Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by Cerebia

view post Posted: 3/1/2015, 12:24 La cultura romana prima delle guerre puniche - Storia Antica
Ciao Lino!
Posso comprendere i tuoi dubbi sulla cultura romana prima del contatto con il mondo greco, ma ti posso assicurare che quel mondo era vivo e vegeto con il solo problema ma che non c'era nessuno a raccontarlo! :)
Se consideriamo che la scrittura giunse in Italia ad opera delle colonie greche dell'Italia meridionale, possiamo comprendere quanto fosse grande "l'arretratezza" del punto di vista espressivo e narrativo.
...una volta introdotta la scrittura, è come se il mondo latino fosse stato alle elementari e i greci all'ultimo anno di liceo!... quando fai la prima elementare non puoi pretendere di scrivere un trattato di storia o di filosofia! :)

Ed infatti, i primi a parlare di storia romana furono proprio i greci! La prima storiografia latina è in lingua greca e solo successivamente nacquero scrittori latini che raccontavano la storia del loro mondo.
Per quel che riguarda le altre forme di cultura, il mondo latino ha mutuato molto dal mondo etrusco, ad esempio, come l'aruspicina, l'epatoscopia, alcuni aspetti estetici delle cariche pubbliche (fasci littori, bipenne ecc), il gusto per le morfologie tombali, come le tombe a camera, ecc. E' noto a tutti che Roma iniziò ad assumere i suoi aspetti peculiari proprio con l'epoca dei Tarquini, re etruschi! ...insomma, la Cloaca Maxima la fece costruire Tarquinio Prisco nel VI sec. a.C. e ancora funziona!!

Per quel che riguarda la mitologia, l'acculturazione con il mondo greco ha fatto si che molte delle divinità cambiassero connotazione prendendo aspetti tipicamente greci. La stessa cosa è accaduta al pantheon etrusco, l'acculturazione greca ha trasformato nomi e concezioni. In entrambe le culture, però, in qualche divinità si possono leggere ancora caratteristiche primitive.
Va detto, però, che probabilmente nel mondo italico (etruschi, latini, osci, umbri ecc) non esistessero veri e propri racconti mitologici, ma piuttosto una congerie di divinità maggiori, minori, demoni e spiriti naturali.
I racconti della mitologia romana sono più che altro racconti educativi, sulla forza, la morale e l'etica romana, come Clelia e Muzio Scevola, che si basano su fatti storici, in questo caso la guerra di Roma contro il re Porsenna.
Nel teatro, la forma più antica di rappresentazione teatrale è il fescennino, diffuso tra i confini dell'Etruria e del Lazio.
Ti metto il link di wiki sul teatro latino http://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_latino
Anche la filosofia fu molto sviluppata, ma si appoggiò sul mondo greco, e di illustri filosofi latini ce ne sono quanti ne vuoi!
Ti metto il link di wiki http://it.wikipedia.org/wiki/Filosofia_latina


Sicuramente il mondo latino è stato quello che ha subito maggiormente le acculturazioni del mondo etrusco e del mondo greco, probabilmente perchè la situazione del territorio laziale era leggermente più arretrata rispetto alle culture circostanti. Mentre esistevano già Atene, Micene, Tarquinia, Cerveteri ecc, quella che sarebbe stata Roma era ancora una serie di villaggi sparsi sui famosi sette colli. Ovviamente, come accade a popolazioni "arretrate" il contatto con la cultura più avanzata fa fare il balzo in avanti, in questo caso portando i romani alla conquista del mondo antico.

Per quel che riguarda la storia ancora più antica, nell'Età del Bronzo, il territorio laziale vide in un primo periodo la cultura proto-laziale che aveva affinità con la cultura proto-villanoviana, e poi la cultura laziale che si distinse dal villanoviano d'Etruria. In questo periodo, secondo gli studiosi si andò a formare il nucleo della cultura latina, diversa da quella etrusco-villanoviana.
view post Posted: 12/12/2014, 14:29 22° Convegno di Etruscologia di Orvieto - Convegni e Manifestazioni
Segnalo il 22° convegno di Etruscologia che si terrà ad Orvieto il prossimo fine settimana.
Tema: Lo spazio funerario in Italia dalla Protostoria all'età Arcaiaca: recinti, circoli e tumuli.

http://orvietosi.it/2014/12/orvieto-capita...ici-ed-italici/
^_^
view post Posted: 7/12/2014, 16:04 Definizione di "habitus alpide" in antropologia - Archeologia e Antropologia
Grazie per le delucidazioni Dceg!
...vedrò di trovare l'indirizzo di Sorcetti, sempre che insegni ancora, ma ne dubito... sarà in pensione ormai!
Comunque sia, l'area Alpide più vicina a noi va dalla Spagna ai Carpazi...accidenti! però Sorcetti dice che erano italici di habitus alpide. Certo poteva scrivere due righe di più su questo concetto!!

