Ostraka - Forum di archeologia

L'archeoacustica come nuova scienza, Un nuovo modo di indagare gli antichi templi

« Older   Newer »
  Share  
Pablito50
view post Posted on 9/3/2012, 16:17





Spesso osservando delle antiche strutture ci sforziamo a volte di immaginare quando quelle pietre erano abitate dai loro costruttori, pensiamo ai loro paramenti durante un rito mistico oppure agli abiti della vita quotidiana.
Pensiamo ai loro volti con rammarico, come se quanto lasciato fosse ormai totalmente disabilitato e solo la nostra fantasia potesse ripopolarlo.

Invece a volte quelle pietre sono ancora vive e anche se i loro costruttori sono ormai polvere, i meccanismi sonori che avevano ideato e che sfruttavano ampiamente per i loro riti sono tuttora presenti.

Quindi strutture viste non solo come un contenitore disabitato, ma reale sviluppo tecnologico ancora sfruttabile anche oggi.

Questo è un articolo abbastanza divulgativo su quello che si può fare ancora a Stonehenge, nonostante alcune pietre siano ormai sparite o si siano deteriorate.

http://www.newscientist.com/article/dn1927...stonehenge.html

Questo monumento purtroppo ha subito numerosi rimaneggiamenti che hanno alterato le sue proprietà originali, ma qualcosa è ancora presente.

Diversa cosa sono i fenomeni di risonanza presenti in altri templi preistorici della Gran Bretagna e Irlanda.

 
Top
Pablito50
view post Posted on 12/3/2012, 13:59




Paliamo ora di come raccogliere i suoni non udibili dall’orecchio umano, ma presenti in antiche strutture neolitiche.

Uno tra i primi ricercatori che hanno affrontato questo argomento è il ricercatore britannico Don Robins che successivamente ha raccolto la sua esperienza nel libro "Circles of Silence", nel quale spiega che il suo team ha compiuto varie registrazioni presso le Rollright Stones (Gran Bretagna) all'alba nel mese di ottobre 1978 e nel quale descrive come misurò una pulsazione ultrasonica ritmica ritrovata poi nelle stesse condizioni nel mese di febbraio 1979 ed al tramonto.

A quel tempo non era ancora possibile registrare gli ultrasuoni come adesso e l’ascolto era delegato solo ad un compressore sonoro che permetteva di trasformare in suono udibile la vibrazione originaria e poi registrarla nella banda dell’udibile. A quel tempo i registratori analogici potevano registrare solo poco sopra la soglia dell’udibile.

Ciò faceva sì che non fosse possibile analizzare in studio le caratteristiche originarie delle vibrazioni ultrasoniche emesse dai megaliti.

Ma nell’epoca della costruzione dei templi megalitici questi ultrasuoni potevano essere percepiti dall’uomo giovane, non stressato dai rumori delle nostre città o dalla musica rock che notoriamente provocano un riduzione precoce della banda uditiva.

A quel tempo le pietre in particolari condizioni climatiche e temporali potevano “parlare” ai presenti con una specie di brusio in quanto i rumori emessi erano posti poco sopra i 20.000Hz. e l’orecchio dell’uomo antico era molto più sensibile alla gamma alta dei suoni, in quanto poteva essere ferito da rumori intensi solo durante un temporale per i tuoni o in prossimità di una grande cascata.

Ad un prossimo post i materiali e i metodi usati dal nostro team per ricercare questo “brusio” ancora presente ed emesso da alcuni megaliti.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 8/4/2012, 18:16




L’attrezzatura necessaria per svolgere ricerche nel campo dell’archeo-acustica secondo il protocollo del SBRG non è particolarmente difficile da reperire, ma è un po’ costosa.

Occorrono dei registratori con campionamento a 96.000 Hz. Noi ne abbiamo di tre marche diverse (Marantz, Tascam, Zoom) con un costo che si aggira dai 350-400 euro ai 1.000 euro. La qualità è ottima in registrazione per ognuna di loro, ma è necessario usare più apparecchiature per togliere la possibilità di errore introdotta da un particolare strumento.

