Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by leda77

view post Posted: 17/11/2014, 12:16 Archeologia italiana ancora screditata e svilita - Archeologia - Sezione generica
CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 16/11/2014, 09:16) 
Avrebbe più senso prendersela con l'attuale sistema universitario italiano, che è stato capace in pochi anni di distruggere le eccellenze che aveva in campo archeologico e che oggi non sembra collegato con la realtà economica e sociale del Paese, nè in grado di dare una dignità ed un ruolo in Italia ai propri giovani nel settore.

Ti ripero che, almeno nel campo del restauro, le eccellenze ci sono eccome. L'ICR è ancora un centro di eccellenza e chi esce da lì ha tutte le competenze necessarie per fare un ottimo lavoro. Casomai il problema sono i vari corsi e corsetti nati come funghi negli anni. Ma è un problema che non si dovrebbe porre: nel momento in cui a pagare è uno sponsor privato, può benissimo pretendere che ad eseguire i restauri siano persone con una certa qualifica.
view post Posted: 15/11/2014, 21:29 Archeologia italiana ancora screditata e svilita - Archeologia - Sezione generica
CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 15/11/2014, 13:01) 
Potrebbe persino essere che questo apra qualche opportunità per i nostri Archeologi Italiani nel mondo. Leggere bene il tipo di esperienza richiesta in questo recentissimo ed ancora aperto bando per insegnamento universitario (Assistant or Associate Professor of Roman Art and Archaeology): http://aha.missouri.edu/RomanistJob.html ;)

Quindi ben venga portare i nostri cervelli migliori all'estero e lasciare le nostre future generazioni prive dei migliori maestri? Io vorrei che le opportunità per i nostri archeologi venissero create qui in Italia, altrimenti come le formi le nuove leve? Con i maestri americani? Non ha senso.
view post Posted: 15/11/2014, 00:44 Archeologia italiana ancora screditata e svilita - Archeologia - Sezione generica
Lavori archeologici,
permettemi anche tu un rimbrotto e un tentativo di risposta.
Innanzitutto, Cerebia ha scritto far lavorare le persone IN ITALIA. Intendeva dunque far lavorare quelle persone meritevoli che in Italia ci sono eccome. Non posso certo parlare per le nuovissime generazioni, ma ti posso assicurare che gli archeologi del vecchio ordinamento, quelli tra i 30 ed i 40 anni per interderci, ovunque vanno nel mondo sono apprezzati a livello globale. Vogliamo parlare delle equipe che sfornano le scoperte più importanti in campo scientifico che vantano tra le loro fila moltissimi italiani? Tra l'altro per le materie scientifiche si dice sempre che noi italiani non saremmmo portati, ma esempi celeberrimi stanno lì a dimostrare il contrario. Uno su tutti, l'algoritmo di Google (e scusa se è poco!).
Catturare l'attenzione del mondo in questo modo, poi, secondo me non otterrà l'effetto voluto. Così si sta dicendo infatti: "prego, usate pure i nostri beni come fossero vostri, accomodatevi e fate man bassa"! Allo stesso modo, quando si invia un oggetto celeberrimo dall'altra parte del mondo, per una mostra che serve solo a fare cassa, non si attireranno nuovi turisti, bensì si dirà implicitamente loro che è inutile venire in Italia, tanto prima o poi l'Italia porterà a casa propria questo o quell'oggetto. Ormai infatti, i beni culturali sono feticci, l'importante è poter dire che si è visto, ma quanto a capire cosa si è visto si è ben lontani dall'interessarsene. Figurarsi andare a vedere il contesto da cui quell'oggetto proviene, qualora si tratti di un sito sconosciuto e povero di monumenti grandiosi. Se non è degno per la massa di essere visto, che abbia portato alla luce dei tesori, non interessa a nessuno. Al Louvre la sala della Gioconda e quella della Nike sono sempre piene, nelle altre si passa distrattamente, persino nella splendida sala con i bassorilievi provenienti dal Palazzo di Dario I!
La via da intraprendere è esattamente il contrario di quella tracciata da Marino.
view post Posted: 13/11/2014, 16:41 Archeologia italiana ancora screditata e svilita - Archeologia - Sezione generica
Confesso che quando avevo letto le prime notizie, non avevo capito bene come erano andate le cose e avevo creduto che i soldi del restauro li avrebbero messi gli americani. E a quel punto ritenevo giusto che li facessero studiare in patria. Anzi, ero comunque contenta che si potessero restaurare e studiare, invece che stare a marcire nei magazzini.
Tuttavia, sapendo ora che è l'Enel a finanziare il tutto sono allibita: se l'Enel vuole fare beneficenza all'America invece che all'Italia, allora la facesse con reperti che si trovano lì e non con i nostri: è uno schiaffo non soltanto ai nostri archeologi, ma al nostro stesso paese.
view post Posted: 9/11/2014, 15:00 Libri sul paleolitico - Richieste bibliografiche
Ci sono due libri relativamente recenti per il Paleolitico: uno è

