Ostraka - Forum di archeologia

Posts written by Cerebia

view post Posted: 19/10/2013, 10:13 Braveheart - Film
Ciao Galahad! (bel nome!)
...io non ho mai visto Brave Heart (un giorno lo farò!) ma trovandomi in un viaggio in Irlanda sono passata in un posto dove hanno girato alcune scese, credo di battaglia perchè era un luogo di quelli estremi, ma allo stsso tempo bellissimo. Il posto si chiama Wicklow Gap, nella Contea di Wicklow, e un cartello indicava il luogo come il set del film!
Dato che tu l'hai visto, mi sapresti dire a tuo parere quali scene vi hanno girato?

^_^
view post Posted: 19/10/2013, 10:03 Figli di un'unica madre.. - Archeologia e Antropologia
E qui mi sorge una domanda!
...nell'articolo scrivono che le differenze che suddividono gli ominidi finora conosciuti sarebbero frutto di semplice variabilità genetica. Vorrei capire questo (forse sarà una domanda stupida!): la variabilità genetica in questo contesto, equivale alle nostre forme facciali, o strutturali, più o meno diverse tra persona e persona, che sappiamo però appartenere alla stessa specie?
Cioè, per assurdo, se un antropologo di un lontanissimo futuro trovasse un uomo del nostro presente con forte prognatismo e fronte molto prominente potrebbe considerarlo una specie diversa da un uomo con la fronte ampia?
:hmm.gif:
view post Posted: 18/10/2013, 15:15 L'ominide di di Dmanisi - News
Volevo segnalarvi questa scoperta, che se venisse confermata rivoluzionerebbe le teorie dell'ominazione.
A quanto pare l'ominide rinvenuto in Georgia, denominato di Dmanisi dal luogo del ritrovamento, possiede come in un collage (cit.) le caratteristiche finora presenti in altri ominidi considerati specie diverse. Secondo il suo scopritore, dell'Università di Firenze, prof. Rook, le altre specie sarebbero invece solo caratteristiche particolari dovute all'ambiente o alla semplice variabilità genetica. Insomma, saremmo tutti figli di un unica specie....

a voi l'articolo! :B):

http://www.corriere.it/scienze/13_ottobre_...f0f42e180.shtml
view post Posted: 18/10/2013, 14:58 Toponomastica di origine longobarda - Medioevo
Grazie Lama... spero di trovare qualche libro online o comunque "vicino"! ;)
view post Posted: 17/10/2013, 19:50 Toponomastica di origine longobarda - Medioevo
Grazie Dceg!
Ora guarderò approfonditamente! ;)
view post Posted: 17/10/2013, 17:53 Toponomastica di origine longobarda - Medioevo
Salve a tutti!
Avrei bisogno di qualche suggerimento bibliografico riguardante la toponomastica di origine longobarda.
Ho un testo che si occupa del territorio di Chiusi ma i lemmi sono limitati alle occorrenze in questo territorio, a me servirebbe qualcosa di più ampio respiro, come il Centro Italia.

Mercì! :B):
view post Posted: 10/10/2013, 17:39 Ciao! - Presentazioni
CITAZIONE (§Karl§ @ 10/10/2013, 18:07) 
che un architetto fa a vita il muratore? (no, non lo fa nemmeno una volta. Peccato perché 3-4 esperienze secondo me male non gli farebbero...).

ahahah! :lol: hai proprio ragione!
...ora come ora mi viene in mente Fuffas di Crozza...tutto fumo e niente arrosto! :lol:

Per quel che riguarda il cibo, io ho sempre mangiato bene.... tranne una volta, in cui ho avuto la possibilità di andare a mangiare da un'altra parte! ^_^
view post Posted: 10/10/2013, 13:09 Bardiglio e Calcite - Edilizia: materiali e tecniche
Grazie Usékar!
Vedrò di capire qualcosa in più, in base anche a tutti questi elementi che mi hai linkato! ;)
view post Posted: 8/10/2013, 14:20 Bardiglio e Calcite - Edilizia: materiali e tecniche
CITAZIONE (Usékar @ 8/10/2013, 13:00) 
Forse, si tratta dell'impiego per così dire forzato di materiali locali: questo si aveva a disposizione, con questo si doveva lavorare.

