Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by Tine

view post Posted: 7/1/2024, 02:13 Un nuovo studio genetico sugli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (aekas @ 30/12/2021, 22:12) 
CITAZIONE (Tine @ 13/10/2021, 12:00) 
A Murlo che cosa avevano trovato?

Lo studio su Murlo era completamente sbagliato sin dalle sue premesse, si basava solo su un campione moderno di 86 individui e solo su aplogruppi del DNA mitocondriale ereditati per via materna. Quanto trovato nel campione moderno di Murlo non riguardava in alcun modo gli Etruschi, tanto che nessuno dei 4 aplogruppi trovati nel campione di Murlo (su 11 in totale) e usati come prova dell'origine orientale degli Etruschi è mai stato trovato negli oltre 80 campioni di individui etruschi analizzati in più studi. Anche l'idea che quanto trovato a Murlo fosse mediorientale in realtà non era del tutto vera. O quanto meno, il quadro che sta emergendo è molto più complesso. U7 è stato trovato per ben due volte in tombe celtiche dell'età del ferro da Germania meridionale e Austria, proprio del tipo trovato a Murlo. Anche i Celti erano di origine orientale? U3 era stato trovato nel neolitico in Germania in uno studio del 2005. Raro, certo, ma in Europa era già arrivato nel neolitico, e in alcuni studi mostra un picco in Liguria che notoriamente non era terra degli Etruschi. Quello di Murlo fu uno studio completamente sbagliato che si basava sul luogo comune dell'alterità etrusca. Non fu l'unico studio sbagliato di questo gruppo di genetisti, ne seguirono altri, anche questi ricchi di errori. Per fortuna a un certo punto sono arrivate le analisi del DNA antico e il livello degli studi genetici, in particolare quelli di archeogenetica, si è decisamente alzato. I danni dello studio di Murlo sono rimasti, tuttavia, e hanno fatto credere che i toscani fossero una sorta di anomalia nel panorama genetico italiano, anche se questo non era affatto vero. I toscani sono posizionati nel cline genetico italiano esattamente dove ci si aspetta debbano essere. In tutti gli italiani, compresi quelli del nord Italia, si possono trovare lineaggi uniparentali che hanno riscontri nel Mediterraneo orientale, e tutti gli italiani, da nord a sud, possono essere modellati come se discendessero in parte dalle migrazioni di Roma imperiale, con i picchi, chiaramente, nella parte più meridionale dei cluster italiani coincidente con campioni dalla Calabria e altre aree del sud Italia più estremo.


CITAZIONE (Tine @ 13/10/2021, 12:00) 
Non capisco l'ultimo passaggio quando scrivi che CHG è molto simile a Iran_neolitico.

CHG e Iran_N hanno posizioni genetiche molto simili, tanto che a un certo punto alcuni genetisti invece di modellare la componente ancestrale Steppe con CHG iniziarono a modellarla con Iran_N, ottenendo risultati simili.

Mi scuso per il ritardo. Grazie mille, ora mi è più chiaro.
view post Posted: 13/10/2021, 12:00 Un nuovo studio genetico sugli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (aekas @ 29/9/2021, 00:24) 
PCA con i campioni etruschi. Ogni PCA mostra bene la posizione molto occidentale degli Etruschi, a occidente dei nord Italiani, e quindi conferma che gli Etruschi non avevano alcuna relazione genetica con l'oriente. Per la verità neanche i toscani moderni mostrano una relazione con l'oriente particolare, certamente non più di tanti altri italiani, qui ci sarebbe da aprire un discorso molto lungo sugli studi per niente attendibili di Piazza, Torroni, Achilli, Pellecchia, Brisighelli e così via che per anni hanno monopolizzato il dibattito con conclusioni per niente plausibili e che si sono rivelate proprio geneticamente errate e infondate.

A Murlo che cosa avevano trovato?


CITAZIONE (aekas @ 10/10/2021, 17:16) 
La popolazione della cultura di Jamna, da cui deriva la componente ancestrale Steppe, viene modellata come se fosse in parte discendente di EHG (Eastern Hunter-Gatherer) e in parte di CHG (Caucasus hunter-gather) che è il mesolitico del Caucaso (Georgia) e siccome CHG è molto simile a Iran_neolitico alcuni genetisti pensano che la lingua antenata del protoindoeuropeo sia nata tra il Caucaso e l'Iran, e che sia arrivata poi nella cultura di Jamna che era diffusa tra Ucraina e Russia, e che poi da lì a tappe si sia diffusa in tutta Europa con movimenti verso occidente che sono terminati alla fine dell'età del Bronzo.

