Faccio un po' di chiarezza, dopo aver letto il lancio della notizia in originale ed aver visionato l'intero filmato di quasi 35 minuti, presentato alla fine dell'articolo di cui Righel ha trascritto l'indirizzo.
Qui, il lancio della notizia, nel giornale El Informante de Veracruz
http://elinformantedeveracruz.com/single.php?id=15326Come si può constatare fin dall'inizio, la notizia importante per il giornale è il fatto che nella grotta siano state rinvenute laminette d'oro.
Comincio da dove è situata la grotta.
Il Messico è una federazione di 31 stati, ecco una mappa che li evidenzia, la grotta si trova al confine tra gli stati di Veracruz e Puebla
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/com...Mexico_2009.pngNell'articolo indirizzato da Righel si parla di due ritrovamenti differenti: la grotta con i petroglifi e una serie di pietre con bassorilievi, rinvenute non si sa bene dove ma NON nella grotta in questione.
Queste pietre scolpite vengono presentate alla fine del filmato, ma ripeto provengono da un sito differente.
Nel filmato compaiono 3 tipi di personaggi:
- la giornalista di un canale locale, che presenta, e i suoi operatori televisivi, che filmano
- un paio di autodefinitisi esperti, che dichiarano apertamente di non essere archeologi e uno di questi dichiara di essere un giornalista che lavora per un canale USA che tratta di ufologia/misteriologia
- un notevole numero di persone che si autodefiniscono "cercatori di tesori", alcuni dei quali fanno parte di una associazione che si chiama JAC Detector, aderente alla Master Detector messicana.
Questi ultimi non sono altro che persone che cercano oggetti d'oro con il metal detector e sono i veri protagonisti del video e del "ritrovamento".
Quanto si vede nelle immagini del filmato è veramente interessante, da più punti di vista.
Anzitutto, si vedono effettivamente dei petroglifi incisi nella roccia, coperti da uno spesso strato di polvere e terriccio.
Alcuni di questi sono incrostati di laminette di un materiale metallico che sembra proprio oro, frustoli di lamina e sferule o piccole pepite sono sparse sul terriccio, all'interno della grotta.
Dal filmato ovviamente non si può capire l'età dei petroglifi e quanto presentato è assolutamente indecifrabile, per quel che si vede si tratta di segni simbolici, personalmente non distinguo figure anche se chi le sta guardando da vicino parla ripetutamente di "caras", cioè volti, e di mani.
A metà del filmato una donna, che compare sin dall'inizio mentre sta spazzolando i petroglifi all'ingresso della grotta, si trasferisce nell'interno e spazzolando una parete si accorge che qualcosa brilla nel terriccio che sta spazzolando.
I cameramen le vanno letteralmente addosso e alla luce delle loro forti lampade si vede che si tratta di laminette metalliche di colore aureo, alcune delle quali sono sparse nel terriccio ai piedi della parete ma alcune vengono strappate dai petroglifi durante lo spazzolamento.
Alla fine del filmato compaiono alcune persone che reggono delle pietre scolpite a bassorilievo.
Queste persone provengono da un'altra località e avrebbero trovato le pietre in un altro sito, diverso dalla grotta nella quale in quel momento si trovano.
Su una pietra subtriangolare abbastanza grande, sembra alta più di mezzo metro e larga alla base una trentina di centimetri, si scorgono delle figure: una molto alta sembra portare in testa un elmo discoidale e una, con la testa molto allungata, sembra avere in mano una pannocchia di mais (mazorca, in spagnolo). Inginocchiato ad un lato c'è un personaggio che porta un copricapo di foggia vagamente mayoide.
Naturalmente, l'interpretazione data è che il il personaggio alto con lo strano copricapo stia uscendo/scendendo da un disco volante, mentre il secondo sarebbe un altro alieno che sta facendo dono al terzo della prima pannocchia di mais.
Tutto questo viene collegato al fatto che la grotta verrebbe chiamata dai nativi della zona "la grotta del primo incontro", senza tener conto del fatto che quelle pietre provengono da una località differente.
Inoltre, dalle immagini è impossibile stabilire quando le pietre presentate siano state scolpite. Ci vorrebbe una analisi sulle tracce di lavorazione, per averne una idea precisa.
Torno ai personaggi che si muovono nella grotta, molti dei quali blaterano di "patrimonio da proteggere e conservare".
Questo è probabilmente vero, i petroglifi sembrano effettivamente antichi o comunque vecchi e degni di essere conservati e studiati. Il fatto, poi, che su quelli più interni ci siano incastrate laminette di materiale metallico che sembra oro e che lo stesso materiale sia sparso sul terreno, è abbastanza indicativo: lasciamo stare quale etnia fosse in antico presente nella zona, nel filmato si parla di Maya, ma in quella zona Maya pare non ce ne siano mai stati, i nativi precolombiani della Mesoamerica usavano spargere sul terreno, nel corso delle cerimonie di consacrazione, lamine di ossidiana, giada e a volte oro.
Però ci sono due particolari da osservare, che definiscono il comportamento dei personaggi che agiscono come gravemente lesivo dell'integrità del sito, mentre dichiarano di volerlo proteggere e conservare.
Primo: mentre la spazzolatrice invita tutti a lasciare tutto al suo posto, contraddicendo la sua stessa azione, dato che spazzolando asporta le laminette dai petroglifi, alcuni dei personaggi si appropriano di manciatine delle stesse, compreso l'autodichiarato "esperto" che lavora per il canale tv USA, che dichiara l'intenzione di far esaminare il metallo, per stabilire se si tratti effettivamente di oro.
Secondo: molti petroglifi sono tracciati sulla roccia che costituisce il paleosuolo della grotta.
A parte l'operazione di spazzolamento, condotta da persone non certo esperte del "mestiere", tutti, ripeto tutti coloro che si muovono nella grotta calpestano continuamente i petroglifi stessi, che sono ricoperti di terriccio ma anche di piccole pietre...
Insomma, stanno danneggiando l'integrità dei petroglifi stessi.
Se queste azioni possono essere anche comprensibili da parte di "cercatori di tesori", molto meno lo sono da parte di personaggi che si definiscono "esperti" e di una troupe televisiva che vorrebbe documentare, a detta della giornalista, come si sia in presenza di un patrimonio della cultura locale, di valore inestimabile.
Concludo: nei petroglifi non vedo traccia di UFO né di "un incontro con esseri venuti attraverso una nave spaziale", come scrive il redattore dell'articolo indirizzato da Righel.
Casomai, un simile incontro sarebbe testimoniato dai bassorilievi incisi sulle pietre mostrate alla fine del filmato, che però non sono reperti rinvenuti in quella grotta e sulla cui autenticità/antichità nulla si può dire basandosi sulle immagini presentate.