Ostraka - Forum di archeologia

Ditemi che non è vero..., complottisti alla riscossa

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view post Posted on 20/2/2020, 22:26
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I "fantacosi", quanto meno quelli "seri" che non prendono per i "fornelli" ^_^ e mirano solo a far soldi (e io, malfidente di natura, ritengo ce ne sioano non pochi), vivono in un mondo loro ed in un sistema in cui tutto sta in relazione e si spiega nella chiave che gli altri ritengono fantastica e che loro sanno essere l'unica verità. Certo, è assai provabile che si tratti di persone profondamente insicure, che hanno quindi bisogno di un sistema che li difenda da un mondo vissuto come minaccioso. Ma ripeto, sono considerazioni astratte, dato che non ne ho mai conosciuti. La persona che ho conosciuto e che era più vicina ai "fantacosi" era un parente di uno dei nomi un tempo assai noti nel campo. Ma questo è tutto un altro discorso e non fa certo testo.
 
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Belisarius
view post Posted on 20/2/2020, 22:36




quegli utenti, in particolare alcuni "so tutto io" in archeologia e storia, posti nel sito che ho linkato, stanno dentro la tua spiegazione ? Insicure, ansiose. Ho letto lo studio di Freeman e della Moyer in merito

https://www.lescienze.it/edicola/2019/06/0...azione-4428620/
 
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view post Posted on 20/2/2020, 22:45
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L'insicurezza può anche essere travestita da sicumera.

Tanti anni fa C. G. Jung aveva messo in relazione l'apparizione di fenomeni straordinari (oggi i dischi volanti, un tempo altri fenomeni in sintonia con l'epoca delle apparizioni) con situazioni di crisi.
C. G. Jung, Un mito moderno. Le cose che si vedono in cielo (Ein moderner Mythus, 1958), trad. di Silvano Daniele, saggio introduttivo di Augusto Romano, Torino: Bollati Boringhieri 2004 ISBN 88-339-1547-6
 
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Belisarius
view post Posted on 21/2/2020, 06:37




Interessante !!
Per quel che concerne quei tizi del forum, o in generale di questi forum, il fatto che riescano consciamente a spaziare e giudicare dalla Preistoria ad oggi, la storia (e quindi ogni particolare della stessa) come falso, la dice lunga su di loro; visto che in storia ed archeologia ci si specializza in determinati e particolari settori. Nessuno può saper tutto...ma il complottaro si :)
 
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view post Posted on 21/2/2020, 06:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Non solo conoscono tutto di storia e preistoria, alcuni "conoscono" tutto di tutto, vedi il citato Cesco Ciapanna.
Ho dato una occhiata alla sua figura e a quello che ha pubblicato sulla rivista Fotografare, di cui fu fondatore e direttore.
Su quella rivista, che nel campo specifico della fotografia era serissima e molto apprezzata, lui pubblicava articoli di fantarcheologia, fantastoria, complottismo etc. spaziando in qualsiasi campo e infastidendo persino i suoi lettori, appassionati di fotografia...
 
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Belisarius
view post Posted on 21/2/2020, 06:54




Riporto le sconcertanti frasi che ho trovate sulla pagina della Nuova Cronologia Storica Mondiale, su facebook. Giustamente alla domanda di un utente Facebook che chiede numi sull'affermazione precedente (dove si affermava che il tutto è falso), riferendosi agli accademici una addetta della pagina risponde così:
"ovviamente studiano quello che gli fanno studiare... alla prima domanda scomoda rischiano e sono pochi che accettano di essere emarginati. È tutto previsto e governato. "
e poi l'addetto pagina risponde all'utente sano di mente:
"non sono complotti, sono progetti, non si possono fare i complotti contro chi non conta niente. L'informazione è aperta a tutti, ma chi vuole comodamente vivere nell'ignoranza, auguri e figli maschi e non una parola. Non c'è neanche bisogno... lei è tipico elemento che serve il SISTEMA, siamo semplicemente dalla parte opposta del fiume. Le ricambio buone cose."

Più avanti, l'utente che ha studiato dice:
"chissà come mai le analisi tefrocronologiche delle monete ed armi trovate in tombe chiuse vicino a siti vulcanici, datano monete ed armi stesse all'epoca Romana. Chissà come mai non vi sono prove (serie) dell'affidabilità di Fomenko."
e l'addetta, o la credulona risponde:
"non vi sono nemmeno prove serie dell’affidabilità di NESSUNO (tutte le versioni ufficiali sono bufale gonfiate, (ovviamente per chi s’interessa, studia, cerca le fonti ed analizza, poiché molta gente ingnora volentieri e rimane all’oscuro)... Fomenko da una sua versione plausibile, che sprona a pensare (un modo per aprire gli occhi) che è tutta una presa in giro..."

CITAZIONE (Usékar @ 21/2/2020, 06:50) 
Non solo conoscono tutto di storia e preistoria, alcuni "conoscono" tutto di tutto, vedi il citato Cesco Ciapanna.
Ho dato una occhiata alla sua figura e a quello che ha pubblicato sulla rivista Fotografare, di cui fu fondatore e direttore.
Su quella rivista, che nel campo specifico della fotografia era serissima e molto apprezzata, lui pubblicava articoli di fantarcheologia, fantastoria, complottismo etc. spaziando in qualsiasi campo e infastidendo persino i suoi lettori, appassionati di fotografia...

Nel 2001 Toaff gli fece una bella e giustissima denuncia :)
 
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Belisarius
view post Posted on 21/2/2020, 10:07




Questo è l'incipit della pagina:

"Molti degli eventi descritti dalla storiografia ufficiale in merito all'antichità sono pure e semplici invenzioni basate su una sfilza di equivoci metodologici e dati mai verificati accettati come assiomi dagli storici moderni e contemporanei. E' questa, in parole povere, la spiazzante teoria - denominata 'Nuova Cronologia' - avanzata dal prof. Anatolij Timofeevic Fomenko, matematico, fisico e scienziato presso l'Università statale di Mosca.
Le idee della Nuova Cronologia sono una continuazione diretta delle idee iniziali di Nikolaj Aleksandrovic Morozov e potrebbero essere considerate come una evoluzione delle teorie del francese Jean Hardouin."

e poi...

"LA NUOVA CRONOLOGIA STORICA MONDIALE è basata sui metodi statistici ed astronomici di datazione per la corretta ricostruzione del passato.

