Ostraka - Forum di archeologia

Sfingi etrusche

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view post Posted on 10/1/2012, 16:02
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E' recente la notizia del ritrovamento di una sfinge in una delle tombe di Tarquinia rinvenuta negli ultimi scavi.

www.necropoliditarquinia.it/index.p...trusca-di-vulci

Ho letto che non è l'unica sfinge etrusca ritrovata, ma ve ne sono varie sparse nei musei italiani.
Volevo chiedere: che significato avevano queste sfingi per gli Etruschi? Che differenze ci sono con il simbolismo egizio e poi greco?
 
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view post Posted on 10/1/2012, 19:31
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Una sfinge si trova rappresentata su di una fibula aurea conservata a Monaco di Baviera:
20110610mnchen133.th

Nonché in una di ambra, pure a Monaco:
20110610mnchen193.th

Uploaded with ImageShack.us
La pubblicazione delle immagini è autorizzata dal Museo di Monaco.

Edited by dceg - 12/1/2012, 09:13
 
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IunoMoneta
view post Posted on 10/1/2012, 20:49




Potresti provare a consultare: L. Mancini, Il rovinoso incanto. Storie di sirene antiche.
Sono sicura che tratta dei diversi tipi di sirene nel mondo greco e romano, ma non escludo che dica qualcosa anche del mondo etrusco.

Di più non credo di poter contribuire...
 
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view post Posted on 11/1/2012, 13:13
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Interessante ritrovamento e interessante discussione.

Se volessimo affrontarla nel dettaglio, però, credo che la questione risulterebbe abbastanza complessa. Nel suo 'Archeologia della nostalgia', Boardman dedica un paragrafetto a ciascuno dei principali soggetti mitologici dell'iconografia greca, evidenziandone i rapporti con l'arte orientale ed egizia. Fra questi, c'è anche la Sfinge.
Ora, di sfingi etrusche ne avevo presenti alcuni esemplari, come la già citata 'Sfinge Barbuta' (presente su alcuni vasi dell'omonimo Pittore: www.principisabini.it/tomba_XI/img/corredo_g_02.jpg). Un'altra famosa sfinge etrusca, a me nota, è quella presente su una delle 'Lastre Boccanera', conservate al British Museum e provenienti dalla necropoli di Cerveteri: www.maravot.com/Etruscan_mural_Sphinx.gif. Dovrebbe trattarsi di una serie del V secolo a.C., in parte probabilmente rimosse da un'abitazione e reimpiegate come decorazioni interne alla tomba.

Confesso, però, di non aver mai approfondito gli aspetti iconologici di questo tipo di creature, soprattutto per quanto riguarda il mondo etrusco (per cui lascio la parola a chi di dovere). Al di là delle più generiche rappresentazioni su ceramica, credo che, nell'interpretazione di questo genere di figure, non si possa non tenere conto anche (e soprattutto) del contesto in cui essere furono impiegate - e una sfinge a rilievo, posta nel dromos di una tomba principesca, avrà sicuramente avuto un qualche significato per i proprietari del tumulo.
Per la Sfinge nel mondo greco, posso riportare quanto ho appreso dalla lettura del saggio di Boardman; ma oggi, purtroppo, non so se avrò modo di discuterne, per cui vi chiedo di attendere.
 
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view post Posted on 11/1/2012, 17:28
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Salve a tutti!
Proprio interessante questo ritrovamento!
Per quel che riguarda l'iconografia della sfinge, questa è stata introdotta durante il periodo orientalizzante. Nel VII secolo infatti sulla ceramica etrusco-corinzia si trovano la sfinge e la sfinge barbuta, insieme ai capri pascenti, leoni, pantere, oche e mostri liminari (tutti di ispirazione orientale), sull'oreficeria e sulla produzione artistica di vario genere dello stesso periodo e poi successiva.
Non ricordo che abbia avuto un significato particolare, poichè assimilato in Etruria solo come motivo decorativo di oggetti di prestigio, diversamente dal mondo egizio e quello greco che invece la produssero concettualmente, quindi, non può essere ascrivibile a nessun ambito specifico.
Normalmente, infatti, iconografie che in patria sono considerate sacre, in un contesto culturale diverso vengono assimilate come simbolo di status sociale.

^_^
 
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view post Posted on 11/1/2012, 18:41
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Cerebia @ 11/1/2012, 17:28) 
Normalmente, infatti, iconografie che in patria sono considerate sacre, in un contesto culturale diverso vengono assimilate come simbolo di status sociale.

