanno scelto questa sede per la loro incoronazione.

E credo che scegliere di farsi incoronare in un semplice forte militare toglie sicuramente forza a questo importante atto simbolico.

Da questo ultimo punto il sospetto che in cima a Visoki ci fosse ben altro che un semplice forte è notevole.

Nel decreto si dice anche che il forte è stato abbandonato. Sarebbe stato più onesto dichiarare che l’insediamento è stato totalmente distrutto dagli ottomani radendolo a zero per cancellare ogni riferimento religioso precedente e ogni legame all’autorità appena sconfitta che collegava il suo dominio anche alla religiosità del sovrano.

Ma questo sul decreto non sarebbe stato politicamente corretto scriverlo e avrebbe messo di nuovo in evidenza la ruggine ancora presente tra la comunità cristiana di Bosnia e quella mussulmana a quasi 20 anni dalla fine del conflitto.

Nel prossimo post (e credo anche conclusivo) farò vedere la documentazione fotografica di come i resti dell’insediamento sono stati “ricostruiti” trasformando un insediamento religioso in un sinistro maniero che “giustamente” gli ottomani hanno distrutto.

Edited by Pablito50 - 22/6/2013, 12:11
 
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