La nuova cronologia di Anatolij Timofeevič Fomenko è una teoria che si pone l'obiettivo di riscrivere l'intera cronologia della storia mondiale, basandosi sull'ipotesi che quella che conosciamo oggi sia fondamentalmente sbagliata.
I studi della nuova cronologia sono una continuazione diretta delle idee iniziali di Nikolaj Aleksandrovič Morozov e potrebbero essere considerate come evoluzione delle teorie dell'erudito francese Jean Hardouin. La nuova cronologia è associata comunemente con il nome di Fomenko, anche se è, in effetti, il risultato di una collaborazione di Fomenko con parecchi altri academici russi, tra i quali Gleb Vladimirovič Nosovskij.
La nuova cronologia è radicalmente più corta della cronologia convenzionale, perché tutta la storia dell'Antico Egitto, quella della Grecia antica e la storia romana vengono comprese nel Medioevo, e l'Alto medioevo viene eliminato. Secondo Fomenko, la storia risale solo fino all'anno 800, visto che non avremmo quasi informazioni sugli eventi fra l'800 ed il 1000, e la maggior parte degli eventi storici che conosciamo sarebbero avvenuti tra il 1000 ed il 1500.

STORIA DELLA NUOVA CRONOLOGIA

La storia di sviluppo della nuova cronologia può essere convenzionalmente divisa in diverse fasi.

PRIMA FASE, dal XVI al XX secolo, quando vari ricercatori qua e là, scoprivano le grandi contraddizioni nella cronologia di Scaligero. Elenchiamo alcuni dei nomi a noi noti degli scienziati, che erano in disaccordo con la cronologia di Scaligero-Petavius e ritenevano che la vera cronologia dell’ antichità e del Medioevo era significativamente diversa.

De Arcilla, XVI secolo, professore presso l'Università di Salamanca. Le informazioni circa le sue ricerche sulla cronologia sono al quanto vaghe. Nikolaj A. Morozov è stato in grado di venirne a conoscenza in modo accidentale. Sappiamo solo che de Arcilla sosteneva che la storia "antica" era inventata nel Medioevo. Tuttavia, purtroppo non siamo ancora riusciti a trovare le sue opere. Non è stato possibile scoprire nulla al proposito presso l'Università di Salamanca.

Isaac Newton (1643-1727) grande scienziato inglese, matematico, fisico. Dedicò molti anni della sua vita allo studio della cronologia. Scrisse una grande opera "La cronologia degli antichi regni emendata" ("The Chronology of Ancient Kingdoms amended. To which is Prefix'd, A Short Chronicle from the First Memory of Things in Europe, to the Conquest of Persia by Alexander the Great").

Jean Hardouin (1646-1729) - il grande scienziato francese e autore di numerose opere sulla filologia, teologia, storia, archeologia, numismatica. Direttore della Biblioteca Reale francese. Scrisse diversi libri sulla cronologia, dove criticò severamente l'intero edificio della storia scaligera. Secondo lui la maggior parte dei “monumenti dell’antichità” erano prodotti molto più tardi oppure sono delle falsificazioni.

Piotr Nikiforovich Krekshin (1684-1763) segretario privato di zar Pietro il Grande. Scrisse un libro, in cui criticò la versione che esiste fino d’oggi della storia romana. Nei tempi di Krekshin era ancora "molto fresca" e non veniva considerata come qualcosa di ovvio, come lo è oggi.

Robert Baldauf - filologo tedesco seconda metà del XIX secolo - inizio del XX secolo. Docente privato presso l'Università di Basilea. L'autore del libro "Storia e Critica" in quattro volumi. Sulla base delle considerazioni filologiche giunse alla conclusione che le opere della letteratura "antica" hanno le origini ben più recenti rispetto al parere comune. Baldauf affermava che esse erano create nel Medioevo.

Edwin Johnson (1842-1901) - storico inglese del XIX secolo. Nelle sue opere criticò seriamente la cronologia scaligera. Credeva che andava notevolmente ridotta.

Nikolaj Alexandrovich Morozov (1854-1946) - un eminente scienziato-enciclopedista russo. Face fare un salto in avanti nello studio di cronologia. Sottopose alla critica monumentale la versione scaligera della cronologia storica. Offrì l'idea di alcuni nuovi metodi scientifici per l'analisi della cronologia. Di fatto trasformò la cronologia in una scienza.

Wilhelm Kammeyer (fine del XIX secolo - 1959) scienziato e avvocato tedesco. Mise a punto una metodologia per determinare l'autenticità degli antichi documenti ufficiali. Scoprì che quasi tutti gli antichi e alto-medievali documenti dell’Europa Occidentale sono in realtà le imitazioni più recenti o le copie. Fece la conclusione sulla falsificazione della storia antica e medievale. Scrisse più libri su questo argomento.

Immanuel Velikovsky (1895-1979) un grande medico-psicoanalista. Nato in Russia, ha vissuto e lavorato in Russia, Inghilterra, Palestina, Germania, Stati Uniti. Scrisse diversi libri sulla storia antica, dove notò alcune contraddizioni e stranezze. Fece un tentativo di spiegarle utilizzano la "teoria del catastrofismo”. In Occidente è considerato il fondatore della scuola critica della cronologia. Ma in realtà Immanuel Velikovsky cercava di proteggere la cronologia scaligera dalle modifiche troppo grandi. Pertanto, potrebbe essere solo leggermente attribuito ai predecessori della nuova cronologia. A nostro avviso, il fatto che in Europa occidentale le opere di Velikovsky sulla storia erano conosciute molto meglio, rispetto alle antecedenti e significativamente più ricche di idee opere di Nikolaj Morozov, costituì un notevole ostacolo allo sviluppo della nuova cronologia in Europa occidentale nel XX secolo.

Riassumendo, si deve dire, che l’infondatezza della cronologia scaligera è stata chiaramente indicata nelle opere di scienziati del XVII-XIX secolo. La versione scaligera della storia è stata ampiamente criticata ed è stata formulata la tesi della contraffazione globale dei testi e monumenti antichi. Tuttavia, nessuno, tranne Nikolaj Morozov, è stato in grado di trovare la via verso la costruzione della cronologia corretta. Ma neanche lui è riuscito a creare una versione fondata della vera cronologia. La sua versione si rivelò dimezzata ed ereditò una serie di errori significativi dalla cronologia di Scaligero-Petavius.