Non capisco l'ultimo passaggio quando scrivi che CHG è molto simile a Iran_neolitico.
view post Posted: 28/9/2021, 15:08 Un nuovo studio genetico sugli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (Mario_A @ 28/9/2021, 11:28) 
Ammetto l'errore! Ho usato un termine obsoleto (l'articolo usa il termine generico di "steppe-related ancestry"), e la presenza di una popolazione geneticamente simile a quella identificata dalla cultura di Yamna nell'Asia Centrale durante la prima Età del Bronzo è ritenuta il risultato di una migrazione verso Est, non il contrario. L'espansione di questi popoli è poi proseguita fino all'attuale Cina, nel bacino del Tarim, e si pensa sia collegata alla lingua tocarica (indoeuropea).

Se può lo corregga per chi ci legge, perché molti fanno fatica a capire gli studi di genetica e capiscono fischi per fiaschi.
view post Posted: 27/9/2021, 22:12 Un nuovo studio genetico sugli Etruschi - Etruscologia
L'ho letto, interessantissimo! Quindi ancora una volta confermata l'origine autoctona degli Etruschi.

Mario_A è un errore questo secondo me "presentavano l'eredità genetica dei popoli pontici, provenienti dall'Asia Centrale", lo studio non sostiene questo, non esistono i popoli pontici, lo studio dice che negli Etruschi come nei Latini era presente la componente Steppe - alla quale si attribuisce la diffusione delle lingue indoeuropee - proveniente dalle Steppe Euroasiatiche (o Steppe Pontico-Caspiche) ma che di fatto sono Ucraina e Russia, non certo l'Asia centrale. I popoli delle Steppe provenivano dalla cultura di Jamna tra Ucraina e Russia, considerata la culla dei protoindoeuropei.
view post Posted: 17/8/2019, 01:57 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (bimgiu @ 16/8/2019, 17:24) 
Ma del fatto che non tutti i gruppi di cultura Villanoviana sono poi diventati Etruschi non ne parla nessuno? E' una informazione falsa?

Che significa? Non è che si confonde con il proto-villanoviano?

La cultura villanoviana è già etrusca. Non è mai esistito un popolo di villanoviani da contrapporre agli Etruschi.

C'è continuità per la grandissima maggioranza di quelli che lei chiama gruppi. A parte rare eccezioni. L'enclave villanoviana di Fermo, che almeno una volta era considerata un'emanazione dell'area riminese ed è sempre stata isolata, viene assorbita dalla circostante civiltà picena intorno all'VIII secolo a.C.

"Il piccolo nucleo di Fermo (oltre 200 tombe), interrottosi precocemente (cioè nel corso dell'VIII sec. a.C.), è stato considerato un'emanazione dell'area riminese mediante la navigazione sulle coste del mare Adriatico (Pallottino); la forte analogia riscontrabile con l'ambiente etrusco, specie quello interno delle valli fluviali del Tevere e del Chiana con i centri, p.es., di Veio e Chiusi (non conosciamo quasi nulla di Orvieto), potrebbe far pensare a un rapporto diretto con l'Etruria interna."

www.treccani.it/enciclopedia/cultur...Arte-Antica%29/


A Verucchio risulta attestata la continuità abitativa almeno fino al V e IV sec. a.C.

"mentre non sono state al momento rinvenute sepolture databili al V e IV sec. a.C., nonostante le evidenze archeologiche comprovino la continuità abitativa del sito fino a quel periodo."

www.treccani.it/enciclopedia/l-ital...Archeologia%29/
view post Posted: 2/8/2018, 01:12 Le miniere delle Toscana meridionale (area etrusca) e le Alpi - Etruscologia
Segnalo due interessanti scoperte recenti su possibili rapporti e scambi culturali e commerciali tra le aree proto-etrusche e le Alpi che risalirebbero almeno al tardo Neolitico.

Nel luglio 2017 i ricercatori dell'Università di Padova hanno annunciato di aver scoperto che il rame usato per forgiare l'ascia di Otzi proviene dall'area vicina a Campiglia Marittima, nella Colline Metaliffere, Toscana meridionale. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Plos One e l'autore principale è Gilberto Artioli.

