CITAZIONE (DedaloNur @ 15/12/2011, 21:52)
aggiungo: la guerra rituale pul esser praticata sia da società "elementari" sia da società avanzate con una auorità centrale, e classi sociali ben distnte, come , forse gli Aztechi (guerre dei fiori)
Non c'entra con le mummie egizie, ma dato che si parla anche di guerre rituali tra gli Aztechi e si cita la Guerra dei Fiori...
Così, rispondo, sia pur brevemente, anche al quesito specifico che Dedalo mi ha posto via MP.
Però, magari sarebbe il caso di trasferire il topic 'guerre rituali' in una discussione apposita.
Ultimamente, sto raccogliendo materiale per scrivere un mini-saggio su quanto di 'mitico' e leggendario ci viene tramandato circa la conquista del Messico.
Per questo motivo, mi sono accorto di quanto poco materiale 'originale' abbiamo al riguardo e di quanto poco materiale originale abbiamo riguardo gli usi, i costumi e le credenze di quelli che oggi chiamiamo Aztechi.
In pratica, tutto si riduce al cosidetto Codice Durán, ovvero la Historia de las Indias de Nueva España e islas de la tierra firme, scritta da fray Diego Durán nel 1568, integrata da poche altre notizie presenti negli scritti di F.A.Tezozomoc, Juan de Tovar e José de Acosta.
Alcune parti degli scritti di questi 4 autori si somigliano in maniera tale che si è supposto che essi abbiano potuto attingere le notizie da una antecedente fonte, battezzata Crónica X (vedi a questo proposito le poche notizie in
http://it.wikipedia.org/wiki/Cr%C3%B3nica_X e soprattutto la bibliografia in calce).
In particolare, Durán conosceva la lingua degli Aztechi, il nahuatl, e si preoccupò di fare ricerche e interrogare almeno parte dei superstiti della conquista, avvenuta circa 40 anni prima della stesura del suo lavoro.
Per questa ragione raccolse testimonianze di prima mano, anche se si sospetta che abbia almeno parzialmente interpretato e forse 'integrato', con la logica di uno spagnolo, quanto gli venne narrato.
Al suo lavoro dobbiamo le poche notizie 'certe' sulla cosidetta Guerra dei Fiori (vedi Durán, tomo I, a partire dal cap. XXX in avanti
www.archive.org/stream/historiadela...age/n1/mode/2up, è un racconto decisamente noioso anche perchè scritto nello spagnolo del XVI sec.).
Una premessa interpretativa.
Una caratteristica delle popolazioni mesoamericane è la 'traslazione' di concetti in immagini simboliche. In particolare, con 'fiore' si indicava spesso il cuore umano ed in questo senso pare vada considerata la locuzione 'Guerra dei Fiori', ossia una guerra fatta per procurarsi esseri umani da sacrificare estraendogli il cuore, ancora palpitante, dal petto.
Le forme religiose delle culture precolombiane mesoamericane consideravano il sangue 'nutrimento degli dei' e l'estrazione del cuore era la massima offerta che si potesse fare alle loro divinità, in particolare quando esse si dimostravano offese.
Veniamo ai fatti.
Nel cap. XXX dell'opera citata, Durán racconta come a partire dal 1454 una grave carestia colpì le terre del Messico centrale.
La carestia durò più anni e fu la causa di numerose guerre tra gli Aztechi di Tenochtitlán e le popolazioni loro confinanti. Queste guerre vennero condotte sia per sottomettere territori fertili e produttivi, sia per catturare vittime da sacrificare alle divinità, soprattutto Tlaloc, dio della pioggia, e Huitzilopochtli, massima divinità Azteca, le quali chiaramente dimostravano di essere adirate e di necessitare, per placare la loro ira, di offerte come quelle sopracitate.
Dato che gli Aztechi si dimostrarono sempre vincenti, già attorno al 1420 le principali città vicine, che controllavano la maggior parte della Valle Centrale del Messico, erano state indotte a contrarre con loro una alleanza.
Inizialmente, con Tenochtitlán si alleò Texcoco, seguita da Tlacopán: per questo motivo si parla di triplice Alleanza Azteca (impropriamente a volte detta Impero, Azteca perchè Tenochtitlán vi aveva una posizione preminente, mentre Tlacopán era decisamente subordinata).
A seguito delle guerre conseguenti la carestia, altre città si unirono alla confederazione, anche per evitare disastrose conseguenze da un conflitto con la Triplice.
Quando la carestia ebbe fine, si decise di continuare la pratica dei sacrifici rituali, stabilendone la 'festa' ogni venti anni, nella cui ricorrenza tutte le principali città aderenti alla federazione dovevano praticare l'identica cerimonia nel tempio posto alla sommità della loro più importante piramide.
Al fine di evitare sanguinosi conflitti per procurarsi le vittime destinate al sacrificio, i partecipanti alla confederazione raggiunsero l'accordo di praticare una apposito scontro rituale, che venne chiamato "Xochiyáoyotl", dal nahuatl Xochitl = fiore -Yao = guerra - yotl = molto, abbondante.
Durán non dice di più, ragion per cui non sono chiari i particolari di questo scontro: dove avvenisse, quali e quanti fossero i partecipanti, quali fossero lo modalità di cattura...
Probabilmente lo scontro avveniva in un luogo concordemente prefissato e ad esso partecipavano membri della elite nobiliare e guerriera, affinchè i prigionieri catturati fossero ancor più graditi alle divinità, come vittime sacrificali.
Per inferenza con particolari noti di altri riti sacrificali, per i quali venivano scelti giovani di belle fattezze che venivano indotti a considerare la cosa 'un onore', si pensa che altrettanto succedesse per i prigionieri catturati in questi scontri.
Insomma, si pensa che i partecipanti fossero scelti tra i migliori e più nobili guerrieri e che essi fossero indotti a una specie di autosacrificio considerato cosa degna di grande rispetto ed onore.
Non è nemmeno chiaro cosa avvenisse dei corpi delle vittime, una volta sacrificati.
Una ipotesi avanzata è che la carestia avesse provocato una tale scarsità di beni alimentari che i primi sacrifici fossero praticati anche per dare letteralmente da mangiare agli affamati abitanti delle città.
Di conseguenza, si è ipotizzato che i corpi delle vittime, sacrificate come risultato della cattura nelle Guerra dei Fiori, finissero per essere arrostiti e mangiati dai 'devoti' raccoltisi alla base delle piramidi.
Ma tutto questo non è certo, non è chiaro se si tratti di leggende inventate dai conquistatori per giustificare il loro pesante operato nei confronti degli aborigeni messicani, oppure se corrisponda a verità, in tutto o in parte (qualcuno ha scritto che probabilmente gli astanti si limitavano a consumare piccoli pezzetti di carne, come 'pasto rituale', in particolare le dita...).