Ostraka - Forum di archeologia

Da Argo a Cerbero, polivalenza del cane nel mondo greco

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view post Posted on 28/10/2012, 14:13
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Sfrutto questo mio vecchio post per cercare di reperire informazioni su un caso abbastanza controverso, in cui mi sono imbattuto durante le mie ricerche per la tesi magistrale. Ci tengo a precisare che, se ultimamente mi vedete poco partecipe sul forum, è proprio perché sono completamente assorbito nel mio lavoro (anche se qui entro comunque almeno una volta al giorno, per vedere se ci sono novità!).

Il dilemma shakespeariano è il seguente: quale autore antico ci parla del cane Soter?
Il cane Soter (o Sorter, perché in molti testi si trova scritto anche in questo modo) è protagonista di un episodio avvenuto durante la Guerra di Corinto (alcuni siti dicono nel VI secolo, altri nel V, altri ancora nel III: ovviamente, la precisione dei siti Internet è quella che è...): Soter/Sorter sarebbe stato l'unico sopravvissuto di una muta di 50 cani da guerra, che avrebbe avvertito le sentinelle poste a difesa dell'Acrocorinto (addormentatesi dopo i bagordi notturni) dell'imminente assalto dei nemici. All'eroico cane sarebbe stato conferito, per questo, dopo la fine della guerra, un collare argenteo, nonché un monumento con un'epigrafe in greco, che commemorava lui e i suoi 49 compagni caduti.

Ora, in rete la stragrande maggioranza dei siti e dei testi di Google Books riporta l'episodio senza citarne la fonte (e ho cercato non solo siti in italiano, ma anche in inglese, tedesco, francese e spagnolo!). Solo alcuni attribuiscono la vicenda a Plutarco. In effetti, nella 'vita di Arato', Plutarco parla di una muta di 50 cani da guerra, posti a difesa dell'Acrocorinto, ma non mi pare che nomini questo Soter/Sorter. Un monumento con un cane, invece, è citato da Pausania nel II libro della sua Periegesi, ma si tratta del monumento a Diogene il Cinico (sormontato da un cane marmoreo).
Da dove è stata tirata fuori la storia di questo cane, allora?!

L'unico testo di Google Books che riportava una fonte per la notizia, non segnalava una citazione diretta da un testo latino o greco, ma solo due bibliografie recenti (che però non sono riuscito a consultare da Google Books):
- Lubow Robert, 'The War Animals', New York, 1977;
- Karunanithy David, 'Dogs of War. Canine use in Warfare from the Ancient Egypt to the 19th Century Seminola', London, 2008.

C'è fra voi un 'segugio' in grado di identificare la fonte antica che riporta questo episodio?
 
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view post Posted on 29/10/2012, 17:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Se l'episodio bellico è lo stesso narrato da Plutarco nella Vita di Arato, deve riferirsi al III sec. a.C., visto che Arato liberò Corinto dall'occupazione macedone nel 243, durante la III guerra siriaca (http://it.wikipedia.org/wiki/Arato_di_Sicione, altre fonti dicono il 241). Mi sono letto il passo di Plutarco, parla solo di 400 difensori con 50 cani e altrettanti 'cacciatori'.

Se invece l'episodio avvenne durante la guerra del Peloponneso, siamo nel V sec. a.C. e quindi forse si dovrebbe cercare in Tucidide.

Gli autori inglesi parlano di guerra tra greci e persiani, 456 a.C. .... ????
La citazione più vecchia l'ho trovata nel volume I cani di Michele Lessona, per l'inglese c'è un articolo del New York Times del 1915 che cita un articolo 'di alcuni anni prima', apparso nella rubrica Tales dello stesso giornale.

Ci ho perso 3 ore, non sono riuscito a trovare un autore (italiano, inglese, spagnolo, francese) che citi la fonte, si parla genericamente di racconti e leggende e la maggior parte delle citazioni è fatta con il copia-incolla...
Persino il Pascoli, nel suo manoscritto incompiuto Canis, tra i suoi appunti cita 'Soter di Corinto' senza specificare altro.

mmmh, la cosa puzza...

