Ostraka - Forum di archeologia

Gli Etruschi furono italici, mai anatolici., nuovo studio di Barbujani sull'origine dei Rasenna

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view post Posted on 2/8/2020, 12:29

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CITAZIONE (Usékar @ 29/7/2018, 07:26) 
Dato che il Retico era parlato da popolazioni che abitavano le valli alpine e subalpine di Veneto e Tirolo, i linguisti di origine germanica hanno ipotizzato che in quella zona vada cercata l'origine degli Etruschi, che sarebbero il "frutto" di una antica migrazione di Reti verso sud, mentre il Lemnio sarebbe il "frutto" di una incursione piratesca dei Tyrrenoi/Etruschi nell'isola di Lemno...

Mah... -_-

Il fatto che questi linguisti siano di origine germanica non è che sia davvero rilevante, non stanno insinuando che Reti ed Etruschi fossero di origine germanica, perché la germanizzazione delle Alpi è avvenuta molto dopo il crollo dell'Impero romano.


CITAZIONE (Usékar @ 12/9/2018, 17:30) 
In effetti, se vogliamo, le fonti storiche ci parlano di una discendenza dei Reti dagli Etruschi o perlomeno di una loro forte parentela.

Archeologicamente ci sono ormai pochi dubbi. I Reti non discendono da Etruschi, i Reti non sono Etruschi rifugiatisi sulle Alpi dopo l'arrivo dei Galli nel IV secolo a.C. I Reti sono attestati archeologicamente sulle Alpi da molto prima, e non c'è alcuna evidenza che i Galli cacciarono tutti gli Etruschi dal Nord Italia. Anzi, c'è evidenza del contrario, che gli Etruschi rimasero l'elemento etnico dominante nell'Etruria Padana, in realtà come Bologna, tanto per fare un esempio.
 
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view post Posted on 4/8/2020, 07:02
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CITAZIONE (aekas @ 2/8/2020, 13:29) 
CITAZIONE (Usékar @ 29/7/2018, 07:26) 
Dato che il Retico era parlato da popolazioni che abitavano le valli alpine e subalpine di Veneto e Tirolo, i linguisti di origine germanica hanno ipotizzato che in quella zona vada cercata l'origine degli Etruschi, che sarebbero il "frutto" di una antica migrazione di Reti verso sud, mentre il Lemnio sarebbe il "frutto" di una incursione piratesca dei Tyrrenoi/Etruschi nell'isola di Lemno...

Mah... -_-

Il fatto che questi linguisti siano di origine germanica non è che sia davvero rilevante, non stanno insinuando che Reti ed Etruschi fossero di origine germanica, perché la germanizzazione delle Alpi è avvenuta molto dopo il crollo dell'Impero romano.

Non mi pare che quanto ho scritto dia l'idea che i linguisti germanici stiano insinuando alcunché, ho scritto "hanno ipotizzato"... il punto fondamentale è che gli studi più approfonditi su quanto conosciamo del Lemnio sono stati e sono condotti da linguisti germanici e alcuni tra loro, autorevoli, hanno avanzato quell'ipotesi, quindi...
 
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view post Posted on 4/8/2020, 11:36
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apò ña spitha èni jinumèna aćà khàra

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CITAZIONE (aekas @ 2/8/2020, 13:29) 
CITAZIONE (Usékar @ 12/9/2018, 17:30) 
In effetti, se vogliamo, le fonti storiche ci parlano di una discendenza dei Reti dagli Etruschi o perlomeno di una loro forte parentela.

Archeologicamente ci sono ormai pochi dubbi. I Reti non discendono da Etruschi, i Reti non sono Etruschi rifugiatisi sulle Alpi dopo l'arrivo dei Galli nel IV secolo a.C. I Reti sono attestati archeologicamente sulle Alpi da molto prima, e non c'è alcuna evidenza che i Galli cacciarono tutti gli Etruschi dal Nord Italia. Anzi, c'è evidenza del contrario, che gli Etruschi rimasero l'elemento etnico dominante nell'Etruria Padana, in realtà come Bologna, tanto per fare un esempio.

Quale sarebbe questa evidenza?
 
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view post Posted on 6/8/2020, 11:51

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CITAZIONE (Usékar @ 4/8/2020, 08:02)
Non mi pare che quanto ho scritto dia l'idea che i linguisti germanici stiano insinuando alcunché, ho scritto "hanno ipotizzato"... il punto fondamentale è che gli studi più approfonditi su quanto conosciamo del Lemnio sono stati e sono condotti da linguisti germanici e alcuni tra loro, autorevoli, hanno avanzato quell'ipotesi, quindi...

Sul lemnio c'è stato uno studio recente di Eichner ma gli studi di riferimento sono di due linguisti italiani, Luciano Agostiniani e Carlo De Simone.

Sulla lingua retica sì certamente ci sono stati tanti linguisti di lingua tedesca, d'altronde i Reti occupavano territori che oggi sono in parte nel mondo di lingua tedesca ma gli studi più di recenti sono di una linguista italiana, Simona Marchesini.

