CITAZIONE (Usékar @ 28/1/2017, 12:07)
A proposito dell'avere per le mani gli originali, mi piacerebbe guardare da vicino, molto vicino, la sommità della testa della Venere di Willendorf, perché dalle foto che ho visto i tubercoli che ricoprono tutta la testa mi sembra siano disposti a spirale, come nel caso della testina n.ro 13 da Marl, Avdeevo, Siberia, vedi foto
http://donsmaps.com/images/femalefig13newavdeev.jpgL'autrice del lavoro in cui è pubblicata l'immagine fa rilevare la somiglianza con la testa della venere di Willendorf, scorrere avanti un bel po'
La butto là... è solo un'ipotesi, sia ben chiaro.
Mi sono chiesto, in passato, perché la Venere di Willendorf avesse una capigliatura così strana e mi sono risposto che probabilmente era dovuta alla necessità di nascondere il volto. Infatti quasi tutte le Veneri del Paleolitico e gran parte di quelle del Neolitico hanno il volto privo di lineamenti, a parte, ovviamente, le testine singole come quella meravigliosa di Brassenpuy. Il motivo di questa scelta però ora non ci interessa: meriterebbe però un thread a parte.
Ma non conoscevo la testina da Avdeevo che tu indichi.
E allora mi sono detto: perché alcune religioni, anche contemporanee, impongono alle donne di coprirsi il capo e nascondere i capelli?
Guarda caso sono tutte religioni più o meno sessuofobe, al di fuori del matrimonio: ebraica, islamica e anche cristiana almeno in certe circostanze.
E' ovvio: i capelli, specie se lunghi, hanno una grande attrattiva sessuale, oggi come 30.000 anni fa.
Solo che nella preistoria certi tabù non esistevano, probabilmente, o si manifestavano diversamente (
Freud docet). Allora le nostre due Veneri, Willendorf e Avdeevo, li lasciavano crescere a dismisura, come le unghie degli antichi imperatori giapponesi
. D'altra parte, in mancanza di forbici, doveva essere difficoltoso tagliarli.
Ma i capelli che raggiungono lunghezze di uno o due metri devono creare non pochi problemi nei movimenti, nella vita di tutti i giorni. Ecco che si inventa la treccia... trucco che forse ha un'origine comune all'invenzione della corda.
Allora, andavano in giro con trecce da un metro o più di lunghezza?
No, questo lo faceva solo Giulietta nelle interpretazioni post-shakesperiane o la Rossana di Rostand per farsi raggiungere sul balcone da Cristiano de Neuvillette.
Vuoi vedere che quella strana acconciatura altro non è che una lunga treccia arrotolata?
Ma perché solo quelle due?
Beh, magari erano le star dell'epoca
.
CITAZIONE (Teotoburgo @ 28/1/2017, 17:39)
Ho fatto la prova, dopo un sforzo enorme per non pensare che appunto era un esperimento...e su un foglio di carta mi è venuto spontaneo iniziare dal centro e " spiralare " verso l'esterno. Poi però ho pensato che se avessi dovuto disegnare la stessa figura geometrica su una parete, non certo con una matita, ma magari con una punta di selce ,forse sarei partito dall'esterno....il gesto sarebbe più spontaneo,non se ho reso l'idea...
L'hai resa benissimo.
E mi hai fatto anche riflettere sull'opportunità di un simile esperimento: certo, noi oggi spontaneamente afferriamo la matita e un foglio di carta ma anticamente i mezzi differenti con ogni probabilità condizionavano la scelta di incidere in una direzione o nell'altra.
Vabbé, valeva la pena di provarci: sbagliando s'impara.
Qualche volta.