Dimenticavo: i più parlano di collare, ma alcuni, tanto per non far vedere il copia-incolla, dicono che l'iscrizione era sotto la statua o il gruppo statuario...
C'è anche chi parla di 59 cani,copiando tutto il resto da un sito ben preciso...

Edited by Usékar - 29/10/2012, 18:30
 
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view post Posted on 29/10/2012, 21:08
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Ti ringrazio per le indicazioni su Lessona e Pascoli, Usékar. :)

La cosa è strana anche per me... Fra l'altro, dal Thesaurus Linguae Grecae non sembra emergere alcun riferimento a un cane di Corinto chiamato 'Soter' o 'Sorter'... Stavo pensando anche all'eventualità che la vicenda fosse nota da una qualche epigrafe rinvenuta a Corinto (dato che di epigrafe monumentale, in certi testi, si parla), ma non ho trovato indicazioni più precise neppure in merito a questa possibilità.

Io comincio a credere che ci sia un qualche elemento inventato sotto a tutto questo: non saprei altrimenti come spiegarmi questo 'cane fantasma' della letteratura cinologica, che compare e scompare senza lasciare traccia!

P.s.

Incredibile: neppure a cercare da Google tramite parole chiave in greco - κύων Σωτήρ Κόρινθος! Non c'è verso di trovare niente di niente! Ma che sia davvero una storia inventata?! Eppure uomini come il Pascoli non mi paiono tipi da inventarsi un aneddoto del genere... Che sia un'invenzione ancora più antica (ma posteriore, comunque, all'età classica)?
 
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view post Posted on 30/10/2012, 07:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ho provato anch'io col greco, stesse parole chiave, trovato nulla...
Ho cercato anche nella Treccani e nella Britannica, stesso risultato, idem per le epigrafi...

Sorter l'ho trovato solo come citazione in due siti canadesi, credo si tratti di un errore, come ne ho trovati altri nei vari copia incolla, a dimostrazione che non sanno di cosa parlano e che nemmeno si rileggono, come mi sembra il caso dell'evidente errore di battitura dei 59 cani.

Le citazioni più frequenti si trovano nelle varie 'Storia del cane' o 'Storia della razza canina x', soprattutto quelle dei vari molossi sudamericani o del cane còrso (in questi casi, Soter viene invariabilmente definito 'il molosso Soter').
Ci sono anche citazioni negli elenchi dei cani famosi e in quelli dei monumenti dedicati ai cani.

Ogni citazione aggiunge qualche particolare alla vicenda, spesso di tipo 'splatter' come il fatto che Soter fosse coperto di sangue, oppure che i guardiani fossero più o meno ubriachi, o che venissero da 40 giorni di festeggiamenti e bagordi...
Insomma, chi più ne ha più ne metta!

Probabilmente, il tutto nasce effettivamente dalla citazione di Plutarco nella 'Vita di Arato', poi sono venute le citazioni 'autoreferenti'.
E internet in questo caso non c'entra, Lessona, Pascoli e l'articolo del 1915 non avevano internet a disposizione, con il copia-incolla... e Pascoli deve pure aver attinto da qualcuno, penso lo stesso Lessona (credo che il suo 'I cani' sia stato pubblicato attorno al 1970, Pascoli è morto nel 1912 lasciando Canis allo stato di manoscritto incompiuto)...

 
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lino85
view post Posted on 30/10/2012, 12:49




CITAZIONE (Usékar @ 29/10/2012, 17:45) 
La citazione più vecchia l'ho trovata nel volume I cani di Michele Lessona, per l'inglese c'è un articolo del New York Times del 1915 che cita un articolo 'di alcuni anni prima', apparso nella rubrica Tales dello stesso giornale.

