Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by Cerebia

view post Posted: 4/4/2012, 21:35 Tomba Regolini-Galassi - Etruscologia
Ti dirò Perseo, nonostante abbia studiato la Regolini Galassi non ricordavo di queste figurine umane! Comunque si, sono delle piangenti... la loro posizione attorno al defunto e che siano tutte figure femminili è emblematico della loro funzione. C'è anche un biconico con figura di piangente sul culmine della ciotola-coperchio, che ha la veste losangate e si tiene e tira le due trecce che le scendono sul petto. Ora non riesco a trovare un'immagine... ;)
view post Posted: 5/2/2012, 12:43 Influenze sarde nell'arte etrusca - Etruscologia
Il termine askos è di origine greca e descrive dei piccoli vasi che potevano contenere piccole quantità di liquido. Nelle tombe villanoviane sono stati rinvenuti askoi che avevano forme di volatili, celebre è quello dal corpo globulare con zampe e una sorta di testa e coda d'uccello. Altro celebre askos è quello in bucchero, orientalizzante, conservato ai Musei Vaticani che ha la forma di un ibrido tra uccello e cavallo a due teste, con l'auriga in piedi che tiene le redini.
Gli askoi greci normalmente sono schiacciati, mentre quelli etruschi sono più globulari e molto spesso zoomorfi.
Probabilmente il nome askos è stato attribuito alla ceramica villanoviana/etrusca per associazione con le forme della ceramica greca. Però sulla ceramica greca sono poco ferrata! ^_^

view post Posted: 4/2/2012, 11:20 Influenze sarde nell'arte etrusca - Etruscologia
Ciao Mario,
io sono stata allieva del Camporeale, e quindi ti riporto quello che disse lui a lezione. Non è mai stato detto in che modo sia stata evinta l'unione del mirto con gli askoi, però lui ci riferì di importazioni di questi vasetti e di questo liquore o presunto liquore.
A meno che gli askoi e il mirto non fossero a loro volta frutto dell'acculturazione e dei contatti con i Greci in epoche più antiche.
:)
view post Posted: 2/2/2012, 20:50 Poggio Colla - Etruscologia
La decorazione a cilindretto normalmente è su tutta la circonferenza del vaso. Questa effettivamente sarebbe un cilindretto insolito con solo due decori delimitati da un riquadro...se non è un cilindretto allora potrebbe essere una semplice decorazione ad impressione.
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view post Posted: 1/2/2012, 21:49 Poggio Colla - Etruscologia
Eccomi!
Se dovessi dire la verità a me la sensazione della donna partoriente me la dà, però potrebbe essere qualsiasi cosa! Concordo con tutti voi che sia una decorazione ad impressione, leggo che si tratta di un frammento di bucchero, quindi potrebbe trattarsi di una decorazione a cilindretto, tipica del bucchero. Il cilindretto in poche parole è un cilindro che poteva essere in osso o in ceramica che veniva passato sull'argilla cruda e lasciava un'impressione che normalmente era un fregio continuo e ripetitivo, tipo la glittica mediorientale. Il fatto che ci sia una decorazione uguale accanto potrebbe davvero far pensare ad un cilindretto.
Qui vi posto un disegno di un fregio a cilindretto... se vedete la foggia delle figure è "simile" a quella della donna "partoriente"
http://quod.lib.umich.edu/b/bulletin/images/07103_03-ic.jpg
CITAZIONE (massinissa @ 1/2/2012, 09:19) 
Ma qua mi fermo, perchè non so se tra gli etruschi un eventuale culto solare sia mai esistito. L'unica cosa che posso dire è sui carri e le barche solari trainate da uccelli (spesso anatidi forse perchè legate all'acqua), risalenti già alla fine dell'età del bronzo..

Per quel che riguarda invece un eventuale riferimento ai culti solari siamo troppo avanti nei secoli. Massinissa ha ragione a dire che sono culti dell'età del Bronzo. Nella cultura villanoviana abbiamo il culto solare, con barchette solari, uomini con fattezze ornitomorfe (interpretate come divinità), raffigurate su vasi biconici, spade, elmi, oggetti di prestigio, armature ecc, tutti con una iconografia ben precisa e standardizzata.
Questa raffigurazione, invece, è troppo recente, leggo che è datata 600 a.C., pertanto ben lungi dall'età del Bronzo.
Però sull'interpretazione della figura, francamente non so che dire!
Lanciando ipotesi, potrebbe essere anche un guerriero con l'elmo crestato e "il feto" potrebbe essere uno scudo a disco, come quelli di Norchia se non sbaglio. Nella mia tesi studiai uno scudo composto di due dischi d'oro tenuti insieme da una banda d'oro anch'essa. Potrebbe essere stato rappresentato accasciato... ma ripeto è solo una suggestione...
^_^
view post Posted: 29/1/2012, 19:43 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (massinissa @ 29/1/2012, 18:46) 
Concordo pienamente. Se non sbaglio, per quanto riguarda la produzione di cinerari Chiusi ne avrà di particolari, antropomorfi vero?

