Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by Guglielmo da Baskervill

view post Posted: 12/5/2012, 08:17 la guerra degli eBook e la morte della Biblioteca - Informatica
http://ehibook.corriere.it/2012/05/10/ok-l...-ebiblioteche/[
CITAZIONE
Ok, l’ebook. Ma che ne sarà delle biblioteche? di Tommaso Pellizzari


Per carità, mai avere (troppa) paura del futuro. Però, certo, trascorrere la prima mattina del Salone del libro di Torino a discutere del futuro delle biblioteche, qualche incertezza la provoca. L’occasione era la presentazione dei dati sui prestiti di ebook operati dalle 2.300 biblioteche italiane del network Media Library Online, di cui già i giornali hanno parlato nei giorni scorsi (7.673 titoli disponibili, più di 12 mila download effettuati tra settembre 2011 e aprile 2012, con una stima per l’anno solare di 90 mila).

Ne hanno discusso Giulio Blasi di Mlol, Nicola Cavalli di Ledi, Marco Ferrario di Bookrepublic e Renato Salvetti di Edigita. Ma più che la discussione sulle modalità di distribuzione, sulle cifre del futuro e sullo sviluppo di nuovi modelli di lettura, è stato interessante ciò che è venuto dopo. Cioè un lungo e appassionato dibattito su quale sarà il futuro delle biblioteche. O meglio: se ce ne sarà uno.

Il problema, in fondo è semplice (da porre, non da risolvere). Nel momento in cui il libro si smaterializza, il rischio che la biblioteca perda non solo la sua funzione, ma proprio il senso della sua esistenza è piuttosto fondato. Il concetto stesso di prestito è messo in discussione, se per esempio un distributore come Bookrepublic propone un sistema fondato sul cosiddetto social Drm, che permette al lettore di conservare la copia chiesta in prestito alla biblioteca. E’ evidente che, a questo punto, non si tratta più di prestito, ma di un acquisto mascherato.

Già, ma chi lo paga?, si è chiesto indirettamente Salvetti di Edigita, network editoriale che per il momento fornisce solo libri con Adobe Drm, che concede a chi prende in prestito il libro 14 giorni di tempo, dopodiché il file si blocca. L’equivalente è il limite al prestito della copia fisica, e lo scopo (sommato ai 60 download possibili come massimo) è la tutela non solo dell’editore che investe, ma anche dell’autore che scrive (e che ormai richiede espressamente nei contratti questo genere di protezione). Certo, da un lato ci sono quei 50 centesimi che la biblioteca paga all’editore per la possibilità di prestare il libro (secondo Giulio Blasi, ogni prestito di cartaceo a una biblioteca costa tra i 5 e i 15 euro, quindi nessuno ci perde), e una piccola frazione (non rivelata) che agli editori perviene a ogni prestito. A cui va aggiunto il vantaggio di sapere quanti lettori prendono a prestito un determinato titolo, che è un modo molto pratico di fare test di mercato.

Ma insomma, il punto è: se anche la biblioteca – teoricamente – ha la possibilità di farsi un poco libreria, di divenire essa stessa luogo (si fa molto per dire, visto il tema) in cui si cede a un lettore per pochissimi spiccioli il diritto di accedere a un file e magari tenerselo per sempre, a quali cambiamenti va incontro un’istituzione storica e dal ruolo di mediazione culturale insostituibile? Che differenza potrebbe esserci, un giorno, tra libraio e bibliotecario? E se è vero che i costi di una biblioteca fisica sono così più alti di una virtuale, quanto riusciranno i politici in cerca di tagli ovunque a resistere alla tentazione di vedere cosa succede con le biblioteche, “perché tanto adesso c’è il digitale?”.

Il problema è che le biblioteche non sono solo dei “prestitifici”, come da neologismo di uno dei bibliotecari intervenuti nel dibattito. Ma anche, soprattutto nei piccoli centri, luoghi di aggregazione e mediazione culturale. Che ne sarà di tutto questo, nel momento in cui le cifre di mercato dell’ebook abbandoneranno quello 0,9% italiano per salire vertiginosamente come sta accadendo altrove? Tutte domande senza risposta, come ogni cosa che riguarda il futuro dell’editoria. Meglio continuare a pensarci.



Edited by §Karl§ - 13/5/2012, 04:16
view post Posted: 5/5/2012, 08:26 Divulgazione scavi su facebook - Archeologia - Sezione generica
CITAZIONE (*Elli* @ 29/9/2011, 11:36) 
La scelta non è stata facile, e suona come un'arresa a chi diceva "ve l'avevamo detto".
Continuo a pensare che l'uso dei social network non sia un incentivo a far dei danni: se si parla ovunque di uno scavo, non significa metterlo in bella vista per i ladri e i deficienti, serve anzi a far capire la realtà di un lavoro importante; se poi per venti persone interessate (ne passavano tante sul cantiere a chiedere con interesse e curiosità) c'è un imbecille...beh, io non voglio che abbia ragione l'imbecille.

