Concordo sul fatto che la cucina sia anche una questione di estetica, non per nulla si dice che anche l'occhio vuole la sua parte.
Detesto il verbo impiattare, tuttavia, volere o volare, è l'uso che fa la lingua e programmi televisivi, quotidiani, riviste specializzate di cucina e ricettari lo utilizzano ormai sempre, al posto delle perifrasi "disporre nel piatto" o "mettere nel piatto".
Per questo motivo molti dizionari, compreso quello della Treccani e financo l'Accademia della Crusca lo accettano.
La motivazione di quest'ultima, dopo una lunga elencazione di pareri sfavorevoli e favorevoli e di dati statistici sulla frequenza d'utilizzo negli scritti e nelle trasmissioni che parlano di cucina, è stata inserita in un lemma intitolato "la risposta è ... impiattata!" ed è questa:
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Concludendo, per rispondere a chi si chiede se sia giusto accettare questa parola nella nostra lingua, evitando di entrare nel merito del gusto personale ci limitiamo a constatare che si tratta di una formazione corretta e analoga, come abbiamo detto, a molte altre dell’italiano; la diffusione piuttosto ampia e l’accoglimento nei dizionari più recenti confermano inoltre la sua crescente vitalità. >>
Il lemma è questo
https://accademiadellacrusca.it/it/consule...-impiattata/966Ciò nonostante, continuo a detestare il verbo in questione, l'ho utilizzato perché negli scritti è ormai indispensabile.
Per quanto riguarda i puntini nelle sigle, è vero che ormai sono entrate nell'uso le forme evo e qb, ma ho voluto sottolineare che trattasi di acronimi.
Li ho anche spiegati perché alcuni pazienti di mia moglie, che si dilettano di cucina, le chiedevano di quali ingredienti si trattasse, in particolare qb, che non riuscivano a trovare in alcun negozio... il livello ormai è questo
Se poi avessi scritto qs per quod satis apriti cielo, mica tutti hanno studiato e/o ricordano il latino, soprattutto dato il livello anche dei licei, almeno da una ventina d'anni a questa parte.
E io ci tengo ai miei 25 lettori...
Che verze, cappucci e cardi vadano colti solo dopo una bella gelata me l'ha insegnato ancora e sempre mia nonna.
Non ho ritenuto opportuno specificarlo perché ormai praticamente tutti fanno acquisti nei negozi della GD (Grande Distribuzione, altro irritante acronimo che compare sempre più spesso) che si riforniscono dai produttori in base a pianificazioni d'acquisto che non tengono certo conto della situazione meteorologica.
Personalmente, coltivo un piccolo orto, dove queste brassicacee sono ben presenti e le colgo quando appunto sono pronte.
Non sono solito spalmare lardo macinato sui crostini o utilizzarlo per rosolare la carne, preferisco in entrambi i casi utilizzare sottili fettine di lardo di colonnata
Bene, ora che i miei 25 lettori hanno l'acquolina in bocca non mi resta che augurar loro buon appetito e lo faccio alzando il calice e cantando, a beneficio di dceg, trink trink brüderlein trink
PS: lo so, sono considerazioni da persone d'annata