Ostraka - Forum di archeologia

Confronto ceramica, due vasi strani mai visti

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massinissa
view post Posted on 11/1/2011, 23:03




Non so, il biconico non mi sembra tipico. Non mi sembra di aver mai visto una forma del genere. L'altra forma ricorda anche a me i vasi a fiasco di Rinaldone, ma è in generale l'impasto che "mi sa" di recente..

Per quanto riguarda la funzione del vasetto a fiasco, chiamiamolo così e del sassolino al suo interno, potrebbe essere stato un contenitore per l'olio: in fondo questo alimento è già presente almeno in un sito del Bronzo Finale di mia conoscenza. Anche se a dire il vero le dimensioni sono ridotte. Mi fa pensare più ad una sorta di balsamario o contenitore di essenze..
 
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ShemsuHor
view post Posted on 11/1/2011, 23:32




Ciao Zilc...

CITAZIONE (zilc @ 11/1/2011, 20:54)
Così a sensazione. La forma del vaso più piccolo mi ricorda i fiaschi del Rinaldone...

Si, ho capito, un po' ci assomigliano, però non mi pare compatibile né per impasto né per cronologia del sito.

CITAZIONE
La sferetta (o sassolino) che non esce (inserita prima della cottura) in genere serve ad evitare che nella cavità si annidino degli spiriti. Anche oggi esistono vasi protetti dagli spiriti con questo sistema, ne ho uno spagnolo, e li ho visti anche in Puglia.

Ecco, questo è interessante, mi chiedevo infatti se non ci potesse essere anche qualche funzione rituale. Hai per caso qualche indicazione bibliografica?


CITAZIONE
Il primo vaso, quello più grande, mi da l'idea di un termos, o comunque di un recipiente adatto a tenere in caldo o in fresco una bevanda. Il foro da un mm è solo uno sfiato e non è adatto a nessun tipo di riempimento.

Il foro è 1 cm, non 1 mm, ho sbagliato a scrivere.

Grazie ! :)


Ciao Massi

CITAZIONE (massinissa @ 11/1/2011, 23:03)
Per quanto riguarda la funzione del vasetto a fiasco, chiamiamolo così e del sassolino al suo interno, potrebbe essere stato un contenitore per l'olio: in fondo questo alimento è già presente almeno in un sito del Bronzo Finale di mia conoscenza. Anche se a dire il vero le dimensioni sono ridotte. Mi fa pensare più ad una sorta di balsamario o contenitore di essenze..

Si, però il fondo è bucato e l'olio sarebbe uscito... Rittatore nei suoi appunti dice che gli è stato suggerito che il vasetto avesse un tappo di legno... Non ho capito perché, mistero... <_<

Grazie anche a te ! :)


P.S. più li guardo più sono brutti... :wacko:
 
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view post Posted on 11/1/2011, 23:41
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Forse si trattava di recipienti non destinati alla conservazione, in quanto forati ed un tappo sul fondo mi pare improvabile, quanto a distribuire il contenuto durante un qualche processo di lavorazione, magari non necessariamente di cibi, o cerimonia (quando non si sa cosa sia, si risolve con un "oggetto di culto" "oggetto rituale" ecc. :shifty: )
 
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ShemsuHor
view post Posted on 11/1/2011, 23:46




Mi invento qualche rito antimalocchio... :P
 
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view post Posted on 11/1/2011, 23:47
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A quanto ricordo il Museo di Antichità di Torino ha parecchi reperti golasecchiani. Ho guardato nel volume in proposito a cura di Liliana Mercando pubblicato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali,ma non vengono purtroppo neppure citati.
 
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Trambuccone
view post Posted on 11/1/2011, 23:49




Sostanzialmente concordo con quanto scrive Massinissa.
Nell'impasto mi pare di riconoscere micro-scagliette di mica
Guardando la foto la forma globosa e l'orlo "ariballoide" mi hanno fatto subito pensare a un balsamario. La pallina poteva servire a smuovere la parte più densa del balsamo, magari comprendente più componenti. Un pò come le boccette di smalto per unghie.
Però tu dici che c'è un foro... e com'è questo foro?

T.
 
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view post Posted on 11/1/2011, 23:54
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CITAZIONE (ShemsuHor @ 11/1/2011, 23:32) 
P.S. più li guardo più sono brutti... :wacko:

E magari li ha fatti qualche buontempone con la gola per nulla secca divertendosi al pensiero di far disperare gli archeologi futuri.

E se le palline avessero la funzione di produrre un suono scuotendo i vasi, cioè se fossero dei sonagli?
 
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massinissa
view post Posted on 11/1/2011, 23:56




Non avevo capito, o letto che fosse forato. Però il sassolino potrebbe essere stato una sorta di "tappo". Magari per qualcosa di denso difficilmente disperdibile e facilmente trattenibile col suddetto sassetto. Magari miele?
 