Long-distance connections in the Copper Age: New evidence from the Alpine Iceman’s copper axe

http://journals.plos.org/plosone/article?i...al.pone.0179263

Un articolo di giornale sullo studio padovano: L'ascia di Ötzi era 'made in Tuscany'

www.repubblica.it/scienze/2017/07/0...any_-170138806/


Pochi mesi più tardi, archeologi e ricercatori svizzeri annunciano di aver scoperto che un'ascia trovata nell'insediamento neolitico palafitticolo di Zug-Riedmatt (Svizzera tedesca, cantone di Zugo) risalente alla seconda metà del IV millennio avanti Cristo risulti essere composta dello stesso rame dell'ascia di Otzi e che questo materiale anche in questo caso provenga dall'area della Colline Metallifere nei pressi di Campiglia Marittima, Toscana meridionale.

Eda Gross, Gishan Schaeren & Igor Maria Villa, The copper axe blade of Zug-Riedmatt (Canton of Zug, Switzerland) - a key to chronology and metallurgy in the second half of the fourth millenium BC

www.academia.edu/34659250/The_copp...th_millenium_BC

Un articolo di swissinfo: Zugo: trovata scure in rame del Neolitico simile a quella di Ötzi

CITAZIONE
swissinfo - 03 ottobre 2017 - 15:34
La lama in rame di una scure del Neolitico, scoperta dagli archeologi sul sito palafitticolo "Riedmatt" a Zugo, ha la stessa forma di quella appartenuta alla mummia di Ötzi e la stessa provenienza: le Colline Metallifere di Campiglia Marittima, nel sud della Toscana. La lama, vecchia di 5000 anni, è stata scoperta nel 2008. Gli esperti del servizio archeologico di Zugo e dell'Università di Berna hanno sottoposto il reperto ad approfondite verifiche.

Gli esami degli isotopi di rame rilevati nella scure hanno permesso di stabilire una "impronta digitale chimica" analoga a quella appartenuta alla mummia di Ötzi: ciò significa che le due lame sono state realizzare nello stesso periodo ed hanno la stessa provenienza, indica oggi in una nota il servizio d'informazione del canton Zugo. Gli archeologi ritengono che la scure di Zugo fu depositata in acqua come offerta. La lama è uno dei pochi reperti in rame del Neolitico con una datazione sicura a livello europeo, si legge ancora nella nota. Riedmatt è uno dei 111 siti palafitticoli dell'area alpina che dal 2011 sono inseriti nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco.

www.swissinfo.ch/ita/zugo--trovata...-oetzi/43567562

Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino che sono oggi patrimonio dell'Unesco

https://en.wikipedia.org/wiki/Prehistoric_...around_the_Alps


Eda Gross insegna archeologia all'università di Basilea ed è autrice dello studio svizzero.

CITAZIONE
Formally the axe blade of Zug-Riedmatt is al-most exactly the same as the axe blade found in grave 62 of Remedello Sotto, the blades from Ischia di Castro-Ponte San Pietro, as well as several other axe blades further north (Zürich-Kleiner Hafner, Portalban, Vinelz: and south (Lagolo, Bellinzona-Castel Grande) of the Alps show a preference for little weight and gra-cility. Thus, formally similar blades were found in lakeside dwellings north of the Alps as well as on the Alpine divide (Tisenjoch/Hauslabjoch), in the valleys south of the Alps, in the Po valley and in the Colline Metallifere. The distribution pattern of blades of this form suggests that the blades origi-nate from the Colline Metallifere.

Eda Gross critica in particolare un passaggio della ricerca di Artioli, quello secondo il quale le Alpi erano una barriera che separava distinti circuiti mettalurgici. L'archeologa svizzera non pensa che sia così, ma che ci sia molto altro ancora da scoprire sui rapporti tra i due fronti delle Alpi.

CITAZIONE
"However, the copper axe blade of Zug-Ried-matt with its link to metallurgical traditions south of the Alps demonstrates that copper metallurgy at the end of the 4 th millennium BC on the Swiss plateau is not to be understood as a very hum-ble end-of-range model of the earlier metallurgy (3800-3500 BC) north of the Alps. In fact, this metallurgy is a new kind derived from the hot-spots of metallurgical innovation in the regions of the Tyrrenian-Ligurian coast. This contradicts the theory proposed in Artioli et al. (2017, 9–11), in which the Alps are depicted as “a neat cultural barrier separating distinct metal circuits”.

