Ostraka - Forum di archeologia

Novità dalla Grotta Guattari al Circeo

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view post Posted on 8/5/2021, 16:38
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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La Grotta Guattari, situata nelle vicinanze di San felice Circeo, venne scoperta il 24 febbraio del 1939 e fin da subito restituì la calotta cranica di un Uomo di Neandertal (o Neanderthal, per i puristi del tedesco).

Ultimamente, le ricerche che vengono ancora condotte nella grotta hanno portato alla scoperta di 9 scheletri fossili di umani, 8 maschi e una femmina, appartenenti a Neanderthal, alcuni vissuti tra 50 e 68 mila anni fa, uno tra 100 e 90 mila anni fa.
Tra l'altro, la grotta nel corso degli anni di scavo, ha restituito una grande quantità di resti fossili di animali, tra cui mammiferi di grande taglia, come elefanti, cavalli selvatici, rinoceronti, orsi delle caverne, uri e cervi magaloceros.

Le indagini continuano, c'è ancora molto da analizzare e da scavare.

www.ansa.it/sito/notizie/cultura/a...5ff23ab2bd.html

www.ansa.it/sito/videogallery/ital...3503fbd945.html

www.ansa.it/sito/notizie/cultura/a...d128e5ad24.html
 
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view post Posted on 9/5/2021, 13:34
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Nove nuovi ospiti provenienti dal tempo dei Neanderthal:
https://www.finestresullarte.info/archeolo...ini-neanderthal
Ricomincia il turismo sul Circeo?
 
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view post Posted on 9/5/2021, 14:16
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Probabilmente non ti sei accorto che ieri ho aperto la stessa discussione qui https://ostraka.forumfree.it/?t=78472091
 
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view post Posted on 9/5/2021, 15:06
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OT: La grafia attuale della località è Neandertal, ma per denominare l‘ominide viene usata frequentemente, ed è quella che personalmente preferisco, la grafia usata al tempo della prima scoperta dei suoi resti, cioè Neanderthal. L‘uso dell‘acca dopo la ti fu eliminato nella riforma ortografica tedesca all‘inizio del XX secolo.
 
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view post Posted on 9/5/2021, 15:13
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Grazie per la precisazione, dceg.
Quindi, se si parla della valle di Neander, che in realtà è una forra lungo il fiume Düssel, a metà strada tra Düsseldorf e Wuppertal, si deve usare il termine Neandertal, se si parla dell'Homo è preferibile usare la vecchia grafia Neanderthal.
Spero di aver capito bene.
 
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view post Posted on 9/5/2021, 16:08
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Sì, è così, hai capito bene. Ma purtroppo, anche costì in Germania, non tutti hanno la sensibilità storico- estetico- ortografica e delle storiche acca non gliene importa, appunto, un‘acca.

La correzione automatica aveva trasformato il mio voluto toscanismo costì In un banale così.

Edited by dceg - 9/5/2021, 17:51
 
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view post Posted on 9/5/2021, 16:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Così è dappertutto.
I francesi non conoscono più né ortografia né posizione degli accenti delle loro parole, gli inglesi sbagliano spesso l'ortografia, non parliamo poi dei nordamericani.
Anche gli spagnoli e i latino-americani, scrivendo, fanno confusione tra s, z e tra c, s e z, se la c è davanti alle vocali i ed e, dato che ci e ce in spagnolo si pronunciano si e se, poi confondono b e v e altro ancora.

Gli italiani ormai ne combinano di tutti i colori, l'uso del congiuntivo è da sempre un problema, ma ora leggo strafalcioni incredibili.
 
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view post Posted on 9/5/2021, 16:51
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Eccerto (sic) che non me ne sono accorto! :o:
Me lo sei andato a mettere nella sezione sbagliata nono
Mettila al posto giusto e ti risponderò.

Solo Zeus sa da quanto tempo sto aspettando una chiacchierata sulla Preistoria.
 
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view post Posted on 9/5/2021, 16:58
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Spostato i messaggi e unificato la discussione.
Righel, c'era Zeus nel paleolitico?
Magari c‘era ma i paleolitici, che non sapevano di essere tali e si consideravano modernissimi, lo chiamavano altrimenti.

Edited by dceg - 9/5/2021, 18:56
 
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view post Posted on 10/5/2021, 09:51
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CITAZIONE (dceg @ 9/5/2021, 17:58) 
Spostato i messaggi e unificato la discussione.

Grazie, appena possibile vado a vedere.
CITAZIONE
Righel, c'era Zeus nel paleolitico?
Magari c‘era ma i paleolitici, che non sapevano di essere tali e si consideravano modernissimi, lo chiamavano altrimenti.