Sì, a Chiusi i vasi cinerari sono antropomorfizzati, nel senso che vengono aggiunti testa, mani, talvolta orecchini, collane... in qualche modo è un ulteriore sviluppo del vaso biconico coperto con elmo o con ciotola, prima maniera di antropomorfizzazione. Sono i c.d. canopi chiusini. Ve n'è uno in bronzo non antropomorfizzato nella forma, ma collocato su un trono sempre in bronzo.
Poi rimanendo sempre il rituale dell'incinerazione a Chiusi, dai vasi si passa alle statue cinerarie (per le elite) e alle urne, ma si tratta sempre di etruschi.

Per esempio, lo stesso rituale incineratorio che si diffuse in gran parte della penisola italiana attribuito ad una migrazione di popoli indeuropei, può essere solo il frutto di un'acculturazione dovuta ai contatti con la cultura dei Campi d'Urne e alla mobilità di maestranze.

view post Posted: 29/1/2012, 18:02 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (massinissa @ 29/1/2012, 16:55) 
Diciamo che tendenzialmente protovillanoviano sta ad indicare una comunanza nella cultura materiale nelle varie regioni italiane. A livello di facies locali e/o regionali poi si può distinguere, come ad es. la facies protogolasecchiana, che originerà la cultura di Golasecca dell'età del ferro. E' interessante comunque notare che per quanto riguarda il protovillanoviano della futura etruria propria, vi è una continuità di forme come i biconici utilizzati in ambedue i periodi come cinerari. E quindi sottolineando anche una continiutà a livello cultuale e funerario, che poi cambierà totalmente durante l'orientalizzante.

Infatti, nell'Orientalizzante si assisterà ad un'acculturazione e ad una maggiore stratificazione sociale che vedrà la nascita delle aristocrazie che costruiranno i tumuli principeschi di Tarquinia, Cerveteri ecc.
Però non dappertutto il rituale incineratorio sarà sostituito dall'inumatorio. Ad esempio a Chiusi e a Volterra si proseguirà con questo rituale e cambierà solo la forma dell'urna, e questo andrà avanti fino alla romanizzazione.
Va comunque detto che il mutamento di rituale non sta a significare per forza una migrazione di popolo che va a sostituire l'autoctono, ma solo un mutamento nella percezione del concetto religioso e del rapporto con la divinità, che può avvenire per acculturazione.
view post Posted: 29/1/2012, 12:12 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
CITAZIONE (massinissa @ 29/1/2012, 11:49) 
Non mi risulta perciò che siano avvenuti spostamenti di genti dall'isola di smeraldo alle coste toscane. Infine la data del XIII sec. a. C corrisponde al bronzo medio, periodo nel quale le etnie italiche erano ben lungi dall'essersi identificate con nomi propri e con i caratteri come noi li conosciamo anche attraverso la conquista romana.

Esatto Massinissa, associare nomi di popoli di età storica a quei popoli di cui conosciamo solo produzioni materiali è una sorta di errore indotto dalla storiografia romana, nonostante sia una fonte inesauribile di notizie...
Per i contatti con il mondo sardo, gli Etruschi ne hanno dall'età del Ferro in poi, ad esempio con matrimoni tra notabili, però la produzione materiale è completamente differente, sia nell'età del Bronzo che nell'età del Ferro.
view post Posted: 28/1/2012, 21:40 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
Il XIII sec. a.C. corrisponde al Bronzo Medio, che corrisponde alla facies Appenninica, che era diffusa quasi uniformemente nel territorio italiano, con una produzione ceramica distintiva. Però non ricordo di aver mai letto di migrazioni di popoli.... sicura c'è una grande mobilità di maestranze e artigiani per tutto il territorio europeo.
Il Villanoviano corrisponde al Bronzo Finale e alla Prima Età del Ferro (IX-VIII sec. a.C), anch'esso con le sue ceramiche caratteristiche. Si inizia a parlare di Etruschi dall'VIII sec. aC. in poi, periodo in cui vi sono le prime attestazioni di scrittura.

Resta il fatto che ci sia comunque continuità insediativa tra i centri villanoviani ed etruschi, come a testimoniare che siano stati sempre gli stessi. Il mutamento sembra più un'acculturazione nei rituali e nell'autorappresentazione.

:)
view post Posted: 28/1/2012, 20:00 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
Interessante la tua analisi Leda! Dimostra ancora una volta di più quando le fonti letterarie siano passibili si interpretazioni, invenzioni e travisamenti.
E, devo ammettere che tra le tante teorie, questa dell'origine sarda degli Etruschi mi era sfuggita...
Ricordo che su AI, grazie alla partecipazione di un utente genetista, erano stati affrontati i vari risultati degli esami genetici sulle popolazioni etrusche.
Io ricordo, anche, di un esame del DNA delle mucche chianine che presenta affinità genetiche con i bovini presenti in Medioriente. Seguendo questo risultato è stata ipotizzata un migrazione di popolo con al seguito vettovaglie e armenti.

