Non ho appoggiato le pretese avanzate da Grecia e Benin, ho solo dato la notizia di quanto emerge ultimamente, anche a causa delle ammissioni dei vertici del British di aver fatto poco per proteggere il proprio materiale dai furti interni, furti cioè commessi da personale del museo stesso nei confronti di tutto il materiale mai documentato in alcun modo, presente nei suoi magazzini.
Sono anch'io del parere che non si possa restituire tutto, in particolare non lo si può fare senza avere contezza e certezza di quale sarà la destinazione dei beni restituiti, vedi appunto caso dei bronzi restituiti al Benin dai musei tedeschi.
Nel 2022 venne firmato tra Germania e Nigeria un memorandum d'intesa, preparato ancora nel 2021, che prevedeva il finanziamento, da parte tedesca, per la costruzione di un apposito museo, nel quale dovevano essere depositati ed esposti al pubblico
https://www.ilgiornaledellarte.com/articol...nia/137346.htmlOra si apprende che, copio e incollo
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La Nigeria, infatti, a maggio ha trasferito la proprietà dei bronzi del Benin a Ewuare II, l’oba del Benin (l’oba era il sovrano dell’antico regno del Benin: oggi si tratta solo di un titolo, dal momento che non esiste più il regno del Benin)"
in pratica il presidente nigeriano, motu proprio e in barba al memorandum sottoscritto, per motivi politici ha trasferito la proprietà di quei reperti a un privato cittadino, che non sarà più un re effettivo, ma controlla comunque una popolazione, vale a dire voti...
https://www.finestresullarte.info/attualit...ti-alla-nigeriaMolti altri bronzi espropriati in epoca coloniale dalla stessa zona dell'attuale Nigeria sono stati sequestrati a privati in GB e depositati c/o British Museum e molti altri si trovano in Francia. Quest'ultima ne ha già restituiti 26, il governo britannico non ha ancora deciso come comportarsi.
Tornando al tema iniziale, il responsabile dei trustee del British, in pratica il gestore dei fondi donati al British e/o di queli di sua proprietà, attraverso fondazioni che in questo modo abbattono le tasse che dovrebbero versare i donatori, in sostanza colui che gestisce i soldi che servono a mantenere in piedi la struttura del museo, ha parlato di circa 2000 reperti spariti, ma a molti commentatori "balla un occhio" a proposito di questa cifra.
La cosa è ovvia per un motivo molto semplice: è emerso che quasi la metà dei reperti presenti nei magazzini del museo non è catalogata né documentata: quindi, come si può sapere quali e quanti reperti sono stati trafugati?
Tra l'altro, nell'articolo che ho indirizzato più sopra si solleva una questione molto delicata, che alcune organizzazioni africane condividono con forza: molti di quei bronzi e molte altre opere d'arte in bronzo provenienti dall'Africa centrale sono state realizzate dai sovrani stessi di quelle zone, utilizzando bronzo ricevuto in cambio di schiavi, dato che quegli stessi governanti ne controllavano la cattura e la prima cessione ai negrieri europei.
Di conseguenza, quei reperti grondano sangue e molti africani non ne accettano la restituzione, comprensibilmente a mio modo di vedere.