§Karl§ |
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| Non lo so però se sia giusto bollare il tuo ragionamento come deterministico, in senso stretto, meccanicistico. Da "materialista", personalmente sono convinto che alla base ci siano il biologico e la natura, poi l'economico, ecc. Li vedo però come fattori che, più che determinare rigidamente qualche cosa (del tipo alla struttura x corrisponde univocamente la sovrastruttura y, essendo quest'ultima rigidamente determinata dalla prima e su questa ininfluente, come spesso è stato inteso, sbagliando, il pensiero marxiano. Che certamente non è la Bibbiba, certamente è figlio del suo tempo, con tutti i pregi, i difetti e i limiti, ma certamente già a fine '800 è stato sclerotizzato per poi diventare dottrina ortodossa nel '900 in particolare. E il '900 è, secondo me, già tutt'altra storia, che ben poco ha a che vedere con Marx...), condizionano più o meno fortemente, ponendo dei vincoli alle possibili "scelte" (non necessariamente consapevoli) e alle strade percorribili (anche se non necessariamente in tutte le sfere dell'agire e del pensare). CITAZIONE (dceg @ 16/1/2011, 23:26) Quanto dici, Lama, mi pare davvero condividibile, anche per quanto riguarda le possibili evoluzioni nel vicino e nel medio oriente. Aggiungerei ancora un'osservazione: accanto ai cambiamenti vi è un perdurare di strutture, anche di quelle strutture che le "rivoluzioni" vorrebbero o dovrebbero abbattere, e questo rende il tutto più complesso ed il fluire del fiume, per usare la tua immagine, è pieno di riflussi. Che sono un po' quelle strutture che la storiografia delle Annales si propose di indagare, con la storia di lungo periodo. In alcuni frangenti forse prendendo troppo dallo strutturalismo vero e proprio, e in altri perdendosi forse troppo in mille curiosità e rivoli erodotei. |
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