Grazie ancora! :)
view post Posted: 6/12/2014, 15:00 Definizione di "habitus alpide" in antropologia - Archeologia e Antropologia
Grazie Dceg per le risposte! :)
CITAZIONE (dceg @ 5/12/2014, 22:20) 
Non so se sia dovuto alla stringatezza della relazione, in particolare per quanto riguarda le tombe, ma mi sembra che il termine habitus sia da intendere in maniera alquanto vaga.

Esatto, come ti dicevo la relazione non è molto lunga sulle tombe, diciamo che si perde molto sulle spiegazioni preliminari, forse perchè rivolta a lettori non esperti, ma avrebbe potuto scrivere in modo diverso! ma questa è una mia idea! :)

CITAZIONE (dceg @ 5/12/2014, 22:20) 
I reperti ossei presentano caratteristiche morfologiche, a quanto dice Sorcetti, che fanno ritenere che si tratti di individui appartenenti al gruppo delle popolazioni della regione detta Alpide.

Sul web ho cercato il termine alpide e l'unica cosa che emerge è il concetto di Alpide Belt. Inserisco il testo di Wikipedia
The Alpide belt or the Alpine-Himalayan orogenic belt includes an array of mountain ranges which extends along the southern margin of Eurasia, stretching from Java to Sumatra through the Himalayas, the Mediterranean, and out into the Atlantic. It includes the Alps, the Carpathians, the mountains of Anatolia and Iran, the Hindu Kush, and the mountains of Southeast Asia. After the Pacific Ring of Fire, it is the second most seismic region in the world, with 17% of the world's largest earthquakes.
Ma non c'è nulla su alpide dal punto di vista antropologico. In un primo momento ho pensato che potesse essere un refuso di stampa! :lol:
view post Posted: 5/12/2014, 16:56 Definizione di "habitus alpide" in antropologia - Archeologia e Antropologia
CITAZIONE (dceg @ 5/12/2014, 13:51)
Direi che si trattava di individui piuttosto tarchiati con cranio da regolare a un po' largo. dato che eran tipi alquanto sedentari erano un po' debolucci e facevano parte di una popolazione di tipo presente nelle zone delle Alpi settentrionali, Carpazi, Pirenei e motagne dell'Andalusia.
Così almeno interpreto io il testo, ma non sono antropologo!

Grazie Dceg direi che la definizione è molto più comprensibile ora! :D
Nella relazione dice che alcuni erano affetti da spondiloartrosi cervicale e lombare, un'affezione tipica di chi lavora molto dal punto di vista fisico. Come si sposa questa notazione con il fatto che la loro muscolatura era probabilmente ipotrofica? forse sono morti di fame? Nel testo dice anche che la loro dentatura mostra una dieta vegetariana... considerato che nel VI sec. d.C. quelle zone furono teatro delle guerre Greco-gotiche forse sono vittime delle carestie conseguenti... sempre che la datazione del VI secolo sia corretta!

CITAZIONE (Usékar @ 5/12/2014, 14:47)
Dceg ha già chiarito bene ciò che anche a parer mio intendono gli autori di quello studio, parlando di habitus alpide (credo tu abbia letto lo studio su Montegabbione...).

Si esattamente Usékar! Mi sto occupando di questo sito, molto interessante quanto sconosciuto, e volevo sapere qualcosa in più sui reperti ossei!
Se ho capito bene, l'habitus è la summa di fisiologia, ambiente e cultura in cui un individuo vive, le quali vanno ad influenzare l'essere umano sotto ogni punto di vista. Però dalle ossa come si giunge a questa conclusione?

Grazie a tutti e due! ;)
view post Posted: 5/12/2014, 16:40 Dubbio Scuola di Specializzazione - Archeologia e Università - Sezione generica
Grazie per la risposta Karl, quando mi ero decisa ho visto che il tempo era troppo scarso per l'invio della domanda di iscrizione, la lettera non sarebbe mai arrivata entro la data stabilita!... cmq eventualmente potrò tentare l'anno prossimo, sempre che nel frattempo non abbia trovato la mia strada!... qualunque essa sia! ^_^
view post Posted: 5/12/2014, 12:54 Definizione di "habitus alpide" in antropologia - Archeologia e Antropologia
Salve a tutti,
mi sono trovata a leggere una relazione antropologica su alcuni reperti ossei rinvenuti in tombe a giacitura multipla del VI sec. d.C. in situato in Umbria occidentale nelle vicinanze del confine con la Toscana vicino alla città di Chiusi.
La relazione è del 1987 e riporta alcune terminologie che a me che non sono un antropologa risultano un tantino ostiche.
Scrivendo della costituzione biotipologia si dice che gli scheletri fossero di tipo brachiomorfo, mentre la forma cranica mostrava una prevalenza di meso-brachicrania associata a ortocrania.
La robustezza delle ossa risultava contenuta e coerente con lo scarso sviluppo delle creste di inserzione muscolare, che lasciava supporre allo studioso un apparato muscolare piuttosto ipotrofica e ipotonico testimonianza di un modesto esercizio lavorativo e deambulatorio.
Conclude che la morfologia scheletrica generale indicasse quegli individui facenti parte di popolazione italica caratterizzato da un habitus Alpide.