Attenta Cerebia! L'ultima volta che ho affermato una cosa del genere, ho scatenato un dibattito esplosivo... :lol:
 
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view post Posted on 11/1/2012, 18:53
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Davvero? bomb :blink:
Dobbiamo invitare qualcuno? harp

 
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view post Posted on 11/1/2012, 19:32
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Ho consultato il (vecchio) volume: A. J. Pfiffig, Die etruskische Religion, (Religio Etrusca, 1975) ried. 1998 ed ho trovato in proposito alla sfinge solo una menzione a pag. 96 di sfinge maschile su di una basa fittile a sella per una grande statua del VI dal santuario arcaico di Poggio Civitate (Siena)e a pag. 230 viene citata una sfinge androgina da un'urna volterrana che rappresenta Edipo e la sfinge che ha corpo leonino maschile con testa femminile, torso con mammelle e al posto delle braccia ali spiegate.

Un'interpretazione vi è solo nei riguardi dell'androginia, che sarebbe, a detta di Pfiffig segno di pienezza di vita se riferita alla divinità, se riferita agli uomini veniva interpretata dagli aruspici come segno di malaugurio.
La sfinge in sé non viene trattata.

Edited by dceg - 11/1/2012, 21:53
 
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view post Posted on 11/1/2012, 21:00
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CITAZIONE (Cerebia @ 11/1/2012, 17:28) 
Non ricordo che abbia avuto un significato particolare, poichè assimilato in Etruria solo come motivo decorativo di oggetti di prestigio, diversamente dal mondo egizio e quello greco che invece la produssero concettualmente, quindi, non può essere ascrivibile a nessun ambito specifico.
Normalmente, infatti, iconografie che in patria sono considerate sacre, in un contesto culturale diverso vengono assimilate come simbolo di status sociale.

^_^

Non voglio mettere in dubbio la tua affermazione, ma ho dato un'occhiata alla Garzantina dell'antichità (che come primo approccio è molto valido, anche se per alcuni versi datato, almeno l'edizione che ho io) ed ho trovato che in ambito etrusco le Sfingi sono considerate entità demoniache come nell'ambito greco (infatti sono assimilabili alle Sirene, come Moneta ha fatto notare suggerendo il testo su quest'ultime). Invece un ambito decorativo lo assumerebbero prevalentemente, anche se non esclusivamente, nell'arte romana.
Potrei avere qualche riferimenti ad autori che ritengono la Sfinge in ambito etrusco elemento puramente decorativo?
 
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view post Posted on 11/1/2012, 22:43
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Beh riferimenti precisi non te li posso fare, perchè non ho mai letto nulla di specifico sulle sfingi, sono considerazione date da letture e appunti universitari vari. Comunque, argomentando la tua notazione sulla Garzantina, quello che posso dire è che non mi risultano sfingi villanoviane o comunque precedenti all'orientalizzante (VII sec a.C.), mentre ve ne sono da questo periodo in poi. Questo per dire che l'identificazione con un essere demoniaco è stata indotta dal contatto con il mondo greco e non era presente nel periodo più antico.
Nel mondo orientale la sfinge in sè aveva un significato ben preciso, come hai detto tu, e questo si ritrovava anche nelle raffigurazioni artistiche. Nella ceramica etrusco-corinzia, nell'orientalizzante, le sfingi, invece, si trovano in schema araldico, in sequenza, in sdoppiamento o utilizzate in modo decorativo come tutti gli altri animali o creature fantastiche del repertorio iconografico.
Il fatto che poi nelle epoche successive abbiano raggiunto un approfondimento concettuale anche nel mondo etrusco, nessuno lo può negare.

:)
 
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view post Posted on 11/1/2012, 23:21
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Grazie della precisazione, Cerebia. Quindi ci sarebbe stata un'evoluzione dell'uso della figura, sotto influsso greco. Sarebbe interessante trovare qualche testo in cui l'argomento venga un po' trattato.
 
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view post Posted on 12/1/2012, 00:05
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Nel doppio volume Hugh Hencken, Tarquinia, Villanovans and Early Etruscans, Cambridge MA, 1968 trovo una placchetta aurea di ca. 3,5 cm. proveniente da Monterozzi, tomba di Bocchoris, (fig. 361 a) Inv. RA 2064 del Museo di Tarquinia al tempo peduta (L'avranno poi trovata? :angry: ). "On it was a woman between two sphinxes, an outspokenly oriental form" (pag. 367). Nella discussione a pag. 590 Hencken afferma: "The goddess between spinxes. This scene appears on a gold plaque from the Bocchoris Tomb. It represents the Mistress of Beasts, a very old form in the art of the Near East wich later passed into the orientalizing art of Greece" e più avanti, a pag. 591 l'autore mette in relazione la placchetta con gli avori di Nimrud (tardo IX - VIII secolo) nonché con una placca bronzea da Olimpia con la rappresentazione di Artemide alata. "Thus, while the goddess between the sphinxes from the Bocchoris Tomb has Greek connections, the concept of the Mistress of Beasts reaches back to the Asiatic mainland."
La tomba viene datata da Hencken al "period III" che a suo avviso inizia per Tarquinia nel 700 a.C. Rappresentazioni di sfingi più antiche non ne ho trovate.
Quanto qui riportato confermerebbe quindi l'intervento di Cerebia.
 
