Ostraka - Forum di archeologia

Oggetti antichi (e non) e maledizioni

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view post Posted on 4/5/2021, 04:46
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Il "buco" al vertice della capanna ha un "coperchio" mobile, una specie di tenda fatta di foglie di una particolare palma, le stesse foglie di cui è fatta l'intera copertura della capanna.
Questa tenda ha una armatura fatta paletti ed è "incernierata" sulla struttura interna che sorregge il tetto. Può essere manovrata dall'interno, con un lungo paletto, in modo da regolare le dimensioni dell'apertura e chiuderla del tutto quando piove.

Per quanto riguarda gli Egizi, lo psicodotto, cioè il condotto che consente allo spirito del morto di uscire dalla tomba, è stato rinvenuto almeno nella piramide di Kufu/Cheope.
Per quanto riguarda la Mesoamerica, è presente anche in tombe edificate dai Maya all'interno delle loro piramidi, per es. esiste sia nella tomba di Pakal che in quella della sua consorte, la cosiddetta Regina Rossa.

Per quanto riguarda l'uso dei galli nelle cerimonie dei BriBri, i polli li sono stati importati dagli europei, ma nella Mesoamerica avevano già da molto tempo domesticato i tacchini, forse utilizzavano quelli, ma non ne so di più.

In effetti, i BriBri hanno scarsi contatti con il mondo esterno alla loro selva, ma scarsi non vuol dire del tutto assenti.
In genere, ogni villaggio elegge una persona deputata appunto a tenere questi contatti, che sono utilizzati per pochi scambi commerciali, basati sul baratto.
Per esempio, quando c'è assoluta necessità di machetes, letteralmente aprono una antica tomba, recuperano gli oggetti in essa contenuti (sanno dove trovare le tombe "ricche") e li utilizzano appunto per questi scambi.
 
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view post Posted on 4/5/2021, 07:28
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CITAZIONE (Usékar @ 4/5/2021, 05:46) 
quando c'è assoluta necessità di machetes, letteralmente aprono una antica tomba, recuperano gli oggetti in essa contenuti (sanno dove trovare le tombe "ricche") e li utilizzano appunto per questi scambi.

Questo pone alcuni quesiti e mette il commercio di oggetti antichi in una luce particolare. Normalmente esso viene ritenuto riprovevole, in quanto sottraendo gli oggetti dal loro contesto viene distrutta conoscenza in un campo considerato bene comune. Gli stati moderni tendono a considerare tutto quanto si trovi sottoterra di proprietà dello stato e quindi l’appropriazione comunque illecita se non nelle modalità previste dalle leggi. Dal punto di vista dei discendenti l‘azione degli scienziati viene vista talora come violazione, così da nativi americani ad esempio, il che ha portato alla restituzione e nuova sepoltura di resti umani. Un po‘ diverso, ma non sostanzialmente il caso dei bronzi del Benin, di cui attualmente si parla e che la Germania ha deciso la restituzione alla Nigeria.
Nel caso descritto da Usékar (ma in fondo così era anche in passato in Egitto, dove intere famiglie vivevano del commercio di reperti rinvenuti nelle tombe e magari è ancora oggi in zone come Siria o Iraq devastate dai conflitti) gli oggetti appartenuti agli antenati vengono per così dire riciclati in un circuito commerciale. Come va considerato: sfruttamento lecito di risorse (se reperti antichi venissero utilizzati per il loro scopo primario, chessò vasi come recipienti, oggetti cultuali per il culto, monili come tali, lo considereremmo, dal punto di vista della nostra cultura, lecito o meno?) o no? E chi ha acquisito gli oggetti ha diritto a possederli e farne l‘uso che crede, quindi anche rivenderli, o no?
 
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view post Posted on 4/5/2021, 09:36
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Il discorso è complicato, anche perché in questo caso si tratta di una situazione molto particolare.

Accenno brevemente ( :lol: :lol: :lol: ) alla situazione generale della Costa Rica, o del Costarica, dizione che preferisco.
Praticamente, quasi ogni volta che per un qualsiasi motivo si procede a uno scavo nel territorio costaricense, in realtà in tutta la Mesoamerica, si incontra un cimitero (nell'area Maya si incontra un abitato con piramidi, altari, stele e quant'altro).
Quindi succede che quando si scava per costruire le fondamenta di una casa, quasi sempre si trovano tombe con corredo.
Questo rappresenta un grosso problema, per cui si nasconde tutto, in fretta e senza recuperare alcunché, e non si denuncia la cosa.

Ho vissuto sia pur per breve tempo in un paesino dell'area Maya che si chiama Xpujil, alla sua immediata periferia c'è un sito archeologico importante e il paese stesso è la porta per visitare la grande città Maya di Calakmul, uno dei siti più importanti di questa cultura, dal quale per esempio provengono circa 15 splendide maschere mortuarie in giadeite, nessun altro sito Maya ne ha finora restituite così tante e così belle, maschera di Pakal a parte.