Qui sotto l’immagine di un Marantz PMD661 assieme a dei microfoni omnidirezionali Hydrophones (risposta in frequenza 10-100.000 Hz) in mostra e in posizione di registrazione

www.sbresearchgroup.eu/images/Sounds/Tunnel2.jpg
http://www.sbresearchgroup.eu/images/VoceP...iramide4_01.jpg

La posizione di registrazione va numerata e fotografata con cura. L’analisi successiva delle registrazioni deve essere perfettamente messa in relazione alla posizione dello strumento, altrimenti si rischia di perdere la posizione ottimale di registrazione che va poi segnata sulla mappa del sito archeologico.

Il costo dei microfoni è anche quello una nota dolente per la tasca. Noi usiamo ad esempio in aria dei microfoni professionali Sennheiser MKH 800 Twin a condensatore con risposta in frequenza 10 – 50.000Hz lineare del costo circa di 3.500 euro. Qui sotto l'immagine del microfono stereo assieme ad un registratore Zoom 4HN.

www.sbresearchgroup.eu/images/VocePiramide3/Richard01.png

La risposta lineare è importantissima per l’analisi grafica dei suoni reperibili senza distorsioni.

Poi è necessaria l’analisi con il computer di quanto registrato, ma di questo parleremo al prossimo post.

Edited by Pablito50 - 5/9/2012, 11:35
 
Top
view post Posted on 12/4/2012, 17:57
Avatar

Advanced Member

Group:
oikistés
Posts:
2,732
Location:
La terra dei canguri

Status:


CITAZIONE (Pablito50 @ 12/3/2012, 14:59) 
Ma nell’epoca della costruzione dei templi megalitici questi ultrasuoni potevano essere percepiti dall’uomo giovane, non stressato dai rumori delle nostre città o dalla musica rock che notoriamente provocano un riduzione precoce della banda uditiva.

A quel tempo le pietre in particolari condizioni climatiche e temporali potevano “parlare” ai presenti con una specie di brusio in quanto i rumori emessi erano posti poco sopra i 20.000Hz. e l’orecchio dell’uomo antico era molto più sensibile alla gamma alta dei suoni, in quanto poteva essere ferito da rumori intensi solo durante un temporale per i tuoni o in prossimità di una grande cascata.

Ad un prossimo post i materiali e i metodi usati dal nostro team per ricercare questo “brusio” ancora presente ed emesso da alcuni megaliti.

Che prove scientifiche ci sono che l'uomo in epoche lontane potesse percepire gli ultrasuoni? A mio avviso questa affermazione non può essere fatta con tanta sicurezza. Inoltre non è detto che gli uomini di allora erigessero in quel dato luogo i loro monumenti in relazione a tali suoni. Non si può fare la correlazione tra suoni particolari ed erezione di monumenti, se non in presenza di prove abbastanza certe e specifiche (come ad esempio per i teatri greci dove l'acustica era fondamentale per le rappresentazioni che avvenivano nei teatri stessi). Bisognerebbe quanto meno spiegare quale era la funzione di questi suoni o il loro significato in relazione al monumento/i eretto/i. Personalmente non ho mai letto di uomini protostorici che potessero udire gli ultrasuoni. Ci sono studi scientifici seri (con relative pubblicazioni) in merito?
 
Top
view post Posted on 12/4/2012, 20:22
Avatar

- Γνῶθι σεαυτόν -

Group:
àrchon
Posts:
1,882
Location:
dalla terra degli illustri Tirreni

Status:


CITAZIONE (leda77 @ 12/4/2012, 18:57) 
Che prove scientifiche ci sono che l'uomo in epoche lontane potesse percepire gli ultrasuoni? A mio avviso questa affermazione non può essere fatta con tanta sicurezza. Inoltre non è detto che gli uomini di allora erigessero in quel dato luogo i loro monumenti in relazione a tali suoni.

Questo, in realtà, è lo stesso dubbio che ho avuto anch'io... Cioè, noi siamo in grado di misurare queste frequenze con strumentazioni molto complesse e avanzate, che uomini tanto antichi non potevano conoscere per forza di cose (e che dovevano essere irrealizzabili per loro, immagino, anche in forme più elementari e con materiali meno elaborati). Dunque, una volta ipotizzata una natura - se così si può dire - 'artificiale' e volontaria di questi suoni, in che modo si può provare che l'uomo antico abbia realmente creato questi monumenti perché riproducessero questo preciso tipo di ultrasuono?
 
