CITAZIONE (dceg @ 14/1/2015, 11:39)
Saranno mica state "allegre donnine", come si diceva un tempo?
CITAZIONE (dceg @ 14/1/2015, 11:39)
Saranno mica state "allegre donnine", come si diceva un tempo?
Sono insinuazioni pesantemente maschiliste
Torniamo alle cose serie.
Per proporre una lettura accettabile bisognerebbe a mio avviso essere certi della natura del manufatto, che tutti propongono come stele, ma che io ho il sospetto possa essere qualcosa di differente (e nell'eventualità di un po' più grande).
Questo aspetto è importante perché solo facendoci una idea di quanta parte della iscrizione è probabilmente perduta possiamo capire il senso di quello che è rimasto (in particolare suggerisco di valutare l'eventualità che si tratti di una elencazione di più soggetti di famiglia).
Ciò detto, proporrei come certo il fatto che il personaggio menzionato sia una liberta, anzi la liberta di una donna, e poiché la sua
domina in questione è menzionata sbrigativamente senza nominarla, emerge il sospetto che in altra parte dell'iscrizione fosse più ampiamente nominato almeno il di lei marito, cioè il vecchio
dominus.
Il nome da liberta del nostro personaggio è Egnatia, o a fare proprio i pignoli potrebbe esserci il dubbio che si tratti di una (E)gnatia, nome che dobbiamo aspettarci le sia stato attribuito al momento della manumissione sulla base della seconda parte di quello della padrona -la quale
domina conseguentemente possiamo immaginare possa essersi chiamata a propria volta Egnatia e forse, ma proprio forse, potrebbe aver fatto parte di una famiglia che utilizzava questo nome come un gentilizio- mentre il nome da schiava del nostro personaggio doveva essere semplicemente Chila, che secondo l'uso è diventato la seconda parte del suo nome una volta libera.
Chila -sebbene non comunissimo- è un nome femminile già noto, particolarmente in ambito umile e servile. Richiamerei per esempio iscrizioni di Ostia (AE 1988, 0223c ; AE 1911, 0195), di Minturno ( AE 1908, 0089), di Ciciliano ( AE 1972, 0161bis), di Venosa (AE 1981, 0263).
Per la datazione suggerirei di riguardare meglio le acconciature nella parte inferiore del manufatto: non sono un esperto, ma a prima vista ho l'impressione che sebbene si rifacciano ad uno stile augusteo, potrebbero essere ancora compatibili con una rappresentazione popolare alcuni decenni dopo. Meglio però chiedere a qualcuno veramente preparato nel campo specifico, perchè con le acconciature si possono fare miracoli riguardo alle datazioni.