Ostraka - Forum di archeologia

I rotoli di Qumran sono autentici?, lo scandalo del 2018

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view post Posted on 12/3/2020, 12:03
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Questo lemma di wiki mi sembra risponda in maniera dettagliata e documentata, non so se anche esaustiva, alla tua domanda

https://it.wikipedia.org/wiki/Archeologia_biblica
 
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Belisarius
view post Posted on 12/3/2020, 12:07




ma ci si può fidare di Wikipedia?
 
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Belisarius
view post Posted on 12/3/2020, 12:24




praticamente alcune cose sono confermate, altre no...Gli avvenimenti sono più che altro poetici però
 
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view post Posted on 12/3/2020, 12:25
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Dato che cita, per esempio, manufatti provenienti da scavi documentati, è sufficiente andare a controllare...
Wiki non è sempre attendibile, ma in questo caso l'abbondanza di citazioni controllabili mi sembra un ottimo indizio di attendibilità.
 
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Belisarius
view post Posted on 12/3/2020, 12:48




https://www.corrierepl.it/2019/08/19/una-s...cheologi-ebrei/

anche questo è molto interessante secondo me
 
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view post Posted on 17/3/2020, 09:14

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Se vi appassiona l'argomento, spero di non sbagliare ma mi pare che non l'abbiate ancora presa in considerazione, è liberamente disponibile sul web l'ultima relazione scientifica del novembre 2019 (mi pare di ricordare che un precedente più scarno documento su simile argomento fosse stato diffuso verso la fine del 2018) riguardante frammenti accertati come falsi e provenienti dal mercato antiquario dell'ultimo ventennio (cioè post 2002):
https://d2f7x7uhr2xem7.cloudfront.net/sixt...t-FINAL-web.pdf
La fonte è questa: https://museumofthebible.org/dead-sea-scroll-fragments

Pare che alcuni di questi frammenti siano stati pagati cifre esorbitanti, nondimeno qualche aspetto appare addirittura pacchiano (per esempio il caso dell'inchiostro che risvolta sulla frattura del supporto scrittorio).

Un monito a come comportarsi nei confronti del mercato più o meno legalizzato di reperti o presunti tali o frammenti artatamente modificati: abbiamo riempito di soldi le saccocce di truffatori ed allo stesso tempo abbiamo evitato di guardare alla distruzione di contesti dai quali il materiale di base veniva trafugato.
 
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Belisarius
view post Posted on 17/3/2020, 09:31




povero me che non parlo inglese :(
 
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Belisarius
view post Posted on 17/3/2020, 10:40




Ciò non toglie però che, laddove vi sono accertamenti di falsi, ovvio che vi siano anche cose autentiche
 
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view post Posted on 17/3/2020, 11:06

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I primi e più eclatanti di questi documenti furono saccheggiati dai pastori e immessi sul mercato soprattutto nella seconda metà degli anni Quaranta dello scorso secolo.
Quanto fosse illegale tale operazione in quel particolarissimo momento storico può essere oggi una questione da azzeccagarbugli, ma certo che noi dobbiamo intenderla come una azione riprovevole e sciagurata.

Poi ci furono -se ricordo bene- alcuni a propria volta notevoli, ma dimensionalmente minimi ritrovamenti da ricerche più o meno regolari (anche se sul concetto di regolarità di una ricerca archeologica io avrei ancora qualcosa da ridire).

Dopo la metà degli anni Settanta la situazione sembrava stabilizzata, fino alla comparsa sul mercato più o meno sfacciatamente clandestino o più o meno imbellettato di apparente legalità quanto all'ultimo passaggio di vendita, in una epoca circa di primi anni Duemila, di una serie di piccoli frammenti -quelli dei quali stiamo parlando- su supporto antico (e quindi palesemente frutto di devastazione di qualche sito archeologico da qualche parte) ma che dopo una serie di dubbi trascinatisi per qualche anno oggi intendiamo essere falsi quanto al testo scritto sopra di essi.

