Ostraka - Forum di archeologia

Piramidi in Europa

« Older   Newer »
  Share  
Harmonia
view post Posted on 19/6/2013, 10:21




Grazie, Pablito, per il tuo risposto.

QUOTE (Pablito50 @ 19/6/2013, 07:49) 
Alla prima domanda rispondo con questo link (http://irna.lautre.net/Les-pyramides-de-Bosnie.html ) o questo link (http://balkanologie.revues.org/index2298.html) ossia l’unico articolo pubblicato dalla qui sopra su una rivista e non sul suo sito, anche se in forma assolutamente anonima. Il che non permette di verificare effettivamente i titoli e il campo in cui opera l’autore.

In questo articolo per la rivista francese di studi multidisciplinari, Balkanologie, si specifica all’inizio della seconda pagina del primo link (o al punto 4 del secondo link) che: "questo articolo non ha la pretesa di essere un documento di ricerca. L'autore, geomorfologo e (Professore) Associato di Geografia, si interessa amatorialmente alla storia e all’archeologia dei Balcani" (Cet article n’a pas prétention à être un article de recherche. L’auteur, géomorphologue et agrégée de Géographie, s’intéresse en amateur à l’histoire et l’archéologie des Balkans).

Mi pare che ci sia un malinteso.

Wiki traduce infatti 'agrégée de Géographie' come 'Professore Associato di Geografia'. Ma il vero significato del termine francese, tuttavia, è più complesso.

Penso che Irna sta dicendo che la sua qualifica è connessa con l'istruzione secondaria. Non credo che lei sostiene di essere un professore universitario.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 19/6/2013, 11:15




CITAZIONE (Harmonia @ 19/6/2013, 11:21) 
Mi pare che ci sia un malinteso.

Wiki traduce infatti 'agrégée de Géographie' come 'Professore Associato di Geografia'. Ma il vero significato del termine francese, tuttavia, è più complesso.

Penso che Irna sta dicendo che la sua qualifica è connessa con l'istruzione secondaria. Non credo che lei sostiene di essere un professore universitario.

Grazie del chiarimento Harmonia! Purtroppo la differenza di dizione negli incarichi dei diversi paesi può generare questi malintesi. Grazie di averlo chiarito. Questo spiega tante cose.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 19/6/2013, 13:02




Bene, chiarito con Harmonia, ripartiamo con la risposta ai quesiti che ci siamo definiti all’inizio del dibattito e affrontiamo il secondo quesito (perché si parla di montagna sacra? Perché si parla di monastero?) oltre a quali aggiungerei quanto richiesto da Harmonia, ossia perché si va più indietro nel tempo del periodo medievale per la collina di Visoćica.

Il tutto nasce da una ricerca che avevamo iniziato nella Valle di Visoko (Bosnia-Erzegovina) ancora nei primi mesi del 2011 e che avrebbe interessato anche i manufatti presenti sulla collina di Visoćica o altrimenti detta Piramide del Sole (stećak e rovine della antica citta di Visoki) in un progetto di studio interdisciplinare in collaborazione paritetica tra l’Università di Trieste, il Politecnico di Milano e il Museo della città di Visoko. Infatti tra gli autori risultano oltre a me ed alla mia collega di Milano anche il direttore del museo di Visoko ed un suo collaboratore. Questo nostro progetto fu presentato al congresso di architettura “IX° International forum Le vie dei Mercanti”, Napoli 9-11 giugno 2011.

Qui è la pubblicazione: http://prova.sbresearchgroup.eu/IL%20DISEG...LA%20STORIA.pdf

Qui le diapositive: www.sbresearchgroup.eu/Documenti/IL...LA%20STORIA.pdf

E qui un breve video annesso alla presentazione che chiarisce bene i nostri obiettivi e dà una visione d’insieme del territorio e della ricchezza di reperti archeologici presenti in esso al quale consiglio di darci un’occhiata: www.youtube.com/watch?v=d1Z4izEJpLU

A pagina 4 del della pubblicazione abbiamo scritto testualmente: “Il progetto prevede la fase di "esplorazione" del territorio e delle sue memorie, alla ricerca degli elementi naturali caratteristici e dei suoi manufatti più rappresentativi.
E' necessario sin da subito il coinvolgimento della popolazione residente e dei soggetti depositari della "memoria" dei luoghi e delle tradizioni, che potranno fornire il necessario supporto alle fasi di indagine e catalogazione delle testimonianze presenti. La fase di censimento degli stećak porterà all'individuazione di altri manufatti di particolare interesse storico testimoniale, dove alcune strutture e testimonianze che si associano all'interesse storico possono avere una funzionalità tuttora viva e mantenuta attiva, per tradizione o necessità
.”

Ed è quello che abbiamo fatto, ossia abbiamo contattato per uno studio antropologico tutte le autorità “morali” della zona e depositari della memoria storica e orale. Queste realmente ci hanno fornito delle informazioni estremamente interessanti e non di dominio comune che ci hanno indirizzato grandemente nella nostra ricerca. Tra queste informazioni, molte informazioni anche sulla collina di Visoćica.

Ma di queste parlerò nel prossimo post.

P.S. Nel video, oltre all'interno del museo stipato di reperti, si vede per un momento anche il famoso arco citato da Harmonia
 
Top
Pablito50
view post Posted on 21/6/2013, 03:30




CITAZIONE (§Karl§ @ 15/6/2013, 13:37) 
Mah, certo che è un peccato. Tuttavia c'è da dire che meglio un reinterro che uno scavo eventualmente fatto male. La statuetta steatopigia è interessante sì, e può portare anche molto lontani fino al Paleolitico ( http://it.wikipedia.org/wiki/Veneri_paleolitiche ). Purtroppo così è sostanzialmente fuori contesto (non so come sia lì la stratigrafia ma mi è stato raccontato recentemente di uno scavo nel nord-est nel quale in 20 cm. circa la stratigrafia era così compatta che si andava da età pre-protostorica al periodo romano. In pratica è stato un lavoro di microstratigrafia - la cosa mi ha stupito perché nel vicino oriente in genere per sequenze di questo tipo si scende di parecchi metri visti i tipici tell), ma in ogni caso potenzialmente indicativa. Di quel tipo di ceramica non mi intendo ma quella potrebbe essere più datante dato che in genere è roba che non si conserva ma si usa (poi in realtà dipende, ma in ogni caso...).

