Ostraka - Forum di archeologia

Cacciatore... bollito, (Non è una ricetta!)

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view post Posted on 4/6/2011, 20:03
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Da una intervista a "Karen Snowden, head of collections for the Scarborough Museums Trust"
www.scarborougheveningnews.co.uk/ne...crets_1_1455100
Found in a large oak coffin after workmen dug into a tumulus on a burial ground on Gristhorpe cliffs, the skeleton was found wrapped in a hide cloak. It is regarded as the best example of an oak tree trunk burial.

Blackened by a reaction between the iron in the water and the tannin in the bark of the coffin, the bones were placed in a laundry copper and simmered in a thin solution of glue made from horse bones before being air-dried for several days.
A monograph on the discovery was written by William Crawford Williamson, the son of John Williamson, the first keeper of the Rotunda Museum, and included exquisite drawings of the skull and grave goods, with details of the method of preservation and the coffin dimensions.

Non mi sembra ci possano essere dubbi interpretativi: mi spiegate perchè dovrebbero affermare, il sito ufficiale che ho citato precedentemente e la sig.ra Snowden, che 'le ossa furono poste in una vasca da bucato in rame (laundry copper)'? perchè proprio una vasca da bucato? e poi mi sembra chiaro che i 'dettagli del metodo di conservazione' dei quali scrisse il giovane Crawford Williamson sono appunto quelli riferiti a come gli scopritori trattarono lo scheletro.

Qui un articolo con le procedure di conservazione
www.uwhg.org.uk/reports/uwhg_meetin.../04_mar_10.html
Qui tutto lo studio del 2009
www.thefreelibrary.com/Gristhorpe+m......-a0238423235
nel quale non si parla minimamente di una strana pratica di inumazione, come dovrebbe apparire la bollitura del cadavere prima della deposizione.

Edited by Usèkar - 4/6/2011, 21:24
 
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view post Posted on 4/6/2011, 21:15
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CITAZIONE
perchè proprio una vasca da bucato

Penso perché era l'unico recipiente adatto che avevano a disposizione.
 
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massinissa
view post Posted on 4/6/2011, 22:31




Non è che c'è un pò troppa fantasia? Non so, ma specificare "vasca da bucato" mi pare un tantino eccessivo. Sul fatto che fosse di rame, beh, magari sulle ossa sono rimaste tracce di questo metallo, questo è più plausibile. Ma detta così, sembra che chi ha scritto fosse presente a quell'antico rito. A volte mi è capitato di incontrare archeologi diciamo così dotati di fertile e fervida fantasia. Ma poi, il dato scientifico va a farsi benedire!!

Sul fatto che questa pratica funeraria non appaia strana, bisognerebbe chiederci o verificare eventuali confronti. Magari esistono altri esempi del genere.
 
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lama su
view post Posted on 4/6/2011, 23:05




massinissa, mi sa che ti è sfuggito un passaggio.. la "vasca da bucato di rame" sarebbe la vasca in cui le ossa sono state bollite per 8 ore nel 1800 d.C, dopo il ritrovamento, per garantire la conservazione del prezioso ritrovamento.. insomma, una "pratica archeologica", piuttosto che una "pratica funeraria".. ;)
 
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massinissa
view post Posted on 5/6/2011, 07:23




Oddio!! L'ho detto che in questo periodo mi serve una cura vitaminica potente!!! Uff!! Troppo stress... :wacko: :wacko:

Grazie lama! :lol: :blush.gif:
 
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view post Posted on 5/6/2011, 07:47
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Grazie Lama, però era bello vedere Massinissa andare per la tangente :lol:
Scusami Massinissa, mi piace scherzare :rolleyes:

Vedo di riassumere quanto sono riuscito a mettere insieme sul ritrovamento dell'uomo di Gristhorpe.

La relazione originale fu scritta, poco dopo il ritrovamento del sarcofago, da William Crawford Williamson, allora ragazzo 17enne, figlio del 'direttore' del Museo di Scarborough.
Questo ragazzo divenne poi un chirurgo ma già allora si occupava di botanica ed è soprattutto noto come il 'padre della paleobotanica', particolare questo importante per capire perchè nacque l'interpretazione uomo di Gristhorpe = importante sacerdote druido.
Non sono riuscito a rintracciare online lo scritto di W.C.Williamson, che ne pubblicò 2 edizioni, l'ultima nel 1872 riveduta alla luce della evoluzione degli studi sulla preistoria dell'umanità.