Perché nelle Alpi circolavano asce fatte con rame proveniente dall'Italia centrale?

Edited by Tine - 2/8/2018, 02:38
view post Posted: 1/8/2018, 21:45 Gli Etruschi furono italici, mai anatolici. - Etruscologia
CITAZIONE (Usékar @ 1/8/2018, 18:01) 
Beh, almeno qui un poco ci ho preso.
In ogni caso, tutto è servito a farci chiarire i fondamenti, almeno a grandi linee.

PS: mentre scrivevo questo intervento, è arrivato l'ultimo di LA, con il quale concordo.
Che le iscrizioni retiche siano 112 o 309, sono comunque tutte molto brevi, per cui i dati restano ancora troppo pochi, a mio modo di vedere e mi pare anche di LA, per poter trarre delle conclusioni così perentorie, che sembrano presentate tutt'altro che come teorie in fieri.
Forse, l'applicazione assoluta dei metodi statistici in linguistica non è corretto, tuttavia insisto sul fatto che, al di là del grande nome e dell'autorità degli studiosi scesi in campo e citati, la base di dati su cui lavorano mi sembra ancora troppo piccola e di conseguenza poco significativa.

In fieri come teoria rispetto a tutto quanto è stato pubblicato negli ultimi 20 anni.

Il problema della carenza di iscrizioni è uno dei problemi principali della linguistica quando si occupa delle lingue preromane. Non è un problema specifico della lingua retica. Anzi, tra le lingue preromane, a essere onesti, la lingua retica risulta oggi una delle più documentate. Persino più attestata di diverse lingue della famiglia italica.


CITAZIONE (dceg @ 1/8/2018, 21:50)
CITAZIONE (Usékar @ 1/8/2018, 21:20) 
la base di dati su cui lavorano mi sembra ancora troppo piccola e di conseguenza poco significativa.

E questo mi sembra essere il problema essenziale e di certo non risolvibile se non con il fortuito e assai poco provabile rinvenimento di documenti decisivi.
È come voler valutare l'effetto di un farmaco o di una terapia in base a pochissimi casi singoli: in genere tutte funzionano, tutte falliscono o, cosa più provabile, entrambe le cose.
Ho trovato uno scritto in tedesco, non molto recente, è del 1997, in cui si cerca di dare un po' un quadro storico degli studi. Non so quanto affidabile, l'autore non mi sembra essere esperto in materia, ma forse ha fatto un lavoro di ricerca utile.
Il lavoro fu fatto per un'istituzione di Zurigo, La Schule für angewandte Linguistik (Scuola di linguistica applicata) che mira alla formazione professionale di gornalisti, traduttori, insegnanti di lingue. Quindi non un ambito specialistico in merito.
www.jfp.ch/inhalt/bw/infos/raeti/raeter_inhalt.htm

1997, un anno prima del testo di Helmut Rix "Rätisch und Etruskisch". Quindi direi quadro storico che si possa definire piuttosto incompleto e obsoleto.

Edited by Tine - 2/8/2018, 01:57
view post Posted: 1/8/2018, 18:03 Gli Etruschi furono italici, mai anatolici. - Etruscologia
CITAZIONE (Usékar @ 1/8/2018, 18:01) 
Ho già chiarito che non sono un linguista né un archeologo, quindi in questa discussione cerco di intervenire con grande cautela.

Sono un matematico, però, e sia da quanto ho letto sul sito dell'Università di Vienna da cui ho tratto le citazioni trascritte nel mio penultimo intervento, sia dalla mia conoscenza della statistica mi sembra che la domanda di LA sia più che legittima.

Il sito di cui parli è gestito sì dall'Università di Vienna, e si tratta del Thesaurus Inscriptionum Raeticarum, un progetto del dipartimento di linguistica dell'università viennese.