Hai proprio ragione Karl, un reinterro è molto meglio di uno scavo fatto male soprattutto alla luce dei lavori che sono stati eseguiti per la "ricostruzione" della fortezza da parte delle istituzioni bosniache e che documenterò più avanti.

La differenza nella profondità per la possibilità di trovare dei reperti tra la cima della collina (1,15m) e i fianchi (20cm) è da attribuirsi al fatto che l'antica cittadella di Visoki è stata rasa a zero volutamente e il materiale disperso proveniente dalle costruzioni si è accumulato in maniera massiva sulla cima. Per questo l'unico arco che si è conservato è stato trovato molto in basso. Sui fianchi della collina questo non è avvenuto e il deposito del terreno è puramente dovuto all'accumulo di sedimenti. Per questo vi è una notevole differenza stratigrafica tra i due settori.

Edited by Pablito50 - 21/6/2013, 04:59
 
Top
Pablito50
view post Posted on 21/6/2013, 04:08




Riprendendo il racconto, come dicevo poco sopra, abbiamo iniziato uno studio antropologico incontrando varie autorità morali della zona di Visoko per conoscere la memoria storica non compresa nei documenti ufficiali, cosa assolutamente necessaria per uno studio antropologico corretto, ed abbiamo fatto parecchie scoperte.
Non dimentichiamo che la storia (e i documenti) li scrivono i vincitori.

Oltre ai siti che ci interessavano particolarmente per la sede di importanti stećak (plurale: stecci) o di altre strutture che stavamo studiando per una classificazione (Gorani, Mila, Biskupići, Radovici, ecc.), la collina di Visoćica ci ha stupito per il numero di storie, leggende e miti connessi ad essa.

Il numero di miti ed il loro peso ci ha molto ricordato quello che in Italia corrisponde ai miti presenti per il Monte Musiné. Per inciso il monte posizionato a 20 km da Torino, sulla strada che porta verso la Val di Susa e che secondo alcuni storici fu sede dell’apparizione nel cielo della croce fiammeggiante a Costantino I° il Grande (Flavius Valerius Costantinus).

Senza entrare nel merito dei particolari raccolti diciamo che la potenza di un mito è che in esso viene trasmesso un messaggio senza che chi lo trasmette sia in grado di coglierne il significato. Ma solo chi dispone di un bagaglio di conoscenze sufficienti è in grado di comprenderlo e finisce con l’essere il destinatario del messaggio.

Per cui abbiamo avuto la certezza che Semir Osmanagić non ha scoperto proprio nulla, ma casomai ha rispolverato il mito esistente già da un pezzo e tra le persone che abbiamo incontrato c’era perfino chi faceva a gara per dichiarare che era stato il primo a informarlo e a spingerlo a creare quello che ha creato.

Inoltre sembrava poi che tutti fossero a conoscenza della rete di tunnel presente nella collina. Molti ci hanno raccontato che da bambini giocavano a cercare le varie entrate ed ad esplorarne gli ingressi con il lume di una candela (per la cronaca anche noi ne abbiamo trovato uno).

Abbiamo scoperto perfino che, incontrando alcuni esponenti della grossa comunità zingara che stanzia nel luogo, nel piccolo avvallamento posto a lato del plateau della collina di Visoćica la comunità zingara suole organizzare una festa una volta all’anno in corrispondenza di un misterioso evento del quale loro stessi non ne sanno bene la motivazione, ma che si perde nel tempo.

In ogni caso quella festa è considerata foriera di fortuna per tutto l’anno per la comunità e per questo motivo alcuni componenti di essa arrivano lì anche da molto lontano. Certo è curioso che si pongano proprio in quella scomoda posizione molto lontana dai centri abitati per una festa così importante.

In ogni caso il proprietario di quasi tutto il terreno della piccola valle è un importante elemento della comunità zingara di Visoko. Più volte la Fondazione di Osmanagić aveva cercato di acquisire quel terreno, ma il proprietario si è sempre opposto chiedendo una cifra assolutamente impossibile.

Ha resistito anche alle richieste della Fondazione di poter effettuare qualche sondaggio di scavo in quella zona, in particolare quando, tempo prima, c’era stato un importante cedimento del terreno che sembrava dovuto alla presenza di gallerie sotterranee.

Un altro importante tassello ci fu fornito da un’autorità religiosa che ci informò che sulla cima della collina nella cosiddetta cittadella medievale di Visoki vi era stato piuttosto un centro spirituale e di conservazione della cultura similmente ad altri centri medievali in Europa piuttosto che una sinistra fortezza indice del potere del re. Ossia la cosiddetta cittadella medievale di Visoki era stata proprio una cittadella con una leggera fortificazione e non una fortezza.

Lì per lì non abbiamo dato molto peso a questo aspetto di spiritualità legato al luogo, ma ne abbiamo avuto conferma successivamente da un collaboratore del direttore del museo di Visoko che ci ha detto che la ricostruzione del cosiddetto castello presente nel suo museo, e visibile anche su Wikipedia (https://upload.wikimedia.org/wikipedia/com...soki_maketa.png), era di pura fantasia ed anche le mappe tanto spesso esibite non corrispondono alla realtà dei fatti.

Difatti abbiamo cercato di confrontare la mappa (www.sbresearchgroup.eu/Immagini/MappaVisoki.jpg) con i rilievi sul posto, ma la rassomiglianza appare decisamente lontana se non forse per il perimetro che probabilmente corrisponde al molto più antico castelliere di partenza.

