Ostraka - Forum di archeologia

Brtish Museum perde miseramente nomea sicurezza, arriva l'ammissione di una grande quantità di furti subiti

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view post Posted on 30/8/2023, 15:17
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Il famosissimo British Museum, da sempre impegnato a proclamare la sua "imbattibile" protezione nei confronti delle opere d'arte e dei reperti archeologici in esso conservati, sta passando un brutto momento: nel corso di una intervista radiofonica concessa alla BBC persino George Osborne, nella sua veste di presidente dei trustee del museo, ha dovuto ammettere che
“We believe we’ve been the victim of thefts over a long period of time and, frankly, more could have been done to prevent them”
ossia
"crediamo di essere stati vittime di furti per un lungo periodo di tempo e, francamente, si sarebbe potuto fare di più per prevenirli"
(fonte Associated Press, https://apnews.com/article/british-museum-...fd482186e89a8c8)

Pare che gli oggetti trafugati dai suoi magazzini da personale del museo stesso, oggetti probabilmente non catalogati nè documentati in alcun modo, siano parecchie migliaia e pare che abbiano alimentato un "vivace" traffico di reperti archeologici e opere d'arte.
Tutto questo sta rinfocolando le pretese di restituzione, da parte della Grecia, dei marmi che Elgin "prelevò" dal Partenone e quelle da parte del Benin nei confronti delle centinaia di antichi bronzi sottratti a quel paese negli anni del colonialismo (da notare che la Germania ne ha già restituiti alle autorità del Benin più di un centinaio e su questa restituzione già sono sorte polemiche, per via della persona alla quale il presidente di quel paese li ha donati).

A sua difesa, il British in passato aveva sempre accampato le condizioni di sicurezza e protezione che erano "garantite" a tutti i reperti in esso depositati, condizioni ben superiori a quelle che avrebbero potuto garantire i paesi di origine.

La cosa era stata già da tempo segnalata alle autorità museali, che non vi avevano prestato alcuna attenzione, giudicando le segnalazioni non credibili, tanto che il direttore del museo si è visto costretto a rassegnare le dimissioni venerdì scorso.

Bene, ecco un'altra "Caduta delle Aquile"...

www.washingtonpost.com/world/2023/...3f77_story.html

www.lbc.co.uk/news/british-museum-...george-osborne/

www.ilgiornaledellarte.com/articol...um-/143173.html
 
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view post Posted on 31/8/2023, 07:28
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Effettivamente, è la stessa cosa che ho pensato pure io.
Mi ricordo la polemica, dopo il furto al museo di Castelvecchio, nel novembre del 2015.
I ladri scelsero un obbiettivo, comunque semplice, vista la scarsa "fama" del museo, quindi è ovvio, che le misure di sicurezza, fossero scarse.
Che il più importante museo di Londra, abbia subito furti per un periodo prolungato, è decisamente molto peggio...
 
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view post Posted on 31/8/2023, 07:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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I due casi non sono minimamente assimilabili: il furto a Castelvecchio ebbe origini e svolgimento molto differenti da quelli attuati al British, perché avvenne ad opera di una ben organizzata banda di ladri, che probabilmente eseguivano furti su commissione, che ebbero la complicità della guardia giurata che era di servizio, la quale disattivò il sistema di allarme

https://www.journalchc.com/2021/05/26/il-f...internazionale/

Per cercare di distogliere i sospetti dalla stessa guardia, questa fu comunque immobilizzata e legata.

Assieme alla guardia giurata anche l'incolpevole cassiera presente in quel frangente venne immobilizzata e legata: per questo fatto non si dovrebbe parlare di furto bensì di rapina.
 
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view post Posted on 31/8/2023, 18:42

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CITAZIONE (Usékar @ 30/8/2023, 16:17) 
Tutto questo sta rinfocolando le pretese di restituzione, da parte della Grecia, dei marmi che Elgin "prelevò" dal Partenone e quelle da parte del Benin nei confronti delle centinaia di antichi bronzi sottratti a quel paese negli anni del colonialismo (da notare che la Germania ne ha già restituiti alle autorità del Benin più di un centinaio e su questa restituzione già sono sorte polemiche, per via della persona alla quale il presidente di quel paese li ha donati).

A sua difesa, il British in passato aveva sempre accampato le condizioni di sicurezza e protezione che erano "garantite" a tutti i reperti in esso depositati, condizioni ben superiori a quelle che avrebbero potuto garantire i paesi di origine.

