CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 18/5/2019, 18:30)
Non si trattava di nulla di particolarmente stringente da parte mia.
Giusto un caveat: visto che nel nostro punto di vista tradizionale quando si parla di Archeologia Orientale ci si riferisce ad aree geografiche come quella mesopotamica o anatolica o del subcontinente indiano o dell'area indonesiana e addirittura -se sono ben informato- si tende a tirarci dentro l'Egittologia facendo per contro fatica a coinvolgervi la Cina, mentre convenzionalmente si tende a non porre sotto la medesima definizione anche l'Archeologia del Giappone (sospetto con un pizzico di malizia da parte mia che ciò sia perché di quest'ultima noi ce ne siamo occupati poco e tardi), orbene forse sarebbe un po' paradossale proporre di farlo proprio ora nel mentre che in Giappone stesso e nel mondo è in corso un dibattito culturale sulla orientalità nipponica.
Non sto dicendo altro se non che il binomio Oriente e Giappone merita di essere trattato con avvertita cautela.
Su due piedi suggerirei di indicare terminologicamente l'Archeologia del Giappone semplicemente come tale (ed entro ad un contesto di studi specifico), del resto anche sotto un profilo tecnico e di evidenza materiale ha le sue belle peculiarità.
Ah, ho capito ora! Si, hai ragione, "oriente" significa tutto e significa niente, ci sono dentro una marea di popolazioni, culture, civiltà che alla fin fine non hanno nulla in comune con le altre se non il fatto di essere in una stessa "regione", che si fa per dire regione, visto che l'Oriente è qualcosa di puramente soggettivo ahahahh Per alcuni, nella mia università, oriente è anche la Grecia, che sì, è più a oriente rispetto a noi, ma ha una cultura prettamente occidentale. In ogni caso non sapevo di questo dibattito in corso
In effetti, Archeologia Giapponese è più calzante di Archeologia estremo-orientale.
CITAZIONE
Io, da anni, acquisto i libri online sia nuovi che usati, a parte quelli che trovo nei mercatini, e sono sempre tanti per la disperazione di mia moglie che poi però finisce per dire: "ma prendiamo anche questo, e questo, e quest'altro non ti interessa?", così torno a casa ogni volta con quasi 10 chili di libri, soprattutto d'arte. Inoltre utilizzo molto le edizioni digitali, gli ebook, sia, principalmente sul kindle di amazon (ne ho due) sia, per ebook non compatibili con il formato di amazon o con illustrazioni a colori, sull'iPad.
Io ho la fortuna/sfortuna di avere, accanto all'entrata dell'università, una bancarella di libri molto bella, con solo libri abbastanza ricercati (non le solite cose che si trovano normalmente sulle bancarelle per strada, anche se pure là si riescono a fare degli ottimi affari: comprai un Atlante storico Garazanti a 1€, penso di averlo comprato a neanche un centesimo del suo prezzo originale hahahah) e purtroppo, certe volte, mi ritrovo a spenderci un patrimonio in libri... Comprai proprio in questa bancarella la "Seconda guerra mondiale" di Churchill a soli 30€, mentre, la stessa edizione, su Ebay, costava su 100-120€, escluse le spese di spedizione. Dceg, tu hai tua moglie, io ho mia madre
Mi ha promesso (o meglio, minacciato) che se compro un altro libro mi caccia di casa
Infatti, i libri di Churchill sono esuli a casa di un mio amico e piano piano, quando le acque si saranno calmate, comincerò a portarli piano piano a casa, senza farmi scoprire ahahahh
Per quanto riguarda i libri in formato e-book, mh, non mi piacciono moltissimo... Sarà perchè sono sempre con uno schermo davanti agli occhi e la sera ho gli occhi che mi bruciano da morire, e un altro schermo mi darebbe fastidio, sarà anche, soprattutto, che mi piace sentire la carta del libro, sentirne l'odore, soprattutto se è fresco di stampa... Infatti le dispense cerco sempre di stamparmele, è uno spreco immane di carta e, anche qua, di spazio, perchè poi non so neanche quelle dove metterle, ma senza un supporto "fisico-cartaceo" non riesco a leggere seriamente e studiare