Ma degli altri riscontri di questa osservazione e della sua importanza ne discuteremo più approfonditamente nel prossimo post.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 22/6/2013, 05:35




Il problema se in cima alla collina di Visoki ci fosse qualcosa di diverso da un forte, come dichiarato nel decreto della Commissione per la Conservazione dei Monumenti della Bosnia-Erzegovina che è già stato segnalato da Harmonia (www.kons.gov.ba/main.php?id_struct=...on=view&id=2409) è un problema che ci ha sempre reso perplessi. Anche perchè fortemente in contrasto con quanto riferiteci da un'autorità religiosa che incontrammo a Visoko nel 2011.

Nello stesso decreto appaiono anche delle contraddizioni piuttosto forti quando si parla di informazioni storiche riguardo alla struttura protetta dallo stesso decreto.

In effetti lo storico P. Anđelić citato anche nel decreto nel capitolo “informazioni storiche” parla della presenza di una sede dell’arcivescovado bosniaco nella seconda metà del 11° secolo quando questo era dipendente da Spalato. Sede non individuta nell'abitato di Visoko che era la capitale del regno. D’altra parte lo stesso Anđelić parla della necessità di una sede ecclesiastica duratura per fama e importanza, mentre l’agglomerato urbano si era sviluppato più in basso dove l’acqua del fiume Bosna non mancava, al contrario che in cima alla collina di Visoćica.

Lo stesso decreto della Commissione per la Conservazione dei Monumenti cita più in basso che le prove documentali dimostrano che l’importanza politica dell’insediamento di Visoki superava di gran lunga le sue capacità di difesa e solo a volte è servito come residenza ufficiale del sovrano.

Quindi è ipotizzabile che l’insediamento di Visoki aveva più una funzione morale come quello di un'abbazia che di mero apparato di difesa. E lo stesso Anđelić non nasconde che Visoki fu uno dei più antichi agglomerati nel Bosnia medievale.

Da qui ad ammettere che l’autorità religiosa da noi consultata aveva ragione e vi era stata la presenza di un monastero o di una abbazia o comunque di un centro religioso il passo è molto breve.

Anđelić scrive i suoi libri nel 1984, ossia in tempi non sospetti quando nella ex-Jugoslavia non vi era quel forte contrasto religioso che ha caratterizzato la guerra dei Balcani del 1992-95 e le cui ferite sono ancora aperte.

Quindi molto probabilmente in cima alla vetta della collina di Visoćica esisteva anche un centro spirituale-ecclesiastico che ha dato maggior peso e avvallato le decisioni dei sovrani bosniaci, che talora hanno scelto questa sede per la loro incoronazione.

E credo che scegliere di farsi incoronare in un semplice forte militare toglie sicuramente forza a questo importante atto simbolico.

Da questo ultimo punto il sospetto che in cima a Visoki ci fosse ben altro che un semplice forte è notevole.

Nel decreto si dice anche che il forte è stato abbandonato. Sarebbe stato più onesto dichiarare che l’insediamento è stato totalmente distrutto dagli ottomani radendolo a zero per cancellare ogni riferimento religioso precedente e ogni legame all’autorità appena sconfitta che collegava il suo dominio anche alla religiosità del sovrano.

Ma questo sul decreto non sarebbe stato politicamente corretto scriverlo e avrebbe messo di nuovo in evidenza la ruggine ancora presente tra la comunità cristiana di Bosnia e quella mussulmana a quasi 20 anni dalla fine del conflitto.

Nel prossimo post (e credo anche conclusivo) farò vedere la documentazione fotografica di come i resti dell’insediamento sono stati “ricostruiti” trasformando un insediamento religioso in un sinistro maniero che “giustamente” gli ottomani hanno distrutto.

Edited by Pablito50 - 22/6/2013, 12:11
 
Top
Simplicio
view post Posted on 22/6/2013, 15:37




Ciao Pablito, volevo dire che sto seguendo con molto interesse anche questa discussione e sai che seguo la vicenda delle piramidi da alcuni anni ormai.

Dopo gli ultimi tuoi post sulla vicenda monastero/fortezza mi viene spontaneo fare una domanda.

Tu hai degli indizi che ti fanno pensare che in quel posto ci sia stata una struttura religiosa, a me personalmente non convincono ma potrei sbagliarmi, dato che non sono un archeologo.
Però non lo sei neanche tu, dato che ti occupi di altro.

La mia domanda per cui è questa: invece di buttarsi a capofitto su studi come i tuoi, dando magari per scontate cose che potrebbero non esserlo, studi che si basano su assunti a volte da dimostrare, come il fatto che la cima della collina di visoko sia un luogo spirtuale, non potreste partire con un'indagine volta ad appurare cosa ci sia stato su quella collina?

Lo avete fatto? Avete del materiale pubblicato che chiarisca almeno in parte la faccenda?

Io direi che prima bisognerebbe capire bene cosa c'era in cima a quella collina, e, se non sbaglio, voi avete contatti con archeologi che potrebbero studiare il caso, poi, eventualmente, cercare di inquadrare le eventuali "emissioni" EM, infra e ultrasoniche in un contesto più certo e meglio definito.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 22/6/2013, 17:12




Richiamo l’attenzione dei moderatori perché nel dibattito è giunto qualcuno che non ha nessun interesse a svolgere un dibattito sereno.

Costui, qui sopra e dal nickname di Simplicio, è l’autore delle lettere anonime inviate al mio Direttore per far sospendere le mie ricerche in Bosnia e degli articoli pieni di sciocchezze sul mio gruppo di ricerca dei quali Irna ne ha curato la traduzione in francese.

Per inciso la stessa Irna sul topic dell’archeo-acustica di questo forum afferma di non sapere nulla di tali lettere anonime anche se ammette di aver tradotto tutti gli articoli.

