Ritrovamenti in Valle dìAosta, Aggiornamento della discussione precedente

Dai per scontato che non sappia riconoscere l'industria litica preistorica ma non è così: per anni ho battuto l'Africa in compagnia del Prof. Claudio Sommaruga, geologo e paleo-antropologo per conto di una società del gruppo ENI. Allora non sapevo quasi nulla, e gli facevo da assistente visto che molti clienti conoscendolo gli chiedevano sopralluoghi in siti appena scoperti. Allora il ragazzo di bottega (io) tirava fuori foglio e matita e ricopiava pazientemente graffiti e reperti a temperature che sfioravano i 70 gradi.
Ricordo sempre che un giorno mi si mise a gridare "Ma guardi dove mette i piedi, perdio!" mentre inconsapevolmente camminavo su una collinetta che si rivelò un cumulo di schegge di ossidiana. (E' lo stesso grido che rivolgerei oggi a chi so io).
Caro Sommaruga, è morto e mi manca.
Quanto alla collaborazione dei valdostani l'ho già trovata. Nel video che pubblico ora li ringrazio per la collaborazione e per l'audacia.
Te lo allego e in esso troverai traccia dei tuoi consigli per i quali comunque ti ringrazio. Però considera che c'è sempre un lasso temporale che passa tra una scoperta e il suo riconoscimento, ed è spiegabile con le lunghe pause di meditazione della pubblica amministrazione. Siamo in Italia, d'altronde. Take it easy.


www.youtube.com/watch?v=oZwcm8EEeKA

Continuo a pensare che l'ideale per te sarebbe prendere contatto con una Associazione di volontariato.

Che ci siano alcune incomprensioni in materia di industria litica risulta evidente dai filmati: il confronto "fra pari", ma non con l'atteggiamento da cultori isolati e per i fatti propri come ti è capitato fino ad ora, bensì all'interno dell'ambiente più metodologicamente rigoroso e stimolante di una Associazione mi sembra la soluzione più ragionevole.

Non cercare altri autodidatti entusiasti, cerca un ambiente associativamente organizzato dove la presenza di più teste può portare ciascuno ad una più critica visione.