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| qui la stanza 200: CITAZIONE stanza 200
Segreto di manifestazioni, brillante (come la faenza) di creazioni (jrw lett "ciò che fa" o "ciò che (di cui?) è fatto")
Dio meraviglioso/stupefacente, ricco di forme
tutti gli dei gridano per/di (? l'uso della preposizione e strano, bisognerebbe cercare su un dizionario se il verbo ab + prep. m ha un qualche significato particolare) lui
essi si fanno grandi nella sua bellezza, come (questa volta "in modo simile a", non "nella forma di") la sua natura divina
Ra stesso è unito nel(con il? lett. "nel") suo corpo
Lui è il Grande che è in Eliopoli
È detto Tatenen
Amon, che esce dal Nun e guida le genti (lett. "i volti")
Un'altra delle sue forme è l'Ogdoade
Primeva davanti ai Primevi, che ha fatto nascere Ra (smsj -> "far nascere", lo stesso verbo di una delle stanze precedenti)
lui ha completato se stesso in quanto/come Atum (gioco di parole fra il verbo "tm" = "completare", "finire" e il nome del dio "jtm" = "Atum") esssendo un solo corpo con lui
Egli è il Signore Universale (nb-Dr, anche questo un titolo tradizionale del demiurgo, precedente il nuovo regno), che inizia/ha iniziato ciò che è/esiste
Il suo Ba (un tipo di anima), si dice, è quello che è nella volta celeste (Hrt non è solo "il cielo" -che in egizio è "pt"- Hrt è di più, e "ciò che sta sopra")
è quello che sta nella Duat (immagino che in questo caso vada intesa come la controparte "infera" di Hrt)
primo (="colui che è davanti") dell'oriente.
Il suo Ba è nel cielo (questa volta sì, "pt"), il suo corpo nell'Occidente (=dimora dei morti)
la sua statua nella Eliopoli del Sud esaltando le sue apparizioni.
Uno è Amon, che nasconde (gioco di parole tra verbo e nome divino) sè stesso da loro ("contro di loro", non "presso di loro")
che si cela (il verbo qui è diverso) dagli Dei, nessuno conosce la sua forma/natura (la parola usata "jnw", indica prima di tutto il "colore", e per estensione la "forma" in generale)
Lui è più lontano della volta celeste (Hrt)
più profondo della Duat
Nessun Dio conosce la sua vera forma
la sua immagine non è tracciata (? prx? verbo che non conosco, ma che deve significare qualcosa del genere) sul rotolo di papiro
Niente è testimonaito riguardo a lui (alla fine ci sono dei segni che sembrnao messi a caso, ma non li vedo bene)
Lui è (troppo) segreto per [pezzo che faccio fatica a leggere e francamente non capisco]
Lui è (tropp) grande per essere indagato
Lui è (troppo) potente per essere conosciuto
cade la gente (lett. "le facce") morta faccia a faccia (? questo è quello che dice il testo, non so cosa significhi questa espressione)
pronunciando/quando si pronuncia il suo nome, ignorandolo o sapendolo (cioè consciamente o inconsciamente.. interessante come idea)
nessun Dio lo conosce per nome (lett. "per esso", cioê il nome)
l'ultimo verso della stanza è piuttosto difficile da rendere in italiano. Inizia con una parola "bAy" che è un aggettivo di "bA" = "anima" (analogo per significato all'aggettivo "divino" derivato dal sostantivo "dio"), che mi sa non si può rendere propriamente in italiano. anche l'ultima parola è difficile da rendere: è il sostantivo derivato dall'accettivo "segreto", quindi "segretezza", ma nel senso di "natura segreta". Tradurrei quindi qualcosa tipo:
"animoso" (cioè "come/proprio dell'anima") e nascosto è il suo nome, come ("in maniera uguale a") la sua natura segreta. A Perseo: si è possibile. onestamente non so se il verbo in questione significhi anche specificatamente starnazzare, non so neppure se c'è un verbo specifico per "strnazzare" in egizio (se c'è, non l'ho mai incontrato). però l'idea potrebbe benissimo essere questa. Anche se ammetto che l'idea di un Dio che starnazza non mi ha mai entusiasmato troppo..
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