CITAZIONE (Irna @ 13/6/2013, 00:44) 
First I must make clear that of all that Pablito accuses me of, only one thing is real: I did translate in French the dossier about the Bosnian pyramids on another forum (www.eclisseforum.it/category/piramidi-bosniache/), because I thought that it asked good questions and completed my own work on these "pyramids". Everything else (that I would have contacted Pablito's Director or such things) is false.

Traduzione: “Prima devo chiarire che di tutto quello di cui Pablito accusa me, solo una è reale: ho tradotto in francese il dossier sulle piramidi bosniache di un altro forum, perché ho pensato che questo proponeva alcune buone domande e completava il mio stesso lavoro sulle “piramidi”. Ogni altra cosa (come che io avrei contattato il Direttore di Pablito) è falsa.”

Ma in questo post (l’ultimo della pagina), lo stesso Simplicio non ha nessun problema ad ammettere di averlo fatto e contemporaneamente dichiara di essersi fatto beffe delle autorità accademiche dell’Università di Trieste, vantandosi con i propri amici.
www.eclisseforum.it/forum/archeolog...a-e-realta/150/

Ho già fatto lo screenshot di questa forma di autoaccusa affinché non si provveda a farla sparire.

Non ho intenzione di avere nulla a che fare con persone di questo genere, dai fini oscuri quanto innominabili, e non ho alcuna intenzione di rispondere a chi si presenta qui vestito d’agnello, ma con il chiaro intento di creare confusione, come in passato ha già dimostrato.

Personalmente terrei lontano questo genere di cose in un dibattito che finora è stato d'alto livello.
 
Top
Simplicio
view post Posted on 22/6/2013, 17:44




CITAZIONE (Pablito50 @ 22/6/2013, 18:12) 
Richiamo all’attenzione i moderatori perché nel dibattito è giunto qualcuno che non ha nessun interesse a svolgere un dibattito sereno.

Il mio interesse in un dibattito sereno c'è ed è evidente e ho già chiarito con i moderatori i limiti della discussione. Per cui ti invito a dibattere serenamente evitando attacchi personali.

CITAZIONE
Costui qui sopra, Simplicio, è l’autore delle lettere anonime inviate al mio Direttore per far sospendere le mie ricerche in Bosnia e degli articoli pieni di sciocchezze sul mio gruppo di ricerca dei quali Irna ne ha curato la traduzione in francese.

Le mail erano firmate con il nick che uso su eclisseforum, come autore di quel portale. Con la stessa mail e con le stesse modalità ho contattato decine di persone, le quali non hanno mai avuto problemi e dialogare con me. E parlo di gente del calibro di Valerio Rossi Albertini, Lorenzo Verderame, Roberto Pinotti e via dicendo. Gli unici problemi li ho avuti con te e con il direttore del DSM di Trieste, chissà come mai. :)
Ps. nelle mail non ho mai chiesto di far sospendere le tue ricerche, non diciamo cose non vere per favore.

CITAZIONE
Per inciso la stessa Irna sul forum sull’archeo-acustica afferma di non sapere nulla di tali lettere anonime anche se ammette di aver tradotto tutti gli articoli.

CITAZIONE (Irna @ 13/6/2013, 00:44) 
First I must make clear that of all that Pablito accuses me of, only one thing is real: I did translate in French the dossier about the Bosnian pyramids on another forum ([URL]www.eclisseforum.it/category/piramidi-bosniache/[/URL]), because I thought that it asked good questions and completed my own work on these "pyramids". Everything else (that I would have contacted Pablito's Director or such things) is false.

Traduzione: “Prima devo chiarire che di tutto quello di cui Pablito accusa me, solo una è reale: ho tradotto in francese il dossier sulle piramidi bosniache di un altro forum, perché ho pensato che questo proponeva alcune buone domande e completava il mio stesso lavoro sulle “piramidi”. Ogni altra cosa (come che io avrei contattato il Direttore di Pablito) è falsa.”

Ovvio, Irna si è occupata solo di tradurre i nostri articoli, non ha mai partecipato attivamente alla stesura degli stessi. Per cui è ovvio che accusarla di aver mandato me a "fare pressioni" al tuo CD è falso.

CITAZIONE
Ma in questo post (l’ultimo della pagina), lo stesso Simplicio non ha nessun problema ad ammettere di averlo fatto e contemporaneamente dichiara di essersi fatto beffe delle autorità accademiche dell’Università di Trieste vantandosi con i suoi amici.

Ho già fatto lo screenshot di questa forma di autoaccusa affinché non si provveda a farla sparire.

Ammettere di averlo fatto?? Autoaccusa??? L'ho scritto chiaro e tondo nell'articolo, sotto forma di addendum. Non posso mettere i link ma se cercate "Eclisseforum i protagonisti SBRG" in google trovate un articolo dove alla fine racconto la storia.
Figurati poi se vado a rimuovere cose scritte tempo addietro! Io non le faccio queste cose...
ps. Facendomi beffe? Ma quando mai, ho solo raccontato la storia :)

CITAZIONE
Non ho intenzione di avere nulla a che fare persone di questo genere, dai fini oscuri quanto innominabili, e non ho alcuna intenzione di rispondere a chi si presenta qui vestito d’agnello, ma con il chiaro intento di creare confusione, come in passato ha già dimostrato.

Pablito, non fare così! Siamo in giro per forum, si chiacchiera e si discute, tu dici la tua, io dico la mia, senza insulti (te ne sarei grato...) e flame, e cerchiamo di capirci tutti qualcosa, ok?