CITAZIONE
A. Broglio, "introduzione al Paleolitico", Laterza Bari (prima edizione 1998).

Questo libro è stato ristampato più volte, ma non so se sia stato anche aggiornato dalla prima edizione. Immagino però di sì, essendo l'autore ancora vivo ed essendo questo un testo per l'università.

L'altro titolo, anch'esso universitario, è:

CITAZIONE
F. Martini, "Archeologia del Paleolitico. Storia e culture dei popoli raccoglitori e cacciatori", Roma 2008.

Questo io l'ho letto, ma non mi ha convinta fino in fondo: considera che io sono archeologa classica, non ho sostenuto esami in materia preistorica e protostorica se non uno non tanto di preistoria, ma riguardante la storia degli studi e delle teorie sulla materia. Ovviamente qualcosa sapevo di mio, avendo visitato musei e letto un paio di pubblicazioni divulgative. Tuttavia, a volte mi è stato difficile seguire il filo del discorso, perché il volume soffre della condensazione tipica dei libri studiati per la triennale, che porta a riassumere a livello concettuale, anche perché bisogna fare volumi a misura di "crediti". L'altro libro invece, proprio perché pubblicato ante rifoma, dovrebbe avere un taglio diverso.
view post Posted: 9/11/2014, 13:46 Ciao a tutti - Presentazioni
Benvenuto!
Non farti scrupolo a postare le domande che ti possono venire in mente, le tue curiosità e quant'altro, siamo qui per cercare di rispondere anche a quello che può sembrarti magari banale.
Per curiosità, tu che studi hai fatto o stai facendo? Quali sono le tue passioni oltre la storia?
Ti auguro buona navigazione e permanenza sul forum e di nuovo :welcomeani.gif:
view post Posted: 7/11/2014, 11:25 Dubbio Scuola di Specializzazione - Archeologia e Università - Sezione generica
Per la prova scritta sicuramente è richiesta una conoscenza dell'archeologia in generale, almeno stando alle tracce degli anni passati:

www.ssarc.unifi.it/CMpro-v-p-59.html

La prova pratica e quella orale sembrano essere anch'esse riguardante un po' tutto, stando al bando:

CITAZIONE
a.
una prova scritta su un tema attinente alla cultura generale del
settore archeologico;
b.
una prova pratica su riproduzioni grafiche e fotografiche, o su originali;
c.
una prova orale su tematiche archeologiche. Il candidato dovrà, inoltre, dare prova di conoscenza di lingue antiche attinenti a ciascun indirizzo come segue:
-
per l’indirizzo classico il candidato dovrà dare prova di comprensione scritta delle lingue antiche greco e latino;
-
per l’indirizzo medievale il candidato dovrà dare prova di comprensione scritta della lingua latina