SECONDA FASE, la prima metà del XX secolo. Questa fase deve essere, senza dubbio, collegata al nome di Nikolaj A. Morozov. Egli è stato il primo a capire ed a formulare l'idea fondamentale, che la ristrutturazione radicale della cronologia scaligera deve essere fatta non solo con l’ "antichità profonda", ma anche con il periodo fino al VI secolo d.C. Morozov applicò una serie di nuovi metodi scientifici per analizzare la cronologia e riportò numerosi inconfutabili argomenti in favore della sua idea principale. Nel periodo tra il 1907 e il 1932 Morozov pubblicò le sue opere sulla revisione della storia antica. Tuttavia, egli ha erroneamente ritenuto che la cronologia dopo il VI secolo d.C. era più o meno corretta. Morozov si fermò molto prima d’arrivare alla conclusione logica.

TERZA FASE, il periodo che va dal 1945 al 1973, potrebbe essere caratterizzato dalla parola "occultamento". La scienza storica ha cercato di porre all’oblio la ricerca cronologica di N.A. Morozov e dei suoi predecessori. In Russia il dibattito circa la cronologia si ferma, e attorno alle opere di N.A. Morozov si crea una zona di alienazione. Mentre in Occidente, la discussione si chiude nei limiti dell'ipotesi di I. Velikovsky sul "catastrofismo”.

QUARTA FASE, 1973-1980. Nel 1973 Anatolij T. Fomenko, un ricercatore presso la Facoltà di Matematica e Meccanica dell'Università Statale di Mosca, studiando alcune questioni di meccanica celeste, fu incuriosito da un articolo di astrofisico americano Robert Newton, pubblicato nel 1972, dove era stato scoperto uno strano salto nell’accelerazione lunare, il cosiddetto parametro D''. Questo salto si verificò circa nel X secolo d.C. Sulla base di registrazioni scaligere delle eclissi lunari e solari, R. Newton calcolò l'accelerazione della Luna come una funzione di tempo su un intervallo dall'inizio della nostra èra fino al XX secolo. Dal momento che l'improvviso salto del parametro D'' di un ordine di grandezza (!) in nessun modo può essere spiegato dalla teoria gravitazionale, esso suscitò una vivace discussione scientifica, che poi trasmutò nel 1972 in un dibattito, organizzato dalla Royal Society di Londra e la British Academy of Sciences. Il dibattito non aiutò a chiarire la situazione, e così Robert Newton suggerì di considerare la causa di un salto misterioso alcune delle sconosciute forze non-gravitazionali nel sistema Terra-Luna.

A.T. Fomenko notò, che tutti i tentativi di spiegare il comportamento di D'' non affrontavano il problema della veridicità delle datazione di quelle eclissi, su cui, in realtà, si basava il calcolo di Newton. D'altro canto, anche se Fomenko all'epoca era ben lungi dalla ricerca sulla storia, aveva sentito dire che all'inizio del secolo N.A. Morozov propose una certa nuova datazione delle eclissi "antiche" nella sua opera "Il Cristo”, pubblicata negli anni 1924-1932. Va osservato che nel 1973 l'iniziale atteggiamento di Fomenko nei confronti dei lavori di Morozov, basato sui nebulosi racconti, sentiti nei corridoi della facoltà di Matematica e Meccanica della Università Statale di Mosca, è stato assai diffidente. Tuttavia, superando lo scetticismo, Fomenko ha trovato la tabella astronomica di N.A. Morozov con le nuove date di "antiche" eclissi e ha ricalcolato il parametro D'', utilizzando lo stesso algoritmo di R. Newton. Con sua sorpresa aveva scoperto che il misterioso salto era scomparso e il grafico D'' si era trasformato in una retta, una linea orizzontale. Lavoro di Fomenko in materia è stato pubblicato nel 1980.

Tuttavia, la risoluzione del mistero di meccanica celeste ha creato un altro serissimo problema: cosa fare allora con la cronologia dell’antichità? Poiché le date delle eclissi sembrano di essere saldamente agganciate alla massa di svariati documenti storici! Dato che i risultati di Morozov inaspettatamente hanno aiutato a risolvere un non semplice quesito della meccanica celeste, Fomenko aveva deciso di prendere conoscenza delle opere di N. Morozov più dettagliatamente. L'unico professore di facoltà meccanico-matematica, che conservò il libro di Morozov “Il Cristo”, diventato una rarità del antiquariato, era M.M.Postnikov. Egli era interessato alla ricerca di Morozov, e, a volte, ne raccontava ai suoi colleghi. Nel 1974 Fomenko ha chiesto Postnikov di leggere alcune lezioni riassuntive sulle opere di Morozov. Dopo qualche esitazione, M.M. Postnikov acconsentì e nello stesso 1974 desse cinque lezioni ad un gruppo di matematici che lavoravano presso la Facoltà di Matematica e Meccanica dell’ Università Statale di Mosca.

Come risultato, un gruppo di matematici era rimasto incuriosito dai problemi della cronologia, vedendoli dal punto di vista della matematica applicata. Era apparso chiaro che questa complessa questione non poteva essere trattata senza lo sviluppo di nuovi indipendenti metodi di datazione. Pertanto, nel periodo tra 1973 e 1980 l’attenzione era incentrata sulla creazione dei metodi matematici e statistici per l'analisi di testi storici. Di conseguenza, negli anni 1975-1979 Fomenko è riuscito a proporre e sviluppare alcuni nuovi metodi. Su loro base, è stato possibile identificare un quadro globale di ri-datazione cronologica nella versione di Scaligero, dopo di che gli errori in questa versione vengono principalmente eliminati. In particolare, Fomenko aveva scoperto i tre importanti spostamenti nella cronologia di circa 333 anni, di 1053 anni e di 1800 anni. Questi spostamenti, ovviamente, non sono presenti non nella reale, corretta cronologia, ma solo nella versione erronea di Scaligero-Petavius. Risulta che il “libro di testo scaligero" e composto da 4 copie della stessa breve cronaca incollati una ad altra.
Nel corso degli anni 1973-1980 sono stati elaborati e pubblicati i primi lavori scientifici su questo argomento.