Tra l'altro alla gente non interessano le nostre beghe personali e non vedo perchè andare OT raccontando vicende che non c'entrano con il succo della questione.
Ti ho fatto delle domande, se vuoi rispondere per me va benissimo, se non vuoi rispondere va bene lo stesso, ma evita di buttarla in rissa perchè non ho nessuna intenzione di scendere oltre certi livelli quindi rischieresti di trovarti a far casino da solo :)
 
Top
Irna
view post Posted on 22/6/2013, 18:48




Please Pablito, could you set aside your personal polemics for a while? The first parts of your presentation of Visocica and its history were perfectly correct, but now we come to more disputable claims, and I'll try to complete or correct the informations you gave just above.

QUOTE
Riprendendo il racconto, come dicevo poco sopra, abbiamo iniziato uno studio antropologico incontrando varie autorità morali della zona di Visoko per conoscere la memoria storica non compresa nei documenti ufficiali, cosa assolutamente necessaria per uno studio antropologico corretto, ed abbiamo fatto parecchie scoperte. [...] la collina di Visoćica ci ha stupito per il numero di storie, leggende e miti connessi ad essa.

Of course such a study of local and oral knowledge is useful, but I think you have to be very cautious of what anthropologists call "pizza effect" (see http://en.wikipedia.org/wiki/Pizza_effect : "The pizza effect is a term used especially in religious studies and sociology for a wide-ranging phenomenon, for instance the process by which cultural exports are transformed and reimported to their culture of origin, or the way in which a community's self-understanding is influenced by (or imposed by, or imported from) foreign sources."). This effect has been identified for example in the case of Maya elders babbling about 2012 and crystal skulls, see in this interview with John Hoopes http://boingboing.net/2011/08/13/the-annot...ackle-2012.html. In the case of the Bosnian "pyramids", I think that the "pizza effect" has been noticeable already a few months after the first public claims by Osmanagic in 2005. After his intense promotionnal campaign at the end of 2005 and the beginning of 2006, more and more locals began to "remember" various strange things about the "pyramid", the tunnels, and so on. The fact that there are local legends about Visocica is not surprising, there always are such legends around ruined castles (underground passages, hidden treasure and so on); Osmanagic and his team added much to this substrate, merely by the questions they asked and the articles they published in the local media, so that you have to be aware of this and not take these legends at face value. For example I'm not really surprised that some people claim to have "known" before Osmanagić ("le persone che abbiamo incontrato c’era perfino chi faceva a gara per dichiarare che era stato il primo a informarlo e a spingerlo a creare quello che ha creato") and I would take that with quite a grain of salt.

QUOTE
Certo è curioso che si pongano proprio in quella scomoda posizione molto lontana dai centri abitati per una festa così importante.

Hum, given the still prevalent anti-gypsy racism in Bosnia, I do not find this as surprising as you do.

QUOTE
Un altro importante tassello ci fu fornito da un’autorità religiosa che ci informò che sulla cima della collina nella cosiddetta cittadella medievale di Visoki vi era stato piuttosto un centro spirituale e di conservazione della cultura similmente ad altri centri medievali in Europa piuttosto che una sinistra fortezza indice del potere del re.

Can you name your source, this religious personnality? For the "spiritual and cultural center" in Visoko, see below.

QUOTE
Lì per lì non abbiamo dato molto peso a questo aspetto di spiritualità legato al luogo, ma ne abbiamo avuto conferma successivamente da un collaboratore del direttore del museo di Visoko che ci ha detto che la ricostruzione del cosiddetto castello presente nel suo museo, e visibile anche su Wikipedia (https://upload.wikimedia.org/wikipedia/com...soki_maketa.png), era di pura fantasia ed anche le mappe tanto spesso esibite non corrispondono alla realtà dei fatti.

Again, can you name your source? Not that I contest this fact; the model you show was made before the recent excavations in Visoki, and it's probably not very accurate. It's to be hoped that a better one will be made available. Did you meet the team of archaeologists who made the excavation and restauration project in 2008/2009? They could surely show you an updated plan of the citadel.

QUOTE
Anche perchè fortemente in contrasto con quanto riferiteci da un'autorità religiosa che incontrammo a Visoko nel 2011.

If you rely on this person as a source, it would be interesting to give his name.

QUOTE
In effetti lo storico P. Anđelić citato anche nel decreto nel capitolo “informazioni storiche” parla della presenza di una sede dell’arcivescovado bosniaco nella seconda metà del 11° secolo quando questo era dipendente da Spalato. Sede non individuta nell'abitato di Visoko che era la capitale del regno. D’altra parte lo stesso Anđelić parla della necessità di una sede ecclesiastica duratura per fama e importanza, mentre l’agglomerato urbano si era sviluppato più in basso dove l’acqua del fiume Bosna non mancava, al contrario che in cima alla collina di Visoćica.

Sorry for the long quote, but the exact text is this:

QUOTE
P. Anđelić (1984, 105) hypothesized that there was a settlement on the site of present-day Visoko or somewhere in the Visoko plain, and a smaller territorial and political unit named Bosna in early mediaeval times, i.e. from the 10th to the 12th century, when the region around Visoko was the geographical and economic centre of inner Bosnia. Since the political capital of the state was located here during the reign of Ban Kulin and later in the 14th century, there are «no reasons to believe that in the early mediaeval period the same held good in the formation of the political centre in the most favourable geographical and economic conditions.» In a census by the suffragan of the Split Archbishopric dating from the second half of the 11th century there is reference to the Bosnian bishopric and its see, «civitas Bosna», and as is known it was a lasting rule of ecclesiastical organization for bishops to have a permanent see in a settlement that «must not be insignificant.» As a result, from the founding of the Bosnian bishopric until 1234 and the appointment of Bishop Ivan, the see of the Bosnian bishopric was in inner Bosnia, in the immediate vicinity of Visoko (P. Anđelić,, 1984, 124, 127-128). There is evidence dating from the later mediaeval period that the elders of the diocesan church hierarchy, as well as high dignitaries of the Bosnian church, had their permanent see in the environs of Visoko (P. Anđelić, 1984, 105-106, and nn 1-10). In the late 12th century, a church was built in nearby Biskupići, of which the founder was Ban Kulin (Anđelić 1984, 127). Later, in the first half of the 14th century, there was a house (hiža) of the Bosnian Church in nearby Moštre, where “all the Bosnian Church”, i.e. all its leading figures, conducted their public affairs (P. Anđelić, 1984, 125).