Vediamo comunque se qualche toscano risponde all'appello ;)
view post Posted: 31/10/2014, 20:26 A volte ritornano - News
In questi giorni a Paestum si sta svolgendo il consueto appuntamento con la Borsa del tursimo Archeologico. Una delle protagoniste degli incontri è stata Pompei, anche per via di uan singolare vicenda: la restituzione, dopo circa 50 anni, di un reperto proveniente dagli scavi, trafugato da una donna italo-canadese durante il suo viaggio di nozze. La doona si è detta pentita del suo gesto.
La vicenda però non è un unicum, in quanto prima di lei, due turisti americani avevano restituito un pezzo trafugato, che all'inizio si pensava fosse del Colosseo, poi invece la Soprintendenza ha chiarito attribuendolo al Foro Romano o al Palatino.
In linea generale, sembra che stia prendendo piede una presa di coscienza che porta alla restituzione di oggetti archeologici o comunque culturali ai paesi di origine. Significative in questo caso le restituzioni provenienti da musei e privati americani, che a volte hanno acquistato in buona fede, ma hanno ugualmente restituito senza intraprendere vie legali per eventuali risarcimenti. Anche un collezionista italiano ha donato la sua collezione di oggetti pre-colombiani al loro paese di origine.
Forse si sta diffondendo una maggiore sensibilità in tal senso? Speriamo.

Qui le notizie sulla restituzione dei pezzi provenienti da Pompei e dalla zona archeologica centrale di Roma:

http://www.lastampa.it/2014/10/30/italia/c...JZK/pagina.html

http://roma.repubblica.it/dettaglio/collez...olosseo/1629097

Qui invece la serie di restituzioni dall'America:

http://ilfattostorico.com/2012/02/07/resti...i-archeologici/

Infine i reperti restituiti dall'Italia:

http://www1.adnkronos.com/IGN/News/Cultura..._425804587.html
view post Posted: 27/10/2014, 22:42 Come pulivano nelle città rupestri cappadociane? - Archeologia - Sezione generica
Ho faticato un po', ma credo di aver trovato la risposta su questo sito:

www.gioviale.org/page/48/

CITAZIONE
La tecnica di difesa era sperimentata. Le sentinelle poste sulla sommità avvisavano dell’incombente minaccia calandosi con funi dal camino principale, un pozzo che dalla superficie scendeva perpendicolare sino alla falda acquifera fungendo contemporaneamente da fonte, camino di aerazione per tutti i piani che qui si affacciavano, via collettiva di comunicazione, principale accesso in entrata ed in uscita di merci e dei rifiuti e dei materiali di scavo.

Ecco perché nell'altro sito le vie di entrata ed uscita, i pozzi ed i meccanismi di raccolta rifiuti erano citati tutti insieme. In pratica tutto avveniva attraverso lo stesso buco, tramite funi (mi immagino che nel caso delle merci, dei rifiuti e dei materiali di scavo alle funi ci sarà stato attaccato un recipiente per contenerli diverso da quello usato per l'acqua).

Edited by leda77 - 27/10/2014, 22:55
view post Posted: 27/10/2014, 10:19 Come pulivano nelle città rupestri cappadociane? - Archeologia - Sezione generica
Se si parla di meccanismi, qualcosa di materiale deve essere rimasto. Tanto più che sono citati insieme ai pozzi e al sistema di entrata e uscita.
Comunque visto che questa cosa si trova citata in un articolo per turisti, una guida turistica lo dovrebbe riportare. Ti rinnovo l'invito a provare a dare un'occhiata.
view post Posted: 26/10/2014, 19:12 Come pulivano nelle città rupestri cappadociane? - Archeologia - Sezione generica
Sembra che meccanismi di raccolta dei rifiuti esistessero e tra l'altro sono ancora oggi visibili, come riportra questo sito:

