Ostraka - Forum di archeologia

Göbekli Tepe

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massinissa
view post Posted on 14/6/2011, 19:41




A volte dedalo, la somiglianza di strutture o tipologie di materiale è dovuta solo ad una convergenza di usi.. ma tutto può essere. Ciao!

Ps: non capisco, in che senso associazione di punte e di vegetali?? Tipologia delle punte che corrisponde a datazioni C14 effettuate sui vegetali? Che peraltro dovrebbero essere carbonizzati, come minimo, se si sono conservati..

Ora basta! Già ieri sera ho fatto abbastanza putiferio!! :lol:
 
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view post Posted on 14/6/2011, 19:50
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la somiglianza delle strutture a T non è poi così grande, le une sono monolitiche e "bidimensionali", rappresenterebbero figure umane di profilo, le altre più a forma di tetto su di una stele.
 
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view post Posted on 14/6/2011, 20:17
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CITAZIONE (massinissa @ 14/6/2011, 20:41) 
A volte dedalo, la somiglianza di strutture o tipologie di materiale è dovuta solo ad una convergenza di usi.. ma tutto può essere. Ciao!

Sì capisco la tua obiezione (e quella di diceq) e ammetto che tutto è contro per sostenere una qualsiasi relazione culturale, tr ai due siti (ma non voglio fare questo!).

Però scusami, la convergenza d'uso, per un simbolo, mi riesce ostica.

facciamo meglio: convergenza di idee? ma quali idee? :wacko:

CITAZIONE
Ps: non capisco, in che senso associazione di punte e di vegetali?? Tipologia delle punte che corrisponde a datazioni C14 effettuate sui vegetali? Che peraltro dovrebbero essere carbonizzati, come minimo, se si sono conservati..

Ora basta! Già ieri sera ho fatto abbastanza putiferio!! :lol:

:lol: fregatene Massi, non sai quanto sono scobussolato io....non garantisco sul risultato, ma se ti va, proviamo ad unire i nostri Caos...! :P

Purtroppo son pure lontano da casa, ma appena ritorno controllo se quel numero s'è salvato dal caminetto. Ad ogni modo rammento che parlavano di resti vegetali associati a delle armi, e che su tali resti vegetali si basò la datazione al radiocarbonio. Ricordo questo...

vado a sfumarmi una bistecca col limone, e cmq la puntata su voyager l'avevo vista anche io, e m'era molto piaciuto il servizio su Gobekli... per una volta bravo Giaconbbo.
 
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view post Posted on 14/6/2011, 20:23
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CITAZIONE (DedaloNur @ 14/6/2011, 21:17) 
appena ritorno controllo se quel numero s'è salvato dal caminetto.

Se ne trovi dei resti anche un po' combusti li puoi almeno datare :rolleyes:
 
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massinissa
view post Posted on 14/6/2011, 21:34




Caos e più caos... affascinante, dedalo.. :P . Sì, e qui incido un piccolo OT, sono completamente nel caos...passerà.

Fine OT: idee che si mantengono nel tempo e vengono o giungono in altri posti e in altri tempi? Mah, può essere. Tradizioni che si tramandano, appunto non sono così frequenti e facilmente documentabili in preistoria, ma qualche esempio potrebbe (nota il condizionale, eh!!), esserci. Non dico che questo valga anche per i simboli, ma varrebbe la pena rifletterci un pò. Basta pensare al simbolo della spirale o alle corna taurine che ricorrono nel tempo nell'area mediterranea e proprio anche in Anatolia. Alla fine se delle società si somigliano per usi, culti ecc. possono convergere nelle stesse strutture e simboli. Ma questa è solo una idea e pure vaga.
 
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view post Posted on 15/6/2011, 13:14
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per tentare - almeno - di elevare il mio intervento di ieri, nel quale ero particolarmente stanco:

non esiste un unic metodo per l'analisi dei simboli.

bisogna considerare il significato simbolico dell'icona o della rappresentazione; la intrinseca "grammatica" e variazione di forme entro una categoria simblogica; i rapporti strutturali tra diversi simboli; gli aspetti percentuali degli artefatti simboli (viasuali, uditivi, tattili ecc.) ovviamente le connotazioni sociali in raoporto ai diversi stili; le analisi tecniche del manufatto simbolico; le implicazioni economiche dello stesso manufatto ecc.

quindi occorre estrarre un significato, combinando i risultati delle varie riflessioni
Se si vogliono confrontare 2 simboli in qualche modo analoghi, ma appartenenti a diverse culture, credo sia obbligatorio seguire questa scaletta - completata da altri nodi che non sto qui a citare - e constatare punto su punto, dove i due manufatti simbolici convergono e dove divergono.