Avresti ragione Usékar se le tombe si trovassero in prossimità di cave di bardiglio o di "alabastro". In questa zona le uniche piccole cave di marmo presenti erano sul Monte Cetona, da cui non si estraeva bardiglio. Nel territorio sembra essere stato presente dell'alabastro, come documentato nella costruzione del Duomo di Orvieto (fine XIII secolo), ma non saprei proprio da quale parte!
view post Posted: 8/10/2013, 11:42 Bardiglio e Calcite - Edilizia: materiali e tecniche
Ringrazio tutti e due per le risposte! :P
Anche io cercando su internet avevo trovato che l'utilizzo sepolcrale è attestato soprattutto in epoce post-romane, come segnalato da Usékar, e l'utilizzo in edilizia come riportato da Leda, e questa cosa mi sembrava strana... possibile che siano delle singolarità e che non ci siano confronti? Le tombe in questione sono assai strane, perchè sono a fossa, appoggiate su uno strato di mattoni e rivestite sempre in laterizio. Sopra al fondo è collocato in una il bardiglio e nell'altra la calcite. Quella con il bardiglio, poi, ha una copertura in calcare bituminoso, come riporta Helbig, che allo stesso tempo in una pubblicazione dell'anno prima riferisce essere piombo! :huh:
...bisogna ammettere che è si tratta di tombe veramente insolite!

Helbig poi dice di aver avuto le nomenclature dei materiali direttamente da un collega che si occupa di minerali, quindi forse avete ragione quando parlate di alabastro non completamente formato.

Usékar, mi spiace, ma le tombe sono state trovate nel 1881 e non ci sono nè immagini, nè schizzi... bisogna fidarsi di Helbig e delle sue descrizioni variabili! Oltre tutto i materiali sono spersi nel magazzino di qualche museo del Centro Italia! :blink:
view post Posted: 7/10/2013, 11:47 Bardiglio e Calcite - Edilizia: materiali e tecniche
Ciao a tutti!
Sto preparando delle lezioni per un corso che probabilmente terrò nei prossimi mesi per l'università delle 3 età della mia zona, e avrei bisogno del vostro aiuto.
In questo momento sto facendo una carrellata dei ritrovamenti del territorio e mi sono trovata davanti ad due tombe romane del basso impero, come datata dall'Helbig. Una sepoltura è di un bambino, il cui corpo era stato adagiato su una sottile lastra di bardiglio "marmo ceruleo-grigiastro di Carrara" (cit.). L'altra è invece aveva una lastra di calcine cristallizzata.
Vorrei sapere se qualcuno può darmi qualche informazione su questi materiali e sul loro impiego nelle sepolture.

Grazie! :B):
view post Posted: 27/9/2013, 20:49 Ciao! - Presentazioni
Ciao Fioz!
Benvenuto nel nostro forum!
Interessante la tua storia... e anche molto romantica! Vorrei chiederti, ma tu avevi già una qualche idea di lasciare lettere moderne prima di conoscere la tua lei? E poi, domanda fondamentale: sei disposto a razzolare nella terra, a stare nel fango, a spalare, a spicconare ecc, con il sole cocente, la pioggia battente, il vento sferzante e financo la neve? :blink:
A parte gli scherzi, l'archeologia è soprattutto passione... devi capire se dentro di te l'archeologia c'è sempre stata e non aspettava altro che uscire fuori! Io ricordo di non aver mai faticato nello studiare, a parte greco ;P, e questo è sempre stato un segnale che stessi facendo qualcosa che mi piaceva davvero!
Comunque, tu potresti provare a seguire qualche corso, vedere come ti senti e se ti piace e poi cambiare... oppure aspettare che ti passi la fase dell'innamoramento! ;)
L'importante è sapere che il mondo lavorativo è assai complesso e duro...