Perdonami se sono diretto, la linguistica non è matematica, con un approccio rigidamente matematico alla linguistica la grandissima maggioranza delle teorie linguistiche salterebbe in aria. E ti sbagli se pensi che quel sito non dimostri alcun legame tra retico ed etrusco. Tu ti sei limitato a riportare alcune osservazioni di Prosdocimi del 1971, quando molte iscrizioni non erano ancora state né scoperte e né analizzate, che è all'interno di un capitolo dedicato alla ricostruzione dei principali contributi sulla lingua retica. Siccome il sito austriaco non è gestito da ciarlatani ma da studiosi seri, giustamente il sito austriaco riporta anche la visione critica di un linguista rispettato e stimato come era Prosdocimi. Che comunque non era completamente contrario all'imparentamento linguistico. Ad ogni modo il Thesaurus Inscriptionum Raeticarum è un progetto diretto dal linguista austriaco Stefan Schumacher e Schumacher è uno dei sostenitori della famiglia linguistica tirrenica.

Infatti nella pagina intitolata Raetica il sito austriaco scrive in maniera chiara che la lingua retica è correlata alla lingua etrusca. E se ti leggessi tutti i testi di Rix, Schumacher, De Simone e Marchesini scopriresti che il legame tra lingua retica e lingua etrusca non si basa solo su somiglianze lessicali, bensì su similitudini nella fonologia, morfologia, sintassi, e sul carattere agglutinante, tanto da essere considerato un rapporto profondo e antico. Se pensi che questi linguisti abbiano elaborato la teoria tirrenica solo su qualche somiglianza linguistica tra retico ed etrusco, ancora una volta ti sbagli.

"In the late 1990s, Rix and – independently – Schumacher could demonstrate that the inscriptions defined as Raetic by Prosdocimi were actually documents of one homogeneous language and that this language is related to Etruscan; since then, considerable progress has been made in the analysis of this language. Therefore, it may be more useful to put linguistic parameters at the basis of the definition. While the Transpadanian alphabets or alphabet variants are often indistinguishable in absence of certain shibboleth letters, the Raetic language as a member of the Tyrsenic language family is isolated beyond the Po, being surrounded by the Indo-European languages Venetic in the Southeast and Lepontic in the West. (The linguistic affiliation of Camunic remains obscure.) (For details, see The Raetic language.) "

Ti traduco la prima frase.

"Alla fine degli anni '90, Rix e - indipendentemente - Schumacher poterono dimostrare che le iscrizioni definite come Retico da Prosdocimi erano in realtà documenti di una lingua omogenea e che questa lingua è legata all'etrusco".


Per quanto riguarda le tue osservazioni sul numero di iscrizioni in lingua retica, un lavoro più recente sulla lingua retica è il Monumenta Linguae Raeticae, uscito nel 2015, e che prosegue proprio il lavoro di Schumacher (Stefan Schumacher, Die rätischen Inschriften. Geschichte und heutiger Stand der Forschung, Innsbruck 2004). Il Monumenta Linguae Raeticae riporta 309 iscrizioni definite retiche più 22 iscrizioni dubbie.

La famiglia linguistica tirrenica è ovviamente una teoria linguistica in fieri.


CITAZIONE (Usékar @ 1/8/2018, 18:01) 
Se andiamo a rileggere l'inizio della discussione, il campione costituito dal corredo genetico estratto dai resti di 30 individui non è stato considerato sufficientemente significativo da rendere sicure le conclusioni esposte nel lavoro di Barbuiani.Lo possono essere 2 parole "simili", estratte da un totale di forse 300/400 vocaboli in tutto?

Paragone non pertinente secondo me.


CITAZIONE (Usékar @ 1/8/2018, 18:01) 
Per quanto riguarda la ipotizzata similitudine etrusco - lemnio, mi sembra che si vada ancora più in là con i lavori.
Le iscrizioni note in lemnio, se non erro, sono 2, una cortissima, l'altra composta da una trentina di parole. Anche qui ce ne sono 2 simili all'etrusco. Ma che campione è?

Infatti l'ipotizzato legame tra etrusco e lemnio si basa su meno evidenze di quello tra etrusco e retico. È un dato di fatto.
view post Posted: 1/8/2018, 16:17 Gli Etruschi furono italici, mai anatolici. - Etruscologia
CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 1/8/2018, 16:16) 
Posso chiedere sulla base di quali attestazioni linguistiche sembrerebbe più convincente? Voglio dire: di quali testi epigrafici stiamo parlando?

Ti posso chiedere sei hai studiato o almeno letto i testi di Rix, Schumacher, De Simone e Marchesini?


CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 1/8/2018, 16:16) 
Stiamo pressappoco parlando di archeologia dell'Archeologia, o è solo una mia impressione? Di nuovo: e ci ricordiamo oggi sulla base di quali evidenze materiali fu sostenuto ciò?