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view post Posted on 12/1/2012, 10:46
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CITAZIONE (leda77 @ 11/1/2012, 23:21)
Grazie della precisazione, Cerebia. Quindi ci sarebbe stata un'evoluzione dell'uso della figura, sotto influsso greco. Sarebbe interessante trovare qualche testo in cui l'argomento venga un po' trattato.

Per ora non saprei che consigliarti, cercando in qua e in là non ci sono libri tematici sulle sfingi, a meno che non si vada troppo indietro nel tempo a pubblicazioni ottocentesche! Comunque potresti provare a leggere qualcosa sull'Orientalizzante etrusco, essendo il momento della loro introduzione.

CITAZIONE (dceg @ 12/1/2012, 00:05)
La tomba viene datata da Hencken al "period III" che a suo avviso inizia per Tarquinia nel 700 a.C. Rappresentazioni di sfingi più antiche non ne ho trovate.

La datazione della tomba di Bocchoris data da Hencken è leggermente spostata indietro, mentre adesso si data al VII/VI sec. a.C. per la presenza di ceramica greca a figure nere. Questa sfinge infatti ci porta al momento di passaggio tra l'orientalizzante e l'arcaismo (secondo la scansione temporale del mondo etrusco), in cui ormai i motivi orientali e greci si erano ormai diffusi ampliamente in Etruria. La sfinge di Vulci che ha dato origine a questa discussione è di VI sec. a.C., quindi di periodo arcaico.

^_^
 
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view post Posted on 12/1/2012, 15:16
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Come sempre, devo premettere di non essere nè archeologo nè storico.
Tantomeno sono esperto nell'interpretazione della iconografia etrusca.
Però ho tanto tempo a disposizione e sono curioso...

Ho vagato sul web, incrociando sfinge con etruschi in varie maniere, ho trovato foto e articoli su numerosi ritrovamenti di sfingi in Etruria, vedi la celebre sfinge di Chiusi, ma nulla circa il significato attribuito dalla cultura etrusca a questa immagine (qui, un articolo che, a dispetto del titolo da fantacosi, è interessante per la bella foto e l'elenco di altre di sfingi etrusche www.tusciaweb.eu/2011/12/il-mistero-delle-sfingi-etrusche/).

Poi mi sono ricordato di un altro animale mitico di cui abbiamo uno splendido esemplare bronzeo etrusco, la chimera di Arezzo.

Così ho provato cercare sul web incrociando chimera con sfinge ed Etruschi: quella di Arezzo è datata c.360-380 a.C., un vaso etrusco con chimera al Museo Ludwig di Basilea è datato a c.525 a.C. quindi praticamente coevo/antecedente a quella di cui parliamo.
Il Museo Getty di Los Angeles ha dedicato alla figura della chimera etrusca una esposizione abbastanza recente (16.07.2009-08.02.2010), ricevendo in prestito dal Museo Archeologico di Firenze anche quella di Arezzo.
Un estratto degli studi presenti nel catalogo si trova qui www.getty.edu/art/exhibitions/chimaera/italiano.html e alla voce 'Religione' si trova una spiegazione circa il significato che gli etruschi avrebbero attribuito a questo essere, rielaborando il mito di Bellerofonte.

Poi ho trovato questo articolo, datato 1987 e al tempo pubblicato sul n.15 di Abstracta, di Franco Cardini http://web.mclink.it/MH0077/IlGiardinoDeiM..._chimera_10.htm.
In esso, circa a metà subito dopo l'illustrazione del dipinto di Rubens, affronta il tema del legame tra chimera, sfinge e leone nemeo, parlando del fatto che la sfinge altro non sarebbe che l'antica dea-madre mediterranea, pelasgica, 'pre-indoeuropea' (un termine che oggi credo non più accettato ma comunque comprensibile nel contesto).
Inoltre, chimera e sfinge condividono un elemento importante, il corpo di leone alato.
L'articolo si dilunga sui miti greci, non accenna a significati particolari presso gli Etruschi, però parla di un'area, il bacino del Mediterraneo, nella quale questi animali mitici avrebbero avuto 'da sempre' un significato legato alle stagioni.
Forse il significato attribuitovi dagli Etruschi si deve cercare in questi legami?