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/invi..._787984048.html


CITAZIONE
Gli asceti e gli eremiti che vi giunsero per fuggire dal mondo e cercare pace e solitudine, pensarono di trasformare quei pinnacoli e quelle grotte dipinte in abitazioni, perché la roccia morbida si prestava a essere lavorata facilmente. Poi lo fecero anche i monaci bizantini e tre secoli dopo gli arabi e infine i cristiani partiti da Gerusalemme. Erano così numerosi da diventare una comunità. Le loro case sotterranee diventarono presto ospitali con depositi di provviste, cisterne per l’acqua, cantine per il vino e un ottimo sistema di aerazione. Ancora oggi si possono ammirare le interessanti tecniche di entrata e uscita, i pozzi e i meccanismi per la raccolta dei rifiuti. Ma ciò che stupisce maggiormente è la circolazione dell’aria: quando dal caldo torrido dell’estate si scende nelle città sotterranee, ci si stupisce nel sentire una temperatura mite e l’aria fresca che entra dai condotti di ventilazione.

Il sito purtroppo non spiega in cosa consistano questi meccanismi, ma probabilmente su qualche guida della Cappadocia (o della Turchia in generale) non dovrebbe essere difficile trovare la risposta.
view post Posted: 22/10/2014, 10:59 Tante domande sullo studio dell'archelogia - Archeologia e Università - Sezione generica
Come hai detto tu, siamo messi male. Ora come ora non saprei dire cosa è più conveninete fare.
Ti posso dire che il discorso cantieri è da accantonare. Più che altro perché ormai molti chiedono la partita IVA (praticamente illegale, visto che sei di fatto un dipendente quando scavi) e quindi tra tasse, contributi ecc. rimane pochissimo.

Se io dovessi laurearmi adesso, probabilmente punterei su una specializzazione in materie "collaterali". Ad esempio sulle nuove tecnologie in relazione soprattutto alla fruizione e comunicazione (parlo delle ricostruzioni in 3D e realtà virtuale). Quello è un campo che, soprattutto all'estero, sta prendendo sempre più piede.
Oppure, altro settore che secondo me offre qualche possibilità, è quello della conservazione. Dove però dovrai essere pronto a sostenere anche esami di fisica, chimica ecc. Ovviamente anche in questo caso opportunità ce ne sono soprattutto all'estero.
Insomma, se non l'avessi capito, io ti sto dicendo di emigrare... La vedo infatti molto buia per ancora svariati anni qui da noi.
view post Posted: 22/10/2014, 10:50 Dubbio sulla terminologia inerente i maghi - Linguaggio e Scrittura
CITAZIONE (E.A. Coockhob @ 22/10/2014, 11:47) 
Durante la scorsa settimana (finalmente) sono riuscito a trovare il tempo di leggerlo e devo dire che secondo l'autore le tue traduzioni sono corrette, io sono riuscito a capire cosa ci fosse scritto sui saggi che stavo leggendo e direi che siamo apposto.

Il Rocci è sempre il ROCCI! :lol:
view post Posted: 22/10/2014, 10:47 Quali erano i nomi di pianeti e costellazioni - Lingua e Scrittura - Geroglifici e Papirologia
Anche la Luna era una divinità, anche se sembra che fosse un culto ristretto a Tebe:

http://it.wikipedia.org/wiki/Iah

Sull'enceciclopedia Treccani, si parla di un ostrakon che tramanda i nomi dei pianeti e le divinità associate:

http://www.treccani.it/enciclopedia/scienz...lla_Scienza%29/
view post Posted: 22/10/2014, 10:34 Marionette, bambole e burattini - Classica
per quanto riguarda marionette e burattini non ho trovato nulla ad una prima ricerca.

Sulle bambole invece, puoi vedere la pubblicazione della collana "Vita e costumi dei romani antichi" a cura del Museo della Civiltà Romana:

CITAZIONE
Salza Prina Ricotti E., "Giochi e giocattoli", Roma 1996.
1106 replies since 26/9/2010