Bene, il paese sta vivendo una letterale esplosione edilizia, lo vidi 13 anni fa, era un agglomerato di non più di 20 case, ora è una cittadina di circa 2000 abitanti.
Il terreno fabbricabile è stato ricavato disboscando un gran pezzo di selva e in mezzo alle abitazioni recentemente costruite si vedono dei cumuli di pietre abbastanza squadrate: tutti questi cumuli sono in realtà edifici piramidali di epoca Maya classica, sui quali erano cresciuti alberi della selva disboscata.
Da quel che ho visto 2 anni fa, quando ci sono tornato, almeno altrettanti cumuli sono stati spianati, senza condurre alcuna indagine, né preventiva né di salvataggio.

I BriBri vivono nella selva di Talamanca, a cavallo del confine tra Costarica e Panamà, all'interno del Parco della Amistad, il Parco dell'Amicizia tra questi due Stati, che si estende anch'esso a cavallo del confine.
La selva non è accessibile ai moderni mezzi di trasporto e ben pochi europei e nordamericani ci sono entrati e tra essi nessun archeologo.
Quindi, per gli archeologi sarebbe oltremodo difficile e pericoloso tentare di accedervi.
I nativi sanno dove sono situati almeno in parte gli antichi cimiteri, li rispettano, ma quando hanno necessità di fare uno scambio, l'intera popolazione del villaggio nel cui territorio sorge un antico cimitero si riunisce e nomina una persona che deve occuparsi di scavare, con la maggiore cautela possibile, una o più tombe e recuperare gli oggetti dei corredi.
Questa persona viene anche "santificata" dallo shamano, affinché non incorra in problemi dovuti alla profanazione delle tombe stesse.

Il fatto è che è ben vero che in questa maniera si decontestualizzano gli oggetti e si perde parte della conoscenza ad essi legata.
Tuttavia, nessun archeologo potrebbe partecipare allo scavo, per motivi evidenti: nessuno gli indicherebbe il luogo e trovarlo da solo sarebbe molto, molto difficile, dato che non ci sono strutture che si possano identificare con i moderni lidar, per esempio.

Di conseguenza, questo patrimonio rimarrebbe del tutto sconosciuto alla scienza archeologica.
E poi, chi è l'erede, e di conseguenza il proprietario, di che cosa?

I BriBri non riconoscono lo stato costaricense, né quello panamense, in un certo senso sono una nazione indipendente, che vive sul territorio che da sempre ha abitato: sono loro i proprietari di quel territorio e delle sue ricchezze, oppure sono i moderni stati, nati dalla conquista e retti da una oligarchia costituita da poche famiglie, discendenti dagli antichi conquistatori?
Sono pochissimi gli indigeni che sono arrivati ad avere qualche carica importante, almeno in Costarica, e nessuno finora è diventato Presidente della Repubblica, quindi anche capo del governo, e credo nemmeno ministro, il massimo raggiunto dai discendenti dei nativi è stato il posto di viceministro.

Credo che da quanto ho esposto sia chiaro da quale parte e a favore di chi mi schiero.
 
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view post Posted on 4/5/2021, 10:27
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CITAZIONE (Usékar @ 4/5/2021, 10:36) 
Credo che da quanto ho esposto sia chiaro da quale parte e a favore di chi mi schiero.

Mi sembra che siamo dalla stessa parte, ed è proprio per questo che avevo posto il quesito.

Se vendessi le azioni ereditate da mio nonno (solo ipotetiche :rolleyes: ) o i gioielli di mia nonna, o un suo quadro o oggetto d'arte sarebbe poi tanto diverso?
 
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view post Posted on 4/5/2021, 10:43
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (dceg @ 4/5/2021, 11:27) 
Se vendessi le azioni ereditate da mio nonno (solo ipotetiche :rolleyes: ) o i gioielli di mia nonna, o un suo quadro o oggetto d'arte sarebbe poi tanto diverso?

Per i gioielli di famiglia, così come per gli oggetti che i BriBri "sottraggono" ai corredi tombali dei propri antenati, si tratta di quella categoria di oggetti che vengono chiamati "beni inalienabili", ho trattato il concetto qui

https://ostraka.forumfree.it/?t=53431164

E sono d'accordo con te, se tu vendessi quelle cose, a mio modo di vedere non sarebbe diverso da ciò che fanno i BriBri con quei corredi tombali.
 
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view post Posted on 4/5/2021, 10:49
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CITAZIONE (Usékar @ 4/5/2021, 11:43) 
tratta di quella categoria di oggetti che vengono chiamati "beni inalienabili", ho trattato il concetto qui

https://ostraka.forumfree.it/?t=53431164

Bellissima discussione e bellissimi trattatelli, che purtroppo avevo dimenticato.
 
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