So the seat of the bishopric was "somewhere in the Visoko plain", "in the environs of Visoko". The historical and archaeological evidence point to the locality of Moštre, where we know that there was a "Christian House" ("kuća krstjana") of the Bosnian Church, where several documents concerning religious affairs were written, and where was probably located the "University of Bosna", one of the oldest universities in Europe (see https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache...oqFMNxse9TuCraQ page 24). The word "Bosna" seems to have had more significations in the Middle Ages: one, larger, pertaining to the Bosnian state, one pertaining to the smaller region of the Bosna župa, and one to the place "Bosna", that is the Visoko valley, comprehending the Visoki "grad" (the citadel and its town), Podvisoki (below Visoki, that is the present Visoko) and other localities like Moštre, Mile, Biskupići and so on (more on this below). I do not think Anđelić ever imagined that the seat of the bishopric was on Visocica.

QUOTE
Lo stesso decreto della Commissione per la Conservazione dei Monumenti cita più in basso che le prove documentali dimostrano che l’importanza politica dell’insediamento di Visoki superava di gran lunga le sue capacità di difesa e solo a volte è servito come residenza ufficiale del sovrano.

Yes, as most of the medieval kings, the Bosnian kings were kind of nomads, as shown by the fact that we have documents signed by the kings in various places : Visoki ("in castro nostro Visoka vocatum", "na Visokom"), but also Podvisoki ("pod gradom Visoki", "pod Visokim"), Biskupići where was found the famous Kulin Ban plate...

QUOTE
Quindi è ipotizzabile che l’insediamento di Visoki aveva più una funzione morale come quello di un'abbazia che di mero apparato di difesa. E lo stesso Anđelić non nasconde che Visoki fu uno dei più antichi agglomerati nel Bosnia medievale.

But you cannot hypothesize a "moral function" of Visoki on the ground that the seat of the bishop was in Moštre, that's not the same place! And Anđelić said that:

QUOTE
P. Anđelić (1984, 105) hypothesized that there was a settlement on the site of present-day Visoko or somewhere in the Visoko plain, and a smaller territorial and political unit named Bosna in early mediaeval times, i.e. from the 10th to the 12th century, when the region around Visoko was the geographical and economic centre of inner Bosnia. [...] In the Visoko plain at that time there was the Ban’s, later Royal Court in Moštre and houses of krstjani (members of the Bosnian Church), a place for holding assemblies and a Franciscan monastery, and later the coronation church of the Bosnian kings in Mile, from 1377 to 1461. [...] The basic politial function of the Visoki fort was as the administrative centre of the territorial political unit known as Bosna [...]. Below the Visoki fort, as time passed, a township took shape, “one of the oldest and most typical urban agglomerations in mediaeval Bosnia” (Anđelić, 1984, 184).

So the "old urban agglomeration" was below the Visoki fort, not on the summit of Visocica; the medieval political, administrative, spiritual, cultural "center" was not Visoki itself, but the whole "Bosna", that is this little territorial unit of the Visoko valley.

QUOTE
Da qui ad ammettere che l’autorità religiosa da noi consultata aveva ragione e vi era stata la presenza di un monastero o di una abbazia o comunque di un centro religioso il passo è molto breve.

Are you sure that this "religious authority" did not mingle Visoki with Moštre, or maybe Mile, where there was a Franciscan monastery?

QUOTE
Quindi molto probabilmente in cima alla vetta della collina di Visoćica esisteva anche un centro spirituale-ecclesiastico che ha dato maggior peso e avvallato le decisioni dei sovrani bosniaci, che talora hanno scelto questa sede per la loro incoronazione.

As far as I know, the Bosnian kings were not coronated in Visoki, but rather in Mile (present Arnautovići), see here: www.kons.gov.ba/main.php?mod=spomen...&lang=4&id=1341
If you have evidence of a coronation in the Visoki citadel, could you provide it?

From what I can see, unless you provide other evidence, you seem to be trying to attach to the Visoki fortress, that is to the hill of Visocica, elements that come from other sites, sometimes several kilometers from the hill. Here is the Google map of Visoko, where you can see the hill with the fortress ("Grad"), Biskupići, Arnautovići/Mile, Moštre...

As far as I know, you didn't measure any particular EM emission nor ultra- or infrasound in all these places, did you? But if there are "sacred places" in Visoko valley, it would rather be in Moštre or Mile.

Irna

Edited by Irna - 22/6/2013, 20:53
 
Top
Igol
view post Posted on 22/6/2013, 18:58




Colgo l'occasione per salutare tutti.
Seguo la questione delle piramidi in Bosnia da tre anni circa, ed ho visitato Visoko nel luglio del 2012. Avrei potuto farlo prima, sono davvero uno degli ultimi.
Mi sembra che tutto sia pregno di confusione, faccio fatica a distinguere tra notizie supportate da studi seri e tutta la confusione che deriva dalla cosiddetta fondazione, sempre alla ricerca di fondi privati. L'università di Kiel ha svolto una serie di studi approfonditi sulla cultura Butmir, potrebbe essere una fonte di notizie assolutamente preziosa, ecco qualche link.

http://dmc.ssst.edu.ba/ButmirNeolithicCult...glish/more.html
www.aegeobalkanprehistory.net/article.php?id_art=12
http://dmc.ssst.edu.ba/ButmirNeolithicCult...lish/rsrch.html
http://www.academia.edu/1625131/Style_and_..._Central_Bosnia

Mi sembra però che qui si stia discutendo di fatti diversi, che prendono in considerazione un lasso di tempo che va dal 12.000 A.C. al medioevo. Non credo sia un approccio corretto non considerare tutte le variabili in gioco. Credo che il Dott.De Bertolis dovrebbe citare le fonti, e non solo definirle come ente morale. Non credo che si possa definire un passo breve il passaggio di una rovina fra forte di avvistamento a centro monastico, in assenza di documentazione e ritrovamenti basandosi su un percorso logico che potrebbe pure stare in piedi. Ma solo se supportato non solo da convinzioni, ma da ritrovamenti e documentazione.
Continuo a leggervi con piacere augurando serenità a tutti coloro coinvolti in questa ricerca, che reputo difficoltosa essendo minata alle basi da questioni politico religiose che si trascinano da centinaia di anni. Curioso di sapere, mi firmo.