Quando la smetteremo di alimentare il mercato dei reperti archeologici e magari anche di applaudire ad alcuni scavi "di ricerca" talora francamente eccessivi o semplicemente non necessari, allora sì che sarà una bella notizia.

Il patrimonio archeologico è una risorsa non rinnovabile: vediamo di consumarlo il meno possibile e tendenzialmente di lasciarlo sotto terra (o nei fondai marini) dove è sempre stato, salvo che non ci sia una necessità veramente seria di andarlo a toccare (ed allora però facciamolo fare a chi ha competenze e impediamo che diventi proprietà privata di qualcuno).
 
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view post Posted on 17/3/2020, 16:34
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Belisarius @ 17/3/2020, 09:31) 
povero me che non parlo inglese :(

Il lavoro riguarda solo i 15 (io ho letto che sono 16...) frammenti di quello che ho chiamato per brevità Museo Green, il cui effettivo identificativo è Museum of the Bible’s Dead Sea Scroll cioè Museo dei rotoli biblici del Mar Morto.
Se gli hai dato una scorsa, è monumentale, 212 pagg. in totale, ma non ti devi spaventare: il succo è condensato nell'Executive Summary (= rapporto sintetico, pagg. 1 - 3), in particolare le poche righe evidenziate in grassetto a pag. 2

<<After an exhaustive review of all the imaging and scientific analysis results,
it is the unanimous conclusion of the Advisory Team that none of the
textual fragments in the Museum of the Bible’s Dead Sea Scroll collection
are authentic. Moreover, each exhibits characteristics that suggest they
are deliberate forgeries created in the twentieth century with the intent to
mimic authentic Dead Sea Scroll fragments.
>>

cioè, nella mia traduzione

"Dopo un'esaustiva revisione di tutti i risultati di imaging e analisi scientifica, la conclusione unanime dell'Advisory Team (gruppo dei consulenti, ndt) è che nessuno dei frammenti testuali nella collezione del Museum of the Bible’s Dead Sea Scroll è autentico. Inoltre, tutti presentano caratteristiche che suggeriscono siano essi falsi deliberati creati nel ventesimo secolo con l'intento di imitare frammenti autentici dei Rotoli del Mar Morto."

Tutto il contenuto dei successivi capitoli riguarda la composizione del gruppo di analisti/consulenti, o Advisory team, i metodi utilizzati per l'analisi, le rilevazioni ottenute e la discussione dei risultati, frammento per frammento.
 
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view post Posted on 17/3/2020, 16:42

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Credo di aver capito a chiacchiera fra i Colleghi che si occupano di queste cose che con questa relazione ormai definitivamente (ma il sospetto c'era da un po') si deve intendere presuntivamente che tutti i frammenti apparsi dopo il 2002 siano falsi. Ovviamente questo non tocca i materiali accertati negli anni Quaranta e Settanta.
Spero di non sbagliarmi a riferire.
 
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view post Posted on 17/3/2020, 18:20
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Anzitutto, anche nel lavoro citato si dice che i frammenti presenti nelle collezioni del MOTB (Museum Of The Bible, o Museo Green come l'ho chiamato io) sono 16, però nello studio vengono riportati i risultati per 15, il 16° non capisco dove sia finito...

L'esame è stato condotto solo su quei frammenti e l'Executive Summary conclude, a pag. 3

<<The extensive research sponsored by the Museum of the Bible has resulted in the creation
of a rigorous and reproducable protocol for the scientific interrogation of questioned
ancient textual artifacts. The field will benefit from the release of the complete research
results, which will facilitate comparisons with other questioned fragments. Further, the
release of all associated images and datasets will considerably aid the identification
and removal of texts that may have contaminated important literary, paleographic and
linguistic datasets.
>>

cioè, nella mia traduzione

"La vasta ricerca sponsorizzata dal Museo della Bibbia ha portato alla creazione di un protocollo rigoroso e riproducibile per l'esame scientifico di antichi manufatti testuali contestati. Il campo trarrà beneficio dal rilascio dei risultati completi della ricerca, che faciliterà il confronto con altri frammenti in discussione. Inoltre, il rilascio di tutte le immagini e i set di dati associati aiuterà considerevolmente l'identificazione e la rimozione di testi che potrebbero aver contaminato importanti set di dati letterari, paleografici e linguistici."