Top
Pablito50
view post Posted on 13/4/2012, 14:49




CITAZIONE (leda77 @ 12/4/2012, 18:57) 
CITAZIONE (Pablito50 @ 12/3/2012, 14:59) 
Ma nell’epoca della costruzione dei templi megalitici questi ultrasuoni potevano essere percepiti dall’uomo giovane, non stressato dai rumori delle nostre città o dalla musica rock che notoriamente provocano un riduzione precoce della banda uditiva.

A quel tempo le pietre in particolari condizioni climatiche e temporali potevano “parlare” ai presenti con una specie di brusio in quanto i rumori emessi erano posti poco sopra i 20.000Hz. e l’orecchio dell’uomo antico era molto più sensibile alla gamma alta dei suoni, in quanto poteva essere ferito da rumori intensi solo durante un temporale per i tuoni o in prossimità di una grande cascata.

Ad un prossimo post i materiali e i metodi usati dal nostro team per ricercare questo “brusio” ancora presente ed emesso da alcuni megaliti.

Che prove scientifiche ci sono che l'uomo in epoche lontane potesse percepire gli ultrasuoni? A mio avviso questa affermazione non può essere fatta con tanta sicurezza. Inoltre non è detto che gli uomini di allora erigessero in quel dato luogo i loro monumenti in relazione a tali suoni. Non si può fare la correlazione tra suoni particolari ed erezione di monumenti, se non in presenza di prove abbastanza certe e specifiche (come ad esempio per i teatri greci dove l'acustica era fondamentale per le rappresentazioni che avvenivano nei teatri stessi). Bisognerebbe quanto meno spiegare quale era la funzione di questi suoni o il loro significato in relazione al monumento/i eretto/i. Personalmente non ho mai letto di uomini protostorici che potessero udire gli ultrasuoni. Ci sono studi scientifici seri (con relative pubblicazioni) in merito?

Chiunque abbia una preparazione scientifica medica sa che la banda udibile di un bambino o di un giovane adulto non sottoposto a stress ambientale è molto estesa ed è in grado di percepire tranquillamente le alte frequenze fino a 20.000-22.000 Hz.

Poi con l’età (senescenza dei tessuti) e la pressione sonora di una vita post-moderna in qualunque luogo, dalla scuola alle fabbriche, dal traffico alla televisione, si subisce un deterioramento della capacità di percepire queste frequenze in modo molto rapido.

Il rumore oggi è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita nelle città e nella vita lavorativa fino addirittura alla totale scomparsa nell’audiogramma di certe frequenze alle quali si è costantemente esposti, che si presentano nel grafico come “buchi” di percezione.

Ma tuttora esite un congruo numero di individui in grado di superare l'altezza massima di questa soglia.

Io stesso fino all’adolescenza ero in grado di percepire lo squittio dei pipistrelli, che grazie all'analisi statistica delle onde acustiche riflesse, riescono a distinguere anche il tipo di albero che hanno davanti. Dote che ho perso non appena ho sottoposto il mio udito a pressioni sonore eccessive di tipo musicale.

Anche gli esseri umani possono utilizzare questa proprietà dei suoni ad alta frequenza, esattamente come gli animali. Ad esempio Juan Antonio Martinez, ricercatore dell'Università di Alcalà (Madrid) e coordinatore del suo gruppo di lavoro, ha dimostrato che alcuni non vedenti, usano la stessa proprietà per svolgere attività complicate come giocare a palla o andare in bicicletta.

È ben noto a tutti che i non vedenti affinano gli altri sensi fino a raggiungere caratteristiche strabilianti. Ma in particolare, gli scienziati spagnoli hanno provato ad addestrare alcuni studenti all'uso della percezione tramite i suoni. Dopo alcune settimane di tentativi, i volontari avevano acquisito la capacità di rilevare oggetti nella totale oscurità.