Infatti probabilmente è così. La documentazione più antica di cui dispongo si riferisce al proto-preindoeuropeo. A quel tempo la dizione più probabile era Diauş.
Non è poi cambiato molto nel tempo: Diauş, Zeus, Iovis, Deus... e altri che non mi vengono in mente.
In ogni caso il termine si riferisce al Cielo, luminoso o temporalesco.
 
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view post Posted on 10/5/2021, 10:37
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Stiamo andando OT, a proposito dei nomi di Zeus aggiungo questo, copio e incollo da
https://journals.openedition.org/mefra/4236?lang=it articolo
Lo spazio del sacro nella Messapia (Puglia meridionale, Italia) di Giovanni Mastronuzzi

<< A Leuca, nel corso del VI secolo a.C., emerge il carattere « emporico » del complesso cultuale sviluppato presso la Grotta Porcinara, dove la divinità faceva da garante negli scambi tra Greci e Messapi.
Iscrizioni graffite su materiali ceramici ne documentano il nome : dediche in greco attestano la forma Batas, mentre le iscrizioni messapiche si possono riferire al teonimo Zis ; ancora in età romana le incisioni sulle pareti della Grotta Porcinara riportano la menzione di Iuppiter Batius.
Batas risulta, dunque, un’epiclesi di Zis, forse con il significato di « saettante » e, pertanto, la divinità maschile assumeva il ruolo di dominatrice degli eventi atmosferici.
Zis Batas, di conseguenza, poteva essere protettore della navigazione, ma anche avere uno stretto legame con gli aspetti della fertilità e della fecondità ; a tale ambito sembra infatti riconducibile la persistenza, tra le azioni documentate nella stratigrafia archeologica, dell’offerta dei resti di caprovini sacrificati collocati all’interno dei vasi miniaturistici e deposti presso il grande altare di ceneri
>>
 
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view post Posted on 13/5/2021, 14:22
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Molto ben documentato, questo articolo, con foto e filmati
https://www.classicult.it/individuati-rest...tari-al-circeo/
 
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view post Posted on 27/8/2021, 16:54
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Dalle notizie sugli scavi nella grotta arrivano importanti novità.
Un lungo e documentato articolo in merito è riportato nel numero attualmente in edicola di una nota rivista del settore.

La stagione è stata molto propizia per esplorare il paleosuolo affiorante in quello che viene chiamato l'Antro del laghetto.
Si tratta di una cavità che da aprile a ottobre ospita un laghetto creato dall'affiorare dell'acqua di falda, che si asciuga completamente negli altri mesi dell'anno.
Questa cavità non era mai stata finora esplorata.

Durante l'ultima campagna di scavo effettuata nei mesi in cui l'area del laghetto è asciutto, è stato asportato lo strato di calcare deposto dall'acqua, portando alla luce il paleosuolo.
E qui sono arrivate le novità, importanti.

Il paleosuolo, datato tra 65.000 e 60.000 anni fa, si è rivelato un vero giacimento di ossa di animali ma anche umane.
Sono stati rinvenuti resti ossei di numerosi animali, compresi alcuni che non si ritenevano a quel tempo presenti nella zona, come il leone delle caverne, il megacero (una specie di grosso cervo), il cavallo selvatico e l'uro o bos primigenius.
Molte delle ossa presentano tracce dei denti di iena, cosa di per sé non sorprendente perché era già stato accertato che le iene abitarono a lungo la grotta.
In particolare anche le estremità spugnose del femore di un essere umano risultano rosicchiate, testimoniando che, secondo quanto scritto nell'articolo, nella fase attorno ai 65.000 anni fa l'Uomo di Neanderthal non era il cacciatore bensì il cacciato.
C'è da osservare, però, che non può essere certo che si tratti di prede di caccia, potrebbero anche essere i resti di cadaveri rinvenuti dalle iene e trascinati nella grotta.
I resti umani finora rinvenuti in questo antro sono in tutto 25, tra cui una calotta cranica, e appartengono a 4 individui diversi.
Con questi, gli individui della specie Homo neanderthalensis, i cui resti sono stati finora rinvenuti nella grotta, salgono a 13

Le ricerche continuano...
 