Nel 1834 William Beswick, proprietario terriero e antiquario, decise di far scavare, sotto la direzione di alcuni membri della Scarborough Philosophical Society (SPS), il tumulo centrale, il più alto, di 3 situati in un terreno di sua proprietà nella località di Gristhorpe, vicino a Filey, North Yorkshire.
All'interno del mound venne rinvenuto un sarcofago costituito da un unico tronco di quercia scavato.
Il sarcofago era stato accuratamente spalmato di argilla 'blu' (un'argilla ricca di ossido di ferro che si è formata sul fondo marino e si trova esposta su alcune spiagge del Kent e dell'Oxfordshire) e ricoperto da strati di fronde di quercia e di ciottoli sciolti.
L'interno del sarcofago era colmo di acqua, che uno dei membri della SPS dichiarò essere la stessa acqua che scaturiva da una vicina sorgente. Sull'acqua galleggiavano frammenti di materiale organico.
Svuotata l'acqua, all'interno venne rinvenuto lo scheletro di un uomo, rannicchiato e deposto sul fianco destro su uno strato di giunchi, avvolto in un mantello di pelle animale fissato al petto con uno spillone ricavato da fibula di maiale. La testa era rivolta a sud per cui lo sguardo andava verso est.
Lo scheletro era completamente annerito dal tannino rilasciato nell'acqua dal legno di quercia (e forse anche dall'ossido di ferro dell'argilla, nota mia).
Dato l'eccellente stato di conservazione del sarcofago, dello scheletro e del corredo di accompagnamento, i presenti giudicarono che il tutto non dovesse avere più di 500 anni.
Il corredo funebre era costituito da una spada in bronzo con pomello d'avorio, un coltello e due punte in selce, un contenitore in corteccia, un piccolo oggetto in legno (fermaglio?) e 4 falangi di metatarso, al tempo giudicati di donnola, oggi riconosciuti come di volpe e martora.
Inoltre, un 'anello in corno' e 3 piccoli sferoidi (c.5mm diam) giudicati da W.C.Williamson 'bacche di vischio' sono stati identificati dalle recenti analisi come un anello della cartilagine della trachea e 3 calcoli, verosimilmente renali (meno probabilmente, biliari).
Il materiale venne raccolto e classificato, anche se ne venne solo parzialmente registrato l'esatto posizionamento nel sarcofago.
Successivamente, l'intero scheletro venne fatto lentamente bollire in una soluzione di collagene (da osso di cavallo, si dice, precisando che fu bollito per 8 ore, ma questi dati non si trovano nei 2 siti più scientificamente attendibili, cioè i primi due che riporto alla fine e visto che non sono riuscito a leggere la relazione originale...) e poi ricomposto e legato con del filo di ferro, così come si vede ancora oggi.
Infine, scheletro e sarcofago vennero lasciati per parecchi giorni ad asciugare (avessero bollito nel collagene anche il sarcofago, forse si sarebbe conservato meglio...).
Il tronco che costituisce il sarcofago era allineato nord-sud, come già visto per lo scheletro, e sagomato alla estremità sud per dargli come la forma di una canoa.
Inoltre, sul lato esterno dell'estremità nord, cioè in corrispondenza dei piedi dello scheletro, fu rilevata l'incisione 'grezza' di una faccia, con ai lati due fossette che sembravano simulare la curva delle spalle.
Tutti i reperti vennero donati al locale museo.

Questo il riassunto della relazione del giovane Williamson.

Purtoppo, il sarcofago venne poi esposto all'aria aperta al di fuori del museo fino al1853, quando si decise di portarlo al riparo perchè si stava rapidamente degradando.
Attualmente, l'incisione rilevata sull'estremità nord non è più riconoscibile.

Ci sono alcuni particolari per così dire 'fuori posto': non si sono rilevate tracce di capelli e di unghie, benchè la pelle del mantello fosse ben conservata, nè tracce del manico della spada, benchè il pomello in avorio sia tutt'oggi in stato di pressochè perfetta conservazione e si siano conservati anche materiali lignei.