Sulla restituzioni, è giusto che i paesi privati dei loro beni culturali richiedano il ritorno di questi (oltre alla Grecia che chiede la restituzione dei frontoni del Partenone, c'è anche l'Egitto che chiede la restituzione della Stele di Rosetta), ma credo che in questo caso il British Museum deve poter decidere liberamente.
Per quanto arrogante e ingiusta sia stata l'asportazione di queste opere (la prima ad opera di lord Elgin e la seconda ad opera di Napoleone, poi a sua volta "derubato" dagli inglesi), è passato troppo tempo, oltre due secoli. La Storia è passata, ed il British Museum è legittimamente il proprietario dei frontoni del Partenone.
Altrimenti, se il tempo non avesse importanza, allora l'Egitto dovrebbe chiedere all'Italia la restituzione di ben 13 obelischi, asportati con altrettanta arroganza dagli antichi Romani circa 2000 anni fa!
Oppure la Grecia potrebbe richiedere all'Italia la restituzione dei Bronzi di Riace, dei quali non è neppure chiaro come e quando siano finiti nel mare davanti a Riace.
 
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view post Posted on 31/8/2023, 19:44
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Non ho appoggiato le pretese avanzate da Grecia e Benin, ho solo dato la notizia di quanto emerge ultimamente, anche a causa delle ammissioni dei vertici del British di aver fatto poco per proteggere il proprio materiale dai furti interni, furti cioè commessi da personale del museo stesso nei confronti di tutto il materiale mai documentato in alcun modo, presente nei suoi magazzini.

Sono anch'io del parere che non si possa restituire tutto, in particolare non lo si può fare senza avere contezza e certezza di quale sarà la destinazione dei beni restituiti, vedi appunto caso dei bronzi restituiti al Benin dai musei tedeschi.
Nel 2022 venne firmato tra Germania e Nigeria un memorandum d'intesa, preparato ancora nel 2021, che prevedeva il finanziamento, da parte tedesca, per la costruzione di un apposito museo, nel quale dovevano essere depositati ed esposti al pubblico

https://www.ilgiornaledellarte.com/articol...nia/137346.html

Ora si apprende che, copio e incollo
"La Nigeria, infatti, a maggio ha trasferito la proprietà dei bronzi del Benin a Ewuare II, l’oba del Benin (l’oba era il sovrano dell’antico regno del Benin: oggi si tratta solo di un titolo, dal momento che non esiste più il regno del Benin)"
in pratica il presidente nigeriano, motu proprio e in barba al memorandum sottoscritto, per motivi politici ha trasferito la proprietà di quei reperti a un privato cittadino, che non sarà più un re effettivo, ma controlla comunque una popolazione, vale a dire voti...

https://www.finestresullarte.info/attualit...ti-alla-nigeria

Molti altri bronzi espropriati in epoca coloniale dalla stessa zona dell'attuale Nigeria sono stati sequestrati a privati in GB e depositati c/o British Museum e molti altri si trovano in Francia. Quest'ultima ne ha già restituiti 26, il governo britannico non ha ancora deciso come comportarsi.

Tornando al tema iniziale, il responsabile dei trustee del British, in pratica il gestore dei fondi donati al British e/o di queli di sua proprietà, attraverso fondazioni che in questo modo abbattono le tasse che dovrebbero versare i donatori, in sostanza colui che gestisce i soldi che servono a mantenere in piedi la struttura del museo, ha parlato di circa 2000 reperti spariti, ma a molti commentatori "balla un occhio" a proposito di questa cifra.
La cosa è ovvia per un motivo molto semplice: è emerso che quasi la metà dei reperti presenti nei magazzini del museo non è catalogata né documentata: quindi, come si può sapere quali e quanti reperti sono stati trafugati?

Tra l'altro, nell'articolo che ho indirizzato più sopra si solleva una questione molto delicata, che alcune organizzazioni africane condividono con forza: molti di quei bronzi e molte altre opere d'arte in bronzo provenienti dall'Africa centrale sono state realizzate dai sovrani stessi di quelle zone, utilizzando bronzo ricevuto in cambio di schiavi, dato che quegli stessi governanti ne controllavano la cattura e la prima cessione ai negrieri europei.
Di conseguenza, quei reperti grondano sangue e molti africani non ne accettano la restituzione, comprensibilmente a mio modo di vedere.
 