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view post Posted on 28/8/2021, 11:59
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CITAZIONE (Usékar @ 27/8/2021, 17:54) 
In particolare anche le estremità spugnose del femore di un essere umano risultano rosicchiate, testimoniando che, secondo quanto scritto nell'articolo, nella fase attorno ai 65.000 anni fa l'Uomo di Neanderthal non era il cacciatore bensì il cacciato.
C'è da osservare, però, che non può essere certo che si tratti di prede di caccia, potrebbero anche essere i resti di cadaveri rinvenuti dalle iene e trascinati nella grotta.
I resti umani finora rinvenuti in questo antro sono in tutto 25, tra cui una calotta cranica, e appartengono a 4 individui diversi.
Con questi, gli individui della specie Homo neanderthalensis, i cui resti sono stati finora rinvenuti nella grotta, salgono a 13

La questione dei resti umani, però, potrebbe essere vista anche da un'altra angolazione.
Noi generalmente attribuiamo ai Neanderthal un certo livello di cultura abbastanza primitivo ma una serie di recenti scoperte, soprattutto (ma non solo) di carattere antropologico mi fanno ritenere che il loro livello di conoscenza possa essere stato più elevato di quanto un pubblico generico immagini.

Ad esempio mi torna in mente un articolo letto qualche anno fa, mi pare su di un fascicolo di Le Scienze di parecchi anni fa, in cui si faceva rilevare che la struttura ossea del collo e del cranio di un Neanderthal mostravano una particolare forma dell'osso ioide e la presenza del gene FOXP2. L'autore (un Antropologo) ipotizzava che tale struttura potesse permettere una fonazione particolarmente articolata.
Se quindi il Neanderthal poteva parlare allora è ragionevole ipotizzare che fosse riuscito ad organizzare la propria vita in funzione di quella altrui, con un accenno di vita sociale e quindi di civiltà.
D'altra parte le numerose deposizioni rinvenute e considerate sepolture "intenzionali" ce ne danno conferma, sin dall'inizio di questo secolo.
A questo punto non mi sembra azzardato immaginare che la grotta Guattari possa essere stata utilizzata per l'inumazione dei componenti di un piccolo clan.
Con buona pace delle iene che risparmiavano la fatica di trascinare le salme in un luogo riparato a occhi indiscreti :rolleyes: .

Nel ricordare che anche nel lago di Bolsena sono stati rintracciati reperti interessanti riferibili al Neolitico ma comunque sotto il livello delle acque, viene la tentazione di consultare qualcuno che ci parli del clima e del prosciugamento degli specchi d'acqua nell'Italia Centrale nel periodo compreso fra 70.000 e 7.000 anni or sono. Questo dato potrebbe fornire uno spunto per ulteriori ricerche in tutti i laghi e laghetti della zona.

Non c'era un geologo da queste parti, almeno fino a pochi anni or sono?
 
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view post Posted on 28/8/2021, 15:04
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Anzitutto, correggo un mio errore: i resti dei 4 individui rinvenuti nell'Antro del Laghetto sono già conteggiati tra i 9 individui presentati in precedenza, quindi non vanno sommati a questi, gli individui ad oggi "censiti" sono 9, non 13.

Per una risposta all'ultima domanda, quella sul geologo, credo si debba attingere ai ricordi di dceg, quindi da bravo shamano rivolgo la classica invocazione ai fini evocativi: dceg, se ci sei, batti un colpo!

Per il resto, anche nell'articolo in questione si fa presente che, stando agli esiti delle più recenti ricerche, i Neanderthal erano molto più evoluti di quanto si supponesse fino a una ventina di anni fa, vedi per es. il reperto con la raffigurazione di uno shamano (!) dal Riparo Solinas di Fumane, in provincia di Verona.

Per quanto riguarda i resti umani nella Grotta Guattari, la tua osservazione amplia la mia stessa ipotesi, laddove ho scritto

"C'è da osservare, però, che non può essere certo che si tratti di prede di caccia, potrebbero anche essere i resti di cadaveri rinvenuti dalle iene e trascinati nella grotta."

Non volevo spingermi oltre, tu hai aggiunto l'ipotesi che si sia trattato di inumati nella grotta, disseppelliti dalle iene.
Credo però che non sia stata formulata una simile ipotesi (nemmeno quella prospettata da me, peraltro) perché si afferma, in base a prove documentate, che la grotta, nella fase alla quale sono attribuiti i resti, era stabilmente abitata da iene, il che non avrebbe permesso una tranquilla cerimonia di inumazione o comunque non avrebbe indotto i Neandertaliani a utilizzare la grotta come area cimiteriale.

A meno che il redattore dell'articolo, che è un giornalista, non abbia "dimenticato" qualcosa di quanto gli è stato riferito/comunicato da chi sta effettuando gli scavi e/o dalla competente soprintendenza... ma in mancanza di prove in merito, dare sempre la colpa al giornalista, in questo caso specializzato nel campo, non mi sembra né giusto né corretto.
Non ho cercato comunicati da parte delle autorità competenti, SABAP Frosinone e Latina e Università di Roma Tor Vergata, in questo momento non ho il tempo per fare ricerche, quindi mi fermo qui.
 
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