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view post Posted on 12/1/2011, 00:03
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CITAZIONE (massinissa @ 11/1/2011, 23:56) 
Non avevo capito, o letto che fosse forato. Però il sassolino potrebbe essere stato una sorta di "tappo". Magari per qualcosa di denso difficilmente disperdibile e facilmente trattenibile col suddetto sassetto. Magari miele?

Poco provabile, direi, ci avevo pensato anch'io, ma temo non funzionerebbe e in un liquido denso sarebbe inoltre difficile far arrivare la pallina al punto giusto. Inoltre un recipiente ha molti forellini.
 
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IunoMoneta
view post Posted on 12/1/2011, 09:12




I vasi da miele hanno tutta altra forma. Di solito sono troncoconici o quasi proprio perchè il liquido vischioso deve poter essere tutto estratto comodamente. Se li avete in mente il vaso tipico da miele è il sombreros de copa della penisola iberica che viene importato anche in Italia.
 
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view post Posted on 12/1/2011, 10:00
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Scrivo brevemente perchè sono a lavoro... e se il vasetto più piccolo fosse una forma miniaturizzata di un originale più grande?? Studiando per la tesi, ho trovato di vasetti miniaturizzati di uso rituale che avevano dei fori nella parte inferiore, che però riprendevano le forme di balsamari o di contenitori per l'olio. In realtà non avevano nessuna funzione specifica, non dovevano contenere nulla (per via dei fori) ma dovevano essere solo di corredo per il defunto. Quest'usanza è tipica del Bronzo Finale dell'area proto-laziale e villanoviana, ora non posso verificare se fosse presene anche a Golasecca!
ciao ^_^
 
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view post Posted on 12/1/2011, 10:42
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Ora fantastico o frenetico: Si tratterebbe quindi di recipienti che richiamano quelli d'uso ma prodotti per scopo funerario e che durante la cerimonia funebre verrebebro agitati producendo quindi un suono. Bell'idea, assolutamente non comprovata e campata più in aria che altrove. :)
 
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massinissa
view post Posted on 12/1/2011, 10:43




In effetti l'idea dei vasi miniaturistici usati per corredo funerario era venuta anche a me. Cerebia mi hai battuto sul tempo. Sì, in effetti potrebbe essere l'ipotesi più probabile. Anche se in questo momento anche io non posso verificare se tale usanza fosse presente anche nella cultura di Golasecca dell'Età del Ferro. Così, tanto per ipotizzare, potrebbe anche essere che una tradizione presente magari in un periodo sia poi continuata successivamente. Ma potrebbe anche trattarsi di una sorta di giocattolo, visto il "sonaglio". E comunque io propendo per una funzione inerente al corredo funerario, magari di un bambino..
 
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view post Posted on 12/1/2011, 10:53
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Pseudo-vasi mi sono noti sia in ambito greco che italiota. Tra l'altro spesso le tombe attiche erano decorate e segnalate da "finti" lekythoi di marmo.
 
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zilc
view post Posted on 12/1/2011, 13:36




Nessuna indicazione bibliografica, me lo disse un vecchio vasaio di Cecina , il vasaio spagnolo dove comprai il mio vaso mi disse la stessa cosa ( allora c'era Franco) e non mi ricordo di averlo mai letto in nessun libro.

Un foro di 10mm, dici... Ma anche questa larghezza non mi sembra sufficientemente comoda per essere riempito e svuotato.

Ho pensato al Rinaldone solo per la forma, per le cronologie saremmo fuori anche se tra Rinaldone e villanoviano c'è un bel buco temporale poco spiegato e per converso una continuità stilistica ed ideologica anch'essa un po' poco indagata. Per la zona invece i viaggi potrebbero spiegare senza difficoltà. Quel vasetto, pensavo, sembra fatto per stare nel palmo della mano ed essere retto tra l'indice ed il medio. Se avesse avuto un tampone di stoffa di lino al di sotto (o fosse stato avvolto da una stoffa) sarebbe anche potuto servire per l'olio, riprendendo Massinissa, per ungere il corpo. Ma mi sembra un'idea troppo moderna legata alla nostra fretta ed agli sprechi che siamo in grado di sopportare per questa. Un olio profumato e prezioso non avrebbe avuto un tampone. Probabilmente era un erogatore di qualcosa che per natura è in polvere e mi viene in mente il talco o la polvere d'argilla, ma sono idee così, buttate là. A volte da questi confronti può nascere l'idea giusta. Quella terracotta sembra pulita con un acido, non solo lavata, forse è per questo che sembra così nuova, ma non è l'unico caso.
Un tappo di legno è normale, un tempo i tappi (zipoli) erano o di legno (per esempio di salice) o, quelli pregiati, di sughero. Il legno tiene bene e la tenuta può essere ulteriormente migliorata con un giro o due di canapa, ma nel caso del vasetto forato questo non sarebbe stato necessario.
Hai parlato di due anelli di bronzo, non avresti le dimensioni?

ciao
zilc
 
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34 replies since 11/1/2011, 11:51   713 views
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