Ancora. Cito un semplice articolo proveniente da una semplice rivista di audiofili, ma che rende l'idea della facile superabilità dei limiti canonici (http://cuffiehifi.info/articoli-speciali/q...ifiche-tecniche) : “La larghezza di banda udibile è compresa tra i 20 Hz-20.000 Hz (0 20 kHz). Oltre questi limiti, per l’orecchio umano il suono non è più udibile, o meglio per la maggior parte degli esseri umani, ma per qualche audiofilo o professionista questo “sembra” invece ancora possibile. In linea di massima quanto più piccolo è il numero della bassa frequenza, e quanto più grande è quello dell’alta frequenza tanto migliore è la risposta. Qualche audiofilo è del parere che avere uno speaker in grado di riprodurre frequenze al di fuori dell’udibile aiuta ad arricchire la pienezza del suono facendo riverberare le frequenze udibili e producendo quindi toni migliori.”

Quindi se anche oggi un orecchio ben allenato (e non traumatizzato in fabbrica o nel proprio appartamento in precedenza!) di un uomo post-moderno è in grado di percepire suoni ad altissima frequenza, tanto più un uomo antico che non era soggetto agli stress in decibel dell’epoca attuale, dalla Rivoluzione Industriale in poi, poteva percepire frequenze per noi sconosciute. Parliamo ovviamente di Uomo Sapiens.

Per ultimo Leda77, vorrei citarti un esempio molto pratico: mia figlia di sei anni.

Quando in uno dei miei tanti viaggi in Bosnia l’ho accompagnata sulla cima della Piramide del Sole, tra lo stupore generale, ha cominciato a chiedermi spiegazioni per cosa era quel rumore di “frullare di api” che lei percepiva come piuttosto intenso in prossimità di una certa zona del plateau della piramide.

È evidente che dispone di un udito molto sviluppato, come avevo anch’io alla sua età (la genetica non è un’opinione), ma il mio stupore è stato ancora più grande quando grazie alla trasposizione in banda udibile a tutti i mortali della registrazione della vibrazione che esce dal plateau della piramide, la cosiddetta “voce” è risultata essere proprio un frullare d’api (www.sbresearchgroup.eu/Immagini/Top p 14 r 10_3oktD_freak.mp3) (usa il copia-incolla sul tuo browser, perchè questo sito non mi permette un link automatico).

Quindi Leda, permettimi di sottolineare che la nuova ricerca è interdisciplinare.
Varie discipline messe assieme possono contribuire a raggiungere risultati brillanti in ogni campo, anche archeologico, perchè permettono una visione d'insieme da più punti di vista.

Prima delle ricerche del gruppo interdisciplinare del PEAR di Princerton sui templi neolitici della Gran Bretagna e Irlanda, nessuno si era mai posto prima il problema della motivazione di un certo posizionamento dei megaliti all’interno di quei templi (ti allego la bibliografia che ho usato per le mie ricerche sulla risonanza)

1) J. Mortenson: “The Fall and Rise of Resonance Science”; Proceedings of Materials Science & Technology, pp. 2864 – 2875, 2010;
(2) Jahn R.G., et al.: "Acoustical Resonances of Assorted Ancient Structures," Technical Report PEAR no.95002, Princeton University, March 1995.
(3) Jahn R.G., Devereux P., Ibison M.: "Acoustical Resonances of Assorted Ancient Structures," J. Acoust. Soc. Am. Vol.99 no.2, February 1996; 649-658
(4) Devereux Paul, et al; "Acoustical Properties of Ancient Ceremonial Sites," Journal of Scientific Exploration, 9:438, 1995
(5) William R. Corliss. Glen Arm: “Ancient Structure. Remarkable Pyramids, Forts, Towers, Stone Chambers, Cities, Complexes. A Catalog of Archeological Anomalies” ,The Sourcebook Project, 2001, Hardback, Maryland


Non si può continuare a ragionare solo in termini di antiche testimonianze scritte che ci spieghino ogni cosa senza fatica, ma bisogna intuire e dimostrare che le proprie intuizioni sono esatte. Ed è quello che sto proprio cercando di fare disponendo di un bagaglio scientifico un po’ diverso dall'archeologia, ma che, visto che il metodo scientifico si basa sulla ripetibilità di un esperimento, è comunque affidabile.

Quindi, in definitiva, capisco le tue perplessità riguardo il nesso tra rilevazioni e scopo della struttura, ma come spieghi altrimenti il senso di questi risultati? Pura casualità? Errore procedurale?
Personalmente non credo che se non ci si spiega un fenomeno bisogna ignorarlo.