Comunque a novembre del 2019 è stato pubblicato per la prima volta il DNA autosomico di 11 campioni dell'età del ferro, 4 Etruschi (1 fase villanoviana, 3 fase orientalizzante), 6 Latini (anche qui tra cultura laziale e orientalizzante) e 1 proto-villanoviano dal territorio dei Piceni. I risultati confermano le conclusioni degli studi del gruppo di genetisti guidata da Guido Barbujani, aggiungendo qualche elemento nuovo perché l'autosomico rappresenta tutti gli antenati di un individuo. Gli Etruschi sono risultati simili ai Latini nella composizione ancestrale e ancora una volta l'analisi del DNA degli Etruschi scredita le teorie dell'origine orientale, e conferma quanto l'etruscologia, in particolare l'archeologia, e persino l'antropologia, vanno sostenendo da anni, che gli Etruschi erano la popolazione indigena. Sia Etruschi che Latini erano composti da 3 componenti ancestrali: WHG, EEF, Steppe.

Etruschi e Latini si posizionano in un'area tra gli italiani del nord Italia, toscani moderni, spagnoli e francesi. Che è la posizione genetica che ci si aspetta dalle migrazioni preistoriche (WHG, EEF e Steppe) che formarono la popolazione indigena dell'inizio dell'età del ferro.

w631X8G


Questo ipotesi mi sembra che l'avessi già postata proprio tu

Common_Tyrrhenic_model

CITAZIONE (ratapena @ 4/8/2020, 12:36) 
Quale sarebbe questa evidenza?

Le sepolture, per esempio a Bologna rimangono etrusche in un rapporto di 7 a 1 anche durante il periodo "gallico". Lo scrive Daniele Vitali, che insegna archeologia presso l'Università della Borgogna a Digione.

Edited by aekas - 6/8/2020, 13:10
 
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view post Posted on 6/8/2020, 13:15
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Infatti, ricordo bene di aver indirizzato quella proposta, che ovviamente non è mia, io in questo caso sono un semplice "compilatore", non un propositore di idee nuove.
E proprio in questo "lavoro" di compilazione, che ho fatto solo per proporre materiale sul quale ragionare, mi sono per lo più imbattuto in studi di linguisti germanici, De simone e Marchesini sono stati già citati da Tine nel corso di questa discussione, a pag. 5, ma lui/lei ha dato molta più importanza a quanto scritto da Schumacher e Rix...

Il monumentale sito dell'Università di Vienna dedicato al retico, che ho indirizzato sempre a pag. 5, cita De Simone e Marchesini, assieme a Mancini (del lavoro di quest'ultimo non parla positivamente, tanto per dire), solo alla fine, e per così dire quasi incidentalmente, dando un sacco di spazio alle citazioni di linguisti austriaci, svizzeri e tedeschi, tutti di lingua germanica, appunto... non so se mi sono spiegato chiaramente, l'apparenza che vuole dare mi sembra sia questa...

Ho specificato più volte che non sono un linguista né un archeologo, sono un matematico/informatico che studia la lavorazione della giada da parte di popolazioni del Neolitico o che comunque non conobbero la tecnologia dei metalli.
Ho una discreta pratica nel muovermi nella rete, per cui mi devo limitare, in questa discussione, a prospettare studi di altri, che conosco solo per sommi capi.
 
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view post Posted on 6/8/2020, 20:40
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apò ña spitha èni jinumèna aćà khàra

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view post Posted on 7/8/2020, 15:46

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CITAZIONE (Usékar @ 6/8/2020, 14:15) 
Infatti, ricordo bene di aver indirizzato quella proposta, che ovviamente non è mia, io in questo caso sono un semplice "compilatore", non un propositore di idee nuove.
E proprio in questo "lavoro" di compilazione, che ho fatto solo per proporre materiale sul quale ragionare, mi sono per lo più imbattuto in studi di linguisti germanici, De simone e Marchesini sono stati già citati da Tine nel corso di questa discussione, a pag. 5, ma lui/lei ha dato molta più importanza a quanto scritto da Schumacher e Rix...

Il monumentale sito dell'Università di Vienna dedicato al retico, che ho indirizzato sempre a pag. 5, cita De Simone e Marchesini, assieme a Mancini (del lavoro di quest'ultimo non parla positivamente, tanto per dire), solo alla fine, e per così dire quasi incidentalmente, dando un sacco di spazio alle citazioni di linguisti austriaci, svizzeri e tedeschi, tutti di lingua germanica, appunto... non so se mi sono spiegato chiaramente, l'apparenza che vuole dare mi sembra sia questa...

Ho specificato più volte che non sono un linguista né un archeologo, sono un matematico/informatico che studia la lavorazione della giada da parte di popolazioni del Neolitico o che comunque non conobbero la tecnologia dei metalli.
Ho una discreta pratica nel muovermi nella rete, per cui mi devo limitare, in questa discussione, a prospettare studi di altri, che conosco solo per sommi capi.

Quanto scritto da Rix e Schumacher senza dubbio è importante. Capisco perfettamente il senso del tuo discorso comunque.




Sempre Vitali in una pubblicazione in lingua inglese.

2NdDPke

Edited by aekas - 7/8/2020, 17:09
 
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