Grazie a chi mi farà da consulente! ^_^
view post Posted: 2/12/2014, 11:54 Le carte itinerarie nel mondo antico - Linguaggio e Scrittura
Ciao Perseo, l'argomento che hai sollevato è davvero interessante!
Io ho incontrato i due itinerari per lo studio che sto facendo sulla Via Traiana Nova e il più recente tra questi è quello sulla Cassia di Anna Paola Mosca che riporta le datazioni che hai esposto tu!
Su IT dice che si è potuto datare all'epoca di Agrippa in base al contenuto e ai commentari dello stesso imperatore, ugualmente la Peutingeriana è stata datata in base al contenuto ma non dice quali siano gli elementi che la datino.
Nel suo libro parla anche della Cosmographia Anonymi Ravennatis scritta nel VIII sec. d.C. e dell'Itinerario di Guidone dei primi del XII secolo.
La Cosmographia parla della geografia dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa e del Mediterraneo e descrive le stazioni di posta e le strade delle varie regioni del mondo antico. In base agli studi prenderebbe spunto da una carta affine alla Tabula Peutingeriana sia per tipologia di opera che per contenuti e datazione.
L'altro itinerario si trova nel prologo dell'opera di Guidone intitolato precisamente Liber Guidonis de variis historiis.

Ti allego la bibliografia
A. Mosca "Via Cassia. Un sistema stradale romano tra Roma e Firenze” Firenze (2002)

^_^
view post Posted: 1/12/2014, 11:29 La presunta origine sarda degli Etruschi - Etruscologia
Archeologicamente sono solo attestati contatti culturali, nel senso che alcune tipologie vascolari etrusche trovano riscontri e origini nella cultura nuragica, insieme alla diffusione della bevanda al mirto. Secondo i dati archeologici (reperti funebri), "l'imparentamento" ci sarebbe stato però di tipo matrimoniale. Si ritiene che esponenti delle èlite sarde abbiano contratto matrimonio con le aristocrazie delle città litoranee etrusche.
La linguistica, sebbene materia molto affascinante, non è una scienza esatta ma si basa su ipotesi e speculazioni ricostruttive.

Come moderatrice di sezione, mi auguro che questo argomento non riaccenda il fuoco di discussioni accesissime, come accaduto in passato, perchè non sono costruttive per nessuno.
^_^
view post Posted: 21/11/2014, 11:38 La cicala - Archeologia Romana
Credo che almeno per la parte del tardo-antico e del medioevo possa essere interessante un'associazione della cicala con la rinascita che diceva Usèkar. In fin dei conti, il vino, l'uovo e molti altri simboli pagani nel cristianesimo hanno preso un significato ad hoc per spiegare i concetti dogmatici della nuova religione. E forse non solo i cinesi avevano notato la metamorfosi dell'insetto, che sembra morire per poi fuoriuscire vivo dalla sua exuvia. ^_^
Qui ho un link ad un dizionario favolistico che fa un excursus sulla figura della cicala nel mondo antico, ma non parla di religione
http://books.google.it/books?id=eFYBoU-sjT...0antico&f=false
Ho trovato un altro libro, in cui parla della figura della cicala tra i Goti e nel Cristianesimo. anche se essendo un'anteprima non mostra è possibile leggere tutto il libro!
http://books.google.it/books?id=P54NTF73Nc...anesimo&f=false

;)
view post Posted: 17/11/2014, 11:04 Archeologia italiana ancora screditata e svilita - Archeologia - Sezione generica
Comprendo quello che dici Lavori Archeologici, con ogni probabilità la massa di gente attorno al Comune di Roma, vedi professoroni, archeologi di soprintendenza, ispettori ecc si sdegnano per un tornaconto personale...sono all'ordine del giorno magheggi et similia, ma nulla vieta agli altri comuni mortali di protestare, anche solo verbalmente!
...Io partecipai ormai anni fa ad alcune manifestazioni dell'A.N.A., le idee erano buone e la gente mossa da reale desiderio di cambiamento, ma poi quando sali ai piani alti dove si decide, l'archeologia come tutta la branca dei beni culturali è l'ultimo pensiero!...tanto studiano roba vecchia, mica salvano vite umane!