Edited by Pablito50 - 13/4/2012, 17:56
 
Top
Pablito50
view post Posted on 13/4/2012, 16:25




CITAZIONE (Perseo87 @ 12/4/2012, 21:22) 
CITAZIONE (leda77 @ 12/4/2012, 18:57) 
Che prove scientifiche ci sono che l'uomo in epoche lontane potesse percepire gli ultrasuoni? A mio avviso questa affermazione non può essere fatta con tanta sicurezza. Inoltre non è detto che gli uomini di allora erigessero in quel dato luogo i loro monumenti in relazione a tali suoni.

Questo, in realtà, è lo stesso dubbio che ho avuto anch'io... Cioè, noi siamo in grado di misurare queste frequenze con strumentazioni molto complesse e avanzate, che uomini tanto antichi non potevano conoscere per forza di cose (e che dovevano essere irrealizzabili per loro, immagino, anche in forme più elementari e con materiali meno elaborati). Dunque, una volta ipotizzata una natura - se così si può dire - 'artificiale' e volontaria di questi suoni, in che modo si può provare che l'uomo antico abbia realmente creato questi monumenti perché riproducessero questo preciso tipo di ultrasuono?

Ciao Perseo, in parte ti ho già risposto tramite il post per Leda, ma vorrei dire ancora alcune cose.
Anch'io non credo che quelle popolazioni potessero avere strumentazione anche più semplice in grado di percepire certe frequenze, credo che la conoscenza di certi fenomeni sia stata soprattutto empirica, basata su principi fisici e l'orecchio individuale.

Questo vale soprattutto per i tempi neolitici britannici che ad ottobre credo andrò a misurare. Per loro si parla di una frequenza di risonanza tra i 90 e i 110 Hz ed a volte delle diversità anche tra due diverse ali della stessa struttura. Probabilmente però la geometria non doveva essere una scienza totalmente sconosciuta.

Ma in particolare mi incuriosiscono gli ultrasoni dalle Rollright Stones che sembrano le frequenze più vicine a quelle scoperte in Bosnia.

Certo un fenomeno naturale, ma evidentemente conosciuto e forse cercato, come dimostrato da Don Robins. Sarebbe ora interessante esaminarlo meglio dal punto di vista grafico, visto che attualmente si possono registrare gli ultrasuoni.

Discorso a parte merita la "voce" della piramide che ha dimostrato delle caratteristiche molto peculiari e sulla quale preferisco non sbilanciarmi troppo.

E questa è stata la scoperta più sconvolgente, ma che conferma il sospetto sulla natura artificiale della radiazione ultrasonica.

Ci sono in totale cinque picchi di frequenze, tutti perfettamente distanziati tra loro di circa 9.444 – 9.456 Hz.

Tutti i tracciati per ora esaminati presentano le stesse caratteristiche. Questa è la prova provata che c’è qualcosa di veramente anomalo lassù, come riportato nella tradizione orale dei vecchi della valle.

Non sappiamo se esistono altre frequenze superiori a quelle rilevate. Il fenomeno appare per ora inspiegabile e non vi è corrispondenza neppure nella bibliografia geologica. Niente di simile nelle colline circostanti.

http://www.sbresearchgroup.eu/Immagini/Dif...201_18_SBRG.jpg
In questa immagine sono ben visibili i cinque picchi ben distinti (la portata degli strumenti è fino a 50.000Hz)

http://www.sbresearchgroup.eu/Immagini/Sam...0peaks_SBRG.jpg
La misurazione degli intervalli tra i picchi di ultrasuoni sono analoghe

Edited by Pablito50 - 5/9/2012, 11:37
 
Top
view post Posted on 13/4/2012, 22:21
Avatar

Advanced Member

Group:
oikistés
Posts:
2,732
Location:
La terra dei canguri

Status:


CITAZIONE (Pablito50 @ 13/4/2012, 17:25) 
E questa è stata la scoperta più sconvolgente, ma che conferma il sospetto sulla natura artificiale della radiazione ultrasonica.