Anche a me mi ha in incuriosito questa vicenda, comunque ho trovato citazioni più vecchie di Lessona, su google books ho trovato vari articoli inglesi risalenti al più al 1846 o pochi anni dopo:

http://books.google.it/books?id=NwqdopdRze...rontcover&hl=it

http://books.google.it/books?id=4UEEAAAAQA...rontcover&hl=it

http://books.google.it/books?id=09sEAAAAQA...rontcover&hl=it

http://books.google.it/books?id=f0VNAAAAYA...rontcover&hl=it

Anche qui comunque non mi risulta citino fonti precedenti, cosa alquanto strana per questo tipo di notizie...

Aggiunta: qui

http://books.google.it/books?id=7H_OLYtoic...rontcover&hl=it

un testo del 1806 parla dei 50 cani di Corinto e anche del collare d'argento senza citare per nulla il nome "Soter", mi chiedo se oltre al nome del cane, anche la notizia del collare d'argento non sia risalente a fonti antiche... Ho cercato anche sui libri francesi e tedeschi dell'epoca, anch'essi sembrano non citare altre fonti...

Ciao.

Edited by lino85 - 30/10/2012, 13:41
 
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view post Posted on 30/10/2012, 17:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Perseo, forse hai già notato il mio intervento nella discussione sulle scimmie in Irlanda.
Il sito che ho citato, www.difossombrone.it/, riporta una nutrita serie di citazioni in letteratura, a partire dai greci.
Nelle citazioni dal greco Soter non viene nominato.
Nelle citazioni dall'antica Roma inserisce Plutarco e riporta 4 passi, nessuno dei quali si riferisce a Soter...
Immagino che se in letteratura esistesse una citazione citabile da Plutarco o da altri autori greci e/o latini circa un molosso Soter, la cosa non sarebbe sfuggita ad un simile appassionato della genealogia di molossi e molossoidi.
E' pur vero, peraltro, che non cita il passo dalla Vita di Arato, ma è anche vero che quel passo è veramente striminzito, dato che come sappiamo parla genericamente di 50 cani posti nel 243 a.C. a guardia di Corinto, senza aggiungere altri particolari (molossi che sostennero una strenua difesa, guardiani sbronzi, Soter unico superstite coperto o meno di sangue etc.).

Qui una serie di 'lavoretti' interessanti, con anche una serie di reperti archeologici
www.difossombrone.it/storiaeorigine/index.htm

Dimenticavo.
Nel citare Faelli e Tron, dice che secondo il primo i cani giunsero in Britannia portati dagli stessi Romani, mentre per il secondo vi giunsero portati dai Fenici, attorno al VI sec. a.C. e i Romani avrebbero poi portato i molossi britannici in Italia, aggiungendo che secondo il Faelli già i proto-Etruschi (?) conoscevano i molossi www.difossombrone.it/main108molossus.htm.
Però, come hai osservato tu, c'è chi nega che i Fenici siano mai giunti direttamente in Britannia...
 
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view post Posted on 30/10/2012, 21:51
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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No, scusa Usèkar, non ero più rientrato in Ostraka e non avevo visto gli aggiornamenti. Intanto, rinnovo il mio grazie a te per l'impegno che ci metti, e grazie anche a Lino (che ha trovato tracce di questa vicenda fino a testi d'inizio '800!): caspita, voi sì che siete due veri segugi!

La sensazione che ho io sempre più forte, ve lo confesso, è che in questa storia possa davvero esserci qualcosa di fasullo: e questo non solo perché non c'è verso di trovare un cavolo di riferimento alle fonti antiche (e non è possibile, secondo me, che non ne salti fuori nemmeno una, in nessuna delle principali lingue accademiche!), ma anche nel nome stesso del cane, alla fine, c'è forse qualcosa di 'fin troppo facile' (Σωτήρ, in greco, vuol dire 'Salvatore'... Sarà un caso che si chiamasse proprio così l'unico cane che, sopravvivendo allo scontro, salvò Corinto dalla presa del nemico?!).

P.s.