QUINTA FASE, 1980-1990, è caratterizzata dalla pubblicazione presso edizioni scientifiche e riviste specializzate nel campo della matematica (pura o applicata), degli articoli che descrivono i nuovi metodi di datazione e dei risultati ottenuti nel campo di cronologia attraverso loro applicazione. Le prime pubblicazioni su questo argomento sono stati due articoli di Fomenko, usciti nel 1980, e preprint di Postnikov e Fomenko, anch'esso pubblicato nel 1980. Nel 1981, alle ricerche sulla nuova cronologia si aggregò attivamente un giovane matematico, esperto di teoria della probabilità e statistica matematica, G.V. Nosovskii. Durante questo periodo, sono state pubblicate diverse decine di articoli scientifici sui metodi empirico-statistici e astronomici indipendenti nella cronologia. Questi articoli sono stati scritti da A.T. Fomenko autonomamente o con i co-autori matematici: G.V. Nosovskii, V.V. Kalashnikov, S.T. Rachev, V.V. Fedorov, N.S. Kellin. Va notato che gli studi sono stati sostenuti dall’accademico fisico E.P. Velikhov, il quale aveva presentato due articoli di Fomenko (sui metodi e il quadro globale di ri-datazione cronologica) nelle relazioni dell’Accademia delle Scienze dell'URSS, e dall’accademico matematico Y.V.Prokhorov, che aveva presentato due articoli di Kalashnikov, Nosovskii e Fomenko (sulla datazione di Almagesto di Tolomeo) nelle Relazioni dell’Accademia delle Scienze dell'URSS.

A.T. Fomenko aveva presentato le relazione sui nuovi metodi di datazione nei seminari scientifico-matematici dell’accademico V.S. Vladimirov, l’accademico A.A.Samarskii, O.A. Oleinik, membro corrispondente S.V.Yablonskii, nonché sul seminario scientifico sulla storia di I.D. Kovalchenko. Bisogna dire che l’accademico storico Kovalchenko, specialista nell'applicazione di metodi matematici nella storia, aveva espresso un grande interesse nei confronti di questi metodi e riteneva che gli storici avrebbero dovuto approfondire le questioni di cronologia.

Nel corso degli anni 1980-1990 Fomenko, Nosovskii, Kalashnikov avevano fatto molteplici presentazioni nelle conferenze scientifiche matematiche con le relazioni riguardanti nuove metodologie di datazione indipendente.

E’ interessante la posizione dell’accademico Andrej Nikolaevich Kolmogorov. Quando Fomenko fece un rapporto scientifico sui nuovi metodi di datazione alla 3 ° Conferenza Internazionale sulla Teoria di Probabilità e Statistica Matematica a Vilnius nel 1981, Kolmogorov venne ad assistere a questa relazione e per tutto il tempo, ovvero circa quaranta minuti, rimase in piedi nel corridoio. Kolmogorov scelse un posto in modo da non essere visto dalla sala, ma da poter vedere e sentire bene ciò che stava accadendo alla lavagna. Alla fine della presentazione Kolmogorov si ritirò in silenzio, senza avvicinare il relatore. Bisogna dire, che all’epoca l’accademico Kolmogorov era già abbastanza debole di salute e rimanere 40 minuti in piedi probabilmente gli richiese un grande sforzo.

Successivamente, già a Mosca A.N. Kolmogorov invitò Fomenko a casa sua e gli chiese di leggere alcuni dei nostri lavori sulla cronologia. Gli è stato consegnato un breve riassunto di 100 pagine, scritto da Fomenko nel 1979, ancora nella versione manoscritta, fino a quando non era stato pubblicato come preprint nel 1981. In aggiunta, Fomenko presentò a A.N.Kolmogorov il testo più dettagliato su 500 pagine battute a macchina da scrivere su questo tema. Due settimane dopo Kolmogorov invitò Fomenko nuovamente per un colloquio che durò circa due ore. Dalla conversazione era emerso chiaramente, che Kolmogorov prese piena conoscenza del materiale. Aveva fatto un gran numero di domande. Prima di tutto aveva espresso un vivido interesse per i parallelismi dinastici tra le dinastie "antiche", tra cui quelle della Bibbia, e medievali. Egli disse che lo spaventava la possibilità di una radicale ristrutturazione di molte delle attuali idee, basate sulla storia antica. Non ha avuto le obiezioni riguardo l’essenza dei metodi. Infine, restituì a Fomenko il testo di 500 pagine, ma chiese di donargli il riassunto di 100 pagine, che fu ovviamente fatto.

A questo vale la pena aggiungete la seguente comunicazione ricevuta da Fomenko verbalmente da uno dei partecipanti alla conversazione descritta in seguito. Il professor Postnikov aveva proposto per la pubblicazione nella rivista "Successi delle Scienze Matematiche" un articolo con la panoramica sui risultati della ricerca di Nikolaj Morozov sulla cronologia. Ciò suscitò una vivida discussione tra i membri del comitato redazionale della rivista, tra cui c’era anche l’accademico Kolmogorov, il quale aveva addirittura rifiutato di prendere in mano questo articolo, dicendo le frasi simili a quelle che seguono. L'articolo deve essere respinto. Una volta avevo speso parecchio tempo e forze per combattere contro Morozov. Ma che figura faremo, se alla fine si scoprirà, che Morozov aveva ragione ? Così l’articolo era respinto.
Questa conversazione solleva un angolo del sipario sugli eventi di anni passati, quando gli studi di N.A. Morozov furono praticamente vietati. Oggi, ci cercano di convincerci che tutto è “successo da se”. Che gli studi di N.A.Morozov erano così poco interessanti da farsi dimenticare ben presto. In realtà, iniziamo a capire che per la lotta contro Morozov erano impiegate delle forze notevoli, visto che ne era coinvolto addirittura N.A.Kolmogorov. È interessante notare, tra l'altro, che Kolmogorov ammetteva la possibilità che Morozov avesse ragione.

Sembra che per tutto il tempo in cui le ricerche di Morozov erano state artificialmente immerse nel oblio, gli storici erano continuamente preoccupati dalla possibilità di ripresa di tale ricerca. Altrimenti è difficile spiegare quel fatto curioso, quando ancora nel 1977, cioè quando la ricerca sulla cronologia condotta dai matematici dell’Università Statale di Mosca era ancora agli albori e non vi era ancora nessuna pubblicazione su questo tema, la rivista "Kommunist" pubblicò un articolo del professore di scienze storiche A.Manfred con una pesante accusa dei "nuovi metodi matematici" per le ricerche storiche. Gli autori di questi metodi non si nominavano, anche se era ovvio di chi e cosa si trattasse.