Questa affermazione mi sembra un po' azzardata. Ammesso pure che i neolitici sentissero i suoni, come li ha sentiti tua figlia (non metto in dubbio la veridicità di quanto da te raccontato), perché ritieni che la radiazione sia di natura artificiale? Non può essere che si siano semplicemente limitati a sfruttarla? Non sarebbe possibile che, avendo percepito quel suono in quel determinato punto, e solo in quel punto, abbiamo attribuito a quel posto una sacralità che li ha poi spinti a costruire qualcosa lì?
 
Top
Pablito50
view post Posted on 13/4/2012, 23:18




CITAZIONE (leda77 @ 13/4/2012, 23:21) 
CITAZIONE (Pablito50 @ 13/4/2012, 17:25) 
E questa è stata la scoperta più sconvolgente, ma che conferma il sospetto sulla natura artificiale della radiazione ultrasonica.

Questa affermazione mi sembra un po' azzardata. Ammesso pure che i neolitici sentissero i suoni, come li ha sentiti tua figlia (non metto in dubbio la veridicità di quanto da te raccontato), perché ritieni che la radiazione sia di natura artificiale? Non può essere che si siano semplicemente limitati a sfruttarla? Non sarebbe possibile che, avendo percepito quel suono in quel determinato punto, e solo in quel punto, abbiamo attribuito a quel posto una sacralità che li ha poi spinti a costruire qualcosa lì?

Sì, hai ragione. Questo non è dimostrato. In effetti però non abbiamo mai incontarto nulla di simile in precedenza e che appare difficilmente spiegabile in termini naturali. Certo gli antichi abitanti del luogo se ne erano accorti e tuttora gli attuali abitanti possiedono antiche leggende o anche dicerie recenti sulla sacralità di quel luogo.

E' un bel rompicapo che può essere risolto solo riuscendo a penetrare nella rete di tunnel sottostanti.

Per ora l'unica spiegazione che possiamo darci è un effetto di risonanza ottenuto con il passaggio d'aria nei tunnel sottostanti, disposti, secondo i rilievi del satellite, a doppia spirale contrapposta. Ma è solo una teoria. Spero che questa estate, o al più la prossima, riusciremo ad entrarci.

Comunque le piramidi bosniache sono solo un sito dei tanti sui quali si possono fare queste scoperte nel campo dell'archeo-acustica. A giugno ho già in programma una mia visita ad alcuni siti sardi che sembrano estremamente interessanti da questo punto di vista e che riporterò anche qui, se le prime rilevazioni risultano positive.

A luglio, invece, abbiamo intenzione di occuparci in maniera collegiale di un altro sito che abbiamo in gestione in Croazia in modo del tutto tradizionale (www.sbresearchgroup.eu/index.php/it...nto-preistorico) e che cominceremo a scavare nel 2013. I paesi dell'Est si stanno dimostrando sempre più una serie notevole di risorse!

In particolare, ma bisognerebbe aprire un altro topic su questo argomento, per le urne che sarebbero eventualmente ritrovate, abbiamo intenzione di usare la tomografia computerizzata per analizzare l'interno senza desigillarle, visto che qui a Trieste questa tecnica è ormai più che collaudata (ancora un buon risultato dall'interdisciplinarietà).
 
Top
view post Posted on 14/4/2012, 10:48
Avatar

Advanced Member

Group:
oikistés
Posts:
2,732
Location:
La terra dei canguri

Status:


Grazie delle spiegazioni Pablito, soprattutto grazie della tempestività con la quale ci aggiorni.
Quest'estate mi sembra che abbiate un programma molto ricco di lavori, saremo curiosi al tuo ritorno di sapere se ci sono novità.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 18/4/2012, 20:57




Breve video della nostra ultima spedizione di archeo-acustica a Marzo 2012 sulla Piramide del Sole.
Nel video è abbastanza facile vedere come si procede nelle rilevazioni. Poi il tutto viene esaminato in studio al computer.

www.youtube.com/watch?v=bY6TEo8b_LQ&feature=player_embedded
 
Top
Pablito50
view post Posted on 18/4/2012, 21:12




CITAZIONE (leda77 @ 14/4/2012, 11:48) 
Grazie delle spiegazioni Pablito, soprattutto grazie della tempestività con la quale ci aggiorni.
Quest'estate mi sembra che abbiate un programma molto ricco di lavori, saremo curiosi al tuo ritorno di sapere se ci sono novità.