Inoltre, come accennavo prima, le valutazioni sulle specie vegetali presenti, fatte dal giovane Williamson, in particolare la supposta presenza di bacche di vischio, alimentarono e continuano ad alimentare le voci che lo scheletro appartenga ad un grande sacerdote della religione druidica.


Aggiungo gli indirizzi di quelli che mi sono sembrati i siti scientificamente più corretti e documentati.

Qui c'è la completa relazione del team che ha recentemente analizzato tutti i reperti (18 pagine, ma dalla 10 in avanti è tutta bibliografia, purtroppo mancano le figure)
http://findarticles.com/p/articles/mi_hb32...le_skin;content

e qui qualche altra notizia
www.uwhg.org.uk/reports/uwhg_meetin.../04_mar_10.html

www.scarborougheveningnews.co.uk/ne...crets_1_1455100

Qui tutto lo studio del 2009 (è la ripetizione del precedente)
www.thefreelibrary.com/Gristhorpe+m......-a0238423235
 
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massinissa
view post Posted on 5/6/2011, 09:48




Sì, in effetti mi stavo galvanizzando!! :lol: .. alla fine sarebbe stata una particolarità rilevante se la cottura fosse avvenuta ab antiquo.. peccato. Fine dell'entusiasmo. Comunque mi chiedo il perchè della bollitura. Per conservare meglio? Vabbè si era alla metà dell'800..

Il fatto che si sia conservata per es. la pelle e non il corpo (che data la presenza di tannino avrebbe dovuto), è probabile che il corpo sia stato deposto in una seconda fase nel tronco, a decomposizione avvenuta e quindi solo lo scheletro. Rivestito e corredato poi con gli oggetti ritrovati, o ancora, gli oggetti rimessi nel tronco ma già facenti parte della prima inumazione, che però è possibile fosse stata solo l'esposizione del corpo all'aperto, per facilitarne la dissoluzione. casi di questo genere cioè giaciture secondarie di corpi fatti decomporre e poi deposti nella tomba finale già scheletriti sono documentati. Spero di non aver ripreso un'altra tangente, eh??! :lol:


Usekar, non scusarti. Va bene anche scherzare, fa parte della vita e anche in questi casi ti aiuta a capirti meglio e a fare con una risata, più attenzione!! (ma la cura di vitamine la faccio, eccome!!) :lol:
 
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view post Posted on 5/6/2011, 10:08
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Grazie usèkar per il tuo chiaro eposto.
 
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view post Posted on 5/6/2011, 10:24
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (massinissa @ 5/6/2011, 10:48) 
alla fine sarebbe stata una particolarità rilevante se la cottura fosse avvenuta ab antiquo.. peccato. Fine dell'entusiasmo. Comunque mi chiedo il perchè della bollitura. Per conservare meglio? Vabbè si era alla metà dell'800..

Infatti, sarebbe stato veramente un caso unico, ho cercato per giorni riferimenti a cadaveri bolliti nella preistoria o nella protostoria, ma le uniche notizie che sono riuscito a rintracciare riguardano le Crociate, il Medioevo e la conservazione delle ossa di alcuni santi, trasformate in reliquie, notizie di cui ero già a conoscenza, anche se non dettagliata.
La bollitura dello scheletro venne effettivamente giustificata con la necessità di conservarlo: le conoscenze tecniche in merito erano inesistenti, tant'è vero che, oltre a quello dell'uomo di Gristhorpe, solo altri 2 sarcofaghi lignei dell'età del bronzo, dei 9 ritrovati in Gran Bretagna, si sono conservati in relativo 'buono stato'.

