Ostraka - Forum di archeologia

L'inchiesta di Sergio Frau, (riesaminando le fonti)

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Cerebia
view post Posted on 3/6/2015, 11:22 by: Cerebia
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Mi sembra che il professore dia una spiegazione molto razionale, copio il passaggio dall'articolo di cui sopra:
"Gli archeosemi ritrovati e analizzati sono quelli della Vernaccia e della Malvasia, varietà a bacca bianca coltivate proprio nelle aree centro-occidentali della Sardegna. "Affermare che la viticoltura in Occidente sia nata nell'Isola sarebbe esagerato - spiega ancora Bacchetta - e non sarebbe supportabile in base alle evidenze scientifiche attuali. Quello che è certo, però, è che la vite in Sardegna non è stata portata dai Fenici, che in Libano già la coltivavano ancor prima dell'età Nuragica. Più che un fenomeno di importazione, dunque, noi pensiamo che in Sardegna si sia verificata quella che noi chiamiamo 'domesticazione' in loco di specie di vite selvatiche, che ancora oggi sono diffuse ampiamente in tutta la Sardegna. Va tenuto conto, però, che i Nuragici erano un popolo molto attivo negli scambi commerciali e hanno avuto contatti anche con altre civiltà, come quella cretese o di Cipro, che conoscevano la vite".
La presenza della vite è quasi scontata, essendo una pianta autoctona del Mediterraneo, nella sua forma selvatica. Dagli scavi si desume quindi che i nuragici fossero arrivati alla domesticazione della pianta. Da qui a dire che i Nuragici esportavano vino e furono gli inventori della viticoltura è un passo molto lungo.
 
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