A.Manfred scrisse: "Se avessero avuto la possibilità, questi “giovani” scienziati avrebbero riempito il mercato editoriale con le tabelle numeriche dei dati ... Le tendenze “nuove” richiedono un'approfondita analisi critica e il superamento. ESSE IMPEDISCONO IL PROGRESSO DELLA SCIENZA STORICA MONDIALE ... " ("Kommunist", luglio 1977, n. 10, p.106-114.).

Subito dopo le nostre prime pubblicazioni sulla cronologia si era tenuta una riunione del dipartimento di storia dell’Accademia delle Scienze dell’URSS (29 giugno 1981), dedicata appositamente alla critica del nostro lavoro. In una lettera ufficiale firmata da V.V.Volkov e N.D.Lutskov inviata a A.T. Fomenko si diceva tra l’altro: “Le vostre conclusioni sono state fortemente criticate da specialisti di sei istituti di scienze umanitarie, come pure dai membri dell'Istituto Astronomico di Sternberg.” (8 maggio 1984).

Tra i discorsi fatti nel corso della riunione del 1981, una particolare asprezza della critica era espressa da Z.V.Udaltsova e E.S. Golubtsova, a capo di una commissione speciale istituita appositamente per l'analisi del nostro lavoro. Basandosi sui materiali di questa discussione nella stampa storica venne pubblicata una serie di articoli che lo condannavano fortemente.

Questo "dibattito" si è ripetuto nuovamente nel 1998-1999, come descritto in seguito.

SESTA fase, dopo il 1990, la "fase dei libri sulla nuova cronologia". In questo periodo cominciarono ad apparire dei libri, che descrivevano sia la nostra ricerca sulla cronologia, sia le ipotesi su come effettivamente si presenta la storia precedente al XVII secolo. La prima pubblicazione su questo argomento è stato il libro di A.T. Fomenko "Metodi di analisi statistica dei testi narrativi e applicazione in cronologia” (1990). Il libro è apparso con una prefazione di A.N. Shiryaev, il presidente (nel 1989-1991) della Società Internazionale Bernoulli di statistica matematica e di teoria della probabilità, capo del dipartimento di Teoria della Probabilità e Statistica Matematica dell’Istituto di Matematica Steklov presso l’Accademia Russa delle Scienze, capo del Dipartimento di Teoria della Probabilità presso la facoltà di Matematica e Meccanica dell’Università Statale di Mosca.

Bisogna dire che questo libro avrebbe dovuto essere pubblicato molto prima. Era pronto per la pubblicazione presso la casa editrice dell’Università di Saratov già nel 1983-1984, a cura di storico S.A.Pustovoyt. Tuttavia, a giugno del 1984 la redazione ha ricevuto improvvisamente una lettera da parte degli storici, capi di varie sezione presso l’Istituto per la Storia dell’URSS di Leningrado (firmata da V.I.Rutenburg, T.N. Tatsenko, I.A.Shishova e I.V.Kuklina). In particolare, hanno scritto, che i nostri studi sono "oggettivamente diretti contro i principi di base della scienza storica marxista ... Il dipartimento di storia universale, il gruppo per la storia antica degli stati sul territorio dell'Unione Sovietica e del mondo antico riconoscono la pubblicazione della monografia del prof. AT Fomenko "Introduzione alla critica della cronologia dell’ antichità. L'esperienza di studi statistici" come “assolutamente impossibile". Gli storici hanno categoricamente richiesto di fermare la pubblicazione del libro.

Nei piani del editore "Nauka" (NdT: “Scienza”) del 1991 era presente il nostro libro: V.V. Kalashnikov, G.V. Nosovskii, A.T. Fomenko "L’analisi geometrica e statistica delle configurazioni stellari. Datazione del catalogo stellare di Almagesto.” E' stato recensito e messo in stampa in tipografia. Tuttavia, quando la maggior parte del lavoro è stato già fatto, la casa editrice ha praticamente cessato la pubblicazione dei libri a causa dei cambiamenti della situazione nel paese. Successivamente questo libro è uscito nel 1995 presso l’editore "Faktorial", dove sono stati trasferiti i materiali da parte di "Nauka". Dopo un certo periodo di tempo quest’ultimo ha ripreso il suo lavoro. Nel 1996 e nel 1997 "Nauka" pubblica altri due nostri libri sulla cronologia.
Così, dopo la pubblicazione del "Metodi ..." nel 1990 ci fu una pausa, ma a partire dal 1993, di volta in volta venivano pubblicati i libri, che riflettono l'attuale fase della nostra ricerca sulla cronologia. È stato in questo periodo che è nato il termine la "nuova cronologia". Così abbiamo chiamato la cronologia, che è apparsa dopo l'applicazione di nuove tecniche di datazione da noi sviluppate. E’ nuova nel senso che è diversa dall’attualmente riconosciuta cronologia di Scaligero-Petavius. In realtà, dovrebbe essere chiamata la "corretta cronologia", dato che ne corregge gli errori.

In Russia i libri sulla nuova cronologia sono stati pubblicati da diverse case editrici. All'estero, i nostri libri uscivano sia in russo che in inglese presso le edizioni Kluwer Academic Press (Paesi Bassi), CRC-Press (USA), Edwin Mellen Press (USA).

Nel 2000-2003 l'intero materiale è stato raccolto, rielaborato e ordinato in una serie di 7 volumi "La cronologia”.

A partire dal 1995-1996 in vari giornali e riviste cominciarono ad apparire numerosi articoli per la discussione sulla nuova cronologia. Spesso vi si trovavano le opinioni molto divergenti. Alcuni sostenevano le nostre idea, altri invece ne erano fortemente indignati. Di questi articoli ogni anno apparivano almeno un centinaio. Il loro numero è aumentato soprattutto nel periodo di 1999-2000.

Nel 1998, per più di sei mesi la stazione radio "Svobodnaia Rossia" ha reso disponibile una serie di trasmissioni, in cui Y.S.Chernyshov aveva brillantemente raccontato il contenuto dei nostri libri. In particolare, sulla radio, sono stati quasi interamente letti da lui "L’impero" e "La nuova cronologia della Russia, Inghilterra e Roma" ed anche i primi capitoli del libro "La Russia biblica”. Nel 2001, tali trasmissioni sono state riprese, ma ben presto interrotte, anche se Y.S.Chernyshov era pronto a continuare.