Prove archeologiche, nel senso di evidenze materiali, ancora non ce ne sono. E lo sai perfettamente altrimenti non me lo avresti chiesto.

Ti consiglio di leggere "I Tirreni a Lemnos" di Carlo De Simone pubblicato nel 1996. Ma l'ipotesi dell'insediamento piratesco etrusco a Lemno risale addirittura a Eduard Meyer (1892), ripresa da Karl Julius Beloch nel 1913. E se ne discute da molto prima che De Simone, che è un linguista, pubblicasse il suo volumetto nel 1996.

Che ci furono movimenti da Occidente a Oriente, e non solo da Oriente a Occidente, ormai gode di un crescente consenso anche tra gli archeologi.

Sul fatto che i Tirreni fossero pirati, o dediti ad azioni piratesche, esiste poi un'ampia letteratura.
view post Posted: 1/8/2018, 13:20 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
Era sottinteso che si parlasse di Villanoviani.
view post Posted: 1/8/2018, 13:05 Gli Etruschi furono italici, mai anatolici. - Etruscologia
CITAZIONE (ratapena @ 26/7/2018, 20:41)
Come spiegare la presenza del lemnio, parlato almeno fino al VI sec. a.C., nell'isola di Lemno, e imparentato con l'etrusco? A meno di non pensare ad una colonizzazione dall'Etruria, dovrebbe trattarsi del resto di una popolazione "etruscoide" rimasta nelle zone di origine o che si è fermata nelle sue vicinanze durante la migrazione che ha portato nell'attuale toscana.

Che possa trattarsi di una popolazione "etruscoide" rimasta nelle zone di origine è risolvere il problema con la domanda di partenza. Soluzione che da per scontato molte cose che sono ancora oggi da dimostrare (la migrazione da Oriente, su tutte).


CITAZIONE (Usékar @ 29/7/2018, 07:26) 
Beh, c'è anche l'imparentamento dell'Etrusco con il Retico, che ha portato alcuni liguisti a formulare l'ipotesi della appartenenza di Etrusco, Lemnio e Retico ad un gruppo denominato Tirsenico/Tirrenico.
Il Retico si sarebbe staccato dal "sottogruppo" Etrusco-Lemnio prima dell'Età del Bronzo, mentre Etrusco e Lemnio si sarebbero separati molto dopo, forse nell'VIII sec. a.C..

A me sembra l'ipotesi linguistica più convincente.


CITAZIONE (Usékar @ 29/7/2018, 07:26) 
Dato che il Retico era parlato da popolazioni che abitavano le valli alpine e subalpine di Veneto e Tirolo, i linguisti di origine germanica hanno ipotizzato che in quella zona vada cercata l'origine degli Etruschi, che sarebbero il "frutto" di una antica migrazione di Reti verso sud, mentre il Lemnio sarebbe il "frutto" di una incursione piratesca dei Tyrrenoi/Etruschi nell'isola di Lemno...

Mah... -_-

Che il Lemnio sia il frutto di una incursione piratesca è ipotesi di Carlo de Simone. Credo sia sostenuta anche da qualche archeologo che ha scavato a Lemno.

Edited by Tine - 1/8/2018, 15:49
view post Posted: 20/1/2018, 15:07 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
«Gli Etruschi e la Sardegna: c'è un ponte tra le due civiltà»

Il soprintendente Francesco Di Gennaro spiega l’eccezionalità della scoperta a Tavolara. «Fitta rete di scambi, un ritrovamento che getta nuova luce sulla nostra storia» di Dario Budroni


http://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero...ilta-1.16338878

Che ne pensate del recente ritrovamento di un insediamento etrusco in Sardegna?
view post Posted: 19/1/2018, 15:15 Latini : origini - Archeologia dei popoli Italici e Pre-romani
La facies dei Colli Albani non è forse parte del sistema protovillanoviano?

"facies culturale protovillanoviana detta di «Allumiere/Roma-Colli Albani I» (R. Peroni in CLP, p. 23)".


