CITAZIONE (balocchi @ 30/9/2011, 00:30)
So che l'articolo proposto da me è un po' datato... ma non sapevo della cronologia successiva.
Spero si possa fare un po' di chiarezza...
mi tengo informato...
Non c’è di che, Balocchi.
Purtroppo la situazione a Visoko è molto più complicata di quanto si potrebbe pensare, con un’alternanza di problemi che non sono sempre di facile risoluzione e non parlo solo di problemi pratici.
È comunque di questi giorni il rapporto finale della nostra geologa sulle analisi dei materiali della Piramide del Sole che conferma l’origine naturale della stessa. Va quindi indagata una possibile rimodellazione in alcuni punti che comunque risulterebbe limitata. Possiamo ammettere che alcuni blocchi siano stati estratti da un lato e trasportati dall’altro, ma non che sia stata costruita integralmente di sana pianta. Diversa cosa il fatto che la struttura sia stata traforata in più punti, ma, finché non entriamo nel tunnel che porta al suo interno (pericolo crolli) e che abbiamo scoperto di recente non possiamo sbilanciarci per altri giudizi. Se ne parlerà la prossima stagione di scavo.
Per ritornare, invece, sull’argomento struttura sepolta sotto il piano di calpestio dei Tunnel di Ravne, ieri mi sono sentito su questo argomento con parte del nostro gruppo attualmente a Visoko.
In questo momento si stanno chiudendo i siti all’aperto cercando di proteggere gli scavi che devono essere protetti dall’inverno, come ad esempio sul Tumulo di Vratnica e alcune sonde sulla Piramide della Luna e del Sole.
Inoltre, alcuni scavi fatti in modo sbagliato da alcuni elementi della Fondazione nel passato (ed anche di recente) nei Tunnel di Ravne stanno mostrando la corda. È chiaro che la distruzione della sagoma a catenaria in alcuni tratti, per rendere più semplice il passaggio, ha portato alla possibilità di cedimenti del conglomerato con le infiltrazioni d’acqua che si avranno durante le piogge dell’autunno.
La forma a catenaria non è un caso che sia stata usata dai costruttori dei tunnel per sostenere agevolmente il peso degli strati sovrastanti, perchè permetteva un perfetto scarico delle forze, senza punti di rottura. In tal caso non era necessario l’uso di puntelli. Mentre ora alcuni puntelli sono marciti nelle zone allargate o alzate e vanno sostituiti o sistemati in altro modo.
La nostra archeologa, Acconci, ha realizzato un cospicuo progetto, che ha inviato a Osmanagic per l’approvazione, per mettere in sicurezza tutti questi punti dolenti dei tunnel di Ravne.
La sicurezza è un bene indisponibile e non negoziabile se si vuole procedere negli scavi in modo corretto anche nei Balcani.
Per cui tutto ottobre si è deciso di dedicarlo a queste necessarie operazioni e si è fissato per metà novembre la ripresa degli scavi sulla struttura (sarò presente anch’io), sabotaggi da parte dei soliti a parte.