Il sito difossombrone lo avevo già scoperto nelle mie ricerche, mentre i due autori che parlano dei cani molossoidi in Gran Bretagna non li conoscevo. Per convalidare la mia ipotesi, però, mi servirebbe un testo che mostri che, oltre all'ipotesi 'cani', c'è pure qualcosaltro di archeologicamente noto e certo in quelle isole, che non può che essere spiegato con l'arrivo di naviganti fenici; qualcosa che vada oltre il mito delle Cassiteridi e presenze floro-faunistiche che, seppur anomale per il territorio, non forniscono informazioni più precise su 'chi' e 'quando' ce li avrebbe portati. Magari non c'è; ma se trovassi anche un solo 'nome famoso' (che so, Mario Liverani, Paolo Matthiae etc.) disposto a dar credito a questa possibilità, sarei già a cavallo (anche perché, comunque, il mio scopo non è dimostrare che ce li hanno portati i Fenici, questo sarebbe un po' un fiore all'occhiello, un optional, un elemento di valore in più...).
 
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lino85
view post Posted on 31/10/2012, 13:55




Aggiungo un breve riassunto di quanto ho cercato al riguardo sul tema:

da quanto ho capito fin dalla prima metà dell'800 è sorta su varie "opere" divulgative (ovvero opere che o non citavano le fonti o usavano citazioni di seconda mano, cioè citazioni di citazioni) questo racconto del cane Soter, vari testi inglesi sembrano rimandare a un testo che purtroppo non sembra disponibile online, la "History of the Dog" del 1845 di W. C. L. Martin, naturalista inglese che da quanto leggo qui

http://en.wikipedia.org/wiki/William_Charles_Linnaeus_Martin

sembra sia stato molto importante, mi sembra strano che in quel suo testo non indichi fonti precedenti su questa narrazione, ma forse può essere che in quanto testo divulgativo potrebbe essersi limitato a spulciare libri di aneddoti tanto per raccogliere curiosità senza preoccuparsi della loro affidabilità (bisognerebbe comunque vedere direttamente il testo). Come già detto il racconto del cane superstite premiato con collare d'argento e statua ma senza citazioni del nome compare (ancora qui senza fonti) in "Canine gratitude" del 1806 di Joseph Taylor:

http://books.google.it/books?id=7H_OLYtoic...rontcover&hl=it


viene citato Soter salvatore di Corinto anche in testi in lingua tedesca (ho cercato le parole "Soter" "Hund" "Korinth") anche in questo libro del 1845

http://books.google.it/books?id=cTQTf_dL9z...rontcover&hl=it

Mentre in francese (cercando "Soter" "Chien" "Corinthe") si trova questo testo del 1813 di A. Antione:

http://books.google.it/books?id=9j5KAAAAYA...the+soter&hl=it

(viene citato Soter e la sua statua a Corinto ma non la sua impresa).

Insomma, il mistero non si è ancora del tutto chiarito, la mia impressione è che forse nell'Europa dell'800 ci fossero cinofili che a tutti i costi volevano esaltare i loro beniamini e la loro stirpe, abbellendo certe tradizioni a discapito di un loro legame con le fonti, le quali nei testi divulgativi non erano quasi per nulla citate...

Ciao.
 
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view post Posted on 31/10/2012, 14:37
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Sì, Lino, questo Soter è davvero un mistero... <_<

Il mio relatore, fra l'altro, mi aveva consigliato di cercare un'edizione critica del Canis di Pascoli, per vedere se ci potessero essere rimandi più precisi a fonti antiche. In rete ho trovato una (forse già citata?) tesi di dottorato dell'Università di Ferrara, incentrata proprio sull'analisi di questo poemetto incompiuto, ma, anche lì, tutti i riferimenti a Soter sono rigorosamente privi di indicazioni di fonti o bibliografie...

