CITAZIONE (Usékar @ 4/8/2020, 08:02)
Non mi pare che quanto ho scritto dia l'idea che i linguisti germanici stiano insinuando alcunché, ho scritto "hanno ipotizzato"... il punto fondamentale è che gli studi più approfonditi su quanto conosciamo del Lemnio sono stati e sono condotti da linguisti germanici e alcuni tra loro, autorevoli, hanno avanzato quell'ipotesi, quindi...
Sul lemnio c'è stato uno studio recente di Eichner ma gli studi di riferimento sono di due linguisti italiani, Luciano Agostiniani e Carlo De Simone.
Sulla lingua retica sì certamente ci sono stati tanti linguisti di lingua tedesca, d'altronde i Reti occupavano territori che oggi sono in parte nel mondo di lingua tedesca ma gli studi più di recenti sono di una linguista italiana, Simona Marchesini.
Comunque a novembre del 2019 è stato pubblicato per la prima volta il DNA autosomico di 11 campioni dell'età del ferro, 4 Etruschi (1 fase villanoviana, 3 fase orientalizzante), 6 Latini (anche qui tra cultura laziale e orientalizzante) e 1 proto-villanoviano dal territorio dei Piceni. I risultati confermano le conclusioni degli studi del gruppo di genetisti guidata da Guido Barbujani, aggiungendo qualche elemento nuovo perché l'autosomico rappresenta tutti gli antenati di un individuo. Gli Etruschi sono risultati simili ai Latini nella composizione ancestrale e ancora una volta l'analisi del DNA degli Etruschi scredita le teorie dell'origine orientale, e conferma quanto l'etruscologia, in particolare l'archeologia, e persino l'antropologia, vanno sostenendo da anni, che gli Etruschi erano la popolazione indigena. Sia Etruschi che Latini erano composti da 3 componenti ancestrali: WHG, EEF, Steppe.
Etruschi e Latini si posizionano in un'area tra gli italiani del nord Italia, toscani moderni, spagnoli e francesi. Che è la posizione genetica che ci si aspetta dalle migrazioni preistoriche (WHG, EEF e Steppe) che formarono la popolazione indigena dell'inizio dell'età del ferro.
Questo ipotesi mi sembra che l'avessi già postata proprio tu
CITAZIONE (ratapena @ 4/8/2020, 12:36)
Quale sarebbe questa evidenza?
Le sepolture, per esempio a Bologna rimangono etrusche in un rapporto di 7 a 1 anche durante il periodo "gallico". Lo scrive Daniele Vitali, che insegna archeologia presso l'Università della Borgogna a Digione.
Edited by aekas - 6/8/2020, 13:10