CITAZIONE (massinissa @ 5/6/2011, 10:48) 
Il fatto che si sia conservata per es. la pelle e non il corpo (che data la presenza di tannino avrebbe dovuto), è probabile che il corpo sia stato deposto in una seconda fase nel tronco, a decomposizione avvenuta e quindi solo lo scheletro. Rivestito e corredato poi con gli oggetti ritrovati, o ancora, gli oggetti rimessi nel tronco ma già facenti parte della prima inumazione, che però è possibile fosse stata solo l'esposizione del corpo all'aperto, per facilitarne la dissoluzione. casi di questo genere cioè giaciture secondarie di corpi fatti decomporre e poi deposti nella tomba finale già scheletriti sono documentati. Spero di non aver ripreso un'altra tangente, eh??! :lol:

Che si tratti di una sepoltura secondaria, è probabile anche se non certo (fossimo in certe zone dell'America, sarebbe sicuro e probabilmente le ossa si presenterebbero avvolte in un bel pacchetto infiocchettato).
Però, come ho scritto, all'atto dell'apertura del sarcofago pare ci fosse del materiale organico che galleggiava sull'acqua (qualcuno parla di 'materia grassa' derivante dalla decomposizione - saponificazione? - del corpo) ma dati i mezzi allora disponibili tale materiale, che pure sembra sia stato raccolto, non si è conservato (a parte il fatto che furono raccolti anche le fronde con cui il sarcofago era stato ricoperto e i presunti giunchi su cui era stato deposto il cadavere-scheletro, ma tutto questo materiale è andato perduto). Avessimo a disposizione oggi quel materiale 'galleggiante' forse potremmo sapere qualcosa di più... peccato che con i se...
Però, come la mettiamo col manico della spada? Di cosa era fatto, per essere andato perduto? Certo, ci sono da mettere in conto tutti i passaggi di mano che il materiale ha avuto nel frattempo, oltre che l'eventuale esposizione ante sepoltura di tutto quanto rinvenuto.
Bisognerebbe vedere l'inventario fatto all'inizio.

CITAZIONE (massinissa @ 5/6/2011, 10:48) 
Usekar, non scusarti. Va bene anche scherzare, fa parte della vita e anche in questi casi ti aiuta a capirti meglio e a fare con una risata, più attenzione!! (ma la cura di vitamine la faccio, eccome!!) :lol:

Buon appetito! ;)
 
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view post Posted on 5/6/2011, 11:03
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In pratica, se non ho capito male, a quest'uomo è stato applicato nell'800 un trattamento che noi sappiamo essere stato riservato ai santi prima di lui. Non è possibile che si ritenesse questa persona un antico progenitore o qualcosa di simile meritevole dunque di un tale trattamento? Siamo in fondo nell'800.
 
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Non esattamente.
I cadaveri di alcuni santi, così come quelli dei Crociati di nobile origine, vennero bolliti al fine di scarnificarne le ossa.
Nel caso dei santi, per conservarle come reliquie, nel caso dei Crociati, per rimpatriarle e restituirle alle nobili famiglie d'origine.

Il caso dell'uomo di Gristhorpe è diverso.
Probabilmente, il cadavere venne esposto al fine di scarnificarlo (provvedevano animali e insetti sarcofagi, oltre al processo di decomposizione), quindi ne venne recuperato lo scheletro che venne deposto nel sarcofago monossile.

Quando il tutto venne dissepolto, nel 1834, gli archeologi del tempo, membri della Scarborough Philosophical Society, trovarono intatto il solo scheletro e pensarono bene di sobbollirlo in una soluzione di collagene al fine di conservarlo.

Scrivendo adesso, mi viene in mente una cosa.
Visto che la documentazione di Williamson ci dice che lo scheletro fu trovato rannicchiato e deposto sul fianco sinistro, quindi apparentemente connesso all'atto della deposizione, è possibile che sia stato inumato già scarnificato? Hanno avuto la pazienza e l'accortezza di ricomporlo all'atto dell'inumazione? Oppure è possibile che le cartilagini fossero ancora connesse e sufficientemente elastiche, pur dopo la scarnificazione dovuta all'esposizione?
Per quanto ne so dalle pratiche dell'America Centrale al proposito, questo non è possibile, tanto che le ossa venivano raccolte in un pacchetto.
 
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view post Posted on 5/6/2011, 12:33
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CITAZIONE (Usèkar @ 5/6/2011, 13:02) 
Quando il tutto venne dissepolto, nel 1834, gli archeologi del tempo, membri della Scarborough Philosophical Society, trovarono intatto il solo scheletro e pensarono bene di sobbollirlo in una soluzione di collagene al fine di conservarlo.

