...e un altro anno è passato...

Ricambio gli auguri, ad Usékar, ai 25 lettori e al mondo tutto!

Il bello di queste operazioni con i numeri è che girandola e voltandola si ottengono sempre i risultati voluti.

Famosa è rimasta l'uscita di un archeologo inglese, ormai molto datata, che espresse questo concetto: datemi le misure di una cabina telefonica londinese (al tempo c'erano quelle cabine a vetri con la struttura rossa, molto appariscenti) e io vi dimostrerò che si tratta di un manufatto etrusco...

Per non parlare delle stupidaggini sparate da quanti "giocano" con le misure della piramide di Kufu/Cheope e di altri monumenti famosi, come la lastra che chiude il sarcofago di Pakal a Palenque

Se non erro fu Umberto Eco a dimostrare che da un chiosco della metropolitana di Parigi si potevano ricavare tutte le misure, pi compreso, costanti universali e chi più ne ha più ne metta.
La matematica è un‘opinione! O come diceva un saggio dalla barba bianca: credere per vedere.

Ho citato a memoria qualcosa che ho letto molti anni addietro, non sono sicuro che la mia citazione sia del tutto corretta, ma sono umanamente certo che si parlava delle dimensioni di una cabina telefonica di Londra.

Non posso escludere che Eco abbia dimostrato quanto tu scrivi.

La matematica NON è una opinione, in particolare i numeri non mentono, mai, sono gli umani a piegare alcuni ragionamenti matematici alle loro idee, al loro credo, in particolare nel campo statistico.
Voglio ricordare che un attento esame dei taccuini di Gregor Mendel, eseguito una trentina di anni fa, ha evidenziato che il padre della genetica nostra contemporanea falsificò una serie di dati relativa ai risultati degli incroci del pisello odoroso per "adattarli" alla teoria che aveva elaborato. I dati reali, infatti, si discostavano non poco dai risultati statisticamente attesi, in base alla sua teoria...

Ma è proprio nel senso che hai indicato tu che ho affermato che la matematica è un‘opinione!

L‘archeologo ed Eco hanno detto più o meno la stessa cosa!
Rileggendo mi accorgo di essermi espresso in modo ambiguo. Non intendevo correggere ma confermare aggiungendo che anche Eco abbia detto qualcosa del genere.

Edited by dceg - 31/12/2022, 22:03

Non intendevo polemizzare, visto anche ciò che hai messo in bocca al saggio (?) dalla barba bianca!

Attorno al mio scudo araldico, ammesso che io possa averne uno, ci sarebbero 2 motti:
in alto Abbi Dubbi, che non è solo un album di Edoardo Bennato, ma un insegnamento di vita;
ai lati Non sempre è sufficiente vedere per credere - È sempre sufficiente credere, per vedere, altro insegnamento di vita.

Bello scudo araldico con bei motti. Io pure non ce l'ho lo stemma araldico, anche se nacqui e passai il primo anno di vita in un castello, ma in affitto.
Che motto ci metterei, se l'avessi? Forse solo un grande punto interrogativo. L‘unica certezza, alla fin fine, è il dubbio.

Edited by dceg - 31/12/2022, 23:45

È un po‘ come al circo: Se il cavallo non va a tempo, è il tempo che va a cavallo.

Ho trovato qualcosa in proposito in tedesco: ad esempio:
https://sciencev2.orf.at/stories/1753591/index.html
E ancora:
www.wondriumdaily.com/gregor-mendel-fake-data/

Qui, il primo della lista è un lavoro recente di due ricercatori italiani, scaricabile in pdf
https://www.google.com/search?q=le+anomali...nt=gws-wiz-serp

Per quanto riguarda l'intervista in tedesco, indirizzata da dceg, mi sembra che non spieghi niente, si limita a richiamare fino alla noia il fatto che Mendel non era un genetista e la sua onestà. Ma non considero quest'ultimaa una motivazione sufficiente a escludere che lui abbia "corretto" i suoi dati. Così come non lo è affermare a più riprese che le deviazioni sarebbero molto piccole... perché non spiega chiaramente quanto siano piccole queste deviazioni? E sono deviazioni rispetto a cosa?

A meno che io abbia capito male...

Non hai capito male