questo perchè vorrei evitare di apparire come colui che si presta a troppo facili analogie tra due manufatti che in comune si ritrovano ad avere solo la forma a T :P

però come fai presente tu stesso caro Massi, diverse culture adottarono simboli analoghi (da noi infatti definiti universali ) "della spirale o alle corna taurine che ricorrono nel tempo nell'area mediterranea e proprio anche in Anatolia" e mettiamoci pure svastica, stella di Davide e, compagnia cantante.. ^_^

niente impedisce l'esistenza di un simbolo universale a forma di T tramandatosi attraverso i secoli, tra culture distanti nei millenni e nei km.

in questo paragone che - non me ne vogliate - ho introdotto, vedo anche una problema pregiudiziale relativo all'antropomorfismo. alcuni pilastri di Gobleki sembran rimandare ad esseri umani con le raffigurazioni di arti (braccia e mani per lo più..non ho visto gambe o teste). i due volumi hecompongono la T potrebbero significare il busto e le gambe.

i Talayot balearici essendo dotati di un maggiore "astrattismo" (non c'è alcun elemento figurato) sembrano distanti dall'antropomorfismo e dal figurativo. anche da un punto di vista simbolico insomma, potrebbero non avere nulla a che fare con i pilastri di gobleki.

Anche se, talvolta, proprio la figura umana, lungo la preistoria, è rappresentata con uno schematismo e un astrattismo molto spiccati.

ecco perchè mi permetto il condizionale e il "paragone".

fine OT: scusate :lol: :P

ad ogni modo, per rientrare In Topic - poichè mi pare non l'abbiate detto - tempo fa trovai scritto che il sito fu ricoperto intenzionalmente con cumuli di terra, prima di essere abbandonato.

E' confermato?
 
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view post Posted on 15/6/2011, 18:51
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CITAZIONE (DedaloNur @ 15/6/2011, 14:14) 
alcuni pilastri di Gobleki sembran rimandare ad esseri umani con le raffigurazioni di arti (braccia e mani per lo più..non ho visto gambe o teste). i due volumi hecompongono la T potrebbero significare il busto e le gambe.

Secondo quanto ho letto si tretterebbe invece di mento e nuca (il tratto orizzontale) e del corpo (la stele verticale che porta anche incisioni)

CITAZIONE (DedaloNur @ 15/6/2011, 14:14) 
ad ogni modo, per rientrare In Topic - poichè mi pare non l'abbiate detto - tempo fa trovai scritto che il sito fu ricoperto intenzionalmente con cumuli di terra, prima di essere abbandonato.

E' confermato?

Lo ho citato in uno dei primi post, riassumendo il lemma di wiki tedesca.
 
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view post Posted on 16/6/2011, 18:02
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Il periodico dedica al sito del topic un numero proprio in questi giorni. non vi perdete questa gallery, davvero spettacolare :wub:
http://www.nationalgeographic.it/popoli-cu...ione-365340/17/

CITAZIONE (dceg @ 15/6/2011, 19:51) 
Secondo quanto ho letto si tretterebbe invece di mento e nuca (il tratto orizzontale) e del corpo (la stele verticale che porta anche incisioni)

abbi pazienza anche oggi: non ho capito, che intendi dire? a me non pare che il monolite orizzontale rappresenti la testa, anche perchè, nel link che ho appena postato, la testa è resa in maniera perfetta, in altre sculture.

Gobleki è davvero rivoluzionario
 
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view post Posted on 16/6/2011, 18:05
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CITAZIONE (DedaloNur @ 16/6/2011, 19:02) 
abbi pazienza anche oggi: non ho capito, che intendi dire? a me non pare che il monolite orizzontale rappresenti la testa,

L'interpretazione che ho letto vede nella parte orizzontale la testa. - Ambasciator non porta pena ;)
 
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massinissa
view post Posted on 16/6/2011, 20:45




Foto bellissime. E a proposito di simboli il serpente è anch'esso ricorrente in alcune culture, seppur mediterranee (minoici). Inoltre alcune sculture e rilievi in forma di avvoltoio (se non ho visto male), sono presenti anche nella famosa città di Catal Huyuk (perdonate la grafia, ma scrivo veloce!).
 