Se posso permettermi un commento da non-archeologo, vorrei straquotarti. :P

anche perchè mi pare che non ci sia un filo direto tra gli episodi di vandalismo e la pubblicazione su facebook. Mi spiego: in genere il vandalismo è praticato da gente del posto. Uno di Rovigo o di Caltanisetta non penso che vedendo uno scavo di Roma prenda armi e bagagli, e per togliersi lo sfizio di una serata, vada a distruggere i siti.

anche gli imbecilli devono pagare la benzina

quindi, Fb o no, chi ha vandalizzato il sito, essendo probabilmente del posto già sapeva degli scavi a prescindere da Fb...

se invece si tratta di tombaroli il discorso per me cambia. potrebbe anche essere che qualcuno vedendo le immagini si sia organizzato per cercar tesori. ma allora che si fa? non si pubblica più? non si discute più nei forum? non si fanno più trasmissioni televisive?

il problema son sempre i controlli, il presidio. aprire il sito a turisti, renderlo fruibile alla gente e a tal fine pubblicizzarlo (anche) su Fb, è proprio l'antidoto, piuttosto che il problema, secondo me. E poi, per ottenere maggior rispetto, sensibilità, bisogna far conoscere e apprezzare i siti. Ed in questo momento, Fb è il mezzo migliore.

Lodevoli queste iniziative di divulgazione. Sarò sempre a favore. Invece è un errore (anche se a fin di bene) cedere dinanzi a certi atti
inqualificabili.

@ Massinissima il tuo horror vacui per Fb è il mio.
Io che sono molto, orso...mi ritrovo nelle tue parole..però alla fine FaceBook ha pigliato pure me... :P è innegabilmente utile quando vuoi sare in contatto con persone distanti...

e poi....per il resto....basta usarlo con lo spirito dell'Orso. io non ho manco scritto per quale squadra di calcio tifo... :P ho oscurato tutti i miei contatti...ecc... :lol:

che la forza sia con te :P

view post Posted: 25/4/2012, 22:54 ciambella al cioccolato - Ricette
come sarebbe la versione bianca?? :huh:
view post Posted: 21/4/2012, 11:20 La gladiatrice del museo di Amburgo - Archeologia Romana
interessantissima notizia, grazie. ignoravo completamente l'esistenza di gladiatrici. io pensavo che fosse un mondo esclusivamente maschile. eppure alcuni autori classici citatai da usekar li ho letti..


perchè secondo te -Gibo - la rappresentazione è poco realistica? ho letto velocmente i tuoi link (quelli di Usekar no..) e mi pare che forniscono delle spiegazioni plausibli per l'assenza di scudo ed elmo.
view post Posted: 15/4/2012, 07:35 Tesi di oplologia celtica - Consigli tesi
CITAZIONE (ruairidh @ 4/4/2012, 18:19) 
Qualcuno è a conoscenza del fatto che sia o meno esposta? Se non lo è qualcuno saprebbe indicarmi dove poter recuperare le immagini (magari il catalogo di una vecchia mostra)?

Pardon.... ^_^ perchè non chiedi l'autorizzazione al Museo, o alla Soprintendenza, per visionarle e fotografale? se le armi sono già state pubblicate, dovrebbero concederla senza alcun problema.

intereressante la tua tesi. io in effetti non ho neppure ben presente -ad esempio - quale fosse la tipologia di spade celtiche tipiche del IV, III sec. a.C.
pubblicherai la tua tesi? oppure mi/ci lascerai qualche ragguaglio nel forum? :P
view post Posted: 10/4/2012, 17:47 La Pasqua e l'uovo - Di tutto un po'...
anche io in ritardo...spiacente...ma, Buona pasqua a tutti
view post Posted: 10/4/2012, 17:43 gdl . mi presento - Presentazioni
CITAZIONE (gdl @ 6/4/2012, 14:56) 
Dimenticavo.. La prima volta che mi sono avvicinato all'archeologia via internet l'ho fatto attraverso il newsgroup free.it.scienza.archeologia nel dicembre 2007 grazie al ritrovamento di alcune tombe paleovenete

benvenuto anche se in ritardo, pure da me! per criosità di quali tombe paleovenete parli?
io sono un appassionato come te. ri-benvenuto. :)
view post Posted: 29/3/2012, 09:46 La tessitura nella preistoria. - Richieste bibliografiche
conoscete libri che parlino di tessitura nella preistoria, in particolare europea, dal neolitico al'età del bronzo?
828 replies since 27/9/2010