Ostraka - Forum di archeologia

Interpretazione foto aerea

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Savermark
view post Posted on 13/12/2017, 01:49




Salve a tutti, grazie per le risposte, comprendo benissimo le difficoltà, a tal proposito sto per commissionare un ingrandimento all'IGM su un volo antecedente al 1955, scansionato a 800 Dpi (scansionando a 1200 o 2400 dpi nn avrei alcun miglioramento apprezzabile vista l altitudine e la qualità datata del fotogramma, questo secondo gli esperti dell'istituto), con quest'ultimo dato spero di ottenere qualche indizio in più!
 
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view post Posted on 13/12/2017, 07:40

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Secondo me anche con una definizione migliore non cambierà molto. Non voglio dire l'odiosa espressione "soldi buttati via", anche perché non so a cosa deve servire questa indagine, ma nemmeno credo ci si possa aspettare di vedere tanto di più da riconoscerci direttamente qualcosa.
Piuttosto bisognerebbe avere la possibilità di ragionare su come si sviluppa quella "anomalia" nel lungo periodo.
A tale proposito potrebbe avere senso considerare anche un paio di fotogrammi del Volo 1975; per esempio questo https://www.igmi.org/geoprodotti/foto-aere...a-1484586638.05 ed anche questo https://www.igmi.org/geoprodotti/foto-aere...a-1484586637.69
 
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view post Posted on 14/12/2017, 07:55

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Penso si sia trattato di una decorticazione molto superficiale del terreno che ha messo in evidenza il substrato o la coltre di alterazione sciolta sottostante (sabbie o ghiaie, data l’elevata riflettenza) ; una struttura poco più che appoggiata al suolo sarebbe ancora evidenziata, a mio avviso, da una qualche anisotropia del terreno (strisce con contenuto di umidità diversa, piccole variazioni sul tipo di vegetazione anche erbacea superficiale).
Buona giornata (bel lavoro LA).
 
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view post Posted on 14/12/2017, 18:51

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Piaciuto? Ma non è ancora finita: ora ti stupirò con effetti ultraspeciali.

Dunque abbiamo un determinato terreno sul quale attestiamo ad un dato momento tracce così geometrizzate da non poter essere altro che conseguenze di attività antropiche. Azzarderei di natura strutturale. Tuttavia così labili da sparire nel giro di alcuni decenni. In oltre così grandi da non poter essere ragionevolmente interpretabili come residui di una normale abitazione rurale. Poi cosa abbiamo? Vediamo un po': siamo in un ambito esterno ad un centro abitato decisamente di antica formazione, in una zona con una certa pendenza, vicino ad un corso d'acqua e ad una viabilità storica, su un terreno attorno al quale crescono o vengono piantati alberi, ma lì no (e anche dopo la totale scomparsa delle tracce in esame, ancora tendenziamente viene tenuto a prato). In oltre siamo in presenza di una particella catastale che rimane sostanzialmente inalterata nel lungo periodo mentre attorno il paesaggio muta, come se ci fosse o ci fosse stata in passato una qualche percezione di un uso pubblico di quel terreno.

Ora, confrontiamo le immagini aerofotografiche del 1955 con quelle del 1975 e immaginiamoci qualcosa di simile (ma magari giusto un po' meno strutturato, più paletti e sassi accatastati solo in supeficie che non veri e propri muri) a ciò che possiamo vedere dando una occhiata a questo possibile confronto: https://zoom.earth/#40.876936,16.440117,17z,sat .

Se poi proprio vogliamo suggestionarci, torniamo alla immagine satellitare di Google Maps che già citavo prima e andiamo a dare una occhiata a quale tipo di attività commerciale pratica il simpatico esercente di nome "Praia" che sta affacciato sulla strada statale, di spalle al campo nel quale la foto aerea del 1955 presenta le "anomalie" lineari della quali stiamo parlando.
https://www.google.it/maps/@38.411836,15.9...#33;3m1!1e3
 
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view post Posted on 14/12/2017, 19:27

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ah, ah, LA;
non mi stupisci affatto, perché anch'io ho pensato subito alla stessa identica cosa e la "decorticazione" si riferiva proprio a quello (capre o pecore che siano ;) - le, quali, è notorio, cercano anche un po' d'ombra d'estate);

buona serata
 
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view post Posted on 15/12/2017, 07:42

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Alla fine suggerirei la lettura di questo breve ma assai istruttivo articolo, che sebbene riferito a contesti di altra regione (dove certi fenomeni dell'economia tradizionale sembrano essersi storicamente sviluppati con una più marcata consistenza strutturale, ma in ogni caso secondo modelli coerenti con ciò che si riscontra a mio avviso un po' in tutta l'Italia appenninica) potrebbe fornirci chiavi di lettura per interpretare il senso degli spazi funzionali che potremmo doverci aspettare (tettoia, grandi recinti separati, zona esterna di mungitura, etc.) https://blogcamminarenellastoria.wordpress...di-san-nazario/
 
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view post Posted on 15/12/2017, 22:17
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Quindi non prendere lucciole per lanterne, salvando così capra e cavoli? ;)
 
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view post Posted on 16/12/2017, 08:11

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Non banalizziamo: stiamo parlando di pecore. E' un argomento molto serio nell'economia tradizionale. -_-
 
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view post Posted on 16/12/2017, 12:48
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Ma anch'io dicevo seriamente, riferendomi non alle pecore ma al rischio di compiere errori nel considerare ad esempio fotografie aeree. E poi adoro il pecorino...
In ogni caso la discussione è stata assai interessante ed istruttiva.
 
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23 replies since 8/12/2017, 21:26   2442 views
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