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§Karl§
view post Posted on 16/6/2011, 22:18




Scusate mi ero perso la discussione (devo ancora finire di leggerla). Anche perché per me è Vicino Oriente :D La datazione è grosso modo quella, 9.000 a.C., ma dipende poi dai livelli (la parte più antica forse 9.600. Boh dovrei controllare bene). Benché gli scavi siano relativamente recenti, per chi si occupa di preistoria del vicino oriente è ormai una vecchia conoscenza, sulla quale ci si esercita per costruire teorie e ipotesi di portata più ampia - che ridefiniscano cioè un po' la storia della preistoria, scusate il gioco di parole - così com'è avvenuto e continua ad avvenire per le culture del Natufiano. Certamente sito interessante (e ce ne sono anche in Siria), al di là dei resti architettonici in sè e per sè, per le possibili implicazioni sociali. Quando finisco di leggere magari ne parlo meglio (più tardi o domani mattina).

Edited by §Karl§ - 17/6/2011, 01:27
 
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§Karl§
view post Posted on 17/6/2011, 00:22




Ho finito, e mi sono ricordato che ne avevo già accennato qui: https://ostraka.forumfree.it/?t=51920180&st=30
Per alcuni articoli reperibili on line qui: https://ostraka.forumfree.it/?t=51920180&st=45

Non è che ci sia molto da aggiungere. Posso capire che desti stupore, ma per gli orientalisti sono dati piuttosto assodati, per quanto si possa discutere sulle interpretazioni. Tuttavia, ad esempio in una sintesi recente sull'archeologia turca (Sagona e Zimansky, Ancient Turkey, London-New York, Routledge, 2009), esplicitamente si parla, a proposito dei siti citati nel link, di strutture comunitarie, e per Gobekli di templi. Anzi, proprio Gobekli è trattato a parte insieme a Nevali Cori in un paragrafo intitolato "Ritual, art, and temples", che lascia pochi dubbi sull'orientamento prevalente tra gli studiosi.

Solo alcune precisazioni. Si tratta sì di cacciatori raccoglitori, ma sedentari. Anche questo mi rendo conto che non è ancora passato nella cultura diffusa, ma già dal Natufiano ci sono villaggi sedentari di cacciatori-raccoglitori. Sia villaggi abitati per tutto l'anno, sia villaggi occupati ripetutamente nel corso del tempo. Ecco perché Cauvin (sì Lama, nel libro famoso di Cauvin si parla anche di Gobekli), e non solo lui oramai, fanno precedere il processo di sedentarizzazione a quello della nascita dell'agricoltura, e anche a quello della neolitizzazione (la neolitizzazione comporta certo una diffusa sedentarizzazione, ma non necessariamente successiva alla nascita dell'agricoltura, e anzi, col Natufiano siamo nell'Epipaleolitico. I confini strettamente cronologici sono peraltro, per processi come questi, piuttosto sfumati). Comunque si voglia interpretare la cosa, si tratta ormai, per il Vicino Oriente (dalla Turchia alla Siria al nord della Mesopotamia, e pure Cipro), di un dato di fatto.

I templi sono probabilmente espressione di una certa dimensione comunitaria, con connotati anche rituali, la cui, come dire, "spazialità", o almeno un certo uso dello spazio, architettonico e non, può esser fatto risalire appunto all'Epipaleolitico (almeno all'Epipaleolitico, e almeno con queste caratteristiche. Sempre per ciò che riguarda il Vicino Oriente ovviamente). Ad Hallam Cemi sempre in Turchia, sito che risale all'undicesimo millennio a.C. (C14), vi sono nel livello 2 edifici interpretati (per costruzione, disposizione interna e dimensioni) come comunitari. Così come a Jerf el Ahmar in Siria, grosso modo contemporaneo. A Cayonu, certi spazi aperti erano usati probabilmente per banchetti. E così via.

Nascita e sviluppo (anzi, evoluzione in senso neutro, perché non è lineare. Alcune caratteristiche come quelle templari sembrano maggiormente percepibili, paradossalmente, per certi periodi più antichi, e meno, almeno apparentemente, presso certe culture del tardo Neolitico o del Neolitico pieno, e ricompaiono poi alla grande col tardo Obeid per poi strutturarsi definitivamente durante la rivoluzione urbana e con la nascita della città - ma in questi casi, a mio parere, si tratta già di un'altra storia, dato che è piuttosto chiara la nascita e lo sviluppo di un'autorità centrale, dal chiefdom allo stato) di questa dimensione "comunitaria" e la sua espressione spaziale, nel senso più ampio, dagli edifici agli spazi aperti e spiazzi utilizzati per banchetti o sepolture collettive, dai risvolti rituali a quelli civili (ad esempio la costruzione delle mura imponenti di Gerico), è argomento che mi interessa parecchio. Se metto giù un progetto di ricerca mi finanziate? :D
 
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massinissa
view post Posted on 17/6/2011, 06:56




E con cosa ti finanziamo? Vanno bene noccioline??' :lol: :lol: ... magari!

