leda77 |
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| CITAZIONE (Cerebia @ 11/1/2012, 17:28) Non ricordo che abbia avuto un significato particolare, poichè assimilato in Etruria solo come motivo decorativo di oggetti di prestigio, diversamente dal mondo egizio e quello greco che invece la produssero concettualmente, quindi, non può essere ascrivibile a nessun ambito specifico. Normalmente, infatti, iconografie che in patria sono considerate sacre, in un contesto culturale diverso vengono assimilate come simbolo di status sociale. Non voglio mettere in dubbio la tua affermazione, ma ho dato un'occhiata alla Garzantina dell'antichità (che come primo approccio è molto valido, anche se per alcuni versi datato, almeno l'edizione che ho io) ed ho trovato che in ambito etrusco le Sfingi sono considerate entità demoniache come nell'ambito greco (infatti sono assimilabili alle Sirene, come Moneta ha fatto notare suggerendo il testo su quest'ultime). Invece un ambito decorativo lo assumerebbero prevalentemente, anche se non esclusivamente, nell'arte romana. Potrei avere qualche riferimenti ad autori che ritengono la Sfinge in ambito etrusco elemento puramente decorativo?
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