| Dovresti precisare cosa intendi per "vecchi". Per es., non ho mai "assaggiato" un insieme di oggetti tanto ossidati da essersi saldati assieme, oppure talmente ossidati da essere a malapena distinguibile la loro forma.
E poi, è difficile precisare, sono sensazioni molto soggettive. Ti faccio un esempio. Quand'ero ancora bambino, partecipavo alle scorrerie del gruppo di mio fratello, di quasi 10 anni più vecchio, io ero il più giovane del gruppo, staccato di almeno 6 anni da tutti gli altri. In periodo di magra, scendevamo sul greto dell'Adige e recuperavamo i residuati bellici buttati nel fiume dai tedeschi in ritirata e dagli alleati, una volta terminata la guerra. Smontavamo tutto e dividevamo tra di loro i vari componenti metallici, perché l'ottone, l'alluminio e il rame ci venivano pagati molto di più del ferro e della ghisa. Ho spolettato e smontato molte bombe da mortaio, che avevano le alette di alluminio, la "canna" in ottone e la testa di ghisa (se io e tutti i miei compagni abbiamo ancora le mani complete e intatte, è stata una questione di "schiena"), tolto i proiettili da 12, 20 e 40 (rari) mm dai nastri di mitragliatrice, il nastro era di acciaio, poi toglievamo la testa e svuotavamo della cordite il bossolo, utilizzavamo la cordite per fare una specie di fuochi d'artificio, il resto lo vendevamo separatamente, secondo il materiale.
Bene, vengo al dunque, i ricordi mi stanno prendendo la mano.
Ciascuno di noi aveva il suo sistema di riconoscimento dei diversi metalli e anche quelli che utilizzavano il mio stesso sistema provavano sensazioni differenti, sentivano odori e sapori diversi... C'erano poche costanti. Il rame causa una scossettina appena sensibile alla lingua, ma è improprio chiamarla scossettina, è una specie di formicolio, per me piacevole. L'alluminio, quando è asciutto, odora di polvere, come si sente nelle soffitte non frequentate da tempo, il ferro è acidulo, non saprei come definirlo, se non dicendo che ha l'odore e un po' il sapore della carne sanguinolenta. Ma mi riferisco sempre a materiali puliti, recenti ed asciutti.
L'argento "buono" non ha odore, ma ha una caratteristica cedevolezza al morso, se si percepisce un odore amarognolo, c'è molto rame. Il piombo ha colore e pesantezza caratteristica, il peso vale anche per lo stagno, ma quest'ultimo, quando viene strofinato, acquista più lustro e ha un colore più chiaro. Questi due, quindi, li identificavamo valutandone nel contempo peso e aspetto, in genere dopo averli strofinati per bene in modo da togliere loro la pellicola di ossido oppure spezzandone un pezzetto ed esaminando la zona di rottura. Le leghe di ottone sono acidule, un po' come il rame,
Non so se dceg sia d'accordo con queste mie parole, come ho scritto molte di queste sensazioni sono soggettive.
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