La mia idea di cercare attestazioni epigrafiche dell'episodio, inoltre, non si è rivelata una gran trovata: purtroppo, l'unico sito che conosco (Inscriptiones Graecae Online) permette una ricerca solo per numero di catalogazione dell'epigrafe, e non per parole chiave (dunque, se anche esistesse un'attestazione epigrafica di questo Soter, non potrei rintracciarla da lì senza il numero di riferimento...).
 
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view post Posted on 31/10/2012, 15:20
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Anch'io ho fatto qualche ricerca in tedesco, trovando sempre la stessa storia, anche in testi della prima metà l XIX secolo senza indicazioni alcuni di fonti.
 
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view post Posted on 31/10/2012, 15:44
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Per quanto riguarda le fonti del Pascoli, credo che abbia trovato la notizia in (cito dalla tesi che credo abbia consultato anche tu, cioè questa http://eprints.unife.it/tesi/419/1/TESI%20COMPLETA.doc.pdf, pag. 8)
"La vita degli animali di A.E.Brehm, posseduto dal poeta, e quindi presente nella biblioteca della casa di Castelvecchio, nell’edizione del 1872".
L'edizione italiana del 1872 è stata curata, tra gli altri, da Michele Lessona (v.nota 16 nella stessa tesi), quindi sembra che due "soteriani" abbiano attinto alla stessa fonte.

Per quanto riguarda cani molossoidi in Inghilterra prima dell'arrivo di Cesare, ho trovato una sterminata serie di "si pensa che siano stati introdotti dai Fenici", ma nessuna certezza nè citazioni di ritrovamenti, se non queste
www.pnas.org/content/early/2012/05/15/1203005109.full.pdf
che però si riferiscono ai cani in generale e non ai molossi in particolare (vedi soprattutto la TableS3, basta cliccare sopra l'indicazione nel testo).

Ho rintracciato solo questa sepoltura di molossoide, ma pare si riferisca ad una epoca già posteriore alla 'visita' del Divo Giulio http://www.thisisleicestershire.co.uk/Loya...tail/story.html (è il sito nel quale è stato ritrovato l'elmo romano di cui è appena stata annunciata la ricomposizione).
Sotto quello illustrato, sono stati rinvenuti i resti delle ossa di altri 2 cani.

Però credo sia accertato che i Celti conoscessero il cane: dato che i Celti raggiunsero la Britannia tra il X e il VII sec. a.C., mi sembra logico pensare che furono essi ad introdurlo nell'isola (qualunque cosa si voglia intendere con Celti, è certo che le popolazioni della Britannia avevano 'quotidiani' contatti con il nord della Francia e che i Belgi occuparono Kent, Hetfordshire ed Essex attorno al 175 a.C., non ho cercato riferimenti in letteratura più seria, ma questo è quanto afferma Wiki, alla voce Britannia, per es. http://it.wikipedia.org/wiki/Britannia#I_Celti).

Forse può ineteressarti questo testo http://books.google.it/books?id=_Kz8Z8kidZ...%20cane&f=false che porta un paragone tra miti celtici britannico/irlandesi riguardanti cani e analoghi miti greci, studiati da Fracoişe Le Roux (vedi pag. 39, cap. intitolato Celtchar e Cefalo).
 
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view post Posted on 31/10/2012, 18:06
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Non metto in dubbio che 'i Celti conoscessero il cane': bisognerebbe vedere, però, di quali Celti si parla - al 'ceppo celtico' appartenevano tanto i Britanni dell'Inghilterra quanto i Galati della Turchia - e, soprattutto, di quale razza di cane si tratta (un dato non da poco, visto e considerato il tono generalmente vago con cui tutti gli autori di cinegetica, in primis, descrivono le varie razze canine...).

I Celti erano un popolo di grandi cacciatori, dunque dubito che non facessero ricorso al cane già in epoche assai antiche... Ma di quale cane si servivano? Per esempio, Arriano di Nicomedia parla ampiamente del celtico Vertrago (in greco, 'Ouertragos', diffuso, se non erro, fra i Galli), che però non sembrebbe essere un molossoide - tant'è che era impiegato essenzialmente come cane da caccia, mentre i molossoidi, per quel che mi è parso di capire, pur essendo stati impiegati anche in caccia e in guerra (in virtù della loro forza e del loro temperamento), sono perlopiù 'cani da difesa' (della casa come del gregge).

