Ostraka - Forum di archeologia

Gli scienziati hanno un piano audace per mappare il mondo antico prima che scompaia (ingl.)

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view post Posted on 2/10/2023, 16:36

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NEL CENTRO di Siena, in Italia, da quasi 800 anni esiste una cattedrale. Una torta a strati in bianco e nero di pietra pesante, statue di pregevole fattura e ricchi mosaici, l'imponente struttura, ora visitata da più di un milione di turisti ogni anno, sembrerebbe un'istituzione permanente del passato, del presente, della città. e futuro. La maggior parte delle persone la chiama semplicemente “la cattedrale”. Ma Stefano Campana, archeologo 53enne dell’Università di Siena, la chiama diversamente: “la chiesa che è visibile adesso”.

Campana ha visto la sua giusta dose di scavi, insieme alla polvere e alle scottature che li accompagnano. Ma l’archeologia, per lui, non significa sempre riportare alla luce il passato; significa anche scrutarlo utilizzando una serie di sensibili apparecchiature elettromagnetiche. Uno dei dispositivi utilizzati da Campana è il georadar, che funziona trasmettendo onde ad alta frequenza nella terra per rivelare “anomalie” – caratteristiche del sottosuolo che sono potenzialmente architettoniche – nei segnali che rimbalzano.

All’inizio del 2020, quando i blocchi del Covid hanno svuotato i siti turistici italiani della loro folla, Campana e i suoi collaboratori hanno ricevuto il permesso di ispezionare l’interno della cattedrale di Siena. Utilizzando strumenti originariamente sviluppati per studiare ghiacciai, miniere e giacimenti petroliferi, hanno trascorso giorni a scansionare pavimenti di marmo e intricati mosaici, alla ricerca di muri e fondamenta nelle profondità. Con la scomparsa della brigata dei selfie-stick, Campana e il suo equipaggio sono riusciti a trovare prove di strutture precedenti, tra cui, potenzialmente, una misteriosa chiesa costruita lì quasi 1.200 anni fa, in agguato come un'ombra nei dati radar.

Dopo aver visto quanto hanno ottenuto durante il lockdown in Italia, Campana e i suoi collaboratori hanno iniziato a pensare a cos’altro potrebbe essere possibile fare con la tecnologia. Le onde radar che penetrano nel terreno viaggiano a una frazione della velocità della luce, quindi l’intero processo – trasmissione, riflessione, registrazione – richiede nanosecondi. Con questi nuovi strumenti l’archeologia non è più un’attività stazionaria, limitata ad un sito; anche mentre sfrecciano a velocità autostradale, i topografi sul campo possono produrre un’istantanea accurata di ciò che c’è sotto secoli di ciottoli e mattoni, gomme da masticare e rifiuti.

https://www.wired.com/story/scientists-hav...-it-disappears/
 
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view post Posted on 3/10/2023, 07:53

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Molto interessante.
Mi piace l'idea di un'archeologia senza scavo, che avrebbe il vantaggio di darci le informazioni sulle civiltà del passato, poter indagare in luoghi non scavabili, quando la superficie è già impegnata da città o altri vincoli di valore, anche naturali, e mantenere i reperti sotto terra senza esporli alle intemperie e comprometterne la conservazione.
 
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