Nel 1998 il canale televisivo TVC e “Televisione d’autore” (ATV) ha trasmesso sette incontri con l’economista A.V.Podoynitsyn, membro di un gruppo informale "Nuova Cronologia “. Lui ha descritto il contenuto della nostra ricerca e ha risposto alle numerose domande del pubblico nel corso della trasmissione in diretta. Il programma aveva provocato un grande interesse.

Nel 1999 siamo stati contattati da un noto scrittore, sociologo, logico e filosofo A.A. Zinoviev, che era appena rientrato in Russia dopo una lunga emigrazione. Dopo aver letto i nostri lavori era giunto alla conclusione che la concezione da noi descritta nel suo insieme è corretta. In aggiunta, è coerente con la propria attività di ricerca nel campo della storia e falsificazioni storiche. Le sue idee su questo argomento A.A.Zinovyev ha delineato nella prefazione per la nuova edizione del libro "Introduzione alla nuova cronologia," uscita nel 2001 (ed.Kraft, Mosca).

A partire dal 1996, i nostri lavori sulla nuova cronologia hanno iniziato a comparire su Internet in vari siti. Il loro numero è in costante aumento. Nel momento in cui vengono scritte queste parole ce ne sono circa una dozzina in Russia e almeno uno in Germania. Vorremmo evidenziare in ruolo fondamentale nel promuovere l'organizzazione del sito tedesco del professor E.Y.Gabovich (Karlsruhe, Germania). Il suo ruolo non si limita alla creazione del sito. Egli è un organizzatore di un nuovo Salone Storico in Germania, dove negli ultimi anni vengono attivamente discusse le idee della nuova cronologia. Inoltre, E.V.Gabovich ci ha fornito un aiuto prezioso, lavorando negli archivi tedeschi. A lui appartiene un’intera serie di considerazioni ed idee relative alla ricostruzione di vera storia.

In Russia è particolarmente noto il sito chronologia.org, su cui pagine si svolge una costante e vivace discussione sulla nuova cronologia. Qui potete trovare le argomentazione sia dei suoi sostenitori che dei suoi avversari.

Nel 1990-1998 gli storici reagivano in un modo al quanto fiacco al nostro lavoro. Nei pochi articoli pubblicati in vari giornali e riviste, gli autori non tentavano nemmeno di farli sembrare un esame scientifico e si erano limitati ad esprimere il loro disaccordo. Nel 1998 la situazione è cambiata. Una delle riunioni del Presidium della Accademia Russa delle Scienze (ARS) è stata specificamente dedicata alla discussione sulla nostra ricerca. E' stata poi convocata una riunione speciale della presidenza del Dipartimento per la Storia dell’ARS e poi anche del Dipartimento di Matematica. Come risultato è stato lanciato un intero "programma per combattere" la nuova cronologia, e poi a dicembre del 1999 organizzata una conferenza sotto il significativo titolo "I miti della nuova cronologia".

Conseguentemente, ha avuto inizio un processo piuttosto curioso. I materiali della conferenza, con lievi variazioni, sono stati pubblicati molteplici volte sotto diverse copertine e con titoli diversi. Ad oggi, di questi libri, che ripetono l’un l’altro, sono già sette (!). Sembra che il loro numero possa presto aumentare ulteriormente. Abbiamo studiato attentamente questa critica. È risultato, che tra gli storici non è apparsa nessuna idea nuova. Ma la presentazione del materiale è diventata più "avanzata" e scientifico-simile.

E’ migliorata anche “l'arte di etichettatura”. Dal 1996 in Germania sono comparsi i libri degli scienziati tedeschi, che dimostrano la fallacia di storia medievale occidentale. Tuttavia, in queste opere non è stata compresa la reale portata del problema. I loro autori ritengono che sia possibile fare delle modifiche locali della cronologia scaligera, aggiustandola leggermente un po’ qui un po’ là. Questo è un errore. Fino a quando non se ne renderanno conto, la loro attività non porterà al successo. Tuttavia, la parte critica di questi lavori è a un buon livello. Prima di tutto si nota il libro di Uwe Topper “Die "Große Aktion" sulla falsificazione della storia, così come il libro di Bloss e Nimitz “C-14 crash”, dedicato all’analisi radiocarbonica.

Negli ultimi anni, il nostro lavoro sulla nuova cronologia non solo ha suscito l’interesse in se ma ha anche dato luogo a degli studi interessanti, basati sui nostri risultati nel campo di cronologia e sulla ricostruzione della storia universale, esposta negli ultimi libri della serie "Nuova Cronologia". Nel 2000-2001 sono stati pubblicati i libri del matematico di Omsk Alexandr Guts "La vera storia della Russia" e "La storia multiopzionale”, il libro di N.I.Hodakovskij "La spirale del tempo". Un impatto evidente del nostro lavoro si nota nel libro di A.Bushkov "La Russia che non c’era". Questo elenco potrebbe essere continuato. Anche se le basi della cronologia in queste opere non sono effettivamente toccate, esse rivelano alcuni nuovi ed interessanti elementi di prova della nostra idea generale.

Tuttavia, una serie di pensieri espressi in queste e altre opere analoghe, noi non condividiamo in maniera categorica. Pur avendo un atteggiamento positivo nei confronti di queste attività, vorremmo comunque distinguere chiaramente la nostra ricerca sulla cronologia da questi lavori. Riteniamo del tutto inaccettabile, quando ci vengono attribuite le dichiarazioni, che non ci sono nei nostri libri o quando senza il nostro consenso si parla a nome della Nuova Cronologia. Tutto quello che riteniamo sia necessario dire sulla cronologia, è (o sarà) contenuto nei nostri libri. Le fondamenta della Nuova Cronologia e della concezione nel suo complesso sono stati e restano i nostri lavori. Non è accettabile, quando alcune di queste idee e risultati, e talvolta anche il quadro generale, vengano attribuiti ad altri. Siamo totalmente contrari circa l'uso del termine da noi introdotto e il concetto stesso di "Nuovo Cronologia" per propagare opinioni estranee a noi.