Non dobbiamo dimenticare, poi, che i Celti che raggiunsero la Britannia (i futuri Britanni, appunto), arrivarono in queste isole fra il X e il VII secolo a.C., e cioè più o meno contemporaneamente al periodo di nascita e sviluppo delle grandi rotte commerciali dei Fenici su tutto il fronte mediterraneo (fino a Gibilterra e oltre). Considerando che in Mesopotamia questi cani sembrerebbero esser stati diffusi già nell'età del Bronzo, mi pare più probabile pensare che siano arrivati in questi luoghi grazie ai Fenici. Però non so, è una mia ipotesi personalissima - e forse pure molto fantasiosa - per cui prendila come deve essere presa...

P.s.

Grazie comunque per i links! ;)
 
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view post Posted on 31/10/2012, 18:14
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Sto cercando di trovare il passo di Brehm, nel testo originale, ma la cosa sembra meno facile del previsto.
 
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view post Posted on 31/10/2012, 19:08
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Sto ancora cercando, ma comunque ho visto che Brehm non cita, se non sommariamente, le fonti.
 
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view post Posted on 31/10/2012, 19:42
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Perseo87 @ 31/10/2012, 18:06) 
Non metto in dubbio che 'i Celti conoscessero il cane': bisognerebbe vedere, però, di quali Celti si parla - al 'ceppo celtico' appartenevano tanto i Britanni dell'Inghilterra quanto i Galati della Turchia

Appunto, ho scritto "qualunque cosa si voglia intendere con Celti"...

CITAZIONE (Perseo87 @ 31/10/2012, 18:06) 
e, soprattutto, di quale razza di cane si tratta

Beh, magari qui proprio tu potevi aiutarci un po' di più, specificando che ti interessano solo i molossoidi, mi par di capire... ;)


CITAZIONE (Perseo87 @ 31/10/2012, 18:06) 
I Celti erano un popolo di grandi cacciatori, dunque dubito che non facessero ricorso al cane già in epoche assai antiche... Ma di quale cane si servivano? Per esempio, Arriano di Nicomedia parla ampiamente del celtico Vertrago (in greco, 'Ouertragos', diffuso, se non erro, fra i Galli), che però non sembrebbe essere un molossoide - tant'è che era impiegato essenzialmente come cane da caccia, mentre i molossoidi, per quel che mi è parso di capire, pur essendo stati impiegati anche in caccia e in guerra (in virtù della loro forza e del loro temperamento), sono perlopiù 'cani da difesa' (della casa come del gregge).

Appunto, molti scrivono che si trattava di cani da caccia, non so da dove traggano questa 'informazione', anche qui nessuno di quanti sono riuscito a rintracciare cita esatte fonti storiche e/o archeologiche consultabili.

Indagare sui Celti voleva essere solo un suggerimento, ho cercato anche riferimenti in questo senso, ma sui molossi ho trovato solo altre supposizioni, senza documenti nè citazioni, in questo senso il sito dell'allevamento di Fossombrone resta sempre il più ricco che sono riuscito a trovare.
Per quanto ho visto, ci sono prove archeologiche della presenza di molossoidi tra gli Assiri (lastre scolpite e figure su vasi), il che rende effettivamente plausibile che sia i Fenici che i Galati di Turchia possano averli conosciuti, a parte il fatto che si dice (anche qui, non ho trovato citazioni, ma non le ho cercate con attenzione) che alcuni molossi siano stati donati ad Alessandro Magno.

A parte il fatto che l'articolo su PNAS che ho linkato mette in dubbio, sulla base di indagini genetiche, il fatto che i molossoidi europei, perlomeno quelli attuali, siano stretti e sicuri parenti del 'mitico' molosso del Tibet...
 
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