alb_curioso |
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| Salve
In effetti, dceg fa una considerazione per nulla banale. Se Atlandide è esistita realmente o meglio se è esistita una civiltà antica di cui oggi si è persa ogni traccia, si sarebbe trovata in una parte di mondo nota o abbastanza nota alla civiltà greca. E probabilmente anche in un'epoca non "infinitamente" remota per i greci. Però tale civiltà avrebbe dovuto lasciare qualche traccia di sè. Pur ammettendo che non esistano più rovine antiche o reperti o che non siano ancora stati trovati, tuttavia viene da chiedersi come è possibile che nessuna altra civiltà, nessuna popolazione abbia lasciato qualche riferfimento specifico. Voglio dire, se Atlandide era davvero un posto, abitato da qualcuno da qualche parte del mondo antico, allora qualcuno dovrebbe averlo saputo. Tanto più che si sarebbe trattato di un popolo e di una civiltà di una certa importanza. Possibile che nessun reperto egizio, minoico, miceneo, fenicio, ittita, assiro, sumero, di Mari, di Ebla.... possa suggerire l'esistenza di questo popolo? Nessuna iscrizione, nessuna tavoletta, nessun racconto, indipendente e precedente Platone da nessuna parte? (poi magari esistono e sono io che non lo so. Però se esistessero farebbe una bella differenza perchè le fonti indipendenti sarebbero più di una)
Ecco, questo punto fa propendere verso l'idea che Atlandide sia stata proprio creata da Platone. Naturalmente non voglio dire egli non possa aver preso spunto da qualcosa di concreto e già estramamente antico ai suoi tempi. Ma tra lo spunto iniziale e la conclusione letteraria corre una bella differenza!
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