Notiamo anche un altro effetto interessante. Le recenti pubblicazioni di alcuni autori sono chiaramente di natura secondaria, nate sulle "ondate", divergenti in tutte le direzioni dalla Nuova Cronologia. Tali "ondate secondarie" d’informazione sono senza dubbio utili, ma bisogna tener conto del fatto che esse non costituiscono l'essenza della Nuova Cronologia, le sue fondamenta, cioè i metodi scientifico-naturalistici di datazione, e creata sulla loro base (in qualità di nostra ipotesi) nuova concezione di storia. I TENTATIVI DI SOSTITUZIONE FURTIVA DELLE FONDAMENTA DELLA NUOVA CRONOLOGIA CON LE OSSERVAZIONI SECONDARIE DI NATURA LINGUISTICA O STORICA POSSONO INDURRE IN ERRORE E CREARE UN ILLUSIONE, CHE FOSSERO LORO AD ESSERE IL CONTENUTO O PROVA DELLA NUOVA CRONOLOGIA. QUESTO E’ SBAGLIATO. LA BASE DELLA CONCEZIONE, PRIMA DI TUTTO, SONO I METODI STATISTICI ED ASTRONOMICI DI DATAZIONE."

A questi personaggi sfugge che molti di quelli, se non tutti da loro citati, seguivano un metodo non scientifico
 
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Belisarius
view post Posted on 22/2/2020, 07:35




qualcuno ha letto?
 
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view post Posted on 22/2/2020, 09:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Belisarius
view post Posted on 22/2/2020, 10:04




ti riporto allora questo passo di facebook:
Riporto le sconcertanti frasi che ho trovate sulla pagina della Nuova Cronologia Storica Mondiale, su facebook. Giustamente alla domanda di un utente Facebook che chiede numi sull'affermazione precedente (dove si affermava che il tutto è falso), riferendosi agli accademici una addetta della pagina risponde così:
"ovviamente studiano quello che gli fanno studiare... alla prima domanda scomoda rischiano e sono pochi che accettano di essere emarginati. È tutto previsto e governato. "
e poi l'addetto pagina risponde all'utente sano di mente:
"non sono complotti, sono progetti, non si possono fare i complotti contro chi non conta niente. L'informazione è aperta a tutti, ma chi vuole comodamente vivere nell'ignoranza, auguri e figli maschi e non una parola. Non c'è neanche bisogno... lei è tipico elemento che serve il SISTEMA, siamo semplicemente dalla parte opposta del fiume. Le ricambio buone cose."

Più avanti, l'utente che ha studiato dice:
"chissà come mai le analisi tefrocronologiche delle monete ed armi trovate in tombe chiuse vicino a siti vulcanici, datano monete ed armi stesse all'epoca Romana. Chissà come mai non vi sono prove (serie) dell'affidabilità di Fomenko."
e l'addetta, o la credulona risponde:
"non vi sono nemmeno prove serie dell’affidabilità di NESSUNO (tutte le versioni ufficiali sono bufale gonfiate, (ovviamente per chi s’interessa, studia, cerca le fonti ed analizza, poiché molta gente ingnora volentieri e rimane all’oscuro)... Fomenko da una sua versione plausibile, che sprona a pensare (un modo per aprire gli occhi) che è tutta una presa in giro..."
 
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view post Posted on 22/2/2020, 12:50
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CITAZIONE (Belisarius @ 22/2/2020, 07:35)
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CITAZIONE (Usékar @ 22/2/2020, 09:50) 
Si certo, ma rispondere richiede attenzione e meditata comprensione dell'argomento, di cui al momento non dispongo, per cui non mi azzardo

Mi accodo a Usékar.

Confesso che non sto più seguendo adeguatamente la discussione, un po' per mancanza di tempo, e un po' anche per oggettiva fatica mia (fra la grafica e i contenuti di quel forum non so cosa sia peggio, è davvero da emicrania...). A mio avviso, se fra i loro discorsi sconclusionati ci fosse un tema di particolare interesse, si potrebbe aprire un topic specifico a esso dedicato, senza continuare a fare telecronaca e commento delle discussioni fatte su un altro forum.

Questo non lo dico come critica, ma solo come suggerimento: l'archeologia è una cosa seria, di cui a mio parere si dovrebbe discutere un argomento alla volta, trattandolo con la dovuta attenzione e avendo tempo di fare un minimo di ricerca (almeno online, se non in biblioteca); in quel marasma, invece, dove le voci si accavallano, gli argomenti si mischiano, e dove fioccano continui riferimenti a opere e teorie fantarcheologiche che io non conosco, mi da l'idea che si faccia solo un gran miscuglio, da cui nulla di sensato potrebbe mai uscire (neppure se fra gli utenti ci fosse l'archeologo più esperto e titolato di questo mondo). Io lascerei questi utenti a bollire nel loro brodo, e mi concentrerei invece su uno o due temi che possano riscuotere interesse qui da noi.

Di fantarcheologi ne ho fronteggiati diversi negli anni, sia qui che sul vecchio AI; ma mai più di uno o due per volta, sempre con il supporto di altri utenti seri e preparati, e in generale con un argomento di discussione alla volta. Altrimenti si fa solo confusione (e dalla confusione non può mai venire nulla di vero, di sensato e di buono).

Una cara amica era solita ripetermi una frase che suonava più o meno così: non permettere mai a un cieco di portarti in una cantina buia, perché dopo che ti ci avrà trascinato avrà gioco facile con te. Facciamo altrettanto: restiamo qui dove c'è "luce" e discutiamo seriamente di cose concrete.
;)
 
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Belisarius
view post Posted on 22/2/2020, 13:53




Giustissimo ! Ho solo riportato delle frasi lette. Quello che mi chiedo è questo: come si può, con la scienza e le esperienze dell'archeologia, quindi della ricerca scientifica della stessa, oggi, dire: "gli archeologi studiano su quello che gli permettono di studiare". Quindi chi vede dietrologie, suppone che ogni scibile della conoscenza umana si basi su fondamenta falsificate, ergo qualsivoglia lavoro postumo a tale falsificazione, si orienti verso la falsificazione stessa, poiché il terreno è quello. Non se se mi sono spiegato bene. Eppure le prove, quelle vere, i lavori scientifici le portano...
 
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view post Posted on 22/2/2020, 16:22
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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La prendo larga...

Mi sono fatto l'idea, da discussioni avute con amici intelligenti e colti, ma con corsi di studi di levatura limitata (non so se ricordate le vecchie avviamento, Perseo non credo, diciamo qualcosa di simile agli attuali Istituti Tecnici e Professionali), che un grosso danno l'abbia fatto l'eccesso di positivismo che c'è stato subito dopo la II GM e che nel modo di proporsi di molti studiosi dura tutt'ora.
Riassumendo all'osso, il paradigma è: il cammino della la scienza è corretto e veloce e le premette o le permetterà di risolvere tutti i problemi dell'umanità.

