ho lette diverse critiche su Chalmers, mi sembra infatti più uno stile New Age. Non smentisce anche l'uso di farmaci. Inoltre, a quanto letto, vuole tirare molto l'acqua al suo mulino. Dopo tutto: cosa non si fa per vivere?
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Per ritornare al tema di questa discussione, cioè se la realtà è una simulazione in un ipotetico computer costruito da una civiltà superiore, per chi conosce l'inglese consiglio questo interessante post, scritto da
Sabine Hossenfelder, una fisica teorica tedesca, che si occupa anche di divulgazione scientifica (scrive un post alla settimana nel suo blog da 16 anni! ) e ha scritto alcuni libri molto critici contro la attuale fisica delle particelle e gli esperimenti del CERN di Ginevra, astronomicamente costosi rispetto ai risultati ottenuti. E' stata anche tra gli scienziati che hanno firmato una petizione diretta alle autorità europee contro la costruzione di un prossimo collider, più grande,potente e costoso dell'attuale LHC.
http://backreaction.blogspot.com/search?q=simulationSabine ritiene che l'ipotesi che noi viviamo in una simulazione è altamente improbabile, praticamente impossibile, perchè l'ipotetico super computer alieno usato per creare la simulazione, dovrebbe simulare anche tutti i dettagli dell'Universo e le regole dell suo funzionamento, e questo sarebbe praticamente impossibile, dato il carico computazionale, anche per un super computer costruito da una civiltà aliena immensamente superiore alla nostra.
Eh già, perchè all'inizio la simulazione potrebbe anche esser
"facile", ma dentro la simulazione ci sarebbero gli scienziati simulati che simulerebbero esperimenti, osservazioni astronomiche, nuove scoperte etc.etc. tutte coerenti tra loro (le regole della fisica sono stabili, non che oggi le mele cadono dagli alberi e domani no).
Sabine spiega che questo costringerebbe ad aprire ogni volta un livello superiore di simulazione ed il carico computazionale crescerebbe fino a diventare insostenibile.