CITAZIONE
Anna De Santis, All’origine dei Latini

Nell’età del Bronzo finale (XI-X sec.a.C.) compare nel territorio del Lazio antico un aspetto culturale locale del quale si può seguire lo sviluppo per tutto il corso dell’età del Ferro (X- VII sec.a. C.). Nel momento più antico, non esistono vere necropoli, ma piccoli gruppi di tombe ad incinerazione con corredo miniaturizzato che ci restituiscono le figure di capi investiti del potere politico e religioso che guidano il processo di trasformazione culturale e politica in atto nella regione. Recenti ritrovamenti confermano il ruolo trainante svolto in questo momento dalle comunità dei Colli Albani con l’area immediatamente adiacente, in accordo con le notizie riportate da scrittori e storici. In questo contesto, un significato particolare sembra aver avuto la località di Santa Palomba, al Km 20 della via Ardeatina attuale. Questa località occupa una posizione centrale fra la pianura costiera, i Colli Albani e Roma.

Qui sono stati scoperti alcuni gruppi ravvicinati di tombe databili fra il I periodo laziale (XI-X sec. a.C.) e la fase IIB (I età del ferro, fase avanzata, ca IX sec. a.C.). Non si tratta di una vera e propria necropoli ma di un luogo di sepoltura riservato ad alcuni personaggi che rivestivano ruoli sociali importanti. Questo è indicato chiaramente dalla presenza nelle sepolture maschili a incinerazione di corredi in miniatura che comprendono regolarmente i principali indicatori di ruolo politico-militare e religioso (spada, coltello, doppi scudi), oltre a indicazioni eccezionali di prestigio, come carri a due cavalli, vasellame di bronzo, strumenti rituali. Sembra probabile che l’area fosse un luogo destinato alla sepoltura dei capi delle comunità laziali e di alcuni membri delle loro famiglie.


Lo stesso territorio dei proto-Latini nell'età del Rame ospita una facies di Rinaldone

Il gruppo Roma-Colli Albani della facies di Rinaldone: organizzazione spaziale, rituali e cultura materiale nelle necropoli di Lucrezia Romana e Romanina (Roma)

https://www.academia.edu/2020160/Il_gruppo..._Romanina_Roma_
view post Posted: 19/1/2018, 14:58 Cultura protovillanoviana e campi di urne - Archeologia dei popoli Italici e Pre-romani
CITAZIONE (bronzew. @ 23/5/2012, 19:50) 
La cultura protovillanoviana sembra una diramazione dei più antichi campi di urne centro-europei , cosi come la cultura di Canegrate-Golasecca che mostra somiglianze con la facies svizzera-renana-francese orientale . La domanda è : a quale facies centro-europea è ricollegabile la cultura protovillanoviana per quanto riguarda la cultura materiale : bavarese ? austriaca ? ceca ?

^_^

Se Canegrate-Golasecca ha più somiglianze con la facies svizzera-renana-francese orientale, la cultura protovillanoviana mostra più rassomiglianze, sempre nel contesto dei campi d'urne, con culture presenti in Slovacchia, Ungheria, Moravia.

Difficile credere che l'incinerazione si diffuse solo per contatti culturali tra il proto-villanoviano e la cultura di Canegrate senza migrazioni di genti. La cultura di Golasecca è posteriore al protovillanoviano.
view post Posted: 19/1/2018, 11:46 Gli Etruschi furono italici, mai anatolici. - Etruscologia
CITAZIONE (bronzew. @ 24/12/2017, 12:15) 
Ho letto alcuni di quelli studi che tu citi, nei Rinaldoniani veniva riconosciuto un gruppo minoritario brachicefalo, forse arrivato da Oriente, su un fondo autoctono maggioritario dolicocefalo "afro-mediterraneo"

Il gruppo minoritario brachicefalo si presume sia arrivato dai Balcani meridionali e non direttamente dentro Rinaldone, ma dentro una cultura eneolitica dell'Italia sud-orientale. Forse proveniente da un continuum Egeo-Balcanico-Anatolico.


CITAZIONE
In epoche successive c'è stata sicuramente una migrazione dal Nord delle Alpi che ha portato la componente steppica kurgan di cui dicevo sopra (lo studio è quello di Haak et. al del 2015). Considerando che alcuni campioni di DNA etrusco risultano simili a quelli dei Toscani odierni e che invece le popolazioni italiche dell'età del rame non lo erano, in attesa di ulteriori dati, si può stimare che questo cambiamento sia avvenuto durante l'età del bronzo.

È plausibile che la componente steppica kurgan sia stata portata dal proto-villanoviano, collegato ai campi d'urne.
21 replies since 17/1/2017