Il tuo discorso sulla sedentarietà che nasce prima degli elementi prettamente neolitici, fa parte di quella teoria credo oramai assodata del "pacchetto neolitico" che però non si diffonde sempre e comunque con tutti gli elementi, ma un pò a macchia di leopardo? Cioè aree che vedono l'agricoltura, ma non la ceramica o altre che allevano animali, ma non coltivano ma producono ceramica ecc.

Il sito in questione, al di là della mia sfuriata "cronologica" (data poi da una mia incomprensione) è già conosciuto come dici tu Karl. Infatti durante il corso di archeologia dei metalli della specializzazione ne abbiamo parlato ampiamente! Ma non bene come te, eh!! :lol:


Però... l'idea di finanziarci tra di noi (ne avrei taaanto bisogno anch'io), non sarebbe male. Chissà, magari un modo c'è. Senza perdite per nessuno, s'intende.
 
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§Karl§
view post Posted on 17/6/2011, 10:27




Sì direi che il termine "neolitizzazione" punta in primo luogo ad evidenziare il carattere processuale, a considerare cioè il Neolitico come un processo. Questo magari da un lato porta a "stemperare" come direbbe Liverani la rivoluzione neolitica in transizione (ma già l'espressione rivoluzione neolitica si riferisce ad una serie di caratteristiche che appunto si accompagnano al neolitico, per cui di fatto a un processo, mentre rivoluzione agricola si concentra su una cosa sola), dall'altro, secondo me, se ben utilizzato, ne evidenzia meglio il carattere dinamico di processo storico. Insomma può riportarci alla sua storicità. E non necessariamente confligge con la portata rivoluzionaria. La rivoluzione urbana è pur sempre un processo, per quanto più contratto a livello cronologico, però se si vuole si può cogliere il salto qualitativo rispetto al chiefdom. Ammetto però che la neolitizzazione pare essere effettivamente più sfumata, nel momento in cui si appura che la sedentarizzazione con esso si diffonde, ma di fatto la precede. Oppure nel momento in cui ci si accorge che centri rituali possono precedere di molto la sedentarizzazione.

Su quest'ultimo punto, e per una sintesi e tentativo di sistemazione entro uno schema più generale dei dati provenienti dai siti che ho citato in precedenza, si può consultare il numero 2 del 2005 di Neo-Lithics, uno dei pochi monografici, dedicato all'Early Neolithic Origin of Ritual Center. In particolare proprio l'articolo di Schmidt ("Ritual Centers" and the Neolithisation of Upper Mesopotamia), che cerca di dimostrare come l'esistenza di centri rituali preceda la sedentarizzazione. Si tratterebbe di "central places" che, anche se per i periodi preistorici non si configurano secondo la teoria appunto delle località centrali di Christaller, svolgerebbero funzioni simili a quelle dei luoghi centrali dei periodi successivi (su questo punto tuttavia si devono rimarcare bene le differenze. Nei periodi successivi abbiamo a che fare con città e stati, organizzazione politica, sociale, economica, religiosa, culturale centralizzata e gerarchica. Insomma abbiamo a che fare con società statuali. Per il Neolitico, il Natufiano, e per periodi ancora precedenti, per quanto si cerchi di "complessificarli", onestamente sono molto scettico sul fatto che lo si possa fare oltre certi limiti - c'è chi, eminenti studiosi, addirittura ha parlato di qualcosa di simile al chiefdom, e con tutto il rispetto ma al momento attuale delle mie conoscenze dubito possa darsi per scontato, e dubito anche che sia possibile). Il numero in questione comunque si trova qui: www.exoriente.org/docs/00050.pdf
 
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massinissa
view post Posted on 17/6/2011, 12:04




Ti ringrazio delle informazioni. E sono d'accordo con te nell'affermare il dubbio su potenziali forme di chiefdom o simili in periodi come il neolitico. La Chiefdom è un'organizzazione sociale riflessa poi nella struttura dei centri abitati, che richiede a mio avviso, maggiori elementi sia da un punto di vista sociale appunto, ma anche di produzioni (come per es. la metallurgia, che scatena una serie di processi modificatori nel profondo, delle strutture culturali e non ). E' comunque interessante vedere e veder confermato che "rivoluzioni" e processi avvenuti in preistoria (ma valenti in qualsiasi momento della storia umana) non siano più considerati (come qualcuno tende ahimè! ancora a fare) come congelati o improvvisi, ma sfumati, dilatati e lenti nel loro svilupparsi nel tempo. Come d'altronde richiede la natura umana e il suo evolversi anche culturalmente parlando.
 
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