I rapporti tra Sardi e Villanoviani erano ben noti da tempo, penso sia il primo ritrovamento di ceramica Villanoviana in Sardegna, mentre di ceramica Nuragica in Etruria se ne conosceva parecchia, quindi molti archeologi avevano già parlato di comunità Nuragiche negli insediamenti Villanoviani:
]Nuovi dati -confermati dalle analisi radiocarboniche-sulle attività fusorie con la calcopirite nel lungomare del Golfo di Baratti (LI), hanno rivelato che tale attività metallurgica è contemporanea ai più intensi contatti tra Populonia e Sardegna. E' quindi possibile che l'esperienza e la famigliarità dei Nuragici con la metallurgia e l'attività estrattiva in miniere polimetaliche, abbia influenzato l'attività fusoria dei metallurghi Etruschi [..] Da: Andrea Zifferero, Mines and Metal working, In: Etruscology, a cura di Alessandro Naso, 2017, ed. De Gruyter, pp.425-444
930-770 aC (e oltre). "La presenza di vari oggetti nuragici in contesti villanoviani potrebbe ora assumere un significato definitivo, in particolare suggerisce una connessione via mare che, nel contesto di una complessa rete commerciale, collegava i centri protourbani devoluti allo sfruttamento delle risorse minerarie ( le Colline Metallie e l'isola d'Elba), come Vetulonia e Populonia, a una molteplicità di comunità nuragiche. I nuragici, a partire dall'età del bronzo recente / finale, erano impegnati in intense attività marittime, sempre più riconosciute in studi recenti (non è necessario fare riferimento alla mediazione fenicia per l'importazione di oggetti nuragici in Italia). La massima intensità di questo fenomeno può essere fissata oggi, dati gli studi citati e i contesti funerari etruschi, tra il IX e l'inizio del VIII secolo aC, con una continuazione limitata durante l'VIII "Da: Cristiano Iaia, Relazioni esterne, in: Etruscologia, a cura di Alessandro Naso, 2017, ed. De Gruyter, pp. 811-830
"Probabilmente la Sardegna aveva un significativo ruolo nella diffusione della technologia del ferro verso l'Italia centrale: materiale Nuragico è stato trovato in parecchi contesti dell'età del ferro: vasetti askoidi, figurine in bronzo: barche, perni, bottoni, spade, pugnali, calderoni, faretrine votive. E' molto probaile che questi materiali generalmente trovati in tombe documentino la presenza di individui Nuragici nelle comunità Villanoviane, bisogna ricordare che a Populonia e a Vetulonia, quindi nella regione delle Colline Metallifere circa il 60% del materiale trovato è stato esportato dalla Sardegna all'Italia continentale. L'attività metallurgica sembra iniziare in questa regione nello stesso periodo."
Metallurgy in Italy between the Late Bronze Age and the Early Iron Age: the Coming of Iron (2005)
"Foderi per pugnali e stiletti, ceste, bottoni, navicelle si diffondono nelle comunità villa-noviane settentrionali insieme alle caratteristiche brocche askoidi67; la cospicua presenza di forme di produzione locale rispetto agli originali, per quanto riguarda in particolare le broc-che, sembra indizio di forme di stanzialità di gruppi sardi nell’area tirrenica68 e nella stessa direzione conducono il riconoscimento di influenze nuragiche nell’architettura funeraria di Populonia69 e, in modo più certo, il recente rinvenimento di ceramiche nuragiche in un con-testo villanoviano di abitato nella stessa regione populoniese 70"
http://ojs.unica.it/index.php/caster/article/view/2485/2216https://books.google.it/books?id=2Ofa_0Y5I...Etruria&f=false