Igol Anglevich
 
Top
view post Posted on 22/6/2013, 19:57
Avatar

Advanced Member

Group:
oikistés
Posts:
2,732
Location:
La terra dei canguri

Status:


Allora Signori, forse non avete capito entrambi cosa vi si chiede per stare su questo forum. Vi farò un ultimo appello in veste informale, dopo di che interverremo in veste formale, prendendo le opportune misure, se necessario.

A Pablito: Simplicio ti ha fatto delle domande leggittime, ancher se lo ha fatto con intento provocatorio. Tuttavia, finché non viola il regolamento ha libertà di chiedere e, sarebbe il caso, tu rispondessi. Se dovesse scadere nell'offesa o nel dileggio, stai pur sicuro che noi non lo accetteremo. Lascia però che siamo noi ad occuparci di censurare gli utenti, questo non è tuo compito.

A Simplicio (nonché ad Irna): tu hai tutto il diritto di porre domande e sollevare dubbi, tuttavia, lasciami dire che voi che contestate Pablito, ogni volta sembra che lo facciate con un accanimento tale come se fosse vostro nemico giurato. In particolare, da quando siete qui avete (mi riferisco ad Irna in questo caso) fatto di tutto per cercare di far sembrare che Pablito fosse un impostore che convince i poveri fessi di turno. Guardate che qui c'è gente regolarmente laureata, a volte anche con master, spcializzazione o dottorato, a volte anche con tutti e due questi ultimi. Non ci facciamo incantare così facilmente. Tant'è che la discussione sulle piramidi è stata messa nella sezione sulle teorie alternative, cioè al di fuori di quelle prettamente archeologiche.
Altro punto: si contesta a Pablito che non è archeologo, all'Acconci le si è contestato che è etruscologa, quindi non del campo. Bene, fatevi un giro sulle principali università europee e vediamo quante hanno un insegnamento di archeologia dei Balcani. Perché non mi sembra che la materia sia mai stata molto studiata per molto tempo, anche per le ben note vicende politiche (pre e post caduta muro di Berlino). L'archeologia dei Balcani non sarà forse agli esordi, ma non credo neanche possa vantare studi di lungo corso e tanti studiosi specializzati in questo settore di fama internazionale. Ed anche uno studioso accreditato può prendere cantonate. Un certo Peter Benedict, durante un survey in Turchia, si imbatté in un certo sito, che classificò come cimitero islamico (o bizantino, ho letto versioni discordanti). Comunque medievale o moderno, secondo lui. Peccato che quelle lastre tombali da lui scoperte non fossero affatto tombali e avessero la bellezza di 12.000 anni...
Infine, l'inciso di Irna dove ella parla delle piccole università dell'Europa dell'Est. Certo, non si esprime sulla qualità dei loro studi. Però il fatto di averlo sottolineato fa capire cosa ne pensa. Faccio tuttavia notare che in quella pubblicazione appaiono anche due università di tutto rispetto come il Politecnico di Torino e l'università di Munchen. Che non credo avrebbero messo il loro nome su una pubblicazione che non fosse stata realizzata secondo tutti i criteri scientifici del caso.
Ultimissimo appunto sull'università di Trieste: pur non essendo una grande università non è certamente tra le cenerentole dItalia. Una classifica di qualche anno fa la poneva tra quelle italiane migliori non solo per servizi e strutture, ma anche per l'internalizzazione, parametro significativo per la qualità degli studi. D'altro canto, stando invece alle classifiche internazionali, nessuna università italiana raggiunte parametri di eccellenza. Quindi che si fa, si considerano carta straccia tutti gli articoli pubblicati dai professori della Sapienza, di Bologna, Milano, Torino, Napoli (solo per citare quelle più conosciute)?

In conclusione: Pablito sei pregato di non attaccare ogni volta chi viene qui a porre domande, anche se ti ha attaccato su altri fora. In caso ci penseremo noi a prendere provvedimenti.
Per quanto riguarda gli altri, abbiamo capito la vostra posizione, se volete approfondire la questione siete benvenuti, se volete semplicemente gettare discredito su Pablito (e far passare noi altri come allocchi), siete pregati di andare altrove.

Spero di non dovermi ripetere più. Siete pregati di tornare alla discussione.
 
Top
Simplicio
view post Posted on 22/6/2013, 20:12




CITAZIONE (leda77 @ 22/6/2013, 20:57) 
A Simplicio (nonché ad Irna): tu hai tutto il diritto di porre domande e sollevare dubbi, tuttavia, lasciami dire che voi che contestate Pablito, ogni volta sembra che lo facciate con un accanimento tale come se fosse vostro nemico giurato. In particolare, da quando siete qui avete (mi riferisco ad Irna in questo caso) fatto di tutto per cercare di far sembrare che Pablito fosse un impostore che convince i poveri fessi di turno. Guardate che qui c'è gente regolarmente laureata, a volte anche con master, spcializzazione o dottorato, a volte anche con tutti e due questi ultimi. Non ci facciamo incantare così facilmente. Tant'è che la discussione sulle piramidi è stata messa nella sezione sulle teorie alternative, cioè al di fuori di quelle prettamente archeologiche.

