Sintetizzo in un unico scritto, per ragioni di tempo, una bella serie di opere in marmo databili fra l'età ellenistica e il periodo imperiale, recentemente tornate alla luce in territorio turco.
Fra le rovine dell'antica città di Laodicea (situata nella provincia occidentale di Denizli) l'Università di Pamukkale ha segnalato la scoperta, durante i lavori di restauro del teatro occidentale della città, di un ritratto maschile in marmo, forse identificabile con un sacerdote locale. Questa interessante scultura va ad aggiungersi agli altri ritrovamenti effettuati dalla missione di scavo negli anni passati, fra i quali si segnala una statua marmorea dell'imperatore Traiano, ricostruita dopo un minuzioso assemblaggio di oltre 300 frammenti.
Fonte e foto:
https://artslife.com/2020/12/02/turchia-la...zSoJGx6gElsD3UM.
Dagli scavi della città di Kibyra, un tempo parte della
Tetrapolis della regione di Cibyratis (oggi provincia di Burdur, Turchia sud-occidentale), è emersa invece una statuetta marmorea di età romana, raffigurante Asclepio/Esculapio, dio della medicina. La scultura, di circa 38 cm di altezza, ricomposta parzialmente da sette frammenti, rappresenta il figlio di Apollo e Coronide nella sua tipica iconografia, che lo vede vestito di un lungo mantello e appoggiato a un bastone intorno a cui si attorciglia un serpente sacro. La particolarità di questa immagine risiede soprattutto nella raffigurazione di un uovo, che il dio tiene nella mano sinistra e che non sembra trovare molti confronti nell'arte antica.
Alla statua di Asclepio/Esculapio si aggiunge poi anche una testa marmorea del dio egizio Serapide, che i restauratori hanno giudicato compatibile con un busto rinvenuto nel 2019, durante la pulitura dei locali bagni di epoca romana.
Per maggiori informazioni e materiali fotografici:
https://www.ancientpages.com/2020/11/26/st...edoXqEEVCQ5QSgQ.
Infine, attività di scavo illegali sono state scoperte dalle autorità turche nell'area di Afrodisia, celeberrima città dell'antica Caria, divenuta famosa anche per le sue cave di marmo statuario e per la sua scuola di scultura, che troverà largo favore nella Roma d'età imperiale. Il sito archeologico, ricadente nel moderno distretto di Geyre, è oggi incluso nella lista dei beni censiti dall'UNESCO.
All'interno di un uliveto, dove il gruppo di cacciatori di tesori è stato intercettato con l'aiuto di un drone e di termocamere, sono emersi ben due sarcofagi lapidei e un altare. Su uno dei due sarcofagi è presente una decorazione a rilievo con un grande
gorgoneion, una maschera di Medusa, i cui tratti femminili denunciano una possibile datazione già all'età ellenistica, nonché la probabile appartenenza della sepoltura a un personaggio di alto rango.
Immagini dello scavo del sarcofago, insieme con una breve intervista al Direttore Provinciale della Cultura e del Turismo, possono essere rintracciate a questo indirizzo web:
https://www.greecehighdefinition.com/blog/...ZArB7tCzOIOs3yM.