Per quanto riguarda la collocazione nel dromos di una tomba, mi pare che non sia infrequente rinvenire immagini leonine, anche alate, nelle tombe etrusche (vedi per es. http://www.parcodeglietruschi.it/cda/pte/v...AT_PARENT=10810).
A queste immagini viene normalmente attribuito il ruolo di guardiani, non so se dell'integrità della tomba o del defunto nell'aldilà.

Cosa ne sortisce intrecciando le tre ipotesi? Il Getty dice che la chimera era legata al ciclo di vita, morte e rinascita, Cardini dice che chimera e sfinge erano collegate in chiave astronomico-calendariale e rappresentavano due delle stagioni, il leone era guardiano dei morti... tutto legato al ciclo appunto vita-morte-rinascita?


Magari dico una stupidaggine: e se si trattasse del riutilizzo della sfinge, in origine non destinata a questo, in funzione/sostituzione del 'leone alato guardiano'? forse, l'avevano sottomano e per pigrizia... :wacko:






 
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lama su
view post Posted on 12/1/2012, 17:20




solo un dettaglio: vedo che molti di voi hanno accennato all'origine egizia delle sfingi.

Io non andrei così lontano, ma mi fermerei piuttosto al mondo fenicio/siro-palestinese, ed eventualmente guarderei verso l'assiria e la mesopotamia, piuttosto che verso l'egitto.

è vero che la sfinge come modello iconografico è tradizionalmente "egizio", però da un lato essa è più una convenzione iconografica (un modo per rappresentare visualmente alcune delle caratteristiche della "divinità" del faraone -prima fra tutte la sua potenza leonina-; a tal proposito è importante sottolineare che in egitto le sfingi in genere non hanno semplicemente "testa umana", ma hanno piuttosto "testa di faraone", cioè non sono "anonime" ma sono specificatamente identificate con il re) che non una creatura mitologica vera e propria (non ci sono "sfingi" nel pantheon egizio "classico" -anche gli akeru, con cui volte si identifica la sfinge di giza, erano primariamente dei leoni completi-, e anche gli animali composti sono piuttosto rari), dall'altro lato quelle etrusche, così come quelle greche, non sono semplici "sfingi", ma sono in genere "sfingi alate", che io sappia del tutto sconosciute in egitto.

Sconosciute in egitto, ma estremamente comuni appunto in contesto fenicio/siro-palestinese (qui per esempio una placchetta d'avorio fenicia: http://www.britishmuseum.org/explore/highl...ory_plaque.aspx , qui invece il sarcofago di re Ahiram di byblos http://en.wikipedia.org/wiki/File:Ahiram.jpg ) così come in contessto assiro e mesopotamico in generale (questo è da ninive: http://arthuride.files.wordpress.com/2011/...rian-cherub.jpg notate che il corpo è di un bovino, piuttosto che di un leone)

ora l'influenza iconografica egizia è palese, soprattutto nelle raffigurazioni fenicie, però è anche altrettanto chiaro che, a differenza della tradizione egizia, nella mitologia siro-palestinese e mesopotamica queste non erano solo "metafore di certe caratteristiche divine del re" (che sappia io, non c'è nessun esempio siro-palestinese o mesopotamico in cui una sfinge può essere identificata con un re preciso), ma erano creature mitiche ben definite, con un'identità autonoma chiara. In genere, avevano funzione di divinità o "demoni" guardiani e questo lo si ritrova di fatto anche nella bibbia, dove di fatto i "cherubini" (descritti per esempio in ezechiele come creature composte da parti di vari animali - da notare che i cherubini biblici, non ricordo se nella torah o nella qabbalah, sono associati e sostengono il trono di dio, proprio come le sfingi alate sostengono il trono del re Ahiram sul suo sarcofago) sono la versione ebraica, e probabilmente più generalmente cananea, di queste creature della mitologia semitica siro-mesopotamica.

Quello che quindi mi sembra succedere in medioriente è il sovrapporsi e mescolarsi di due fenomeni e due tradizioni distinte: da un lato una tradizione di creature composite la cui origine va cercata nella locale mitologia nord-semitica, dall'altro una tradizione artistica egizia mitologicamente indipendente (anzi, prima di una natura mitologica), probabilmente presa per ragioni di "prestigio culturale" o roba simile e rielaborata e riadattata per descrivere tradizione locale.

Insomma, un "contenuto" puramente locale espresso in una "forma" influenzata dall'arte egizia.

Ovviamente, a questo punto mi sembra che diventi chiaro che anche i greci, e soprattutto gli etruschi, potrebbero in realtà aver fatto con i modelli fenici ciò che i fenici hanno fatto con i modelli egizi, cioè prendere un costrutto iconografico "straniero" per rappresentare una realtà mitologica locale. Il problema, però, è capire quale realtà mitologica locale ci stia dietro, e quale ne era la forma originale...
 
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