Per come l'intendo io, questo significa che il lavoro in questione NON ha stabilito che tutti i frammenti apparsi sul mercato dopo il 2002 siano dei falsi, bensì fornisce un protocollo seguendo il quale sarà possibile condurre rigorosi esami non solo su pretesi frammenti di Rotoli del Mar Morto, bensì su TUTTI i frammenti scritti su materiale analogo, dei quali sia più o meno contestata l'autenticità.
 
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view post Posted on 17/3/2020, 19:47

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Si, sì: hai indubbiamente ragione.
Del resto in una relazione del genere non potevano scrivere più di così, anzi già hanno avuto molto coraggio e molta trasparenza tecnico-scientifica.

Però, se io sto annusando correttamente il clima, credo che un tempo nelle discipline filologiche ed epigrafiche si dicesse qualcosa del tipo probato dolo totus testis infirmatur . . . o qualche cos'altro del genere, non vorrei ricordarmi male. Come a dire che una volta accertata una falsificazione intenzionale tutta la medesima fonte di materiali diventa presuntivamente non credibile.
 
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view post Posted on 17/3/2020, 20:58
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Il problema è che non si sa da quale fonte provengano tutti i materiali comparsi sul mercato a partire dal 2000, come dicono alcuni, o dal 2002, come dicono altri, compreso il citato lavoro.

Partiamo dai 16 frammenti del MOTB.

L'autore dell'articolo del National Geographic che ho citato alcuni interventi addietro scrive che Green ha affermato di averli acquistati da quattro privati differenti, uno dei quali è un antiquario di Gerusalemme, William Kando, debitamente autorizzato dall'autorità israeliana a vendere manufatti antichi.

L'articolista scrive di essere andato a intervistare quell'antiquario, che è l'ultimo esponente di una famiglia palestinese che da almeno 3 generazioni pratica questa attività e che nel passato si è dimostrata affidabilissima (parole dell'intervistatore...)

Ebbene, Kando ha consultato i suoi registri (l'autorità israeliana ne impone la tenuta, in forma addirittura digitale), ha trovato la registrazione della vendita a Green nel 2010 di 7 frammenti e ha affermato di essere sicuro che il materiale venduto a Green era assolutamente autentico (trascrivo quanto scritto nell'articolo: "Kando nega indignato che la sua famiglia possa aver venduto reperti falsi, suggerendo che i falsi possono essere arrivati da venditori meno raccomandabili".)

A questo punto, sarebbe necessario sapere esattamente cosa l'antiquario ha venduto (avere delle foto di quando i frammenti erano in suo possesso, per es.) e cosa significhi per lui "materiale autentico" perché, come ha dimostrato lo studio di cui stiamo dissertando, il supporto è autentico, trattandosi in 14 casi di pelle dell'epoca giusta, ma l'inchiostro non lo è.
Di fatto, l'antiquario sembra adombrare il sospetto che Green abbia fatto esaminare materiale di cui il lotto vendutogli da lui non fa parte. Ma allora, il suo lotto dov'è finito? E poi, chi lo vendette a lui e da dove provenivano la persona e il materiale?

A proposito di quest'ultima domanda, penso proprio che il venditore non riveli mai chi è la persona che ha passato a lui il materiale e fornisca risposte vaghe o volutamente errate, quando le fornisce, sul luogo di provenienza.
 
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Belisarius
view post Posted on 17/3/2020, 21:05




sapreste dirmi di più in merito invece alle analisi di spettrometria di massa sugli altri manoscritti ? Quelli autentici
 
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