Grazie a te Leda!
Io credo che le nuove tecnologie di informazione attraverso Internet possono modificare di molto le nostre conoscenze con la condivisione delle nostre esperienze.
Ed anche le volte che ho avuto qualche problema ed ho richiesto aiuto a questo forum ho sempre avuto molta soddisfazione nelle risposte, che alla fine hanno risolto il mio problema molto prima che se avessi fatto una ricerca da solo.
Ho cominciato a credere molto nella condivisione delle informazioni scientifiche in maniera più rapida, come qui. Ed allora cerco anch'io di diffondere idee nuove. Ed attraverso le critiche correggo contemporaneamente anche l'obiettivo di una mia ricerca in corso.
 
Top
view post Posted on 7/5/2012, 15:23
Avatar

Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

Group:
oikistés
Posts:
4,010
Location:
Verona - Forlì

Status:


Questo è il primo lavoro che incontro sul web riguardante ricerche di acustica effettuate su monumenti Maya, in particolare sulla piramide di Kukulcán, detta anche El Castillo, a Chichén Itzá

http://www.scielo.org.mx/scielo.php?script...&lng=es&nrm=iso

Il lavoro è in lingua spagnola, se interessa e serve un aiuto per la traduzione sono a disposizione.
Alla fine dell'articolo c'è una interessante bibliografia.
 
Top
Pablito50
view post Posted on 5/9/2012, 10:31




CITAZIONE (Usèkar @ 7/5/2012, 16:23) 
Questo è il primo lavoro che incontro sul web riguardante ricerche di acustica effettuate su monumenti Maya, in particolare sulla piramide di Kukulcán, detta anche El Castillo, a Chichén Itzá

www.scielo.org.mx/scielo.php?script...&lng=es&nrm=iso

Il lavoro è in lingua spagnola, se interessa e serve un aiuto per la traduzione sono a disposizione.
Alla fine dell'articolo c'è una interessante bibliografia.

Scusami Usèkar, ho visto solo ora il tuo post.

E' un articolo interessantissimo e parla di quelle tecniche e di quelle scoperte che cerco di riprodurre anch'io. Mi fa piacere vedere che il mio non è un caso isolato.
La bibiografia, hai ragione, è decisamente interessante e mi ha dato dei riferimenti dei quali non ero proprio a conoscenza.

Tra i motivi per cui non sono più comparso sul forum è perchè abbiamo aperto, io in particolare, altre due linee di ricerca in archeo-acustica nel Sud Inghilterra (http://www.sbresearchgroup.eu/index.php/it...-il-gruppo-sbrg) e finalmente in Italia sul monte Amiata (http://www.sbresearchgroup.eu/index.php/it...ul-monte-amiata), dove ho trovato un ottima collaborazione con un archeologo locale. Per questo da maggio sono sparito.

Sono ritornato sui forum per sostituire le foto, che ingenuamente avevo posizionato in precedenza, e mettere solo dei link, perchè c'è qualcuno che per aggirare il copyright del mio gruppo di ricerca le sta prendendo proprio dai forum.

Presto comunque ricomincerò con gli aggiornamenti su questo argomento, perchè comincio a vedere un certo interesse crescente in diversi paesi, mentre nel frattempo abbiamo aumentato la nostra esperienza su queste nuove tecniche applicate all'archeologia.

Grazie ancora Usèkar!
 
Top
view post Posted on 5/9/2012, 13:31
Avatar

Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

Group:
oikistés
Posts:
4,010
Location:
Verona - Forlì

Status:


Non c'è di che.

E' passato un po' di tempo da quando ho scritto quel post: non ricordo se nell'articolo che ho indirizzato c'è anche un rinvio a uno dei filmati, su youtube, che illustrano gli effetti sonori della piramide di Kukulcán a Chichén Itzá, in particolare la restituzione, come eco di un battimani, del verso del quetzál.
Ricordo di averne già brevemente parlato qui sul forum, ecco alcuni esempi
www.youtube.com/watch?v=iYe-VpnbKIk&feature=related
www.youtube.com/watch?v=QqEPeIgUIEk&feature=related
www.youtube.com/watch?v=CvmSi4NQC2w&feature=related
www.youtube.com/watch?v=cIyiloq3eRM&feature=related
 
Top
143 replies since 9/3/2012, 16:17   4794 views
  Share