Ho fatto un solo intervento, anzi due (la replica) e non mi pare di esser stato provocatorio o di aver fatto sembrare Pablito un impostore...
A pablito ho contestato le competenze e la metodologia, e lo faccio tutt'ora, ma non ho niente contro l'uomo, dato che non lo conosco.
Ad esempio, non mi sono mai permesso di definirlo "ciarlatano", epiteto che egli invece usa regolarmente.

Ad ogni modo, sono d'accordissimo con te e con il tuo richiamo e vedrò di seguire le tue indicazioni pedissequamente.
 
Top
view post Posted on 22/6/2013, 21:01
Avatar

Advanced Member

Group:
oikistés
Posts:
2,732
Location:
La terra dei canguri

Status:


CITAZIONE (Simplicio @ 22/6/2013, 21:12) 
Ho fatto un solo intervento, anzi due (la replica) e non mi pare di esser stato provocatorio o di aver fatto sembrare Pablito un impostore...
A pablito ho contestato le competenze e la metodologia, e lo faccio tutt'ora, ma non ho niente contro l'uomo, dato che non lo conosco.
Ad esempio, non mi sono mai permesso di definirlo "ciarlatano", epiteto che egli invece usa regolarmente.

Ad ogni modo, sono d'accordissimo con te e con il tuo richiamo e vedrò di seguire le tue indicazioni pedissequamente.

Io mi riferivo ad Irna, con il fatto dell'impostore e del ciarlatano.
Per quanto riguarda le competenze, Pablito non si è occupato di archeologia nell'ambito delle sue ricerche in Bosnia. A svolgere il lavoro archeologico (principalmente scavo) c'era la Dott.ssa Acconci ed ora c'è un'altra persona, sempre archeologo (non ricordo il nome). Lui invece si è dedicato alla risonanza che ci sarebbe all'interno del tunnel.
Ho letto un articolo in cui si Pablito spiega esattamente quale sia il suo contributo alla ricerca in Bosnia e non mi sembra che lui sia mai andato oltre quelle che erano le sue competenze.
Riguardo alla metodologia, l'approccio forense all'archeologia è un approccio poco praticato, ma estremamente importante. Oggi bisogna cominciare a ragionare in termini multidisciplinari su uno scavo, l'Italia e l'Europa sono ancora indietro su questo, negli USA invece questo modo di affrontare uno scavo è più comune. In conclusione, Pablito non mi sembra aver travalicato le sue competenze, né tantomeno aver adoperato una metodologia scorretta e non solo lui, neanche il suo team.
Quanto alle conclusioni tratte sulla datazione della collina e sul suo rimodellamento, nonché su tutto il resto, quello è un altro paio di maniche, io sono un po' scettica, ma appunto per questo voglio avere tutta la documentazione possibile per farmi un'idea precisa e controbattere con argomentazioni sensate e non per partito preso. D'altronde Pablito può fare tutte le supposizioni che vuole, il pensiero e le idee sono liberi, e non mi sembra un reato scrivere sul web delle proprie conclusioni, per quanto possano poi rivelarsi errate.
 
Top
Simplicio
view post Posted on 22/6/2013, 21:10




CITAZIONE (leda77 @ 22/6/2013, 22:01) 
CITAZIONE (Simplicio @ 22/6/2013, 21:12) 
Ho fatto un solo intervento, anzi due (la replica) e non mi pare di esser stato provocatorio o di aver fatto sembrare Pablito un impostore...
A pablito ho contestato le competenze e la metodologia, e lo faccio tutt'ora, ma non ho niente contro l'uomo, dato che non lo conosco.
Ad esempio, non mi sono mai permesso di definirlo "ciarlatano", epiteto che egli invece usa regolarmente.

Ad ogni modo, sono d'accordissimo con te e con il tuo richiamo e vedrò di seguire le tue indicazioni pedissequamente.

Io mi riferivo ad Irna, con il fatto dell'impostore e del ciarlatano.
Per quanto riguarda le competenze, Pablito non si è occupato di archeologia nell'ambito delle sue ricerche in Bosnia. A svolgere il lavoro archeologico (principalmente scavo) c'era la Dott.ssa Acconci ed ora c'è un'altra persona, sempre archeologo (non ricordo il nome). Lui invece si è dedicato alla risonanza che ci sarebbe all'interno del tunnel.
Ho letto un articolo in cui si Pablito spiega esattamente quale sia il suo contributo alla ricerca in Bosnia e non mi sembra che lui sia mai andato oltre quelle che erano le sue competenze.
Riguardo alla metodologia, l'approccio forense all'archeologia è un approccio poco praticato, ma estremamente importante. Oggi bisogna cominciare a ragionare in termini multidisciplinari su uno scavo, l'Italia e l'Europa sono ancora indietro su questo, negli USA invece questo modo di affrontare uno scavo è più comune. In conclusione, Pablito non mi sembra aver travalicato le sue competenze, né tantomeno aver adoperato una metodologia scorretta e non solo lui, neanche il suo team.
Quanto alle conclusioni tratte sulla datazione della collina e sul suo rimodellamento, nonché su tutto il resto, quello è un altro paio di maniche, io sono un po' scettica, ma appunto per questo voglio avere tutta la documentazione possibile per farmi un'idea precisa e controbattere con argomentazioni sensate e non per partito preso. D'altronde Pablito può fare tutte le supposizioni che vuole, il pensiero e le idee sono liberi, e non mi sembra un reato scrivere sul web delle proprie conclusioni, per quanto possano poi rivelarsi errate.

Posso dire la mia su questi aspetti, così che non sembri che le mie opinioni siano "per partito preso" e senza che la cosa venga vista come un attacco personale a Pablito?
 
Top
259 replies since 7/1/2011, 20:48   11498 views
  Share