Quindi una conservazione a fini di studio? Scusami, non ho letto per bene tutti i links postati e dalle risposte date non ho ben capito.
 
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view post Posted on 5/6/2011, 12:48
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Usèkar @ 4/6/2011, 18:32) 
Scusa Perseo, ma questo che ho già segnalato
www.rotundamuseum.co.uk/rotunda-mus...risthorpe%20Man
è il sito ufficiale del museo nel quale è conservato ed esposto il 'reperto' e questi sono i passi in cui viene riportata la cronaca degli interventi post rinvenimento

Scusa Usèkar se rispondo solo ora, mi dispiace: qui la discussione è proseguita in poco tempo, e tutto perché mi sono espresso male io!

Non volevo mettere in dubbio quello che hai scritto (c'era pure più di un link, l'ho notato), volevo solo ribadire che l'errore, a questo punto, non era mio, ma era stato commesso anche nella rivista da cui ho tratto le notizie (e mi chiedo se non ci fosse un simile errore anche nell'articolo da cui l'autore ha tratto le sue informazioni). La domanda in cima voleva essere una domanda retorica (mal riuscita, purtroppo), è scritto chiaramente com'è andata la vicenda.

Scusate tutti ancora. :cry:
 
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view post Posted on 5/6/2011, 13:25
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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@Perseo
No, no, no, per carità, non ho colto vis polemica nel tuo intervento, che peraltro è servito a farmi scrivere un riassunto illustrativo di tutto il materiale che ho consultato.

Tra l'altro, quando hai iniziato questa discussione, ho capito che la rivista di cui parlavi è quella in occasione del cui genetliaco ci siamo incontrati a Firenze.
Avevo letto l'estratto, ma non mi aveva suscitato particolare curiosità finchè non è arrivato il tuo intervento che ha dato origine a questo vivace scambio e all'altra discussione, sui corredi tombali 'anomali'.
Beh, un bel risultato, direi ;) anche alla luce della lamentata fiacca del forum :lol:

Ho cercato di leggere online l'articolo di Current Archaelogy, ma è accessibile solo a pagamento.
Mi piacerebbe leggerlo, se qualcuno può entrarne in possesso...


@Leda: si, proprio così.
Riporto ancora l'indirizzo del sito del Museo di Rotunda, che custodisce tutti i reperti rimasti e nel quale essi sono ritornati dopo il 'viaggio di studio' nei laboratori del Department of Archaeological Sciences at Bradford University
www.rotundamuseum.co.uk/rotunda-mus...risthorpe%20Man
Il sito è scarno ma ben fatto e molto chiaro nel raccontare la vicenda della bollitura, pensata perchè le ossa si presentavano molto fragili.
Inoltre, propone numerose fotografie ed alcuni interessanti disegni illustrativi, ricavati dalle pubblicazioni originali di W.C.Williamson, soprattutto quelli fatti quando ancora il sarcofago era intatto.

Edited by Usèkar - 5/6/2011, 17:41
 
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massinissa
view post Posted on 5/6/2011, 14:13




Non ne sono certo, ma mi pare che esempi di sepolture secondarie del solo scheletro esistano in preistoria e protostoria. Mi informerò meglio, per non dire cose scorrette. Se lo scheletro era integro, magari l'hanno deposto a decomposizione non del tutto ultimata, e da qui la presenza di materia organica galleggiante, va ricordata la presenza di tannino che è un potente conservante.Esiste poi una pelle nella quale il corpo era avvolto,se non sbaglio? Anche questo potrebbe essere stato un supporto sul quale il corpo oramai quasi del tutto scheletrito era stato posto, proprio a "maturare" e in secondo tempo ha funto da "mezzo" di trasporto verso la bara di legno e inserito tutto insieme al momento dell'inumazione conclusiva. Per il manico della spada, mah, o era stata posta assieme all'intero corredo insieme al corpo durante la prima fase e poi persa, rubata o chissa cosa, e quindi assente al momento della deposizione nel tronco o perduta dagli scopritori dell'800... anche questa sarebbe una cosa già successa nella storia dell'archeologia...
 
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70 replies since 28/5/2011, 13:23   1155 views
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