Tienici aggiornati sulla tua scelta! :lol:
view post Posted: 25/9/2013, 20:42 Rottura intenzionale ceramica - Ceramica: oggetti e tecniche
Ciao Stefania!
Concordo con Dceg, il fatto che la patina nella frattura corrisponda alla patina sul resto del vaso, indica solamente la frattura è avvenuta in antico ma non il motivo per cui essa sia avvenuta. L'unione di tale constatazione e del contesto in cui è stato effettuato il ritrovamento forniscono una risposta alla domanda: intenzionale o casuale?
Credo che l'ambito di analisi che tu stai cercando esuli dall'archeologia in senso più stretto, ma passi all'analisi mineralogica e di laboratorio.

ciao ciao
view post Posted: 23/9/2013, 18:50 Trovata a Tarquinia una tomba del VII sec a.C. intatta! - News
CITAZIONE (dceg @ 23/9/2013, 19:13) 
Credo non sia tra quelle che si possono visitare, o sbaglio?

Credo che tu abbia ragione Dceg... ho cercato in giro, ma la Donagaccia sembra non visitabile a parte i rari casi in cui vengono fatte visite guidate in occasioni particolari.

:B):
view post Posted: 23/9/2013, 18:47 Tarquinia - La Necropoli della Doganaccia - Etruscologia
Su suggerimento di Leda, mi accingo a descrivere la Necropoli della Doganaccia, in riferimento al mio post riguardante il ritrovamento eccezionale avvenuto presso questa stessa necropoli.

La Necropoli della Doganaccia si trova a poca distanza dalla necropoli di Monterozzi. In quest'area si trovano due grandi tumuli, probabilmente i più grandi che siano mai stati trovati a Tarquinia.
Questi sono chiamati "del Re" e "della Regina" e sono stati datati al periodo Orientalizzante, quindi VII sec. a.C.

Lo studio più approfondito fu quello effettuato per il c.d. "Tumulo del Re" situato ad est, il cui diametro è di ben 36 metri. Questo, scavato nel 1928, è costituito di una camera sepolcrale scavata in parte nella roccia e coronata nella parte superiore da filari di conci squadrati. Le pareti laterali sono aggettanti e vanno a divergere poco prima della della sommità, creando un profilo carenato. La camera è preceduta da un dromos a cielo aperto, costituito da un'anticamera quadrangolare con pareti in parte scavate e in parte costruite. Sotto il tumulo è presente un cunicolo molto pendente, interpretato come drenaggio per l'acqua.
Sebbene la tomba fosse stata già saccheggiata, alcuni frammenti ceramici ci riportano il nome Rutile Hipucrates. Questo nome appartenne probabilmente ad un uomo greco di cultura etrusca che trasformò il suo originario gentilizio greco Ippocrate e che adottò un prenome di derivazione latina, ossia Rutilus. Non si sa se il nome di questa iscrizione sia del padrone della tomba o di un offerente che "firmò" il dono.

L'altro tumulo quello della Regina, che sta studiando l'Università di Torino, non è mai stato scavato in modo scientifico. Questo tumulo è ancora più grande del precedente, poiché ha un diametro di 40 metri e può a ben diritto essere considerato il tumulo più grande rinvenuto a Tarquinia fin'ora.
Questo è in parte scavato nella roccia e doveva essere rivestito di blocchi in calcare. Le ricerche hanno messo in luce la presenza di una sorta di sacello sacro anteriore e a cielo aperto, che veniva utilizzato per rituali in onore del defunto.
Si ritiene che il "Tumulo della Regina" sia ispirato ad alcune tombe reali dell’VIII-VII secolo a.C. presenti soltanto in un altro ambito del Mediterraneo: a Cipro. Nella necropoli regale di Salamina, area sud-orientale dell'isola, sono presenti tombe con ricchissimi corredi funebri confrontabili direttamente con quelle di Tarquinia, accostabili sia per le grandi dimensioni dell'ingresso che per il tumulo.
Con molta probabilità l'origine di questo modello sepolcrale è dovuta ad architetti di formazione orientale sbarcati a Tarquinia circa 2700 anni fa, che introdussero quel modello architettonico innovativo.

Accanto al "Tumulo della Regina" è stata individuata un tomba di tipo "gemino", ossia con due camere sepolcrali simili ed affiancate. Si ritiene che queste siano state costruite per una coppia di parenti del proprietario del tumulo principesco. Le due tombe gemelle hanno una pianta rettangolare ma irregolare con, forse, una copertura a falsa ogiva e hanno due banchine per la deposizione dei corpi. Anche questa tomba è datata al VII sec. a.C. e si ritiene che sia il più antico esempio di sepolcro gemino.
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