Secondo me, per quanto possa valere la mia opinione, fino a che non si troveranno prove archeologiche che la confutino, resta valida la teoria della commistione del ceppo autoctono e del ceppo orientale...

^_^
view post Posted: 15/1/2012, 11:39 Vasi a ingubbiatura rossa - Etruscologia
Ciao Davo,
credo proprio che il libro specifico lo debba scrivere tu ;), ma intanto ti posso suggerire
- M.A. De Lucia Brolli, M.G. Benedettini "Le produzioni degli impasti orientalizzanti in area mediotirrenica" in Dizionario Terminologico (2000)
- B. Bosio, A. Pugnetti " Gli Etruschi di Cerveteri" (1986) - forse questo lo hai già consultato!

ciao ^_^
view post Posted: 13/1/2012, 19:20 Sfingi etrusche - Etruscologia
Anche io mi scuso del ritardo della risposta!
Riprendendo i miei appunti leggo che la sfinge come motivo decorativo è mutuata dall'area fenicia, e in Grecia trova le sue prime raffigurazioni nel corinzio arcaico che corrisponde all'Orientalizzante etrusco, ed in particolare la rappresentazione della sfinge barbuta, il cui pittore omonimo diede inizio alla ceramica etrusco-corinzia. Una notazione è per esempio che questa tipologia di sfinge non è molto diffusa in Grecia, mentre in Etruria riscuote un grande successo.
Questa era di norma raffigurata come una testa maschile con barba e polos e poteva essere aptera, alata, con ala unica, gradiente o accovacciata.
Ad esempio, nella tomba del Pittore della Sfinge Barbuta, datata ultimo 30ennio del VII secolo e primo decennio del VI, è stata rinvenuta una sfinge femminile plastica che ha le caratteristiche della scultura ionica, quindi ultimo quarto dl VI sec, statuina aggiunta in seguito probabilmente.
Cercare di dare un'interpretazione al significato della sfinge in Etruria credo che sia molto difficile, poichè le sue raffigurazioni spaziano dagli oggetti di corredo come olpai, aryballos, alabastra, oinochoai, coppe, fibule oppure ancora sono raffigurate in modo plastico e collocate nei dromoi delle tombe. Se avessero avuto una frequenza in oggetti cultuali o di chiara destinazione la cosa sarebbe risultata molto meno ardua.
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view post Posted: 12/1/2012, 10:46 Sfingi etrusche - Etruscologia
CITAZIONE (leda77 @ 11/1/2012, 23:21)
Grazie della precisazione, Cerebia. Quindi ci sarebbe stata un'evoluzione dell'uso della figura, sotto influsso greco. Sarebbe interessante trovare qualche testo in cui l'argomento venga un po' trattato.

Per ora non saprei che consigliarti, cercando in qua e in là non ci sono libri tematici sulle sfingi, a meno che non si vada troppo indietro nel tempo a pubblicazioni ottocentesche! Comunque potresti provare a leggere qualcosa sull'Orientalizzante etrusco, essendo il momento della loro introduzione.

CITAZIONE (dceg @ 12/1/2012, 00:05)
La tomba viene datata da Hencken al "period III" che a suo avviso inizia per Tarquinia nel 700 a.C. Rappresentazioni di sfingi più antiche non ne ho trovate.

La datazione della tomba di Bocchoris data da Hencken è leggermente spostata indietro, mentre adesso si data al VII/VI sec. a.C. per la presenza di ceramica greca a figure nere. Questa sfinge infatti ci porta al momento di passaggio tra l'orientalizzante e l'arcaismo (secondo la scansione temporale del mondo etrusco), in cui ormai i motivi orientali e greci si erano ormai diffusi ampliamente in Etruria. La sfinge di Vulci che ha dato origine a questa discussione è di VI sec. a.C., quindi di periodo arcaico.

^_^
view post Posted: 11/1/2012, 22:43 Sfingi etrusche - Etruscologia
Beh riferimenti precisi non te li posso fare, perchè non ho mai letto nulla di specifico sulle sfingi, sono considerazione date da letture e appunti universitari vari. Comunque, argomentando la tua notazione sulla Garzantina, quello che posso dire è che non mi risultano sfingi villanoviane o comunque precedenti all'orientalizzante (VII sec a.C.), mentre ve ne sono da questo periodo in poi. Questo per dire che l'identificazione con un essere demoniaco è stata indotta dal contatto con il mondo greco e non era presente nel periodo più antico.
Nel mondo orientale la sfinge in sè aveva un significato ben preciso, come hai detto tu, e questo si ritrovava anche nelle raffigurazioni artistiche. Nella ceramica etrusco-corinzia, nell'orientalizzante, le sfingi, invece, si trovano in schema araldico, in sequenza, in sdoppiamento o utilizzate in modo decorativo come tutti gli altri animali o creature fantastiche del repertorio iconografico.
Il fatto che poi nelle epoche successive abbiano raggiunto un approfondimento concettuale anche nel mondo etrusco, nessuno lo può negare.

:)
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