Concordo con Perseo quando dice che se una cosa è legale non significa che sia giusta sotto tutti gli altri punti di vista, e pur intuendo il motore economico che ha spinto Enel a questa operazione, permetti che non posso che ritenerla inappropriata!
view post Posted: 16/11/2014, 21:15 Homo sapiens e moderno disturbo dell'iperattività - Archeologia e Antropologia
Grazie Mario_A, sempre puntuale e preciso!... contavo sul tuo contributo! ;)
Sicuramente l'avere attività psichica capace di produrre opere eccelse ha anche il risvolto della medaglia!
...comunque anche a me non convinceva del tutto la generalizzazione di questa teoria, soprattutto perchè come dite voi la curiosità la si può riferire ad un singolo individuo ma non ad un gruppo più o meno grande.
Più che altro dagli articoli divulgativi che avevo letto, sembrava che gli uomini sapiens fossero tutti affetti dal disturbo dell'attenzione e dell'iperattività con il quale si giustificavano le migrazioni e il nomadismo. Questa generalizzazione mi ha fatto sorridere perchè mi sono chiesta se fossero tutti guariti una volta che divennero stanziali e nacquero i primi villaggi.

Ed invece che ne pensate dell'articolo che ho linkato sul contributo dell'Homo di Neanderthal ai disturbi dell'iperattività?
view post Posted: 16/11/2014, 15:08 Homo sapiens e moderno disturbo dell'iperattività - Archeologia e Antropologia
Grazie della risposta Dceg!
L'articolo vero e proprio non l'ho mai trovato, ma ho letto solo qualche riferimento all'articolo del prof. Cheng che vedeva nel gene responsabile dell'attuale sindrome della ADHD et similia, l'origine della spinta iniziale alla migrazione fuori dall'Africa.
Ma allo stesso tempo ho trovato un articolo completo che imputa ai Neanderthal, se ho capito bene, l'aver introdotto nel genoma sapiens la sindrome dell'autismo, adhd e Aspegher tramite l'ibridazione.
www.rdos.net/eng/asperger.htm

^_^
view post Posted: 15/11/2014, 11:55 Homo sapiens e moderno disturbo dell'iperattività - Archeologia e Antropologia
Salve a tutti,
su segnalazione di un'amica ho letto un articolo riguardante le connessione tra l'evoluzione dell'Homo sapiens e le forme attuali di disturbo da iperattività.
Gli articoli che ho trovato sono numerosi e ma secondo queste ricerche pare che quello che oggi è considerato disturbo dell'iperattività abbia contribuito alla spinta migratoria che ha permesso ai Sapiens di uscire dall'Africa.

Siccome non sono una genetista, chi può spiegarmi meglio questo studio e se possa essere considerato attendibile?

grazie! ^_^
view post Posted: 15/11/2014, 11:29 Archeologia italiana ancora screditata e svilita - Archeologia - Sezione generica
Grazie Leda, la tua spiegazione ricalca il mio pensiero!
Forse sono un'idealista, ma il fatto che Enel abbia concluso questo accordo solo perchè ha interessi economici con il Nord America mi lascia al quando schifata! ...ma come ho detto sono un'idealista! ...è come se la Germania facesse disboscare la Foresta Nera perchè ha interessi con il Nord America!

Lavori archeologici, hai ragione quando parli della situazione attuale e che c'è bisogno di un progetto complessivo di riordino e di regolamentazione della professione archeologica, ma ciò non significa che non ci si possa sdegnare nel vedere che invece di sistemare le cose si preferisce saltare oltre Oceano e sentirsi a posto con la coscienza! ...perchè alla fin fine non importa a nessuno!

Concordo con Leda sul fatto, poi, che il turismo non si incrementa portando all'estero beni materiali, che sian archeologici o eno-gastronomici e artigianali! ...la gente va portata qui e deve vedere qui ciò che abbiamo, altrimenti l'Italia si ridurrà ad un mero fornitore di beni, sullo sfruttamento dei quali non è capace nemmeno di guadagnare! ...Come detto per la professione archeologica, anche sul fronte turismo c'è molto la lavorare, perchè oggi ci si riempie tanto la bocca con questi concetti del turismo slow, delle eccellenze ecc, ma ancora non si muove nulla... a parte qualche regione illuminata che ha con lungimiranza iniziato questo processo molti anni addietro!
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