Nella realtà, la scienza passi avanti ne ha fatti molti e molto grandi, ma ciò che domina oggi è la tecnologia, che troppo spesso viene scambiata con e/o fatta passare per scienza.
In particolare, due tecnologie, quella dell'elaborazione automatica dei dati e quella delle telecomunicazioni, hanno fatto tanti e tali passi avanti, che esse stanno dominando l'umanità, mentre dovrebbe sempre essere il contrario.
Pochi sono in grado di comprendere la portata del mix tecnologico delle due, che è stato messo a disposizione di tutti, ai veri informatici "laici" vengono i brividi pensando alle conseguenze che avrà l'introduzione del 5G, se ci sarà e funzionerà, male perché non sarà sufficientemente sperimentato per evitanre i possibili grossi problemi che creerà.

Secondo me, la grande galassia degli scettici e dei complottisti viene da qui, dalla constatazione dei disastri già causati dalla tecnologia spacciata per scienza e progresso e dai fallimenti della scienza, passati e presenti, non accettati e non metabolizzati.
E su un substrato di pessima comprensione del "progresso" scientifico si sono innestati, a partire dagli anni 50 del 1900, i "debunker" dei due fronti della Guerra Fredda, che hanno prodotto danni incalcolabili, in questo senso, allevando due generazioni scettici e malfidenti sui due opposti fronti, alimentati anche dagli scienziati stessi, schieratisi politicamente su un fronrte o sull'altro.
E lo stesso è accaduto anche tra opposti schieramenti di scienziati, per interessi personali favorevoli o contrari ad una ipotesi posta sul campo, a un nuovo farmaco, a un nuovo metodo di cura...
Nel campo dell'archeologia, ho vissuto e mi pare di continuare a vivere, per es., nel periodo di "la Bibbia aveva ragione" contro "la Bibbia aveva torto", semplificando al massimo.

Per citare due casi molto attuali di opposizioni frontali: le vaccinazioni di massa obbligatorie e il cambiamento climatico dovuto o meno a fattori antropici oppure addirittura inesistente, perché tutto rientra nella dinamica della Terra, che ancora non abbiamo compreso.
Oltretutto, è chiaro che in entrambi i casi citati entrano in ballo interessi materiali di vario genere, che inducono con vari mezzi gli stessi scienziati a schierarsi, in fin dei conti sono umani corruttibili come tutti gli altri.
E anche qui essi stessi hanno compiuto un grave errore: quello per spacciarsi per persone integerrime, il cui interesse è quello per la Scienza in sè e per sè, mentre è molto evidente il contrario. Per un bel po' la gente comune ha mostrato fede in loro e nelle loro parole, i casi contrari sono stati talmente tenti che l'opinione di molti si è ribellata all'autocrazia e all'autoreferenza del mondo scientifico.

Per es., riguardo alla influenza antropica sull'ambiente, voglio citare alcuni casi abbastanza recenti di errori clamorosi di valutazione.

Ricordate il grande ricercatore marino Jacques Cousteau? Negli anni 70 del 1900 lanciò un allarme contro l'inquinamento del Mediterraneo, che in poco tempo avrebbe causato la scomparsa di ogni traccia di vita nel nostro mare, appunto. Sono passati 50 anni, la pesca è sempre più difficile, ma la vita nelle acque del Mediterraneo continua...

Circa 10 anni dopo, venne scoperto che si era verificata una fuga di Caulerpa Taxifolia dall'acquario marino di Montecarlo e che quest'alga tropicale aveva colonizzato una parte del fondale antistante il Principato di Monaco, a spese dell'autoctona Posidonia Oceanica, che costituisce un ambiente essenziale per la catena alimentare marina. Cousteau e molti biologi marini lanciarono un allarme perché la situazione si sarebbe presto dimostrata gravissima, la Posidonia era destinata in breve tempo a sparire. Al di là del fatto che nel frattempo si sono installate nel Mediterraneo altre specie di Caulerpa, altrettanto aggressive nei confronti della Posidonia, la situazione è ancor oggi "tranquilla", nel senso che in qualche modo le praterie sottomarine di Posidonia continuano a godere di buona salute.

Più o meno in mezzo a quei due allarmi, il mio profe dei corsi di Ricerca Operativa e di Programmazione Matematica parlava a noi studenti, con insistenza e allarmismo, di futura venerizzazione della Terra.
Era il tempo delle limitazioni poste ai riscaldamenti condominiali e lui insisteva con il fatto che il vero problema stava nelle emissioni soprattutto delle automobili e delle centrali elettriche alimentate a combistibili fossili, che avrebbero causato una tale nube attorno alla Terra da causarne appunto la venerizzazione, ossia la scomparsa di ogni specie vivente a causa di piogge acide e aumento spaventoso della temperatura del pianeta.

Queste e molte altre affermazioni, riportate in base alle conoscenze del tempo e ai dati oggettivi in quel momento disponibili, nella constatazione della fallibilità delle stesse hanno portato molti a dubitare fortemente degli "scienziati", dei loro metodi di rilevazione dei dati, dei loro metodi deduttivi quando non addirittura induttivi...
Di fronte appunto ad una classe che affermava o sembrava affermare la propria infallibilità (quante volte ho sentito la fatidica frase che inizia con "NOI SCIENZIATI..." lasciando intendere di tovarsi di fronte a un pubblico di minus habens), non se ne sono accettati gli errori.

E oggi quel mix di due tecnologie ingigantisce il problema, dando a tutti la possibilità di spararle il più grosse possibili...

Chiedo scusa per la tirata, ma l'argomento è vastissimo e difficilmente spiegabile in due parole, credo...

Avrei ancora qualcosa da dire nel campo della attuale fisica delle particelle, ma mi fermo qui.
 
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Belisarius
view post Posted on 22/2/2020, 16:33




si ma anche con tecnologia che viene scambiata per scienza, non capisco da dove viene e che prove vogliono portare, questi complottisti dicendo che ogni scibile della sapienza umana, in questo caso (nel caso del discorso) è posto su basi già falsificate, così che ogni lavoro futuro risulti un espandersi del falso
 
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view post Posted on 22/2/2020, 17:49
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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La risposta al post di Belisarius sarebbe lunga e devo formularla bene, mi servo di scrivervi appena ho modo.
 
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