Su quanto riporti di Diodoro Siculo, non posso dire niente, non conosco proprio l'argomento.
CITAZIONE
Le rovine dell'antica città di Comalcalco, nei pressi dell'attuale città di Villaermosa in Messico (stato di Tabasco), costituiscono tutt'altro che un banale mistero per archeologi e studiosi. La località infatti è l'unico insediamento di epoca Olmeca o Maya
Comalcalco ha poco o nulla a che vedere con gli Olmechi, i suoi abitanti erano Maya (Chontal e Putun) che utilizzarono mattoni di argilla perché non c'è pietra calcarea nel luogo dove sorge l'insediamento. L'unica particolarità è che cuocevano i mattoni, cosa insolita nel panorama archeologico delle Americhe.
Tuttavia, i Maya conoscevano il metodo di ricavare calce cuocendo la pietra calcarea e cuocevano l'argilla per fabbricare vasi, quindi non è inverosimile che una delle popolazioni della loro cultura abbia cotto l'argilla dei mattoni, in mancanza di pietra.
La storiella che sui mattoni di Comalcalco siano impressi marchi simili a quelli usati dai Romani la considero una specie di leggenda metropolitana, copiata e incollata senza controllare le fonti (alla maniera di Peter Kolosimo, per es.).
Per quanto ne so, nessun lavoro scritto da archeologi ne parla e non ho mai dico mai visto una immagine di questi marchi. Mi ricrederò non appena qualcuno mi mostrerà una foto, leggibile.
CITAZIONE
Anche le piramidi maya di Tikal sembrano identiche a quelle cambogiane di Angkor-Vat,
Che le "piramidi" di Tikal siano uguali a quelle di Angkor Wat lo può dire solo uno che non ha mai visto né le une né le altre, dai una occhiata qui
https://www.google.it/search?q=Tikal&biw=1...AB&ved=0CCAQsAQhttp://en.wikipedia.org/wiki/Angkor_WatCITAZIONE
così come di stile orientale sembrano statue, gioielli di giada, ornamenti e decorazioni rinvenuti in Ecuador ed in Perù.
Studio la lavorazione della giada nell'America precolombiana da più di 20 anni, mai sentito parlare di giada in Ecuador e Perù... per quanto ne so, costaggiù l'unica pietra lavorata che può in parte essere scambiata per giada è il turchese.
Qualche rarissimo pendente, classificato genericamente come giada (non si sa se nefrite o giadeite, non sono state condotte indagini mineralogiche), è stato rinvenuto nell'Amazzonia brasiliana.
Si tratta di oggetti molto semplici, in pratica ciottoli fluviali nei quali è stato praticato un foro per farvi passare un laccio.
Ne parla anche Sir Walter Raleigh, in una sua relazione, riportando le parole di un cacique incontrato alle foci dell'Orinoco.
Sempre per quanto ne so, le "piramidi" di El Tajin sono caratterizzate dalla presenza di numerose nicchie, quanto possano assomigliare a "piramidi" dell'Estremo Oriente non saprei... a me sembra che la somiglianza sia fantasiosa.
Ah, dimenticavo, scrivo "piramidi" (tra virgolette) perché le uniche vere piramidi sono quelle egizie (e quella di Caio Cestio, a Roma, che ne è una imitazione)
http://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_(geometria)
Sia quelle dell'America precolombiana sia quelle dell'Asia orientale dovrebbero essere meglio indicate come ziqqurat o "edifici piramidali a gradoni". E non mi sembra una differenza da poco.
Circa lo "stile" con cui vennero realizzati manufatti in argilla dalle popolazioni della costa del Pacifico dell'America del sud, andrei molto cauto nel definirlo "orientale". E poi, è una valutazione "ad occhio", quindi sempre assolutamente soggettiva.
CITAZIONE
Per non parlare di curiose analogie scientifiche e culturali, come l'uso dello zero e del sistema decimale presso i Maya che fino all'inizio del Medioevo si ritrovava solo in un altro luogo al mondo, ovvero in India.
Qui si raggiunge l'apice dell'ignoranza e della volontà esplicita di non documentarsi.
I Maya avevano una notazione vigesimale, non decimale, e la cosa è talmente risaputa da essere patrimonio dell'Umanità, o almeno di quella parte dell'umanità che, prima di scrivere, legge e si documenta... tra l'altro, la notazione vigesimale (cioè in base 20) era utilizzata da tutte le popolazioni della Mesoamerica e venne inventata dagli Olmechi, probabilmente attorno al 1000 a.C.
Zero posizionale: i Maya lo conoscevano almeno dal 200 a.C. (e forse lo conoscevano già gli Olmechi, qualche secolo prima...), in India compare attorno al VI sec. d.C.: quindi, semmai furono i Maya a trasmetterne la conoscenza e l'uso alle popolazioni dell'Estremo Oriente.
Dato, però, che nessun autore serio ha mai prospettato neanche lontanamente l'ipotesi che gli Indiani siano stati dei grandi navigatori e che gli unici contatti siano semmai avvenuti con i Cinesi, in epoca storica, tra il 1200 e il 1400 d.C., non vedo sia così difficile accettare la semplice idea di una invenzione autonoma da parte di Maya e Indiani.
Nella storia dell'umanità, è un caso tutt'altro che raro.
Discorso diverso è per le effigi di uomini barbuti (con o senza cappello, il particolare è ininfluente, tutte le popolazioni mesoamericane conoscevano cappelli di varie fogge).
Non solo, nelle raffigurazioni di sovrani mesoamericani spesso sul loro mento compare il bezote, cioè una finta barba.
Giustificare questa usanza e le effigi in questione è veramente un problema irrisolto.