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view post Posted on 1/9/2023, 17:47
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Non mi meraviglierebbe di ritrovare tra qualche anno i bronzi del Benin, restituiti dalla Germania, sul mercato, più o meno ufficiale.

Quanto al commercio degli schiavi esso non era possibile senza che la „materia prima“ venisse fornita dagli stessi africani.
 
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view post Posted on 1/9/2023, 19:04
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CITAZIONE (dceg @ 1/9/2023, 18:47) 
Non mi meraviglierebbe di ritrovare tra qualche anno i bronzi del Benin, restituiti dalla Germania, sul mercato, più o meno ufficiale.

Quanto al commercio degli schiavi esso non era possibile senza che la „materia prima“ venisse fornita dagli stessi africani.

Concordo sul primo punto e includerei anche quelli restituiti dalla Francia, nonché quelli che la Germania già si appresta a restituire nel prossimo futuro.

Sull'altro ritoccherei un po' il tiro: a partire da tempi immemorabili gran parte delle catture e il commercio di schiavi dell'area subsahariana erano esercitati dai nordafricani, Tuaregh, Berberi/Imazighen e altri non africani in senso stretto, poi dai conquistatori arabi omayyadi e seguenti.
 
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view post Posted on 1/9/2023, 21:07
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Sì, i principali "fornitori" erano islamizzati, ma anche certi strati, regni, dell'Africa Occidentale ne trassero profitto.
 
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view post Posted on 4/9/2023, 15:53

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CITAZIONE (Usékar @ 30/8/2023, 16:17) 
Il famosissimo British Museum, da sempre impegnato a proclamare la sua "imbattibile" protezione nei confronti delle opere d'arte e dei reperti archeologici in esso conservati, sta passando un brutto momento: nel corso di una intervista radiofonica concessa alla BBC persino George Osborne, nella sua veste di presidente dei trustee del museo, ha dovuto ammettere che
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A sua difesa, il British in passato aveva sempre accampato le condizioni di sicurezza e protezione che erano "garantite" a tutti i reperti in esso depositati, condizioni ben superiori a quelle che avrebbero potuto garantire i paesi di origine.

La cosa era stata già da tempo segnalata alle autorità museali, che non vi avevano prestato alcuna attenzione, giudicando le segnalazioni non credibili, tanto che il direttore del museo si è visto costretto a rassegnare le dimissioni venerdì scorso.

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www.washingtonpost.com/world/2023/...3f77_story.html

www.lbc.co.uk/news/british-museum-...george-osborne/

www.ilgiornaledellarte.com/articol...um-/143173.html

Proprio quelli che ironizzavano sui cumuli di materiali giacenti nei depositi dei musei italiani ! AH AH AH !!!
 
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view post Posted on 4/9/2023, 16:38
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La dea Nemesi è sempre all'opera, nascosta dietro l'angolo...

Al di là di tutto, non sono mai stato dell'opinione espressa con il detto "mal comune, mezzo gaudio" e non mi fa piacere ridere delle disgrazie altrui, anche se penso che quelle persone avessero proprio bisogno di un sano esame di realtà, condito da una buona dose di umiltà.
Penso anche che sia già all'opera la scopa che viene utilizzata per nascondere lo sporco sotto il tappeto.
 
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giramella Per favore, non citare interi post; facendo così si appesantisce la discussione senza contribuire ad una maggiore chiarezza.
 
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view post Posted on 10/9/2023, 15:44
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Ho sentito che, nella primavera del 2003, alcuni ladri tentarono il furto della Sirenetta di Copenaghen, ed effettivamente riuscirono ad effettuare uno spostamento di qualche metro.
Poi rinunciarono, visto l'eccessivo peso.
 
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view post Posted on 10/9/2023, 16:19
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La sirenetta venne più volte danneggiata e l‘originale riparato e anche sostituito. Ma si tratta di cosa assai diversa da quanto tema di questa discussione.
Cfr.: https://it.wikipedia.org/wiki/Statua_della...tta?wprov=sfti1
 
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view post Posted on 10/9/2023, 17:27
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CITAZIONE (dceg @ 10/9/2023, 17:19) 
La sirenetta venne più volte danneggiata e l‘originale riparato e anche sostituito. Ma si tratta di cosa assai diversa da quanto tema di questa discussione.
Cfr.: https://it.wikipedia.org/wiki/Statua_della...tta?wprov=sfti1

Capisco, era per citare un episodio analogo, sebbene riguardante l'arte moderna, e non l'archeologia.
 
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